365 racconti sulla fine del mondo

[Lodovico]

Preso!!!!!

[Ser Stefano]

@Alaine
Urca... ma fai parte dello staffo???
Allora devo stare attento a come parlo ghghgh

@Unanime
Hai ragione ma il 99,9% delle pubblicazioni di racconti sono così. Magari si venisse retribuiti per un raccontino ma effettivamente non è possibile.
WMI ha la fortuna di avere grande visibilità, così può essere anche molto selettiva sui racconti da pubblicare (infatti ce ne sono una sfornata di scartati ogni giorno) e puntare magari su una qualità maggiore.
Ovvio che è tutto relativo, in base al 'gusto' dei giurati e magari il tuo racconto è da premio nobel e invece al 'giudicatore' di turno gli è appena arrivato un sms dalla morosa che stasera non glie la da, e allora ti valuta frettolosamente.
L'importante di questi 'concorsini' (almeno per me) è:
1) Vedere se quello che scrivi e come scrivi piace
2) Allenarsi per qualcosa di più serio (stesura di un libro per quanto mi riguarda)
Non sempre sono in sintonia con gli stili e i pensieri dei concorsi a cui partecipo (vedesi gli stili ricercati di XII edizioni) ma, sforzandomi, sono riuscito a farmi strada anche là, segno che sto comunque migliorando. Spazio, vario genere e forma. Imparo insomma.

[Ser Stefano]

@Lodovico.
Grande. Li stiamo invadendo!!!

A sto punto faccio appello a tutti i braviautori per un invazione di massa.
Siamo più bravi degli altri. Facciamoglielo pesare

[Recenso]

Per la serie "lo avevo previsto": il mio racconto non gli risultava arrivato. Di certo indietro non mi è tornato, sarà finito in Papuasia. Succede sempre così. Quando mi vedono, i computer vanno in crisi d'identità.
Rimandato

[Unanime Uno]

Per la visibilità, Unanime. Consideralo anche una specie di test per vedere se il tuo modo di scrivere è adatto per professionisti del settore.

Professionisti del marketing

[Massimo Baglione]

E' evidente che Unanime non ritiene che visibilità e confronto siano un prezzo idoneo per un raccontino breve che ha partecipato gratuitamentea un concorso via email (senza spese, dunque). Per me lo è, eccome!
Il discorso sarebbe molto diverso per un racconto lungo o un romanzo, certamente.

[alaine]

Personalmente ho pubblicato un libro (e anzi, vi invito a partecipare al Gateway di questo forum) e ho partecipato a più di 20 antologie AA.VV.
Posso dire che ho sempre trovato maggior soddisfazione con i "concorsi", ma quelli veri con giuria, finalisti e vincitore, che non con le "selezioni" come quelle di Delos: di recente, la maggior soddisfazione l'ho provata arrivando quarto al Nero DOC 2.0.
Cionondimeno, partecipo perché la cosa mi diverte e mi permette di stare in allenamento. E comunque anche le selezioni non sono affatto scontate e la qualità dei racconti non è cosa che viene trascurata.
Si tratta di manovre economiche? Spesso si, molti editori e associazioni (compresa quella dove stiamo scrivendo ora) sopravvivono anche grazie a queste iniziative.
Sono da disprezzare? Non credo proprio, visto che quantomeno non hanno quote di partecipazione e non obbligano all'acquisto, sebbene personalmente ritenga l'acquisto quasi un obbligo morale e "professionale", per così dire (chi c'era, sa del mio intervento piuttosto duro nel forum WMI dopo la pubblicazione dei 365Eros, quindi non ho altro da aggiungere).

@ Unanime: detto tutto ciò, mi piacerebbe capire cos'è che ti disturba. Questi interventi insofferenti, per non dire astiosi (e mi riferisco all'emoticon), hanno di certo una motivazione.

@ Ser Stefano: no, non sono nella Redazione. Ti ho commentato. Bravo!!

@ Recenso: di nuovo, sorry... :p

[Unanime Uno]

Ho solo sottolineato l'entusiasmo (secondo me spropositato) per chi entra in queste tipologie di pubblicazioni. Eccessivo anche lo scoramento, o il silenzio assoluto, di chi è scartato. Quasi fosse un'onta.
A scanso di equivoci: Non ho mai partecipato a queste iniziative e mai lo farò. Non mi piace essere usato, questo è il motivo dell'emoticon.

[alaine]

Ok, ora il tuo intervento mi è più chiaro: grazie.
Rispetto il tuo punto di vista, anche se non lo condivido.
Personalmente non mi sento usato e può anche darsi (come no) che tu ritenga che non mi sento usato perché mi sfugge la motivazione economica di fondo.
Ciascuno ha le sue motivazioni e non tutte si basano sul ritorno economico (vedi le risposte precedenti).
Riguardo alle reazioni eccessive, sono d'accordo solo in parte: cioè, lo sono se si parla di autori un po' "scafati", ma per i neofiti... perché non lasciarli gioire? L'assuefazione da pubblicazioni è ben peggiore!
Riguardo lo scoramento invece, sono con te: non è sempre facile far capire a chi non ha esperienza, che una bocciatura non significa nulla...

[alaine]

vi invito a partecipare al Gateway di questo forum

Giveaway non Getaway!
Comunque questo: viewtopic.php?f=102&t=3659

[Recenso]

Ovviamente scartata, e probabilmente in soli 4 minuti. In bocca al lupo per l'antologia a chi passa.

[Roberto Guarnieri]

Va bene, sarà anche una operazione a rischio zero, però quelli di WM sono molto esigenti, scartano racconti a mazzi. Entrarci vuol dire che quantomeno sai scrivere in maniera decente.
E poi, che vi devo dire, la crat è sempre la carta

[alaine]

quelli di WM sono molto esigenti, scartano racconti a mazzi. Entrarci vuol dire che quantomeno sai scrivere in maniera decente.

Infatti gli ultimi elenchi di racconti scartati sono parecchio corposi: http://www.writersmagazine.it/forum/vie ... 3&start=15

[Recenso]

Mi sembra normale che sono corposi: dal 15 ottobre il concorso è aperto a tutti. Poi se ci aggiungi il "ritorno degli scartati", che detto così sembra un film horror di bassa lega, in questa settimana sono stati letteralmente travolti.

[Feffone]

Dico la banalità del giorno (Tanto mi sono appena svegliato e, prima di andare a spaccare pietre insieme agli altri colleghi schiavi, devo pure dire qualcosa). Non ci vedo niente di male in queste antologie, quando sono stato preso per " La paura fa 90" sono stato davvero felice (Cavolo era la prima volta che venivo pubblicato). La cosa fondamentale è che la selezione sia seria. D'accordo che case editrici e associazioni campino anche (spesso sopratutto) così, ma la serietà nella scelta dei racconti deve essere ferrea. Preferirei essere scartato da un'antologia perché il mio elaborato è inferiore agli altri che essere messo dentro da uno che sceglie a caso e i racconti a malapena li legge. Della serie: "Tanto basta che c'è un pollo in più che comprerà l'antologia". In ogni caso sono convinto che, in questa associazione, (Come in molte altre) le cose si facciano seriamente. (Se non fosse così, 256 K scommetto che sarebbe stata pronta da mesi).
Ecco ho detto la mia.
Naturalmente quando sarò un autore ricco (see!!) e pieno di donne (ceeeerto) vi guarderò tutti dall'alto in basso con sommo disprezzo!!!

[Massimo Baglione]

In ogni caso sono convinto che, in questa associazione, (Come in molte altre) le cose si facciano seriamente. (Se non fosse così, 256 K scommetto che sarebbe stata pronta da mesi).

Puoi giurarci. La cartella dei "non accettati" contiene una 50ina di elaborati.
E poi vi basti notare "69 orizzontale"

[Tuarag]

Ho solo sottolineato l'entusiasmo (secondo me spropositato) per chi entra in queste tipologie di pubblicazioni. Eccessivo anche lo scoramento, o il silenzio assoluto, di chi è scartato. Quasi fosse un'onta.
A scanso di equivoci: Non ho mai partecipato a queste iniziative e mai lo farò. Non mi piace essere usato, questo è il motivo dell'emoticon.

Condivido le tue osservazioni su alcuni punti: che sia un'operazione a rischio zero; che hanno stancato con la storia dei "365 qualcosa" (e aggiungo la personale antipatia per quel layout color cappuccino ).
Non sono d'accordo sul termine "usati". Gli editori sono imprenditori, mica filantropi. Anche quando indicono altri generi di concorsi, con giurie più o meno altisonanti, lo fanno per loro interesse. Per l'esordiente è solo un'occasione per mettersi in mostra e per ampliare il proprio curriculum che, per quanto riguarda un autore, è formato soprattutto da pubblicazioni e riconoscimenti ottenuti (sicuramente più apprezzati di un libro pubblicato a pagamento che è riuscito a vendere le solite quindici copie).
Infine, giusto per fare qualche calcolo, anche vendendo 400 copie a un prezzo medio di € 15,00 fanno 6.000 euro. Ammettendo una percentuale del 20% per gli autori, si ottengono € 1.200 che, diviso 365, porterebbe nelle tasche di ogni singolo circa 3 euro e 30 centesimi.
E' meglio gioire perchè si fa parte di quell'antologia o sentirsi usati per quella folle percentuale di royalty che non ti viene riconosciuta?

[Recenso]

Non ho capito cosa si impara in una selezione come questa, dove la redazione scarta un racconto senza dare una motivazione.
Proprio loro hanno scritto che i motivi per cui scartano un racconto sono vari e spesso indipendenti dalla qualità del racconto, quindi uno può anche scrivere decentemente ma non essere preso.
Si impara quando gli stessi selezionatori danno un minimo di commento, spiegano un attimo perché non andava, anche fosse la spiegazione del Ser Stefano "la mia ragazza non me la dà e stasera sono incazzato".
I commenti degli utenti per quanto mi riguarda dicono poco, direbbero di più se fossero loro a scegliere i racconti, ma li sceglie la redazione che invece non commenta. I commenti degli utenti, che non sono i portavoce della redazione possono invece confondere la mente con delle supposizioni, nulla più.
Inoltre per avere una delle loro supposizioni bisognerebbe mettere il racconto intero sul forum sprecando l'inedicità. E dopo te lo sei bruciato.
C'è gente che sta lì a provare per la quarta quinta volta senza capire cosa non andava negli altri scartati, utenti che cercano di spaccare il pelo nell'uovo per dare un perché allo scarto di un racconto che avrebbero volentieri letto.
Io ho imparato molto di più con la gara 24, con i commenti dettagliati di chi ha voluto dire la sua e infatti li ho accettati senza problemi anche quando erano negativi. In questa selezione invece non ho imparato nulla

[Recenso]

Unanime: non riesco a ritrovarlo in quella bolgia di thread, ma c'era un sondaggio fatto dalla redazione di WMI che chiedeva agli utenti se preferivano che la prossima antologia venisse stampata su carta, e senza avere un compenso visti i costi di stampa, o se preferivano farla uscire in ebook, e in quel caso avrebbero potuto dare un compenso agli autori, una trentina di euro l'uno. Il sondaggio si è concluso con la scelta della carta. Gli utenti hanno detto che in ebook li avrebbero letti meno persone mentre con la carta sarebbero stati diffusi meglio.

[Massimo Baglione]

Infine, giusto per fare qualche calcolo, anche vendendo 400 copie a un prezzo medio di € 15,00 fanno 6.000 euro. Ammettendo una percentuale del 20% per gli autori, si ottengono € 1.200 che, diviso 365, porterebbe nelle tasche di ogni singolo circa 3 euro e 30 centesimi.
E' meglio gioire perchè si fa parte di quell'antologia o sentirsi usati per quella folle percentuale di royalty che non ti viene riconosciuta?

Dipende anche da quante pagine sono, rispetto al prezzo, perché occorre prima togliere il costo della stampa.

[Tuarag]

Non ho capito cosa si impara in una selezione come questa,

Quoto al 100%
non s'impara nulla.
E in questo sono d'accordo con Unanime: è solo un'ottimo esercizio di marketing.
Trovo naturale, però, l'autocompiacimento di chi partecipa ed è selezionato. Non condivido, invece, l'amarezza di chi è escluso.

[Tuarag]

Dipende anche da quante pagine sono, rispetto al prezzo, perché occorre prima togliere il costo della stampa.

Sorry. Hai ragione.
Quindi quei 3,30 euro si dimezzano. Porca miseria, manco un caffè

[Massimo Baglione]

Quindi quei 3,30 euro si dimezzano. Porca miseria, manco un caffè

Solo ammesso che il ricarico sia equivalente al costo, cioè: se un libro costi 10 euro di stampa e viene venduto a 20.

[Tuarag]

Solo ammesso che il ricarico sia equivalente al costo, cioè: se un libro costi 10 euro di stampa e viene venduto a 20.

Bene! Niente caffè... lo zucchero?

[Massimo Baglione]

Fa male!

[alaine]

Infine, giusto per fare qualche calcolo, anche vendendo 400 copie a un prezzo medio di € 15,00 fanno 6.000 euro. Ammettendo una percentuale del 20% per gli autori, si ottengono € 1.200 che, diviso 365, porterebbe nelle tasche di ogni singolo circa 3 euro e 30 centesimi.

E comunque percentuali simili non esistono al mondo nemmeno per gli Umberti Echi o gli Stefani Re!

Comunque ragazzi, è evidente che dalle selezioni non si impara nulla!
Non è la selezione ai 365 che vi può insegnare qualcosa!
Ma è: la selezione ai 365 + le Gare di BraviAutori + altri concorsi e iniziative analoghe (vedi lo Skannatoio, tanto per dirne una) + leggere, leggere, leggere, leggere, leggere, ... leggere! (anche libri di autori non famosi) + scrivere con costanza, pazienza e abnegazione + accettare le critiche senza giustificarsi, ma lasciarle fermentare dentro e imparare a discrezionare ciò che vi è utile + ... boh, forse la sensibilità personale di ciascuno.
1 selezione da sola (ma anche 2 o 3...) non vuol dire proprio niente!

[Tuarag]

E comunque percentuali simili non esistono al mondo nemmeno per gli Umberti Echi o gli Stefani Re!

Lo so bene che simili percentuali sono esagerate, infatti ho premesso "Ammettendo".
Mi sono tenuto "extra large" volutamente... e mi ha già tirato le orecchie Max

[Massimo Baglione]

E ringrazia che non tiro fuori i ceci

[Tuarag]

Ahahah

[alaine]

E comunque percentuali simili non esistono al mondo nemmeno per gli Umberti Echi o gli Stefani Re!

Lo so bene che simili percentuali sono esagerate, infatti ho premesso "Ammettendo".
Mi sono tenuto "extra large" volutamente... e mi ha già tirato le orecchie Max

Ho visto. Però il costo di stampa esula dalla % di royalty all'autore, che normalmente è sul prezzo di copertina prescindendo da costi diretti o indiretti del libro.