Quella notte...

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2 - mi piace pochino
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3 - si lascia leggere
2
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Jacopo Serafinelli
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Quella notte...

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Quella notte nessuno si accorse che l'aria stava diventando sempre più pesante e dolorosa a passare attraverso le normali narici…come se le molecole di ossigeno ed altri componenti >perlopiù inquinati< fossero diventate più grosse e più lente nella loro vibrazione…insomma per avere un'idea della sensazione che (essendo vigili) avreste potuto provare…pensate ad immaginarvi seppelliti nel deserto ed essere costretti a respirare sabbia.
Nessuno si accorse del cambiamento che stava verificandosi…poiché tutti…ma proprio tutti…erano in uno stato di sopore profondo…che al massimo consentiva loro di avere la percezione di un sogno inquietante e quindi rientrante nella norma dell'attività onirica notturna! Quindi nessun inconscio di nessuno pensò bene di svegliare nessuno per uscire da quella sensazione soffocante…considerata solo un sogno e in quanto tale non letale…anzi…alquanto eccitante e molto adrenalinica per evadere dalla monotonia di una vita reale in cui la noia routiniana consumava corpo e mente.
Quel sopore profondo nel quale tutta l'umanità era piombata era stato uno sbaglio che non avrei dovuto commettere…Mi ero lasciato sopraffare da quel senso di bontà pietistica e un po' nostalgica che ci prende quando dobbiamo disfarci di qualcosa (in questo caso…qualcuno) della quale non abbiamo più bisogno…ma al quale…appunto per quel senso sopra detto…vogliamo risparmiare la sofferenza dell'essere eliminato…che sia essa un'eliminazione metaforica o reale.
Uno sbaglio veramente imperdonabile che rendeva quel disfarsi…banalmente monotono…ridotto solo all'attesa della fine per soffocamento di tutta la popolazione mondiale…senza urla strazianti…richieste di aiuto in ginocchio e mani giunte…grandi esodi di massa in cerca di posti dove l'aria fosse ancora respirabile.
In fondo Mi piaceva essere pregato nei momenti che precludevano alla morte e quindi ad un passaggio nell'incognito mondo ultraterreno…insomma capitemi…Mi faceva sentire importante…e diciamo pure un po' narcisisticamente…Divino!
Sono incorso in questo sbaglio…che Mi ha tolto tutto il divertimento di un olocausto totale…per colpa di Quello lì…Quello di sotto…che per quanto Io l'abbia isolato per i problemi che mi creava rendendo questo Mio Paradiso sempre meno Paradiso e sempre più campo di agitazioni e rivendicazioni sindacali…ebbene oh!… continua ad influenzarmi con i Suoi interventi inopportuni. Stavolta Mi è venuto a dire che Io…in quanto IO!…non posso essere in assoluto più cattivo di Lui…in quanto LUI!…ragionamento che non fa una piega e che Mi ha portato a fare in modo di sterminare(disfarmi) l'umanità senza che soffrisse…OK l'ho fatto ma così Mi sono precluso anche quel poco divertimento che ancora Mi dava ad osservare il loro destino!
Voi potreste dire: ma allora eliminando tutta l'umanità Ti sei dato la zappa sui piedi da solo…ora il Tuo narcisismo egocentrico non potrà più essere sleccazzato dalle preghiere di milioni e milioni di persone che pendevano dalle Tue grazie e volontà!
Eh no… carini!…così facendo…nella prossima creazione farò in modo che i nuovi bamboccetti non si inventino altre varianti di Me alle quali rivolgersi e per le quali* uccidersi a vicenda…tutti i meriti delle future distruzioni e violenze…li voglio per Me Solo ed Unico Pretesto…anche se così facendo supererò LUI in perfidia!…ma chissenefrega…almeno schiatterà di rabbia!
PS. Tanto Io so che poi faremo pace…e poi forse anche una S.r.L.

* Pretesto
N.d.A. (sarà possibile uccidersi per un unico pretesto?)
Andr60
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Messaggio da leggere da Andr60 »

Un racconto che finalmente risolve uno dei paradossi teologici più problematici: Dio è onnipotente, ma NON è affatto buono :)
La descrizione del progressivo soffocamento e morte è efficace, ho però un'osservazione da fare; se lo sterminio di tutta l'umanità avviene di notte, non è possibile che si svolga contemporaneamente in tutto il mondo (a causa dei fusi orari), quindi mezza umanità rimarrebbe cosciente. E come potrebbe non accorgersi di ciò che sta avvenendo? Possibile che nessuno comunichi con qualcuno abitante nell'emisfero notturno e non dia l'allarme, scatenando così il panico?
Come commento finale, sono sicuro che per ucciderci tra di noi basti anche mezzo pretesto.
Jacopo Serafinelli
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Re: Quella notte...

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

@Andr60
Per il tempo necessario a scrivere il raccontino mi sono immaginato credente (cosa che non sono) ed ho pensato ad un dio in grado di unificare il giorno e la notte in un'unica oscurità*… in barba ai fusi orari… e che cavolo… mica un diuccio di periferia!
* ah… anche a far si che nessuno soffrisse di insonnia! :-D
Grazie della lettura!
Jacopo
Yakamoz
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Messaggio da leggere da Yakamoz »

Un'apocalisse di sonno! Essendo il sonno parvenza della morte: perché quando una persona dorme è come se non ci fosse. "Abbiamo bisogno di questa piccola morte quotidiana per poter continuare a vivere", dice Leopardi, mi sembra. Il racconto è abbastanza efficace nel rappresentare l'idea di un Dio che si è stufato di questa nostra umanità, e che in soft modes, consigliato da "quello di sotto", decide poi di farla fuori. Promettendo in seguito di generare una nuova umanità destinata a venerare un unico Dio, cioè lui. Curioso di scoprire poi per quale pretesto i nuovi esseri si scontreranno, dandosi morte tra loro. L'idea di questo piccolo racconto non è male. Penalizzata, forse, proprio dalle poche battute.
Insomma, concludendo, racconto interessante, ma limitato nella sua adeguata compiutezza/sviluppo, anche perché non vi è nessuno accenno del "The after day the big sleep" post estinzione, visto il finale un po' sbrigativo e la scrittura molto essenziale, ridotta all'osso, quasi "ermetica" direi. Ma il racconto è comunque simpatico, sarcastico e "stuzzicante" da leggere: peccato solo che duri un po' poco.

Come voto avevo pensato a 3,5, ma non c'è!

Ma se ti do 4, vai a 3, 5 (credo)

Allora: 4

Tante belle cose, Jacopo

Antonio
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Alberto Marcolli
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Commento Quella notte...

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

Uso improprio della “d” eufonica
Ho cercato “sleccazzato” in rete ma ne ho ricavato ben poco, salvo un sito gay che non mi ha fornito un significato coerente.

Racconto surreale direi, ma non troppo. Mi ha fatto meditare. Dopo il primo diluvio, il Padreterno salverà il mondo, magari permettendo alla scienza di scoprire una fonte di energia pulita, oppure lo castigherà definitivamente? La tua versione è terribile, ma possibile. Accidenti!
Il raccontino mi è piaciuto.
Voto 4
Jacopo Serafinelli
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Re: Quella notte...

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

@ Yakamoz
Beh… il racconto è breve come tutti i miei, pochi, raccontini… è il mio modo… forse dettato dall'incapacità di scrivere altro che poesie. In fondo mi ritengo più poeta che scrittore… i raccontini sono un hobby.
Il seguito di questo raccontino si potrebbe immaginare… immaginate una S.r.L tra i due big del bene e del male… :-D
Grazie e buone cose!
Jacopo
@Alberto Marcolli
Sì, ho notato l'uso improprio della d eufunica… ci starò più attento!
La mia è solo fantasia essendo credente nella non esistenza di qualsiasi dio ma… ma chi è credente sì… dovrebbe preoccuparsi… specie la sera quandi si corica certo di svegliarsi il giorno dopo. ;-)
Grazie!
Jacopo
Culture
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Messaggio da leggere da Culture »

Non c'è momento della vita più libero e creativo del sonno e del sognare.
Piace talmente tanto alle persone che molti dormono anche di giorno.
Essendo credente e sapendo che Dio ha bisogno della Terra quanto un cane di una pulce… apprezzo la fantasia del racconto e l'idea di un Dio che sembra più un diavolo stufo del mondo che si ritrova addosso.
Per adesso non dò voti, sono appena entrata e mi sto appena ambientando.
Jacopo Serafinelli
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Re: Quella notte...

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

@Monet569
Grazie della lettura e buona ambientazione!
Un racconto di fantasia che rimane fantasia in quanto manca proprio l'entità superiore che possa renderlo realtà… non c'è nessuno che si prenda la bega di prendersi cura del mondo né di distruggerlo… anzi sì… noi umani ma… ma come si vede ci prendiamo cura solo della distruzione...lenta e regolare.
Jacopo
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Lodovico
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Messaggio da leggere da Lodovico »

Tanto tempo fa scrissi anch'io qualcosa di simile. Dio che si era stufato dell'umanità e mostrava a un altro Dio come avrebbe estinto gli umani, per poi ricostruire tutto da zero su di un altro pianeta. Racconto scritto bene e della lunghezza, secondo me giusta per non annoiare. Bello
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Vittorio Felugo
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Messaggio da leggere da Vittorio Felugo »

Senza saperlo abbiamo critto qualcosa sullo stesso tema, sul grande enigma della creato e del suo destino. Condivido i dubbi, apprezzo il ritmo del racconto, a tratti palpitante e un pizzico angoscioso. La "soluzione finale" è plausibile ma non auspicabile (almeno in tempi brevi). Mi piace.
Jacopo Serafinelli
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Re: Commento

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

@Vittorio Felugo
Vittorio Felugo ha scritto: 20/07/2024, 14:29 Senza saperlo abbiamo critto qualcosa sullo stesso tema, sul grande enigma della creato e del suo destino. Condivido i dubbi, apprezzo il ritmo del racconto, a tratti palpitante e un pizzico angoscioso. La "soluzione finale" è plausibile ma non auspicabile (almeno in tempi brevi). Mi piace.
Questa condivisione di "vedute" mi fa molto piacere!
Il monopretesto del quale accenno nel finale del racconto non cambierebbe di molto la fine ma almeno la S.r.L. limerebbe le differenze fra il bene e il male… funzionerebbe come una delle tante multinazionali operanti nel pianeta che confondono le menti dei dementi. :-D
Grazie!
Jacopo
Maya Mazzaggio (quella vera)
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Messaggio da leggere da Maya Mazzaggio (quella vera) »

Ti suggerisco di mettere meno punti di sospensione e magari più punti e virgole..il racconto è stato difficile da leggere.
Per me è surreale ma non dico così perchè non mi piacciono le storie fantasy...ma perchè tu l'hai scritto come se potesse succedere davvero, paragoni troppo esagerati.
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Massimo Baglione
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Re: Commento

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Maya Mazzaggio (quella vera) ha scritto: 31/07/2024, 10:53 Ti suggerisco di mettere meno punti di sospensione e magari più punti e virgole..
Davvero?
Tu, che scrivi testi e commenti privi di punteggiatura e pieni di errori, dici agli altri come scrivere?
Senti, io ho capito che sei venuta qui per cazzeggiare, tuttavia credo che tu non abbia capito dove sei.
Qui non accettiamo questo tipo di comportamenti.
Ti ho già buttata fuori l'altro giorno perché avevi usato due utenze fittizie per autocelebrarti con voti e commenti, ora lascierò il tempo di leggere queste parole e poi procederò di nuovo alla procedura (che per me è davvero una gran triste rottura di palle).
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Namio Intile
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Re: Quella notte...

Messaggio da leggere da Namio Intile »

Avevo notato atteggiamenti strani e racconti farlocchi, infatti mi sono astenuto da ogni operazione. Non ti ho detto niente, caro Massimo, perché visti i trascorsi ormai ho il terrore di apparire paranoico.
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Jacopo Serafinelli
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Re: Quella notte...

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

Buonasera,
non ho elementi di giudizio perché la cosa mi prende di sorpresa… lascio a Massimo Baglione, che mi sembra molto attento alle cose e alle persone, la facoltà di agire al meglio perché questo sito non degeneri come è toccato ad altri siti letterari.
Grazie e buon lavoro!
Jacopo
Jacopo Serafinelli
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Re: Commento

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

Maya Mazzaggio (quella vera) ha scritto: 31/07/2024, 10:53 Per me è surreale ma non dico così perchè non mi piacciono le storie fantasy… ma perchè tu l'hai scritto come se potesse succedere davvero, paragoni troppo esagerati.
@Maya Mazzaggio
Sinceramente questa parte del tuo commento mi sembra senza capo né coda… Bah!
… e guardati intorno… nel mondo stanno succedendo cose che sembrava impossibile potessero succedere :cry:
Jacopo
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Massimo Baglione
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Re: Quella notte...

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Tranquillo, Jacopo, è stata buttata fuori dal sito :-)
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Mikasa tears
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Messaggio da leggere da Mikasa tears »

Un'idea originale e messa giù abbastanza bene da fare cogliere la similitudine che ci può essere fra le emozioni umane e quelle divine (visto che poi, in teoria, l'uomo è fatto ad immagine e somiglianza di Dio). Una storia che racconta come uno screzio o un incomprensione tra due persone, può portare alla distruzione dell'intero mondo, quindi anche del proprio (con annessi sogni, traguardi, volontà, gioie..) solo per avere la ragione sull'altro.
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Eleonora2
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Commento a Quella notte...

Messaggio da leggere da Eleonora2 »

Ho espresso un voto. Il massimo. Di quanto scritto mi piace tutto. Il contenuto, l'idea e il modo in cui è stato sviluppato. Il racconto ha stimolato la mia curiosità e lo stile, le espressioni sono fuori dal consueto. Pur essendo il finale prevedibile la scrittura, oltre all'originalità e alla scorrevolezza, emette una padronanza che, secondo me, è un punto di arrivo per Jacopo.
Magari il mio è un errore, conoscendo la, mia, di fatica! Comunque il testo è riuscito! Per quanto possa valere, sono un'agnostica.
Jacopo Serafinelli
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Re: Commento

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

Mikasa tears ha scritto: 19/08/2024, 14:06 Un'idea originale e messa giù abbastanza bene da fare cogliere la similitudine che ci può essere fra le emozioni umane e quelle divine (visto che poi, in teoria, l'uomo è fatto ad immagine e somiglianza di Dio). Una storia che racconta come uno screzio o un incomprensione tra due persone, può portare alla distruzione dell'intero mondo, quindi anche del proprio (con annessi sogni, traguardi, volontà, gioie…) solo per avere la ragione sull'altro.
@Mikasa tears
Anche questa tua è un'interpretazione che ci sta! :-)
La decisione di questo dio, che la maggior parte dell'umanità crede esistente e onnipotente, potrebbe essere scaturita dal fatto che, invece, ha creato qualcosa che a tutto somiglia meno che a lui… ahahah :-D… speriamo che al prossimo tentativo vada meglio!
Grazie!
Jacopo
Jacopo Serafinelli
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Re: Commento a Quella notte...

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

Eleonora2 ha scritto: 21/08/2024, 11:51 Ho espresso un voto. Il massimo. Di quanto scritto mi piace tutto. Il contenuto, l'idea e il modo in cui è stato sviluppato. Il racconto ha stimolato la mia curiosità e lo stile, le espressioni sono fuori dal consueto. Pur essendo il finale prevedibile la scrittura, oltre all'originalità e alla scorrevolezza, emette una padronanza che, secondo me, è un punto di arrivo per Jacopo.
Magari il mio è un errore, conoscendo la, mia, di fatica! Comunque il testo è riuscito! Per quanto possa valere, sono un'agnostica.
@Eleonora2
Ti ringrazio per l'apprezzamento!
Agnostica è come dire atea ma non troppo :-)… gli agnostici aspettano sempre una prova che smentisca un loro dubbio… che invece resterà sempre tale!… si mettano l'animo in pace!
Jacopo
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Messaggio da leggere da Ombrone »

Bella inventiva, di certo una fine del mondo fuori della norma.
Strana coincidenza propio questi giorni sto leggendo una antologia intitolata "Quattro Apocalissi" percui con te siamo alla quinta!
Non ti do il massimo del voto… per le costruzioni che trovo un po' ostiche e francamente per quel "routiniana "
Comunque mi è piaciuto!
Jacopo Serafinelli
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Re: Quella notte...

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

@Ombrone
Ogni fine del mondo… se non dovuta allo scorrere del tempo… sarebbe fuori norma.
Ringrazio e a rileggerci!
Jacopo
Raffaella
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Messaggio da leggere da Raffaella »

Miglioramento improvviso, mi ha affascinata questo racconto, ed è stupendo rileggerlo spesso e volentieri, infatti concordo in pieno con te Jacopo in molte cose, sai anche come argomento è fantastico e non solo. Il mio voto è 5.
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Messaggio da leggere da Marino Maiorino »

Ciao Jacopo,
interessanti il taglio dato all'argomento e l'argomento stesso, che ovviamente prende spunto da un certo modo di immaginare la divinità (io mi professo credente, ma in questo tuo racconto non ci trovo nulla che mi appartenga, se non le paure).
È gradevole, godibile, e chiarisce estremamente bene il concetto: "ma se davvero esistesse Dio (e il Diavolo), o semplicemente un Bene e un Male assoluti, credete che agirebbero secondo una volontà come facciamo noi, coi nostri capricci e difetti?" Quella che metti alla gogna è una sequenza di assunzioni (esistono, sono due e antitetici, hanno una volontà, come la nostra... e tutta una serie di altri dettagli che tralascio) che la nostra "cultura" ci ha inculcato e dalla quale non riusciamo a uscire, a ben vedere, nemmeno quando ci professiamo atei (perché la "cultura" è quel brodo di idee nel quale cresciamo, idee che scambiamo con gli altri). Ovviamente, basta un solo anello sbagliato nella catena, e tutto il resto, quindi tutto ciò che giustifica certi nostri comportamenti, cade.
Ti rimprovero una sola cosa: il linguaggio. Ti ho apprezzato, mi fai impazzire quando sei più poetico (il che non significa che dovevi scrivere in versi), ma proprio questa volta che potevi darci un Ecclesiaste, hai tirato fuori le paturnie di un "guappo di cartone". Che, figurati, ci starebbe pure, ma ricorda chi è quel guappo di cartone! È un perfezionista! Se perfino il Diavolo si presenta elegante, seduttore, ricco (era pur sempre il più bello degli angeli), come deve curare il linguaggio Lui che ci si è messo in competizione?
Stavo pensando: forse non lo sappiamo, e finiremo tutti proprio come ha descritto Jacopo, ma senza volontà. Un giorno un meteorite si consuma in atmosfera, l'aria diventa pesante... Sì ma, più in là!
A presto!
«Amare, sia per il corpo che per l'anima, significa creare nella bellezza» - Diotima

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Jacopo Serafinelli
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Re: Quella notte...

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

@Marino Maiorino
Un Ecclesiaste è troppo lontano dalle mie capacità comunicative e oratorie ed è così che il "guappo di cartone" ha preso il sopravvento :-)
Certamente di paturnie, da quando è entrato nell'immaginario creativo collettivo, ne ha e ne ha avute parecchie… almeno a detta della favolistica e finalizzata "raccontazione" orale e scritta.
Un personaggio facilmente irritabile e suscettibile… forse a sua immagine e somiglianza non è il genere umano ma solo i suoi rappresentanti più potenti.
Io, sinceramente, non mi ci identifico… con Lui intendo!
Grazie del tempo che mi hai dedicato.
Jacopo
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Messaggio da leggere da Laura Traverso »

come non essere d'accordo su quanto dici a proposito dell'umanità, il Lui cattivo e distruttore è facile da individuare nell'odierna nostra società, non come singolo ma come sistema che mira, ovunque ci si giri, a distruggerci. Credo che la metafora da te usata in merito al sonno per cui tutti trapassavano senza rendersene conto, è quasi ottimistica. In realtà credo che anche da svegli, mediamente tutti, dormiamo sonni profondi e lasciamo che ci manovrino a loro piacimento. Vedi la recente trovata sierologica che col terrore ha indotto a... basta osservare ciò che accade attorno a noi, con attenzione e senza il paraocchi, per capire...Voto 4
Jacopo Serafinelli
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Re: Quella notte...

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

@Laura Traverso
… è vero, in effetti, la metafora è ottimistica perché tutti, mediamente, dormiamo da svegli… con felice approvazione del "sistema" che continua a cantarci la ninna nanna!
Grazie della lettura e commento partecipativo.
Jacopo
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Messaggio da leggere da Terradipoeti »

Il racconto presenta un Dio annoiato e capriccioso, che per errore stermina l'umanità senza farla soffrire, togliendosi così il piacere di essere pregato. Il tono è ironico e dissacrante: Dio riflette sul suo sbaglio e su come nella prossima creazione farà in modo di avere tutto il potere e l'adorazione per sé, senza concorrenti. Il testo gioca sul contrasto tra il potere divino e l'influenza del diavolo in modo leggero e sarcastico.
Jacopo Serafinelli
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Re: Quella notte...

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

@Terradipoeti
Mi ha fatto estremamente piacere questo tuo commento perché hai colto in pieno il senso di quello che volevo dire.
Grazie!
Jacopo
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antologia di opere scritte a più mani

Una collaborazione, di qualunque natura essa sia, diventa uno stimolo, la fusione di peculiarità ben definite, la concretizzazione di un'intesa, la meraviglia di scoprire quel qualcosa che individualmente non si sarebbe mai potuta fare. È una prova, una necessità di miglioramento, il superamento dei propri limiti stilistici o di quei blocchi creativi che sovente ci pongono di fronte a un disarmante "foglio bianco". Gli autori di questa antologia ci hanno voluto provare.
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Riduzione di complessità - il libro Downpunk

è probabilmente il primo libro del genere Downpunk, ma forse è meglio dire che il genere Downpunk è nato con questo libro. Sam L. Basie, autore ingiustamente sconosciuto, presenta una visione dell'immediato futuro che ci lascerà a bocca aperta. In un futuro dove l'individuo è perennemente connesso alla globalità tanto da renderlo succube grazie alla sua immediatezza, è l'Umanità intera a operare su se stessa una "riduzione di complessità", operazione resa necessaria per riportare l'Uomo a una condizione di vita più semplice, più naturale e più... umana. Nel libro, l'autore afferma che "anche solo una volta all'anno, l'Essere umano ha bisogno di arrangiarsi, per sentirsi vivo e per dare un senso alla propria vita", ma in un mondo dove tutto ciò gli è negato dall'estremo benessere e dall'estrema tecnologia, le menti si sviluppano in maniera assai precaria e desolante, e qualsiasi inconveniente possa capitare diventerà un dramma esistenziale.
Di Sam L. Basie
A cura di Massimo Baglione.

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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.



Storie Gotiche, del Terrore e del Mistero

Storie Gotiche, del Terrore e del Mistero

antologia di opere ispirate alla paura dell'ignoto

Nella ricerca di un tema che potesse risultare gradito a più autori, ci è sembrato infine appropriato proporre un'antologia di opere il cui fattor comune fosse il brivido. Un termine per molti versi ingannevole, almeno quanto lo sono certe credenze e immagini che la ragione volutamente ignora, o perfino deride. Eppure, l'ignoto ci aspetta al varco, silenzioso e paziente, per catapultarci nello strapiombo degli incubi o nel vortice di ansie e desideri repressi.
A cura di Roberto Virdo'.

Contiene opere di: nwIda Dainese, nwFrancesca Paolucci, nwMarcello Rizza, nwFausto Scatoli, nwAnnamaria Ricco, Francesco Cau, Valentino Poppi, nwMario Flammia, Essea, nwUmberto Pasqui, nwEnrico Teodorani, Roberto Masini, Maria Perrella, Giacomo Baù, nwEliseo Palumbo, nwSelene Barblan, Stefano Bovi, nwIbbor OB, nwAndrea Teodorani, Simona Geninazza, Lidia Napoli, Mario Malgieri, Michele Silvi, nwIda Daneri, nwAlessandro Mazzi.

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Alcuni esempi di nostri ebook gratuiti:


GrandPrix d'autunno 2023 - Giulia - e le altre poesie

GrandPrix d'autunno 2023 - Giulia - e le altre poesie

(autunno 2023, 25 pagine, 624,92 KB)

Autori partecipanti: nwNunzio Campanelli, nwGiuseppe Gianpaolo Casarini, nwMacrelli Piero, nwLaura Traverso, nwOvis Silvia, nwTeseo Tesei, Raffaella villaschi, nwAlessandro Mazzi, nwLetylety, Emma Faccin, nwMauro Conti, nwChiara13, nwRoberto Di Lauro, nwPiumone, nwJacopo Serafinelli,
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 27 - Io, frammenti di autobiografie

La Gara 27 - Io, frammenti di autobiografie

(gennaio 2012, 80 pagine, 1,06 MB)

Autori partecipanti: nwLodovico, Ardito eufemismo, nwSkyla74, nwNathan, nwFeffone, nwMariadele, nwStilledernacht, nwTania Maffei, nwAngela di Salvo, nwUnanime uno, nwCordelia, nwRitavaleria, hellies15, nwManuela, nwTuarag, nwLicetti, nwRoberta Michelini, Antonella P., Kutaki Arikumo, nwSer Stefano, nwAlessandro Napolitano, Alessandra 90, nwAlheli, nwTriptilpazol,
A cura di Ser Stefano.
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La Gara 24 - Andate tutti all'Inferno!

La Gara 24 - Andate tutti all'Inferno!

(ottobre 2011, 84 pagine, 4,26 MB)

Autori partecipanti: nwSkyla74, Jane90, Judith_Star, nwGiovanni Minio, nwTriptilpazol, dafank, nwCarlocelenza, nwCazzaro, nwNathan, nwLodovico, nwWilliam Munny, nwRecenso, nwCristinacomparato, nwNicoletta Palazzo, nwExlex, nwAleeee76, nwSer Stefano, nwCordelia, nwMaria92, nwRitavaleria, nwUnanime Uno, nwjormungaard, nwLicetti, nwDavide Sax, nwTuarag, nwMorgana Bart, Serenoodio, d Eg 0, nwStefano di Stasio, nwAngela Di Salvo,
A cura di Alessandro Napolitano e Giovanni Capotorto.
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