
Sogno islandese
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 191
- Iscritto il: 16/10/2023, 13:50
-
Author's data
Sogno islandese

- Lodovico
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 583
- Iscritto il: 19/05/2011, 10:22
- Località: Borgosesia
- Contatta:
-
Author's data
Commento

P.S. il Brennivin lo assaggerei volentieri, mentre il pane di foglie mi ispira poco...



Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:








Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:





































-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 191
- Iscritto il: 16/10/2023, 13:50
-
Author's data
Re: Sogno islandese
… ehhh lo so… a molti non piacciono quei puntini ma è un mio uso da sempre… lo so che non è ortodosso ma a me piace e di virgole ne uso poche… quei tre… sono piccole sospensioni del pensiero che non fanno male a nessuno

Ma che dici… leggere si legge? … beh allora li mantengo… mi fanno compagnia come le piccole fissazioni!
Grazie della lettura e del voto!
Jacopo
Commento
più che un racconto, è più una "piccola cronaca" di un'esperienza vissuta. La scrittura è abbastanza personale e anche un po' "spigolosa" per via di molti "stop", in particolare per l'uso troppo frequente dei "… " che ci sono tra vari periodi. Sei molto più bravo a scrivere poesie; nella prosa sembri più svogliato, oppure vuoi fondere i due generi: prosa e poesia. Racconto/cronaca breve e significativo; ma significativo più per l'autore che per il lettore.
Saluti,
Antonio
Voto, 3/5
- Marino Maiorino
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 886
- Iscritto il: 15/10/2012, 0:01
- Località: Barcellona
- Contatta:
-
Author's data
Commento
Alle volte, però, sembri non credere nelle tue qualità: 139 875 abitanti? Perché non "centocinquantamila"? Mica ce li farai conoscere uno a uno! Oppure "Vedevo il riflesso del Fuoco nei cristallini dei miei occhi." Nei cristallini? Davvero dobbiamo studiare anatomia per seguirti in un racconto? E ancora, sei stato molto delicato fino "alla faccia del Freddo -40", e abbiamo già capito di essere in Islanda, col Freddo ("F" maiuscola) fuori e tepore dentro, ma poi ti lanci in un "Era gustoso il sapore della þurrkaöir kjöt ammorbidita al vapore, accompagnata dal morbido giallo delle kartöflur…cena da Re… chiusa con un ricamato e gustoso laufabrauö…nonché una sorsata di Brennivin"... Italiani: pensano solo a due cose, e la prima è mangiare! No, non ce l'ho col mangiare, ma con la sequenza serrata di ricette islandesi che, così all'improvviso, in così rapida sequenza, fanno stralunare.
Il che, in un brano di così grandi capacità evocative ("Mi sentivo parte di una Totalità Corporea che non permetteva distinzione tra Fuori e Dentro…ma solo appartenenza ad una misteriosa Unità."), è un vero peccato.
Tempi! È prosa, non un articolo di Frikipedia, di TrippaAdvisor! Rischi di bruciare tutto il sovrasensibile che sei riuscito a evocare! Armonizza, visto che ne sei più che capace!
E a rileggerti presto.


Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:


Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:















-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 191
- Iscritto il: 16/10/2023, 13:50
-
Author's data
Re: Sogno islandese
Ragazzi… io sono quel che sono… un po' mediocre prosatore e un po' di più Poeta (notare la maiuscola)

Faccio fagottello delle opinioni e consigli poi… magari continuo come il mio solito ma… ma vi prego continuate a leggermi… che bene o male mi ritengo interessante!
Perdonate il mio scherzoso narcisismo!
Jacopo

- Marino Maiorino
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 886
- Iscritto il: 15/10/2012, 0:01
- Località: Barcellona
- Contatta:
-
Author's data
Re: Sogno islandese
personalmente, non potrei mai smettere di leggerti, perché la poesia riesce sempre a scapparti tra le dita, anche nella prosa.
Il mio commento è in gran parte motivato proprio dall'apprezzamento per le tue qualità, e da un certo gusto per la bellezza in ciò che leggo: se m'imbatto in uno scrittore come te, PRETENDO che le parole siano curate come in un poema.
Insomma, il mio commento è dovuto alla fiducia nelle tue capacità di poter fare meglio, molto meglio, ma non voglio restare così vago.
Usa la tua capacità nel trovare le parole giuste al posto giusto. Non dividere il racconto in "stanze" (come hai fatto, ad esempio, per la sfilza di cibi e bevande islandesi, una strofa a parte, cosa che non faresti nemmeno in una poesia). Poesia e prosa, in fin dei conti, sono molto simili; hanno solo equilibri, ritmi diversi (io non ho la tua capacità poetica, ma ritengo che quella sia a un livello più alto della prosaica, non viceversa).
Insomma, considerata la mia ossessione per la ricerca della parola giusta al posto giusto (concetto che probabilmente qualche retore greco avrebbe espresso con un monosillabo...), mi esce naturale aspettarmi di più da te e invogliarti a provare a raggiungere il livello che, secondo me, ti compete.
A presto!


Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:


Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:















Re: Sogno islandese
le parole sono come le note su un pentagramma. Devono essere giuste, precise e scelte con cura; altrimenti la musica stona. Così accade anche alle frasi, che possiedono una loro musicalità (te ne accorgi quando le leggi ad alta voce): devono avere le parole giuste per essere efficaci. Le parole compongono frasi, paragrafi, capitoli e riempiono, pagina dopo pagina, fino alla fine. Poi si cuciono i fasci di pagine tra loro. Si mette un velo di colla, una copertina e un titolo (che, anche se non ha nulla a che vedere con il contenuto del libro, va bene lo stesso; l'importante è che stuzzichi l'attenzione del possibile lettore). Si avvolge il tutto in una controcopertina con una bella donna. Non intera, ma solo il volto. La cosa importante è lo sguardo: deve essere un po' vago, anche pensieroso, ma ammiccante va bene comunque. Come Kate Moss sulla copertina di gennaio/febbraio 2014 di PLAYBOY. Tranquilli! Non sfoglio riviste di donnine nude, ma solo perché non le vendono più: se una cosa non la vendono, dove cavolo la compro? Mi sono perso! Uffa! Devo sempre rileggere le cose che scrivo per capire a che punto sono. Un attimo! Rileggo e poi ritorno di nuovo sul rigo.
Sì, rieccomi. Condivido quanto ha scritto Marino Maiorino. Ho soltanto cambiato esempio: lui, il barbuto retore greco di duemila anni fa; io, Kate Moss, che è duemila anni più avanti. Quindi con gli anni siamo là, o qui. O qui pro quo! O qui quo qua! O il ballo del qua qua! Non sono ubriaco: ho bevuto solo 5 birre. Ma perché allora leggo 55? Mi sa che vedo doppio. Diplopia, triplopia, quadriplopia… tutta la birrotroplia! Ma d'altronde lo dice anche Charles:
"Per essere un grande scrittore – C. Bukowski –
Ti devi fottere un gran numero di donne, belle donne e scrivere qualche decente poesia d'amore. E non preoccuparti degli anni e/o per i nuovi talenti. Bevi solo più birra ancora e ancora birra e vai alle corse almeno una volta alla settimana e vinci se puoi. Imparare a vincere è duro; qualsiasi fesso può essere un buon perdente. Non dimenticare il tuo Brahms e il tuo Bach e la tua birra. Non fare troppa pratica; dormi fino a mezzogiorno. Evita le carte di credito e di pagare alcunché per tempo. Ricorda che in questo mondo non c'è un culo che valga di più di 50$ (nel 1977) e se hai la capacità di amare, ama innanzitutto te stesso ma sii sempre consapevole della possibilità di una sconfitta totale che la ragione di quella sconfitta ti sembri giusta o sbagliata. Un prematuro assaggio di morte non è necessariamente una brutta cosa. Stai lontano da chiese, bar e musei e come il ragno sii paziente; il tempo è la croce di ognuno oltre all'esilio, alla sconfitta, al tradimento, a tutto quel ciarpame. Stai con la tua birra; la birra è sangue continuo, un'amante continua. Procurati una grossa macchina da scrivere e mentre i passi vanno avanti e indietro fuori dalla tua finestra picchia quella cosa, picchiala dura, fanne un combattimento da peso massimo. Fanne il toro quando carica la prima volta. E ricordati dei vecchi cani che hanno combattuto bene: Hemingway, Céline, Dostoevskij, Hamsun. Se pensi che non siano diventati matti nelle loro stanzette, proprio come sta succedendo a te adesso, senza donne, senza cibo, senza speranza, allora non sei pronto, bevi altra birra; c'è tempo. E se non ce n'è, va bene lo stesso."
Charles Bukowski
Da: "L'amore è un cane che viene dall'inferno"
Quindi bevete!
Cin cin!
Tante belle cose,
Antonio
- Eleonora2
- rank (info):
- Correttore di bozze
- Messaggi: 405
- Iscritto il: 04/07/2021, 19:23
-
Author's data
Commento
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 191
- Iscritto il: 16/10/2023, 13:50
-
Author's data
Re: Sogno islandese
ringrazio entrambi per la quantità di parole riversate sul mio pezzo… mi lusinga che abbiate dedicato tempo delle vostre giornate a scrivere questi commenti/consigli/strigliate. Nella prossima gara pubblicherò qualcosa con meno "stanze" ma solo uno stanzone o… stanzino ma… sappiatelo i miei tre puntini restano… come graffiti nelle grotte!

Intanto continuo con quello che mi riesce meglio e che non mi farà mai arricchire di materialità ma di spazi interiori sì… la Poesia!
Bukowski non è tra le mie preferenze ma debbo dire che sì… usando una citazione… ha "succhiato il midollo della vita" ma forse si è anche strozzato con l'osso!
… e comunque la birra mi piace… tanto è vero che in "gioventù" ho anche aperto due pub

Jacopo
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 191
- Iscritto il: 16/10/2023, 13:50
-
Author's data
Re: Sogno islandese
Grazie dell'apprezzamento.
Però c'era anche il caldo… il cibo e una bevanda che scaldava le budella in una solitudine nordica che fa apprezzare anche quello che ai più risulta ostile ma… ma era solo un sogno!
Jacopo
-
- rank (info):
- Pubblicista
- Messaggi: 80
- Iscritto il: 05/10/2023, 11:52
-
Author's data
Commento
Comunque l'ho apprezzato.
Saluti
Vittorio
- Alberto Marcolli
- rank (info):
- Correttore di bozze
- Messaggi: 317
- Iscritto il: 08/05/2018, 18:06
-
Author's data
commento Sogno islandese
È un "corto!" Quindi devo essere breve!
O piace o non piace... anzi no! Potrebbe anche piacere... diciamo... a metà! Insomma... una via di mezzo! Accidenti a me!
Voto 3
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 121
- Iscritto il: 12/01/2024, 9:53
-
Author's data
Commento
Dentro la birra
antologia di racconti luppolati
Complice di serate e di risate, veicolo per vecchie e nuove amicizie, la birra ci accompagna e ha accompagnato la nostra storia. "Dentro la birra", abbiamo scelto questo titolo perché crediamo sia interessante sapere che cosa ci sia di così attraente nella bevanda gialla, gasata e amarognola. Perchè piace così tanto? Che emozioni fa provare? Abbiamo affidato questa "indagine" a Braviautori, affinché trovasse, tramite l'associazione e il portale internet, scrittori capaci di esprimere tali sensazioni. E infatti sono arrivati numerosi racconti: la commissione ne ha scelti 33. Nemmeno a farlo apposta, 33 è la quantità di centilitri di un gran numero di bottiglie (e lattine) di birra; una misura nota a chi se n'intende.
A cura di Umberto Pasqui e Massimo Baglione.
Contiene opere di: Andrea Andreoni,
Tullio Aragona, Enrico Arlandini, Beril, Enrico Billi,
Luigi Bonaro, Vittorio Cotronei, Emanuele Crocetti,
Bruno Elpis, Daniela Esposito, Lorella Fanotti, Lodovico Ferrari, Livio Fortis, Valerio Franchina, Luisa Gasbarri, Oliviero Giberti, Elena Girotti, Concita Imperatrice, Carlotta Invrea, Fabrizio Leo, Sandra Ludovici, Micaela Ivana Maccan, Cristina Marziali, Stefano Masetti, Maurizio Mequio,
Simone Pelatti, Antonella Provenzano, Maria Stella Rossi, Giuseppe Sciara,
Salvatore Stefanelli,
Ser Stefano,
SunThatSpeed, Marco Vignali.
Vedi ANTEPRIMA (276,03 KB scaricato 307 volte).
A modo mio
antologia AA.VV. di opere ispirate a storie famose, ma rimaneggiate dai nostri autori
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Susanna Boccalari,
Remo Badoer,
Franco Giori,
Ida Daneri,
Enrico Teodorani, Il Babbano,
Florindo Di Monaco, Xarabass, Andrea Perina, Stefania Paganelli, Mike Vignali, Mario Malgieri,
Nicolandrea Riccio, Francesco Cau, Eliana Farotto.
Vedi ANTEPRIMA (1,22 MB scaricato 60 volte).
Carosello
antologia di opere ispirate dal concetto di Carosello e per ricordare il 40° anniversario della sua chiusura
Nel 1977 andava in onda l'ultima puntata del popolare spettacolo televisivo serale seguito da adulti e bambini. Carosello era una sorta di contenitore pubblicitario, dove cartoni animati e pupazzetti vari facevano da allegro contorno ai prodotti da reclamizzare. Dato che questo programma andava in onda di sera, Carosello rappresentò per molti bambini il segnale di "stop alle attività quotidiane". Infatti si diffuse presto la formula "E dopo il Carosello, tutti a nanna".
Per il 40° anniversario della sua chiusura, agli autori abbiamo chiesto opere di genere libero che tenessero conto della semplicità che ha caratterizzato Carosello nei vent'anni durante i quali è andato felicemente in onda. I dodici autori qui pubblicati hanno partecipato alle selezioni del concorso e sono stati selezionati per questo progetto letterario. Le loro opere sono degni omaggi ai nostri ricordi (un po' sbiaditi e in bianco e nero) di un modo di stare in famiglia ormai dimenticato.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Giorgio Leone,
Enrico Teodorani,
Cristina Giuntini,
Maria Rosaria Spirito,
Francesco Zanni Bertelli,
Serena Barsottelli,
Alberto Tivoli,
Laura Traverso, Enrico Arlandini, Francesca Rosaria Riso, Giovanni Teresi,
Angela Catalini.
Vedi ANTEPRIMA (357,78 KB scaricato 131 volte).
La Gara 53 - Metamorfosi





A cura di Laura Chi (con la supervisione di Giorgio Leone).
Scarica questo testo in formato PDF (662,06 KB) - scaricato 3 volte.
oppure in formato EPUB (280,87 KB) (


Gara di primavera 2020 - Tre capitani, e gli altri racconti














A cura di Massimo Baglione.
Scarica questo testo in formato PDF (610,23 KB) - scaricato 4 volte.
oppure in formato EPUB (363,42 KB) (


La Gara 23 - Pochi istanti prima del sogno





















A cura di Ser Stefano.
Scarica questo testo in formato PDF (1,87 MB) - scaricato 6 volte.
oppure in formato EPUB (655,20 KB) (

