L'ultimo orizzonte
Commento
Formalmente è ben scritto, a parte qualche refuso. Scorre si legge, è piacevole.
Usi uno stile narrato con cui nascondi dei piccoli spiegoni. Non è un grosso problema, anche se a volte si tratta di informazioni che nell'economia della storia sono inutili per il lettore, e lo rallentano solo, anche se magari solo leggermente.
Fanno sicuramente parte della tua meritoria costruzione mentale del mondo, ma al lettore servono veramente?
Argomento, anzi i due punti tematici interessanti.
Il what if del "tutti scompaiono" e mondo addio civiltà. Ci inchiniamo a Io sono leggenda, e sopportiamo la moda delle serie post apocalittiche. È una gran moda americana legata al concetto religioso di "rapture".
Concetto sfruttato, ma ci sono affezionato: a 12 anni mi lanciai a scrivere di me stesso solo al mondo (a parte due cani fedeli) che compivo gesta eroiche e geniali e salvavo la mia crush (Bè avevo DODICI anni eh! Cosa prentendete?), mi riporti indietro nel tempo.
Quindi il primo tema è ok anche se essendo un lettore cervellotico avrei preferito più informazioni su questo nuovo mondo senza "animali" ma solo insetti…
Sempre il mio essere cervellotico li vede superare con una certa eccessiva facilità i problemi pratici e psicologici di essere rimasti i soli al mondo.
Hai mai visto i documentari "la terra dopo l'uomo": stesso scenario scompare l'uomo, cosa succede? Le centrali termiche si fermano dopo tot, la rete elettrica va in panne dopo un altro tot, l'asfalto si spacca in tot anni, cosa succederebbe ai treni in corsa? O alle navi in mare? Molto interessante potresti prendere spunto.
Altro tema l'incesto. Fico, mi piacciono questi argomenti al limite, che ti pongono un problema di riflessione morale.
Insomma, scenario molto potente, tema cazzuto, complimenti.
Ma qui i problemi vengono al nodo.
È un racconto un po' troppo lungo per bravi autori, ma troppo troppo corto per tutto quello che avresti da dire e meriteresti di poter dire.
Non esplori bene i sentimenti e le emozioni e la stessa trama la concludi in una maniera affrettata e decisamente fredda, una fretta che la tua idea NON merita (anche io non ho capito cosa voglia e a cosi punti Claudia per esempio).
Visto il tema oltrettutto, avrei concentrato e approfondito il punto di vista sulla protagonista dando voce interiore ai suoi sentimenti. Perché inizia a pensare al padre come partner sessuale?
CI deve essere un ribollire di sentimenti e sensazioni (magari scatenate dallo shock del Grande Dissolvimento) insomma avrei desiderato sentirla più e invece rimane distante.
Una storia simile meritava più spazio e una impostazione più interna alla protagonista.
Quindi, quindi mi lascia un po' l'amaro in bocca e mi limito un quattro
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Re: L'ultimo orizzonte
I racconti riusciti riescono a bilanciare gli elementi di cui sono costruiti. Evidentemente a questo giro l'equilibrio, il bilanciamento, non è stato pienamente raggiunto.
Ci lavorerò sopra.
Quanto al romanzo. Beh, quella, ti assicuro, è ben altra questione.
Quanto alle implicazioni della fine di tutto. Beh, in Sicilia treni in circolazione ce ne sono un paio o due in un'ora. A parte gli scherzi, descrivere quanto potrebbe accadere dal punto di vista pratico ha un'utilità limitata per chi legge, ritengo, e alla fine annoierebbe se fatto in un maniera sistematica e in un racconto di queste dimensioni sarebbe comunque improponibile. Ho preferito lasciare all'immaginazione del lettore, già abbastanza sollecitata solleticata da decine di argomenti analoghi. Non volevo scrivere un saggio sulla sopravvivenza post apocalittica.
Sul contesto ho già scritto abbondatemente a Marino. Il nome Eden non è casuale, come l'incesto. Sono partito dalla Parashat Bereshit, il o la Genesi biblica. Ti rinvio a quella discussione.
Grazie per la lettura. Un caro saluto.
Museo letterario
Antologia di opere letterarie ispirate dai capolavori dell'arte
Unire la scrittura all'immagine è un'esperienza antica, che qui vuole riproporsi in un singolare "Museo Letterario". L'alfabeto stesso deriva da antiche forme usate per rappresentare animali o cose, quindi tutta la letteratura è un punto di vista sulla realtà, per così dire, filtrato attraverso la sensibilità artistica connaturata in ogni uomo. In quest'antologia, diversi scrittori si sono cimentati nel raccontare una storia ispirata da un famoso capolavoro dell'Arte a loro scelta.
A cura di Umberto Pasqui e Massimo Baglione.
Introduzione del Prof. Marco Vallicelli.
Copertina di Giorgio Pondi.
Contiene opere di: Claudia Cuomo, Enrico Arlandini, Sandra Ludovici, Eleonora Lupi, Francesca Santucci, Antonio Amodio, Isabella Galeotti, Tiziano Legati, Angelo Manarola, Pasquale Aversano, Giorgio Leone, Alberto Tivoli, Anna Rita Foschini, Annamaria Vernuccio, William Grifò, Maria Rosaria Spirito, Cristina Giuntini, Marina Paolucci, Rosanna Fontana, Umberto Pasqui.
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L'arca di Noel
Da decenni proviamo a metterci al riparo dagli impatti meteoritici di livello estintivo, ma cosa accadrebbe se invece scoprissimo che è addirittura un altro mondo a venirci addosso? Come ci comporteremmo in attesa della catastrofe? Potremmo scappare sulla Luna? Su Marte? Oppure dove?
E chi? E come?
L'avventura post-apocalittica ad alta tensione qui narrata proverà a rispondere a questi interrogativi.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Il Bestiario del terzo millennio
raccolta di creature inventate
Direttamente dal medioevo contemporaneo, una raccolta di creature inventate, descritte e narrate da venti autori. Una bestia originale e inedita per ogni lettera dell'alfabeto, per un bestiario del terzo millennio. In questa antologia si scoprono cose bizzarre, cose del tutto nuove che meritano un'attenta e seria lettura.
Ideato e curato da Umberto Pasqui.
illustrazioni di Marco Casadei.
Contiene opere di: Bruno Elpis, Edoardo Greppi, Lucia Manna, Concita Imperatrice, Angelo Manarola, Roberto Paradiso, Luisa Gasbarri, Sandra Ludovici, Yara Źagar, Lodovico Ferrari, Ser Stefano, Nunzio Campanelli, Desirìe Ferrarese, Maria Lipartiti, Francesco Paolo Catanzaro, Federica Ribis, Antonella Pighin, Carlotta Invrea, Patrizia Benetti, Cristina Cornelio, Sonia Piras, Umberto Pasqui.
Gara di primavera 2019 - La contessa, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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GrandPrix d'inverno 2021/2022 - Recitando i miei versi a uno sconosciuto - e le altre poesie
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 66 - Onirica
A cura di Ser Stefano.
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