II° fase W Factor 2014
Moderatore: Tuarag
II° fase W Factor 2014
Tuarag
- Angela Di Salvo
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Re: II° fase W Factor 2014
I miei impegni di oggi? Ah, una passeggiata con la marchesa Matilde e una cena con Alfredo, ricco e affascinante industriale tedesco che mi corteggia da tempo.
Osservo il mio armadio pieno di vestiti costosi. Cosa indosserò stasera? Il mio specchio mi rimanda un’immagine di donna bella e seducente. Sistemo i miei gioielli in cassaforte dove ripongo anche la ricevuta del bonifico dell’editore per il mio romanzo che è diventato un best seller.
Non mi manca nulla. Ho tutto. Credo che poche persone al mondo possano affermare questo. Eppure sono sola, non ho uno straccio di uomo né un’amica, non lavoro e finora sono sopravvissuta grazie a una piccola rendita che mi ha lasciato mio padre.
Sono una donna insignificante e conduco un’esistenza monotona.
Ma che importa? Io so scrivere, e chi sa scrivere può considerare come reale tutto quello che potrà trasformarsi in parole scritte. Io posso avere mille vite e vivere mille storie, decidendo di essere il personaggio che voglio e di prendermi quello che mi viene negato.
Sono le 20. Il mio computer mi aspetta. Anche stasera e per tutta la notte mi porterà lontano a vivere un’altra avventura, mi farà realizzare i miei sogni che potrò vedere nelle parole che si imprimono in quella pagina bianca.
Sono fiera di me. Ho scoperto il segreto della felicità.
- Eliseo Palumbo
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Re: II° fase W Factor 2014
Riflettere? Fa male.
Pensare? Uccide l'encefalo.
Paranoie? Ti Abbattono.
Azione. Questo è quello di cui hai bisogno. Agire. Sempre.
Non importa il come. Il fine giustifica i mezzi. Sempre.
I sogni. Vivili. Fallirai? Tu inizia a provarci e se dovessi fallire
non amareggiarti. Hai vissuto.
Non avere mai paura.
Non arrenderti. Lotta. Combatti. Conquista. Avrai la gloria.
Prendi ciò che vuoi.
E' impossibile? Rendilo possibile.
Nulla è impossibile. Riusciamo a volare, andare nello spazio,
prevedere le condizioni meteorologiche e parlare a
grandissime distanze.
Merito della tecnologia? No. Merito dell'uomo e dell'azione
scaturita dal bisogno di socializzare e restare vivo. Insieme si
vive, da soli si muore. Quando sei solo pensi, rifletti e ti
imparanoi.
Riflettere fa male.
Pensare uccide il cervello.
Le paranoie ti abbattono.
Vivi e lascia vivere.
La vita è bella, ne hai una sola a disposizione. Non sprecarla.
- Marco Bertoli
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Re: II° fase W Factor 2014 - Deserto di Marco Bertoli
Il clacson del pullman turistico chiama impaziente a raccolta. Fra meno di due ore la nostra nave da crociera salperà da Alessandria d’Egitto: è tempo di rientrare.
La fornace del sole brucia la testa nonostante il cappellino. Davanti a me la sabbia candida della spiaggia, un biancore calcareo che abbaglia, si trasforma con lenta solennità in una distesa arida di colore ocra chiaro. Il mare di polvere arida, screziato di rosa, riempie l’intero orizzonte. Il deserto austero tremola e ondeggia in una foschia da miraggi.
Lui mi guarda, immobile e solitario. Una figura epica, vestita di semplice tela. Sul capo, uno strano berretto di ferro, con un nido di piume che svolazzano orgogliose da un lato. Tra le mani stringe un patetico moschetto.
La voce querula di mia moglie distrugge l’incanto.
Lui mi sorride e saluta, portando la mano tesa all’elmetto. Sbatto le palpebre: è sparito.
«Come si chiama questo posto? Mi serve per etichettare il filmato».
«El-Alamein» rispondo, sedendomi accanto a lei.
Re: II° fase W Factor 2014
Il freddo non accennava a diminuire quell’anno. Lui era duro e solenne, non più giovane, consapevole dell’inesorabile avvicinarsi della fine dei suoi giorni. Lei arrivò nella sua esistenza timidamente, ma con vigore, come un tiepido vento deciso a riportare vita al suo passaggio.
L’aveva aspettata per tutta la vita, ma ora tentennava. Guardò mestamente quelle guance piene, dalla pelle vellutata, mentre, prendendogli la mano, lo salutava con un candido sorriso che esprimeva tutta la purezza e forza d’animo.
Rabbrividì nel profondo del suo cuore, conscio di non poter più sfuggire all’incanto di quell’essere delizioso. Sapeva che questo significava scivolare nell’oblio e rinunciare all’esistenza che aveva vissuto con tanta intensità.
Lei annuì rassicurante e lui schiuse la sua mano nodosa offrendole un piccolo fiore bianco dalla fragile corolla reclinata; e, chiudendo gli occhi, in silenzio, spirò.
Così il rigido inverno cedette il passo; e la neve lasciò spuntare una marea di quei piccoli fiori bianchi che il vecchio aveva regalato alla giovane.
I primi fiori di primavera.
Re: II° fase W Factor 2014 Paura di Sandra Ludovici
Mi stesi sul letto, dolorante.
Lo sguardo superò il vetro appannato. Fuori, c'erano la luce e la pace di un giorno gemmato di neve.
Il groviglio delle braccia infuse al corpo il tepore; mi sentivo come una piuma.
Mi addormentai.
Nel sogno, gli scogli muschiati soffiavano la spuma bianca e la spiaggia era ricoperta di girasoli.
Ne colsi uno. "Assassina!", l'accusa fu come uno schiaffo.
Senza fiato, vidi i fiori ondeggiare rabbiosi. Sentii colpi di frusta alle gambe e caddi in avanti sbigottita.
Mi aggredirono strappando i capelli e sparpagliandone i ciuffi. L'odio delle piante ingigantì nel fragore assordante delle onde.
Col cuore in gola, mi svegliai. Mi ficcai sotto la doccia; l'acqua scorreva calda. Mi passai le dita tra i capelli e sentii staccarsi ciocche setose: effetto della chemioterapia.
Il campanello suonò.
Il fattorino, il cui sorriso mi avvolse, mi consegnò un pacco. L'aprii.
Fissai, tremando, la parrucca che avrei dovuto indossare.
E, d'un tratto, la paura ebbe il sopravvento.
- Ser Stefano
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Re: II° fase W Factor 2014
Il soggiorno è illuminato solamente dai bagliori provenienti dallo schermo. Siamo seduti sul divano, vicini.
Se mia moglie sapesse andrebbe sicuramente in escandescenza. Ma lei non c’è e abbiamo la casa tutta per noi.
La testa è appoggiata sulla mia coscia. A volte finge interesse per la televisione, altre volte mi guarda con ammirazione. Sono cosciente del potere che ho su di lei, so che riuscirei a farle fare qualsiasi cosa. Lei alza la testa e mi fissa intensamente. I suoi grandi occhi marroni brillano. Riesco a scorgerci un intero universo riflesso, per un istante mi sento sperduto.
Si avvicina a me, piano. La sua bocca si apre appena.
Non capisco cosa voglia fare fino a quando è troppo tardi. Il cuore perde uno, forse due colpi, quando sento il suo naso premere contro di me. La sua lingua, calda…
Ho il viso pieno di bava, dannata cagnetta!
Re: II° fase W Factor 2014
Certo qui non siamo a Murano, ma, modestamente, posso dire di essere il curatore di uno dei musei dell'arte vetraria più ricco del Paese!
Vedete, ci sono bottiglie e manufatti di ogni colore e foggia. Naturalmente mi occupo personalmente del lavoro di catalogazione, e allestimento delle nicchie.
Ci consegnano pressoché giornalmente nuovi pezzi: io li tolgo dalle confezioni, li esamino e separo quelli di valore da quelli dozzinali, o danneggiati.
Guardate questo piccolo vaso di colore bianco opaco e questa bottiglia dalla grande apertura, di un bel blu; che dire poi di quest'altra dalla foggia caratteristica che ricorda la silhouette di una donna? Ammirate la morbidezza dei suoi fianchi e le righe verticali del suo lungo vestito!
— Mah, che succede? No, nooo! Ancora il suono dell'antifurto! Non ditemi che arrivano di nuovo quei barbari sopra a quel mostro! —
…
— Hai visto anche tu quel matto che grida dietro all'autotreno? Non ha sentito il "bip bip" della retromarcia? —
L'uomo a terra guardò impotente il braccio meccanico che, dal mezzo della nettezza urbana, si allungava, sollevava il contenitore verde del riciclo vetri e lo svuotava nel cassone; davanti a lui, ben allineati, un vasetto di crema da viso, una bottiglia di succo di frutta blu e anche la classica bottiglia della Cola… —
Re: II° fase W Factor 2014
– Aspetta, aspetta, mamma, non voltarti, eh?
– Va bene, ma sbrigati, è tardi.
– Ecco, ora puoi... come sto?
Carla guardò la ragazzina in attesa, le braccia un po’ scostate dal corpo, le gambe magre nei leggins rosa, la bocca stirata in un sorriso studiato per nascondere l’apparecchio per i denti; gli scarponcini fatti borchiare al calzolaio, perché quelli di marca costavano una cifra, la felpa con i brillantini scelta dopo mille discussioni, gli orecchini coi pendenti, non aveva nemmeno pianto quando si era fatta bucare le orecchie: ogni particolare raccontava una storia che lei conosceva, la loro storia.
Solo ieri aveva portato a casa Giulia dalla clinica, avvolta nella coperta coi gattini. Dov’era finita quella bambina che saliva le scale della scuola elementare, con lo zainetto rosa che le piaceva tanto?
Ora Giulia sarebbe andata alla sua prima festa “da grande”. Davvero era passato così tanto tempo?
– Sei bellissima, tesoro.
Re: II° fase W Factor 2014
Una leggera bruma s’alzava rendendo la notte stranamente luminescente. La casa era là, in fondo al viale, buchi neri per finestre, porta come bocca spalancata.
Aurora era titubante, il piede sul primo gradino della veranda, gli occhi dei suoi compagni nascosti nel buio, un solo pensiero: vincere la scommessa e le sue paure.
Entrò senza guardarsi indietro, socchiudendo la porta e cercando di non fare rumore.
Odori di polvere e di vecchio aleggiavano nell’aria, una debole luce a rischiarare le stanze.
Un passo, poi due. Non c’era nulla di così orribile, era solo una casa triste e abbandonata.
Si girò per andarsene fiera di sé stessa. Di fronte, un’ombra diafana dalle vaghe sembianze di donna la guardò per un attimo, poi di colpo l’attraversò, come una carezza sul suo corpo.
Corse fuori dai compagni, una lacrima nascosta dalla notte.
“Fatto, andiamo! Non c’è nulla lì dentro.” Nel cuore serbò quel gelo improvviso, il ricordo di attimi mai vissuti, un fuggevole rimpianto d’amore, come un bacio oscuro e arcano.
rimasto di ieri e ciò che rimarrà di domani;
l’ansia insaziabile e molteplice dell’essere
sempre la stessa persona e un’altra…
Fernando Pessoa, "Il libro dell’inquietudine"
- Daniela Rossi
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Re: II° fase W Factor 2014 - Chi odia, AMA!
Adoro la primavera e la leggera brezza che scuote gli alberi che timidamente cominciano a fiorire. Le sue serate limpide e il cielo stellato che somiglia a un viso pieno di lentiggini.
E così quella sera, uscii mezz’ora prima del previsto; avevo voglia di passeggiare.
Presi la macchina e arrivai in quella via che pensavo fosse deserta!
Avvistai l’unico posto libero e feci immediatamente inversione per parcheggiare nel senso corretto di marcia. Lo spazio era ridotto ma non tanto da rendere la manovra impossibile.
Notai dall’altro lato della strada un uomo che mi osservava insistentemente.
Il suo sguardo persistente mi agitava e la rabbia cresceva, ma ero decisa a non farmi rovinare la serata.
Con tutta la calma raccolta in ogni angolo della macchina, abbassai il finestrino e dissi:
<< Scusi è sua quest’auto?>> indicando proprio quella davanti a me.
<< Si certo, perché?>>
<< Perché se mi fissa in quel modo, non riesco a parcheggiare! Stia tranquillo che la sua bella automobile neanche la tocco!>>
Come per magia si voltò, ed io riuscii perfettamente nel parcheggio.
Poi scesi dalla macchina, i nostri occhi s’incrociarono.
Qualcosa accadde.
Lui venne verso di me e quell’incontro cambiò per sempre le nostre vite.
Chi odia, AMA!
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Re: II° fase W Factor 2014
Moduli, carte, cartelle. Clienti, appuntamenti, parole.
Le ore che scappano, la sera che arriva.
Bambini da recuperare, adolescenti da controllare, anziani da confortare.
Spesa, commissioni, cena. Avanzi, lavastoviglie, parole.
La palpebra che cala appena tocchi il divano.
E lo sai. Lo sai che da qualche parte, nel mondo, per tutto il giorno c’è stato il sole.
A luccicare su un mare lontano, sulle nevi più alte. O, magari, sul prato del parco, quello a pochi chilometri da casa tua.
Il sole che accarezza la pelle, che riempie gli occhi di colori, che mette di buonumore.
Sarebbe bastato spostarsi, cercarlo, fuggire.
E’ tardi, spegni la tv che non hai visto, ti alzi a fatica, come uno zombie raggiungi il letto e cerchi di riprendere il sonno. Scacci i pensieri che già si son messi in coda sul cuscino e provi a focalizzare il calendario che è appeso in cucina. Ancora quattro pagine da voltare, quattro mesi e mezzo da spuntare.
Sorridi a occhi chiusi nel buio della casa, sorridi alle ferie che verranno.
Re: II° fase W Factor 2014
di Lia Tomasich
– Vi dico che non è di questo mondo – disse Galileo, torcendosi le mani. – Vi avrei disturbato a quest’ora se non ritenessi il fatto straordinario?
Il ministro Vinta lo guardava con occhi sgranati. – Ripetete con calma quel che avete visto.
Galileo sospirò. – Avevo appena puntato il cannocchiale, quando ho visto quella creatura alata solcare il cielo della Luna.
Il ministro rimase pensieroso, poi azzardò: – Un’arma segreta? Una diavoleria degli Este ai danni dei de’ Medici. Lasciate fare a me. Il Granduca non deve sapere, la sua salute mentale è già tanto precaria.
La notte dopo, il ministro fece portare sulla collina più alta di Firenze un enorme archibugio. Fece appostare gli armigeri che, al suo segnale, spararono una palla di ferro verso l’essere riapparso in cielo, in traiettoria verso la terra.
Con un grande tonfo, la creatura si schiantò al suolo, il suo cavaliere, sbalzato lontano, perì sul colpo. Il ministro si avvicinò: era un ippogrifo. Sotto la sella portava delle ampolle, su una vi era impresso: “Senno di Belisario Vinta, ministro del Granducato di Toscana”.
- Desiree Ferrarese
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Re: II° fase W Factor 2014
Era stato Crowford a parlare loro del mostro. -Rischiarono di estinguesi 1000 fa, ma secondo la leggenda ne esistono ancora alcuni, rifugiatisi nei boschi quando noi prendemmo il controllo della Terra. Alla nascita sono innocui, ma crescendo possono arrivare a quasi due metri di altezza. Alcuni superano i cento chili. Fate attenzione. E state lontani dal bosco.
E loro glielo avevano promesso. Poi si erano armati e si erano inoltrati fra gli alberi. Ora il mostro giaceva per terra ai loro piedi; non era stato difficile ucciderlo. Certo, questo era piccolo, alto poco più di un metro e magro magro. Forse, dopotutto, il vecchio Crowford si era sbagliato.
Aveva un aspetto invitante, così decisero di arrostirlo e mangiarlo. Era delizioso, nonostante il suo aspetto strano. La pelle era rosa e liscia, non verde e squamosa. Aveva un paio di braccia e di gambe, non quattro, e la testa non era allungata, ma piccola e tonda. Però, accidenti, quanto sono buoni gli esseri umani!
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Re: II° fase W Factor 2014
Ti amavo, come amavo il Natale, ma tu hai rovinato tutto proprio alla vigilia.
L'ho scoperto la mattina dopo, mentre scalza e in penombra frugavo tra i gemiti sepolti nel tuo cellulare: te la facevi con una stronza dalle orecchie a sventola.
Tu che mi avevi convinta a rifarmi il naso perché ti ricordava quello della Befana.
Era Natale quando avevamo intrecciato i nostri sguardi, un anno prima. Solo tu sapevi sciogliere le mie ansie come fiocchi di neve.
Un anno dopo invece ero attaccata al cellulare come un'alcolista alla bottiglia.
– Dove sei? Quando vieni?
– Ritardi nella consegna, cara. Mezz'ora e giungo da te – mi ammannivi col tono da poeta incompreso.
Ho cenato da sola, gonfia di tristezza, mentre il sapore del vino induriva il sospetto.
Difatti eri lì, in ufficio a “scartare il regalo”.
Sì, mi hai tradita, ma te la sei goduta troppo poco e non solo perché eri un mezzo uomo: quel Natale ho preso le tue lettere d'amore, le ho accartocciate e lanciate dalla finestra.
E alla fine ho lanciato te.
La mia vetrina autore: https://www.braviautori.it/vetrine/recenso/
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E adesso parlo io!: http://valeriabarbera.wordpress.com
Digital Foolish - Dementi Digitali: http://www.digitalfoolish.com
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Re: II° fase W Factor 2014
di Antonella Cavallo
Ci sono giorni in cui ti alzi dal letto e compi azioni consuete senza badare alle piccole cose...
Poi all'improvviso arriva una telefonata alla quale non vorresti mai aver risposto.
Più diventi grande, più ne ricevi, fino a quando credi di non aver più niente che ti possa cogliere impreparata.
Ieri sera la figlia di mia sorella si è tolta la vita, ha lasciato che la mamma e i fratelli uscissero a cena dicendo che preferiva riposare...
Questa mattina hanno sfondato la porta della camera che la ragazza aveva chiuso dall'interno e hanno trovato il suo corpo esanime riverso sul letto.
Era una ragazza bellissima di quasi ventiquattro anni, ma la sua anima doveva essere invasa da un demone buio che non le ha lasciato alternativa, neanche il barlume di un lumicino lontano...
Ora sto imprigionata e avvolta da una coltre di ghiaccio che ricopre ogni centimetro della mia pelle a pensare quanto disumano sia per un genitore sopravvivere ad un dolore così sconsiderato che fagocita l'esistenza ora dopo ora, giorno dopo giorno.
Michael Rose creatura leggiadra e sensibile, che la tua anima pura riposi in un letto di petali cremisi.
Antologia visual-letteraria (Volume tre)
Questa antologia a tema libero è stata ispirata dalle importanti parole di Sam L. Basie:
Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello, che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che patiscono quell'arrogante formicolio che, dalle loro budella, striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani. A voi, astanti ed esteti dell'arte.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Iunio Marcello Clementi, Noemi Buiarelli, Marco Bertoli, Liliana Tuozzo, Alessandro Carnier, Martina Del Negro, Lodovico Ferrari, Francesca Gabriel, Pietro Rainero, Fausto Scatoli, Gianluigi Redaelli, Ilaria Motta, Laura Traverso, Pasquale Aversano, Giorgio Leone, Ida Dainese, Marino Maiorino.
Vedi ANTEPRIMA (921,21 KB scaricato 91 volte).
La donna dipinta per caso
racconti e poesie imperniati sulla donna in tutte le sue sfaccettature
Il libro contiene quattro racconti lunghi, undici racconti brevi e trentuno poesie. Il tema principale è la donna in tutte le sue sfaccettature: amante, madre, figlia, gioco, musa, insegnante, dolore, tecnologia, delusione e speranza. Nella prefazione è ospitato un generoso commento del prof. Carlo Pedretti, professore emerito di storia dell'arte italiana e titolare della cattedra di studi su Leonardo presso l'Università della California a Los Angeles, dove dirige il Centro Hammer di Studi Vinciani con sede italiana presso Urbino. Copertina e alcune illustrazioni interne di Furio Bomben.
Di Massimo Baglione.
Vedi ANTEPRIMA (2,11 MB scaricato 805 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Un passo indietro
Il titolo di questo libro vuole sintetizzare ciò che spesso la Natura è costretta a fare quando utilizza il suo strumento primario: la Selezione naturale. Non sempre, infatti, "evoluzione" è sinonimo di "passo avanti", talvolta occorre rendersi conto che fare un passettino indietro consentirà in futuro di ottenere migliori risultati. Un passo indietro, in sostanza, per compierne uno più grande in avanti.
Di Massimo Baglione.
Vedi ANTEPRIMA (1,82 MB scaricato 489 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
La Gara 24 - Andate tutti all'Inferno!
A cura di Alessandro Napolitano e Giovanni Capotorto.
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Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2018 - (in bianco e nero)
A cura di Tullio Aragona.
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La Gara 44 - Il potere della parola
A cura di Marino Maiorino.
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