Cosa state leggendo?

[Eleonora2]

Buzzati è il maestro del racconto breve, si ho già compranto Il segrato del bosco vecchio, mi aspetto tanto.

Letto, poi dirai ma anche Il deserto dei tartari e Un amore meritano!

[Giovanni p]

Letto, poi dirai ma anche Il deserto dei tartari e Un amore meritano!

Direi, con Buzzati mi devo rimettere in pari

[Enrico Teodorani]

Sto leggendo in anteprima una nuova raccolta di racconti dell'amico Mike Vignali che sarà pubblicata a breve.

[Giovanni p]

L'uomo che scambio sua moglie per un cappello.

Straconsigliato

[Enrico Teodorani]

"Lover" di Marcello Jori.

[Enrico Teodorani]

"Lo straordinario viaggio del mondo" di Marcello Jori.

[Enrico Teodorani]

"La via del guerriero" di Yukio Mishima.

[Namio Intile]

A mio parere varrebbe anche la pena di inserire una breve recensione di quello che si sta leggendo (sarebbe meglio che si è letto), altrimenti mi pare una mera dichiarazione d'intenti.
Ecco, forse sarebbe meglio scrivere su cosa si è letto piuttosto su quanto si sta leggendo.

[Enrico Teodorani]

A mio parere varrebbe anche la pena di inserire una breve recensione di quello che si sta leggendo (sarebbe meglio che si è letto), altrimenti mi pare una mera dichiarazione d'intenti.
Ecco, forse sarebbe meglio scrivere su cosa si è letto piuttosto su quanto si sta leggendo.

Sì, in effetti hai ragione.

[Massimo Baglione]

Oltre che qui, se volete potete postare recensioni di libri (vostri o altrui) anche in Libri d'Autore, magari scrivendola in quella sezione e postando qui il link della scheda libro creata.

[Namio Intile]

Ah, vedi. Neanche lo sapevo. Gli do un'occhiata.

[Eleonora2]

Caro Namio non posso recensirlo. Lo sto leggendo. L'autrice è italiana. Lo consiglio! Annamaria Testa, Minuti scritti, ed. Rizzoli.
Parla di scrittura creativa.

[Enrico Teodorani]

Su consiglio di mia moglie Francesca sto leggendo alcuni libri scritti da Walter Veltroni. Ammetto di essere partito un po' prevenuto, invece i suoi romanzi "Quando" e "La condanna" (l'ultimo), per quanto non completamente esenti da difetti, non sono male. Interessante la sua saggistica.

[Giampiero]

Nel corso dell'ultimo mese, ho avuto l'opportunità di immergermi nella lettura di tre romanzi storici di Marcello Simoni, tutti accomunati dalla presenza del medesimo protagonista, Vitale Federici, impegnato in varie indagini nell'Italia del Settecento. In ordine cronologico, mi sono dedicato a "La cattedrale dei morti", "La taverna degli assassini" e "Il Castello dei Falchi neri". La tecnica che utilizza Simoni è efficace: capitoli brevi con cambi del punto di vista e scene-aggancio (il cosiddetto “Hook”) che inchiodano il tettore.
Personalmente, apprezzo i gialli in cui l'identità del colpevole è svelata sin dall'inizio o dai primi capitoli, poiché mi affascina esplorare il punto di vista dell'assassino. Non sono di quei lettori interessati alla sfida di indovinare chi sia l'assassino; ciò che desidero è conoscere il personaggio “assassino” durante il percorso narrativo. Ma sono gusti. In ogni caso, se ho letto fino in fondo tre romanzi di Simoni (con intreccio) significa che ne è valsa la pena. E credo che lo leggerò ancora. Consiglio pertanto la lettura dei romanzi di Simoni, specialmente considerando che l'autore è italiano e che usa una tecnica di scrittura molto valida.

[Giovanni p]

Leggende e fiabe - Hermann Hesse

[Eleonora2]

Il codice dell'anima - di James Hillmann - negli Adelphi - Saggio
Gli anni - di Annie Hernaux - Romanzo

[cosimo vitiello]

Madeline Miller, La canzone di Achille

[Eleonora2]

Le parole necessarie di Giuseppe Pontiggia. Ricordo che le registrazioni di Dentro la sera sono udibili gratuitamente su Internet. Buona giornata a tutti!

[Eleonora2]

La testa a posto, saggio di Edgar Morin.

[Enrico Teodorani]

Oggi mi sono riletto "Fuochi" di Lorenzo Mattotti dopo decenni dalla prima lettura.

[Enrico Teodorani]

OPERE di Arrigo Boito.

[Enrico Teodorani]

Il saggio "Ravenna. Strane storie dalla città e dintorni" di Eraldo Baldini e Andrea Casadio.

[Giuseppe Gianpaolo Casarini]

Leggende e fiabe-Hermann Hesse

Una delle opere minori dopo quelle note e monumento dello scrittore tedesco che come dice il critico Werner Weber qui vi è “ricerca ciò che l’animo infantile ascoltò una volta e che la consapevolezza dell’adulto ha poi smarrito”. Nei testi vi sono diversi riferimenti a personaggi o a città italiani quali “ La conversione di Casanova”, “Il Tritone”, “ Il Nano”, e infine nel racconto con cui termina la raccolta di Leggende e fiabe quale “ Conversazione con una stufa”-“ Mi si presentò: grossa e grassa, la grande bocca piena di fuoco.” Mi chiamo Franklin “, disse . Sei per caso Benjamin Franklin?”, chiesi io . “ No, solo Franklin, o Francolina. Sono un stufa italiana, una grande invenzione. Non scaldo molto, ma…”
Merita ....buona lettura!

[Giuseppe Gianpaolo Casarini]

Che dire di Ester e Ruzya? Un gran bel libro. L'Autrice, attraverso le biografie delle due donne, le nonne, ebrea polacca la prima, ebrea russa la seconda, biografie che si intrecciano e si intersecano con preciso ordine cronologico, ci presenta con lucida e commovente narrazione un "pezzo" della storia degli Ebrei polacchi e russi a cavallo della seconda guerra mondiale, un pezzo della storia dell'umanità. La Polonia "oggetto" del patto di non aggressione russo-tedesco, l'invasione tedesca, il tacito assenso russo, poi la guerra. Lo strisciante antisemitismo, la sua realizzazione; gli anni del terrore in Russia, nessuno ne é indenne o ne può sfuggire. La fuga verso l'est sia dei polacchi ebrei, sia dei russi ebrei; la loro discriminazione ovunque si trovino la fame, la povertà: sogni e speranze come infranti ma sempre la voglia di combattere, di resistere, di vivere e di sopravvivere ottenuta alfine a caro prezzo. Personaggi descritti con attenta e scrupolosa psicologia: le due donne, i genitori di Ester, gli amici, le amiche, i fidanzati, i delatori , i traditori. Bello e sanguigno è, in particolare, il ritratto di Jakub Goldberg, padre di Ester, bisnonno di Masa Gessen che si staglia, protagonista, nella tragica descrizione del ghetto di Bialystok. Tristi eventi in parte noti, in parte sconosciuti. In altre parole, come detto all'inizio, un gran bel libro da leggere e su cui riflettere.