Gara 43 - Chiacchiere, commenti, votazioni, auguri

[Anto Pigy]

Bravo Marino, proprio al pelo!

Ebbene sì, anche per questa gara è terminato il tempo.
Via ai commenti e alle votazioni.

[Massimo Baglione]

Hai fatto bene

[Cladinoro]

In bocca al lupo a tutti e buona lettura!!!

[Anto Pigy]

Buona lettura e buona votazione!
Questa volta la vedo dura son tutti racconti mooooolto validi!

@ Cladinoro
Ricordo a te che sei nuovo che bisogna commentare e votare ogni racconto tranne il tuo, con voti che vanno da 1 a 5. Trovi le regole complete qui: viewtopic.php?f=80&t=2308

[Cladinoro]

Grazie Anto Pigy mi sono già messo all'opera, a presto

[Polly Russell]

Lodovico - Beautiful

Questo giro ti ho trovato un pochino sottotono, Lodo.
Tutto il racconto è solo un'anticipazione del finale. Troppo telefonato. L'idea non è male, devo ammettere, ma lo sviluppo non rende. Dovresti di certo rimetterci le mani, e ne verrà un buon lavoro. Non serve ad esempio che tu ci descriva la protagonista, che non fosse bella, anzi proprio il contrario era chiaro già dalle prime battute. Anche le motivazioni del governo e dello scienziato (pagato da) sono superflue. Va bene il discorso cavia, ma tutta la storia sul controllo sa tanto di "spieghino".
Voto 3 I'm sorry
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Eddie1969 - Chiaroscuri
Mi spiace Eddie, ma non conoscendo il mito non ho potuto né apprezzare, né "odiare” il tuo pezzo. Diciamo che, da una del tutto all'oscuro, si lascia leggere. Qualche refuso verso la fine.
Voto 3
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Kaipirissima - Il mio nome è Ulisse
Vacca miseria Kaipi!! È più bello di quanto ricordassi. Quanto strazio e rammarico in lui, e quanto amore e rassegnazione in Penelope. Bravissima, forse uno dei tuoi pezzi migliori...
Voto 5
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Nunzio Campanelli - Puccini e la luna
Molto bello, il compimento dell'incompiuta. Hai scritto e descritto luoghi e personaggi, come se stessi parlando di tuoi buoni amici, questo denota una grande conoscenza e una grande preparazione. Sei riuscito a farmi sentire l'opera più vicina. Mia nonna te ne sarebbe stata grata!
Voto 4,5
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Alessandro D. -Somno vinoque

Poteva essere una gran buona idea. Dico poteva, perché non l'hai sfruttata appieno.
Il linguaggio dal sentore antico che hai usato mal si accosta all'intercalare sboccato e moderno del protagonista. Capisco il "gioco" ma è proprio qui che avresti dovuto sfruttare l'occasione e farne un piccolo gioiello.
Avrei voluto leggere insulti o modi di dire moderni in "chiave antica". Mi viene in mente, da "l'armata Brancaleone": «ma non se ne dole?»
«Si che se ne dole, ma a te che te ne cale?»
Ecco che il tuo "su per il culo" poteva diventare un "tosto tra le terga" e via dicendo.
Qualche refuso, tra cui "hai corvi"!
Voto 4
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Anto Pigy - Ce la fo
Ahahahah! Un grazioso intermezzo, come quando, finalmente, arriva una pubblicità che ti piace. Certo però il tuo di Sisifo non è proprio una volpe, come l'originale!
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Cladinoro - Gilgamesh il re errante
Emm... Scusa ma non ho capito dove sia la rivisitazione. Almeno mia memoria, è andata proprio come la descrivi tu.
Altro appunto,troppi nomi.
Se non servono che li metti a fare?
Voto 3
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Marino Maiorino -il cacciatore di miti
Sono in difficoltà perché non conosco la storia da cui sei partito. Ho anche googolato n po' ma senza trovare nulla di soddisfacente.
Quindi giudicherò il racconto solo per come e scritto e per la storia, prendendola per originale.
Buona narrazione, conforme al periodo storico, belle anche le spiegazioni del cacciatore.
Voto 4

[Cladinoro]

E' la prima votazione per me, spero di aver interpretato bene lo spirito del gruppo quindi perdonatemi se sono troppo diretto o troppo risicato con i voti, ma oltre ogni giudizio credo che per ognuno di noi la cosa più importante è scrivere e leggere. tutto il resto è noia!!!!


Il mito della morte di Achille di POLLY RUSSEL.
“Soffici arabeschi, resi scarlatti dal sole morente, abbracciavano le inespugnabili mura di Troia.”
“Forse il riverbero dell'anima dilaniata, strappata dalle mani dei morti che si era lasciato alle spalle. Forse il baluginio della gloria, compagna di vita.”
Questi i versi che più mi son piaciuti del tuo racconto, scritto con ottimo stile. A mio parere, il punto debole del testo sono i dialoghi, pochi e troppo deboli per un racconto epico. Le descrizioni delle scene e degli ambienti davvero belle. Un appunto, forse il racconto è troppo drammatico e troppo ricamato, ma questione di gusti.
“Achille l’eroe è imbattuto” non mi piace assolutamente imbattuto, stona.
VOTO 3.


Beautiful di LODOVICO.
Mi piace la scelta del diario come forma di racconto, meno lo stile di scrittura. Nella realizzazione occorreva forse più attenzione perché l’idea di fondo è buona ma non è sviluppata bene. Mi permetto di consigliarti un altro finale, magari i pensieri del dottore alla fine del racconto possono diventare un dialogo tra due medici o un medico ed un “addetto programma governativo per l’aumento dell’autostima”. Potrebbe vivacizzare il testo.
VOTO 3

Titolo: Chiaroscuri di Eddie1969
Molto divertente. Idea originale e ben realizzata una scenetta comica a sfondo mitico. Forse troppo semplice, mi sarebbe piaciuto leggere ancora qualche battuta, o magari vedere l’arrivo del cavaliere nella grotta e assistere alla nascita dell’accordo tra l’assurda coppia.
VOTO 4.


IL MIO NOME È ULISSE di KAIPIRISSIMA
“È vero, temevo un’astuzia malvagia, ma volevo anche una prova che, mentre io t’attendevo e dormivo sola nel nostro talamo, non avevi dimenticato l’antro entro cui i nostri corpi si erano allacciati e amati.”
Da rivedere qualcosina in frasi come questa.
Mi sfugge il significato di quest’ultimo viaggio di Ulisse. Non ho ben capito il senso generale del racconto.
Alcuni termini troppo “epici” stonano con lo stile generale della scrittura, che ho trovato comunque molto scorrevole, e ben scritto.
“Fu al terzo giorno di bonaccia che Ulisse scorse gli scogli. Mai come nei suoi sogni gli parvero così belli, pietre preziose che splendevano al sole.” Questo mi piace.
“Il suo cavallo era muto, questo, invece, tutto l’aere faceva tremare con il suo nitrito fragoroso” Aere è una parola troppo ricamata che a mio avviso stona con lo stile di fondo del testo.
Dette le cose brutte in generale il racconto mi è piaciuto, secondo me se rettifichi qualcosa ne esce un ottimo lavoro, l’idea e buona e tu scrivi molto bene.
VOTO 4.

Puccini e la luna di Nunzio Campanelli
Complimenti Nunzio, non sono io che devo dirtelo ma per me sei uno scrittore completo. Il testo l’ho trovato scorrevole , i dialoghi veri e avvincenti, c’è poesia nell’aria, si mi è piaciuto tutto. Puccini che spiega la sua Turandot non ha prezzo. Il racconto secondo me è fuori tema, non parla di un miti e leggende ma del significato che vi ha letto un autore, un po’ il lavoro che ci è stato chiesto di fare, credo. Ma questo pesa relativamente sul mio voto, facciamo che invece di 10 ti do un bel 5. Complimenti anche in chiusura.
VOTO 5 (si può dare 10?)



omno vinoque di Alessandro D.
“Mi fermo. Immobile. Porca mignotta, mi hanno beccato! Dov'è il Niso? Mi ha abbandonato, quel vile pezzo di sterco! E pensare che è tutta colpa sua, e delle sue iniziative folli, se adesso mi trovo qua, a un passo dall'Ade. Avrei fatto bene a restarmene dov'ero... di guardia alla porta della fortificazione... invece di seguire il megalomane in quest’assurda incursione”
Secondo me hai inventato un nuovo genere, il pulp storico, ignoro se ci siano stati dei precursori. Comunque mi sono divertito a leggere, scrivi molto bene, molte parole ricercate si trovano nel testo, complimenti. La storia di per se non mi convince molto, forse una premessa o una spiegazione dei fatti ci voleva, io sono appassionato di storia e ho studiato archeologia, ma ritrovarsi in uno scontra tra popolazioni laziali e troiani è un quadro che non può essere palese per tutti. Il finale lo trovo debole, un ragazzino contro 300 guerrieri, non so se regge, magari ho capito male io. Poi rileggendo meglio ci sono epiteti come stronzo, che non vanno proprio nel contesto. Studia il nuovo genere mi raccomando aspetto un romanzo!
VOTO 3,5.


Il cacciatore di miti di Marino Maiorino
Complimenti per la scrittura, scorrevole e forbita. Ho fatto visionare la tua lettera ad un esperto che l’ha valutata come autentica missiva medievale. A parte gli scherzi il testo a mio modesto parere è ottimo, l’unico difetto riguarda la gara, penso si possa parlare di racconto. Non c’è una storia, ma forse non era quello il tuo intento. Credo si tratti o di un esercizio di scrittura ben riuscito, oppure di un incipit per un qualche lavoro che io, appassionato del genere storico, sicuramente leggerei tutto d’un fiato, quindi fammi sapere quando uscirà il tuo libro.
Per quanto detto valuto a mio modestissimo parere con un 4,5 il tuo lavoro. Non il massimo per la questione della storia, ma lo meritavi tutto.
VOTO 4,5

[Cladinoro]

Ciao Pully Russel, grazie per aver letto prima di tutto, poi volevo specificare che ho seguito la storia di Gilgamesh a grandi linee, ma non si è proprio svolta come l'ho raccontata, almeno per quel che narrano i vari miti sul personaggio. Anzi, a parte le tappe del viaggio, cioè il giardino l'oceano della morte e l'isola felice, non ho seguito nessun precedente. Giusto per chiarire i tuoi dubbi. Ho voluto ricamare su un momento della lunga saga del grande Eroe, non inventare un nuovo filone di miti, questo era il mio intento. Ciao!

[Cladinoro]

[quote="Amos2011"]Nota:
Commento file: Cantami o Charlize...
Calliope evoluta e da un po' novella Arianna,
che galeotto aperitivo sognar fece
l'italica gente, mostrando novo filo.

Inviami un qualche ispiramento ove puoter
inviar poche righe, sine vergognarmi a
stare accanto a vati e poetesse che
quivi, indomiti e fieri, albergano.

Giammai chi scrive potrebbe sopportar
ignominia di infame votazione
che con ragion, austeri critici
infliggon a inetti scribacchini.

Narrar potrei di polis ove vivo
ma quivi, ahimè, non è alcun Pericle
ma solo ciarlatani che mai pensan
a calar loro emolumenti, nianche di due dracme.


Nessun guerrier se non quei della pedata.
Sordi a patria o bandiera o quel che sia,
pensan solo ai lor forzieri tanto zeppi
che fanno invidia pure al grande Zeus.

Nianche esiston più le Elena si belle
da scatenar conflitti tra genti e civiltà,
se lor non puoton adir l'aiuto,
di sacche siliconiche inserite qui e là.

E allor qui finisco chiedendo venia
e sperando che gli amici ben più abili
con canti, carmi e versi vari
al sommo gran Baglion, goduria apportino


Te sei un genio AMOS2011,
Narrar potrei di polis ove vivo
ma quivi, ahimè, non è alcun Pericle
ma solo ciarlatani che mai pensan
a calar loro emolumenti, nianche di due dracme, lo scriverei a caratteri cubitali sul portone d'ingresso del parlamento, ahahahaha. Ma sicuro che sei fuori gara? io provo a votare.
VOTO 5.

[Anto Pigy]

Oh che bravi! Avete cominciato a votare.
Allora inizio a preparar tabella.

Visto quanto dice Cladinoro, mi aggiungo anche io e propongo di includere il testo di Amos tra i racconti. Voi cosa ne pensate? Se per voi va bene, aggiungete anche il suo voto (il testo lo trovate in questo topic e non nella sezione giusta).
@ POLLY
Se sei d'accordo anche tu, dai un voto ad Amos.

[Alessandro D.]

Ecco i miei pareri.

IL CUORE DI ACHILLE
Nel complesso ho trovato la lettura di questo racconto piuttosto pesante. Troppe descrizioni, molte un po' stucchevoli. Il linguaggio aulico è adatto al tema, ma qua mi pare più che altro ostentato.
Eppure alla fine il racconto si riscatta. Le ultime righe sono davvero suggestive. E poi mi piace l'idea che sia stata una donna ad uccidere Achille!
Voto 4


BEAUTIFUL
Racconto scorrevole. Originalissima la rivisitazione del mito. Buona l'idea di svelare al lettore che si tratta di un racconto di fantascienza, solo verso la fine. Sempre apprezzata l'ironia dei tuoi racconti.
Voto 5


CHIAROSCURI
Mi è piaciuta l'idea di affrontare un mito non nostrano. Ed anche l'ambientazione teatrale di sapore shakespeariano (come cacchio si scrive???), mi ha divertito e convinto!
Forse rivedrei certe espressioni un po' abusate come "chi più ne ha, più ne metta".
Voto 5

IL MIO NOME E' ULISSE
Come al solito, di fronte a un tuo racconto Kaipirissima, vado nel pallone quando devo esprimere un giudizio.
L'idea di partenza mi è piaciuta. Partire da quei famosi versi omerici, che tanto hanno dato sfogo alla fantasia di lettori, critici e poeti, la trovo geniale. Ed anche lo sviluppo onirico mi piace. Poi però il racconto a mio avviso si perde... o forse sono io che non so cogliere il senso dei tuoi finali!?!?!

Perché Ulisse sacrifica la propria vita per rivedere proprio le sirene? E il suo desiderio di ignoto dov'è andato a finire? E il suo amore per Penelope? Non vuole più tornare dalla sua amata... lei gli ha detto "vai", ma anche "torna da me"! E poi, perché alla fine le sirene non le vede? Che fine hanno fatto? Come fa ad essere dolce quella morte, senza il canto delle sirene? Ha sacrificato la sua vita per riascoltare le sirene .... e queste non ci sono più? Io non sarei tanto sereno, anzi sarei piuttosto incacchiatello!

Forse dipenderà dal fatto che non sono a conoscenza di tutto quello che c'è da sapere sul mito di Ulisse per decodificare il senso del racconto?

Voto 3


PUCCINI E LA LUNA
Racconto ottimamente scritto. Dialoghi naturali e scorrevoli. Belle le immagini evocate. Non mi convince però la storia. O meglio, mi dice poco (forse in questo sono condizionato dal fatto che sono di Viareggio...e quindi quando si parla di Puccini, mi metto sulla difensiva! ). Inoltre non ho capito bene in che modo questo racconto sarebbe una rivisitazione di un mito, come richiesto esplicitamente dal bando. Mi pare un po fuori tema.
Voto 3


CE LA FO
Davvero un piccolo gioiellino. Originale la rivisitazione del mito. Divertente.
Occhio però allo stile. Se si decide di scrivere in dialetto toscano, bisogna essere precisi. Per questo eviterei il romanesco. Come "A' Sisifo" (in toscano si direbbe "Oooo Sisifo"). Oppure usare il clitico "ce" al posto di "ci". In toscano "ci" resta "ci".



GILGAMESH
Mi è piaciuta l'idea di andare a pescare un mito lontano da noi. Un viaggio onirico, affascinante. Ma nella parte centrale il racconto si perde... poca azione. Bello il messaggio finale. Non posso vivere per sempre? allora farò qualcosa il cui ricordo sarà eterno!
Voto 3,5



IL CACCIATORE DI MITI
Lo stile è davvero impeccabile. Ma in questo caso è al servizio di una trama inconsistente.
Inoltre il racconto mi sembra del tutto fuori tema. Infatti non solo non c'è la rivisitazione di nessun mito, ma qua nel racconto si tratta più il tema della leggenda che del mito. Una cosa è il mito, una cosa è la leggenda. Se io vado in un paese lontano e vedo per la prima volta un contandino che porta un bue, quando torno posso raccontare di aver visto un mago che ipnotizza bestie potentissime. Chi, dopo di me, raccontasse questo fatto (una volta ai tempi di Carlo Magno un cavaliere di nome Alessandrò andò in Italia e vide.....) racconterebbe una leggenda non un mito. La differenza può essere sottile...ma esiste!
Voto 2,5

[Alessandro D.]

"hai corvi"?!!??!

ops!!
Grazie Polly.

Grazie anche per i consigli sull'uso del torpiloquio. In effetti in fase di rilettura mi sono chiesto se non era il caso di usare un linguaggio più edulcorato e consono al tema e allo stile.... e alla fine ho pensato che il risultato sarebbe stato troppo garbato, troppo nelle righe. Volevo schiaffeggiare il lettore, non carezzarlo! Volevo qualcosa che ogni tanto andasse out (come il solo di un sapiente musicista) ... spero però di non averlo messo KO con un serie di ganci! .
Aspetto il parere degli altri concorrenti e poi rimetto mano al racconto.
Per adesso grazie.

[Angelo Manarola]

Te sei un genio AMOS2011,
Narrar potrei di polis ove vivo
ma quivi, ahimè, non è alcun Pericle
ma solo ciarlatani che mai pensan
a calar loro emolumenti, nianche di due dracme, lo scriverei a caratteri cubitali sul portone d'ingresso del parlamento, ahahahaha. Ma sicuro che sei fuori gara? io provo a votare.
VOTO 5.

Mi fai arrossire Cladinoro . Però ti ringrazio per i complimenti senz'altro graditi.
Angelo

[Alessandro D.]

Cladinoro, grazie per aver dato del PULP al mio racconto. Sono lusingato.

Per quanto riguarda le tue perplessità, direi che sono più che giustificate. Il bando prevede
che si diano alcuni ragguagli sul mito rielaborato ... ed io mi sono dimentica di farlo! Sorry!!!!!

Vedo di recuperare adesso:
Il mito è quello di Niso e Eurialo ed è liberamente tratto dall'Eneide di Virgilio.
Libro 5 versi 315-339
Libro 9 versi 175-467

Il perché di uno scontro tra troiani e laziali spero adesso ti sia più chiaro.
Hai anche ragione a dubitare del fatto che due ragazzi possano spuntarla contro 300 guerrieri... però io questo non lo dico. Semplicemente lo lascio intendere, visto che interrompo la narrazione nel momento in cui il Niso interviene e, nasconto nel buio, uccide Volcente!
Se vuoi sapere come realmente sono andate a finire le cose, ti devi leggere Virgilio!

[Marino Maiorino]

Il cuore di Achille - Polly Russell

Se questa gara aveva a che vedere col riscrivere un mito, Polly c'è riuscita benissimo!
Non è infatti Afrodite che guida la freccia di Paride al tallone dell'eroe?
Polly racconta la realtà dietro la narrazione omerica, e non sembra meno intrigante e appassionante.
Refusi:
L’armatura bronzea, scintillava accanto alla lancia. - Non ci vuole la virgola, che avrei posto invece del punto tra il periodo precedente e questo.
Achille non ha gli occhi azzurri... scherzo! Non lo so, ma trattandosi di Achille, hai verificato questo dettaglio?
Il guerriero apparse - questa mi ha fatto male.
Nel complesso mi è piaciuto, ma l' ho trovato a tratti slegato, male equilibrato. In particolare ho notato uno sforzo per coniugare un modo di raccontare moderno usando un lessico più consono al dramma. È quasi riuscito, ma va limato qui e lì, complimenti!
Voto: 4

Beautiful - Lodovico

Rivisitato, è rivisitato! La troppa bellezza genera suicidi, pare (e come la mettiamo con "ogni scarrafone è bello a' mamma soja"?)
Lodo, ma il programma per l'autostima è già in fase avanzata! Non hai notato quanti ragazzi si ammazzano per partecipare al GF? E senza costosi dispositivi!
Mi manca di mordente, però. Capisco la lezione morale, ma lo trovo piatto. Nel mito di Narciso, Eco si innamora del ragazzo, viene respinta, scompare, ed è una vendetta divina a causare la morte del giovane. Non dico di seguire lo stesso copione, ma non trovo altrettanto pathos nella tua versione.
Voto: 3.5

Chiaroscuri - Eddie1969

Rivisitazione giocosa piacevole e teatrale. In effetti, perché non immaginare tutta l'opera parodiata?
Ad esempio, c'è un libricino realizzato da The Harvard Lampoon intitolato Bored of the Rings. Uno spasso!
Realizzata la trasposizione, avrei voluto leggerne di più
Voto: 3

Il mio nome è Ulisse - Kaipirissima

Dante fece ripartire per mare Ulisse, affinché la profezia di Teresa non si dimostrasse infondata, ma sono troppo pigro per andare a vedere se Penelope giocò un ruolo in questa sua decisione.
E tu lo fai andare in cerca delle sirene, l'unica tentazione che l'itacense non volle affrontare, l'unica alla quale avrebbe ceduto, visto ciò che gli promettevano. Ma al suo ritorno, è vano il cercare: che altro potrebbero offrire le sirene a colui che ha visto già tutto?
Non credo volessi toccare un altro aspetto della vicenda: passando senza restare irretito, Ulisse ha anche causato la morte delle sirene, dunque è doppiamente vano il suo cercare.
La morte che giunge sul mare placido, tranquilla, è per me una'autentica chicca: sembra che uno dei motivi dello sviluppo del mito delle sirene è proprio il tentativo di spiegare le morti che coglievano i marinai sul mare calmo. Si addormentavano e scivolano giù dall'imbarcazione (all'epoca non usavano murate). Quindi, in un certo senso, Ulisse ha trovato le sirene!
Voto: 5 (ma sono di parte)

Puccini e la Luna - Nunzio Campanelli
In qualche modo, abbiamo seguito un filo conduttore simile: abbiamo rivisitato una rivisitazione anziché proporne una noi.
Detto questo, non posso che apprezzare lo stile, i tempi, il linguaggio, tutto al suo posto. La scelta del tema è magistrale.
Voto: 5

Sono vinoque - Alessandro D.
È già stato indicato da altri che una scelta di linguaggio andava qui fatta. O il ragazzo moderno e sboccato, o l'epico.
Il brutto è che sei capacissimo di sostenere entrambi!
Non è una regola, ma è certamente un'ovvia indicazione quando si hanno solo 6000 battute a disposizione.
Voto: 3.5

Gilgamesh - Cladinoro
Complimenti! Per la scelta del mito, per la sua esposizione, per la scelta del tono e per il linguaggio!
Una vera chicca.
Voto: 5

[Marino Maiorino]

P.S.: la profezia è naturalmente di Tiresia e non di Teresa... Maledetto correttore automatico!

[Polly Russell]

Apparse? Ho veramente scritto apparse?
Naaaaaa!! E la v e la s sono anche lontane nella tastiera... Dio mio!

[Marino Maiorino]

Ue', una cosa: ambasciatore non porta pena!

[Kaipirissima]

POLLY, Il cuore di Achille.

Achille tra le tue mani acquisisce sempre un fascino intramontabile. La parola delinea un'atmosfera sospesa in cui tutto viene spostato nel fondo per mettere in risalto l'interiorità dei personaggi. E sono loro, esseri divisi tra mito, dovere e amore. Una scelta difficile, drammatica e il tuo testo riesce a comunicarla in modo esemplare. Bello.

Voto 5

Appunti
Ho l'impressione che la seconda sequenza presenti un po' di confusione con il soggetto.
Dopo l'interlinea sembra infatti di trovarsi in un altro luogo, in cui è Polissena la, protagonista, si scopre invece, poi, essere sempre Achille il focus dell'azione.

Mi sembra inoltre un po' frettolosa la chiusa tra Priamo e Achille. Il fatto che il Re dica : La voce del vecchio, un tempo tonante, ridotta a un lamento, «hai profanato il tempio, trucidato i suoi fratelli... vorresti sposarla.
Sposarla, mi sembra fuori luogo. Non credo che Priamo si aspetti questo quanto piuttosto,vedere sua figlia schiava. Credo che alla richiesta di Achille invece di farlo rispondere gli farei prendere solo il figlio senza dire nulla, tanti implicitamente prendere il corpo di Ettore significa lasciargli quello della figlia.

Vedo bene una virgola qui, come inciso.
nessuno ti ha sconfitto. Achille, l’eroe, è imbattuto.

LODOVICO, Beautifull.

Partendo da un diario piuttosto "scontato" trovo il rovesciamento finale interessante. In quanto devia il racconto da psicologico in fantascientifico, mescolando i due generi.
Non è male, peccato solo che la prima parte non regali grandi spunti originalità, si muove su un terreno di immagini e situazioni troppo conosciuto.

Nel finale per non appesantire con spiegazioni, poichè L'esperimento è piuttosto chiaro eliminerei questa frase:
Avrebbe fatto comodo avere una popolazione dedita all’autocelebrazione, piuttosto che gente scontenta di se stessa e pronta a lamentarsi per condizioni di vita difficili. Una volta che l'infusore fosse stato pronto, le teste calde del mondo avrebbero passato il tempo a bearsi della propria bellezza, della propria intelligenza o della propria voce.
E questa:
Veramente una brutta donna.

Voto 3,5

Mi chiedo solo... Perchè l'autostima deve compenetrarsi nell'esperienza della protagonista come incuria per la sua persona? Nel senso se anche io mi sento bella, mi trucco lo,stesso. Mi lavo, mi vesto. Perché lei non lo fa? Forse il fallimento del progetto non è solo il suicidio, che è in contrasto con l'autostima, ma il lasciarsi andare. Naturalmente queste non sono critiche, solo un mio spazio al dialogo...

EDDIE 1969Chiaroscuri.
La prima cosa che mi ha lasciata perplessa è la mancanza dei personaggi. Essendo un testo teatrale ci dovrebbe essere la "didascalia" di chi parla, invece oltre a non esserci e a generare a volte un po' di difficoltà, alla fine c'è la battuta sulla forma di questo dio che si scopre essere un drago, ma se fossimo a teatro già lo sapremmo perché lo vedremmo, oppure sarebbe scritto sul testo:
Drago: Quattro di bastoni, scopa!
Sigfrido: Accidenti
Ecco questo ti abbassa un po' il voto. Se dev'essere testo teatrale che testo sia. Non può, esserci la sorpresa del drago, anche se ammetto l'idea del fumo è divertente. Meglio costruito come testo dialogico e basta.

Ritrovo la tua vena parodica allegra. Buona la costruzione dello spazio e la partita a carte, nuvoletta ecc. Divertente anche la mescolanza tra storie diverse in un contesto anacronistico.
L'impressione è comunque un po' confusa. Forse anche per il fatto che hai scelto un mito conosciuto più per nome che di fatto.
Ops, non ho capito molto il titolo.

Voto 3

NUNZIO CAMPANELLI, Puccini e la luna.

Bello. La cosa che mi piace è come se ci fosse una sorta di sortilegio, maledizione che impedisce a Puccini, prima, e Toscanini dopo di portare a termine la Turandot.
Come i suoi pretendenti decapitati, Turandot elimina i due musicisti. L'algida principessa emerge in tutta la sua grandezza. Mi è piaciuto come Toscanini la descrive.
L'unica cosa sono le "didascalie" che trovo un po' fredde, tipo:
- L’uomo, immerso nelle sue meditazioni, sembra non sentire la voce che lo sta chiamando.
- Il secondo richiamo giunge a segno. Il celebre compositore si volta verso la persona la cui insistenza sembra non volersi arrendere
- Si rimette in piedi. Il sole ha preso con decisione la via di ponente, e alta nel cielo si può distinguere una pallida luna che tenta di confondersi con un gruppo di nuvole. Il mare sembra più gonfio, e le onde entrano nel canale con fragore.
- ecc.
Questioni di gusti, ma gusti sono.
Voto 4

ALESSANDRO D., Somno vinoque.

Molto vivo, veloce. Pieno di energia. Bello il punto di vista proposto e la caratterizzazione del protagonista nel tono stesso della narrazione.
Davvero un buon lavoro.
Voto 5

CLADINORO, Gilgamesh. Il re errante.

Racconto che riproduce il tono della narrazione orale.
La vicenda scorre via senza intoppi, forse alla lunga il tono sostenuto della narrazione può sembrare un po' pesante, ma è davvero più una sensazione che una certezza.
Non sono molto pratica di questo mito, ho googlato un po' qui e un po' là e l'impressione è stata quella di ritrovare a grandi line il racconto, ma sinceramente non saprei davvero valutare l'originalità, perciò mi asterrò dal qualsiasi giudizio. a bontã di lettura scrittura ecc. Voto 4.

MARINO MAIORINO, Il cacciatore di miti.

Bello mi è piaciuto il testo e il sottotesto. La paura del diverso nasce dall'ignoranza. Mi ha ricordato il Baudolino di Eco, anche se con un taglio più razionalistico.
Ottima scrittura ritmo travolgente, o forse era il testo che mi piaceva particolarmente.
L'unico,appunto, forse, è quel l'imperatore che io scriverei sempre in maiuscolo. Altro da dire non ho, tranne il voto 5.

AMOS, Cantami o Charlize...

bella questa invocazione alla musa. Divertente, scanzonata ma intelligente e disincantata (cinica) al contempo.
Forse cambierei Zeus con Re Mida (riferito ai forzieri)
E toglierei l'aggancio a "bravi-autori" con Massimo, troppo autoreferenziale.
Voto 5

ANTO PIGY, Ce la fo.
Davvero carino un intermezzo brioso e leggero. Ben scritto. Ottima la scelta del dialetto fuori contesto rispetto all'Egitto. Certo che la perseveranza rimane una condizione che non si,può certo non tributare al piccolo. Bene così.

P.S.vi ringrazio i commenti. Risponderò al più presto, soprattutto a Alessandro D. Che non deve formalizzarsi sui miei racconti, spesso, spessissimo rimangono ignoti anche alla sottoscritta e solo in fase di risposta ai commenti, a volte, riesco a metterli a fuoco. Questo capita quando si scrive senza sapere dove si andrà a parare.

[Eddie1969]

Ecco i miei voti.

Nota: ho letto di votare anche Amos solo dopo avere inserito i miei voti: se leggo prima quelli degli altri resto influenzato e quindi non guardo il blog.
Dunque voterò il suo racconto/poesia successivamente.

Il cuore di Achille di Polly Russel

Veramente ben scritto. Scorrevole la lettura.
Per quanto io sia abbastanza ignorante in materia, mi pare che tu sia molto competente.
Praticamente perfetta anche la sintassi: ho trovato solo un “apparse” invece di “apparve”.
Noto, giustamente, un punto di vista più femminile e, comunque, con più rilevanza per emozioni e sentimenti rispetto alle gesta epiche del guerriero.
Ho visto che hai inserito delle parti di tua libera interpretazione e questo mi piace. Essendo però quello di Achille uno dei miti più conosciuti, quindi non molto originale di per sé, per com'è il mio gusto avrei preferito che fossero più fantasiose, anche a costo di cadere nello stravagante.

4,0

Beautiful di Lodovico

Trovo buona e originale l'idea dell'autostima “chimica”. Bravo!
Non male anche lo svolgimento secondo le note su un diario.
Il racconto si sembra scritto in maniera scorrevole, ma povero nel suo sviluppo.
Avrei preferito anche un'interpretazione meno libera, più aderente al mito stesso. Non fraintendermi, come ho detto in parte anche a Polly, quello che a me piace è la capacità di rimanere fedeli al mito, o comunque di ricollegarsi ad esso di tanto in tanto, ma di inserirvi parti originali, umoristiche, fantasiose.

3,5

Il mio nome è Ulisse di Kaipirissima

Se ho capito bene, già dal titolo, il fatto che Ulisse dica il suo nome, e non “Nessuno”, suona un po' come aver ormai compiuto il proprio cammino ed essere in pace con se stesso: non dover più “cercare qualcosa”.
Il tuo mito è molto noto, penso anche più di quello di Achille, ma trovo dell'originalità nel fatto che tu ne abbia scritto la continuazione (e il finale), attenendoti però a quanto dice l'Odissea (lo leggo nei versi che hai riportato).
Quello che ho voluto pensare che tu abbia inteso , è che la promessa di Penelope, cioè il loro ricongiungimento, si compia nel regno dei morti. Ecco, sì, così i conti tornano
Bello anche lo stile.
Non ti do il massimo perché il finale, probabilmente anche per il limite di caratteri delle gare, cade a picco come una scogliera, ma senza il “colpo di scena”.

4,5

Puccini e la Luna di Nunzio Campanelli

Il tema del racconto non è di mio interesse, ma è ben scritto.
Se ho ben capito, attribuisci il fatto che l'opera fosse rimasta incompiuta, non alla morte del compositore, ma a una sua libera scelta. E' una buona idea. Bravo!
Sì, devo dire, che come scrisse Anto a suo tempo nel blog, Il tema della gara l'hai inteso in senso piuttosto lato. La mia impressione però è positiva.

4,0

Somno vinoque di Alessandro D.

Premetto che di Enea ed Eneide so proprio poco e che non mi piace l'efferatezza nei racconti.

La narrazione accesa e incalzante mi è piaciuta. Il punto di vista di un ragazzino che si getta in battaglie (ed elmi) molto più grandi di lui è apprezzabile. Inoltre hai reso molto bene l'atmosfera di una battaglia della Grecia antica.

4,0

Gilgamesh, il Re errante di Cladinoro.

Ben scritto e scorrevole. Belle le immagini rappresentate.
Lo stile “epico” è adatto al tema, però, forse anche a causa di questo, non mi sono sentito coinvolto emotivamente nella storia: l'ho sentita lontana da tutti i punti di vista.
Non so giudicare altro perché non conosco il mito.

3,5


Il cacciatore di miti di Massimo Maiorino

Mi è piaciuto lo stile della tua scrittura e le parole in italiano antico che hai inserito. Complimenti!
Apprezzabili anche i riferimenti a fatti e personaggi storici, nonché il parallelo, fatto dal protagonista, tra superstizione popolare del sud e del nord Europa: in poche righe dai un'ampia panoramica dell'argomento.
Piuttosto povera invece la storia, ossia il susseguirsi degli eventi, che si esauriscono nel resoconto del cacciatore all'imperatore.

4,5

CE LA FO di Anto Pigy

Simpatico il Sisifo scarabeo!

[Cladinoro]

Mi fai arrossire Cladinoro . Però ti ringrazio per i complimenti senz'altro graditi.
Angelo[/quote]



Ma prego è un piacere, e continuo a promuovere la campagna "INCLUDIAMO AMOS"

[Cladinoro]

Emm... Scusa ma non ho capito dove sia la rivisitazione. Almeno mia memoria, è andata proprio come la descrivi tu.
Non sono molto pratica di questo mito, ho googlato un po' qui e un po' là e l'impressione è stata quella di ritrovare a grandi line il racconto, ma sinceramente non saprei davvero valutare l'originalità, perciò mi asterrò dal qualsiasi giudizio.
Volevo chiarire per Polly Russel e Kaipirissima che ho ricostruito il viaggio di Gilgamesh, dialoghi e i modi in cui si sono svolti i fatti non credo siano descritti in altri miti dell'eroe, in quanto li ho inventati di sana pianta. In pratica la vicenda a grandi linee è quella ma i fatti non sono andati proprio come li ho descritti io.

[Kaipirissima]

@Caldinoro
Credimi, non ti ho dato cinque non per la ipotetica non originalità, ma per la lettura a
Che seppur scorrevole era un po' impegnativa, dopo un po'.

[Angelo Manarola]

...AMOS, Cantami o Charlize...

bella questa invocazione alla musa. Divertente, scanzonata ma intelligente e disincantata (cinica) al contempo.
Forse cambierei Zeus con Re Mida (riferito ai forzieri)
E toglierei l'aggancio a "bravi-autori" con Massimo, troppo autoreferenziale...

Grazie Kaipi;
ho scelto Zeus per uniformarmi ai classici che facevano riferimento agli dei. essendo appunto Zeus il padre di tutti e perciò, suppongo, il più ricco oltre che potente, ecco che la similitudine (per l'invidia della ricchezza dei calciatori) mi pareva più appropriata.

Posso assicurarti invece che il "discorso "Massimo" è privo di alcuna referenza, anzi.... : amo prendere in giro gli amici (spero che Max mi consideri tale) e perciò non resisto mai alla tentazione quando posso farlo. Per questo...chissà che prima o poi non appaia una rivisitazione della Divina Commedia o un altro classico dove saranno esposti vari personaggi di fantasia (Antopi, Angeladis, Lodovicus, Pompeiannum, Pollyrus, Kaipirenna, Maiorinus, Mastrosenzaonzo, Eliseus, Nunzionelli, Eddicum e chissà chi altri)

[Massimo Baglione]

...ho googlato un po' qui e un po' là...

googlato! ahaha
Molto meglio d yahooato, senz'altro!

[Marino Maiorino]

Aderisco alla campagna per Amos!
Cantami o Charlize - Amos2011
Sì, è una goliardata, ma d'autore.
Mi ha fatto ricordare la definizione di genio data in Amici Miei II.
Voto: 4.5 (sono uno di quei critici che citi) ^_^

[Polly Russell]

Ma quanto scrivete!
Kaipi, ma grazie! ormai Achille è il mio uomo dei sogni! per il matrimonio, è perche non ho attinto da Omero, ma dalle "fan fiction" dell'epoca. E in più di qualche tragedia, Achille la chiedeva in moglie. Addirittura in una versione lo uccidono pochi istanti prima delle nozze.

Eddie, grazie mille anche a te! Credo che la cosa più lontana dal mito è che sia una donna ad ucciderlo, e soprattutto che lo abbia fatto in modo naturale, umano. Achille muore perchè la freccia era intrisa di veleno, non perchè è stato colpito al tallone.

Amos appena finisco dicommentare in usam e skannatoio arrivo anche da te!

[Eddie1969]

Cit. Kaipi: “La prima cosa che mi ha lasciata perplessa è la mancanza dei personaggi. Essendo un testo teatrale ci dovrebbe essere la "didascalia" di chi parla, invece oltre a non esserci e a generare a volte un po' di difficoltà, alla fine c'è la battuta sulla forma di questo dio che si scopre essere un drago, ma se fossimo a teatro già lo sapremmo perché lo vedremmo, oppure sarebbe scritto sul testo:
Drago: Quattro di bastoni, scopa!
Sigfrido: Accidenti
Ecco questo ti abbassa un po' il voto. Se dev'essere testo teatrale che testo sia. Non può, esserci la sorpresa del drago, anche se ammetto l'idea del fumo è divertente. Meglio costruito come testo dialogico e basta.

Ritrovo la tua vena parodica allegra. Buona la costruzione dello spazio e la partita a carte, nuvoletta ecc. Divertente anche la mescolanza tra storie diverse in un contesto anacronistico.
L'impressione è comunque un po' confusa. Forse anche per il fatto che hai scelto un mito conosciuto più per nome che di fatto.
Ops, non ho capito molto il titolo.”

Dunque, vediamo se riesco a chiarire qualcosa...
Cominciando dal titolo, Chiaroscuri vorrebbe essere ironico, scherzoso, canzonatorio perfino, e riferirsi:
1) Ai lati nascosti del mito (scuri), in contrapposizione a quelli noti (chiari), che proprio col mio racconto fingo di rivelare. Insomma “scoprire gli altarini” di Sigfrido.
2) Uno di essi sarebbe proprio il fatto che lui è di colore (pelle scura) e si finge albino (pelle chiara) da buon germanico.

Ora riprendo dapprincipio:

Il nome dei personaggi non c'è appositamente perché, come dico all'inizio, sta al lettore scoprirli e quindi capire di quale mito si tratti. Se scrivevo “Sigfrido” la frittata era subito fatta.
Cit. Kaipi: “alla fine c'è la battuta sulla forma di questo dio che si scopre essere un drago, ma se fossimo a teatro già lo sapremmo perché lo vedremmo, oppure sarebbe scritto sul testo:”
Abbiamo detto sopra il motivo per cui il nome non è scritto, ma l'osservazione sul teatro è molto pertinente. Ecco come te la spiego:
Gli immaginari spettatori vedrebbero il drago quasi subito, ma loro non devono indovinare di che mito si tratti: sanno bene che è una commedia grottesca su Sigfrido, sono venuti a vederla apposta per questo. Siete solo voi lettori che dovete farlo.
Comunque sarebbe al contrario:
Sigfrido: Quattro di bastoni, scopa!
Drago: Accidenti!
La nuvoletta di fumo è un segno di disappunto da parte dell'animale, come noi quando sbuffiamo.
Quando il Drago interrompe la partita per ripassare il piano, Sigfrido sbotta, al ché il drago sbuffa di nuovo. ecc.
Il fatto che il lettore (e non lo spettatore) scopra che il secondo personaggio sia un drago, è semplicemente un piccolo colpo di scena finale. Tutto qui.

[Eddie1969]

Cantami o Charlize di Amos2011

Simpatico e ingegnoso.

4,0

[Kaipirissima]

@eddie
Credo di essere io un po' testarda o un po' di coccio, eppure a mio avviso se testo teatrale è allora metti in dicitura personaggio 1 e personaggio 2, se non vuoi che si sappiano i nomi. Comunque a me sembra più un ibrido. Ma sono di coccio, sorry.