Straniero

Spazio dedicato alla Gara stagionale d'estate 2024.

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3 - si lascia leggere
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4 - mi piace
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5 - mi piace tantissimo
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Voti totali: 11

Culture
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Straniero

Messaggio da leggere da Culture »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Questo paese non mi piace.
La gente si muove come fosse costretta a farlo, i volti tristi o preoccupati, gesti stanchi.
Il cellulare nelle mani, chiusi in un mondo fatto di parole e di musica, sguardi persi in un ascolto privato inaccessibile. Praticamente nessuno si guarda attorno con un minimo di curiosità o di interesse, sguardi sfuggenti e volti neutrali
Mi chiedo come mai, visto che qui tutti lavorano e guadagnano bene.
Non gli manca proprio niente, sono serviti a puntino dallo Stato e dai mezzi di trasporto, se malati vengono curati alla perfezione.
Ci sono cinema, ristorazioni, bagni pubblici moderni e interessanti mostre e musei.
Eppure sembrano reduci da un trauma che li ha stesi per sempre o inseguiti da uno strano e ignoto tarlo mentale!
Io sono qui per lavorare, quindi non ho tempo da dedicare a questa strana gente, non ne ho neanche il motivo o l' interesse.
Mi bastano un paio di colleghi simpatici e qualche conoscenza galante.
Per il resto, sto bene per conto mio: mi riposo, leggo, mangio e bevo bene, guardo qualche film e un po' di televisione.
Tutto sommato, non mi lamento.
Però mi chiedo una cosa: io lavoro all'estero spesso e volentieri, incontrando sovente situazioni di questo genere.
La pandemia ha aggravato questo stato di cose ma, a dire il vero, la gente non mi sembrava molto presente e socievole neanche prima.
Siccome io opero nell' ingegneria ferroviaria viaggio molto e conosco bene paesi e territori del globo, civilizzati o meno: popoli ricchi e meno ricchi, usi e costumi diversi, mntalità e comportamenti.
Da un po' di anni a questa parte vedo uno "spirito" incombente che sembra attirare e permeare genti e paesi, perfino la ricerca scientifica e la tecnologia che conosco bene.
Uno "spirito" che uniforma e appiattisce perfino e, soprattutto, quando sembra trionfare in opere eclatanti.
Per il momento non me ne preoccupo ma, forse, in futuro, dovrò tenerne conto un po' di più: lavorare per il bene della gente mi va bene, non mi andrebbe più bene farlo per chi la usa.
Yakamoz
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Messaggio da leggere da Yakamoz »

Ricambio la visita.

Ciao Monet569,

letto! È una fotografia, fatta di parole scritte, di come oggi appare il mondo. Molto vero/reale nei contenuti, forse un po' breve. Io, esattamente, non lo so dove tu vivi. Ma nell'Italia del sud, dove sto io, non è che funziona poi tutto così bene. Dico una cosa scontata, ma è così, perché da sempre è così. Definire il tuo racconto "monologo", mi sembra sbagliato. Sembra invece più una sorta di sfogo, una reazione d'intolleranza, verso un mondo moderno di oggi che spesso appare poco comprensibile. Alienato e alienante, come dicono quelli che parlano bene. E i cell, internet, e tutto ciò che è tecnologico, sono ottimi diversivi per isolarsi, altrimenti non restava altro che guardare le nuvole. La gente chiacchiera sulle chat, al cell e altro, e se vede uno che passa accanto manco se ne accorge. Ci stiamo sempre più disumanizzando, e tante e diverse sono le ragioni di ciò, e su questo ti do ragione.

Forse manca una controparte nel racconto: c'è troppo una visione univoca e non ha un finale ben "determinato". In effetti, sembra quasi una pagina di un diario: biografico. Dammi perciò un po' di tempo per votarlo, c'è tempo alla fine della gara, perché pur non essendo proprio un vero racconto, non avendone tutti i crismi opportunamente sviluppati per poterlo davvero esserlo: personaggi, trama, un piccolo conflitto e altro…

Ma, sostanzialmente, il tuo racconto mi è comunque piaciuto: perché semplice, diretto, scritto bene e per le cose vere che dice.

Saluti,

Antonio

P.S. Piccolo refuso "sguardi sfuggenti e volti neutrali", manca il punto alla fine.
Culture
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Messaggio da leggere da Culture »

Grazie per la tua ottima critica.
Per il voto non preoccuparti, la penso anch'io come te, l'importante sono i commenti.
Vittorio Felugo
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Messaggio da leggere da Vittorio Felugo »

Amaro, ma condivisibile. Sono sensazioni che proviamo tutti, prima poi: basta guardarsi intorno. Più che un racconto una riflessione, autobiografica credo, ma profonda e genuina. Scritta con uno stile semplice chiaro, mi è piaciuta.

Vittorio
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Re: Straniero

Messaggio da leggere da Culture »

Grazie, avete capito bene il senso di questo racconto.
Straniero come lo scriverebbe una persona che si trova a viaggiare e vede queste cose un po' dappertutto.
Straniero anche perché io vivo queste cose come estranee al mio modo di essere e di comportarmi.
Secondo me le persone adulte potrebbero comportarsi in modo diverso e imparare anche dai bambini, figli o non figli.
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Re: Straniero

Messaggio da leggere da Culture »

Informo tutti i lettori che sto risolvendo un problema di nik con Massimo Baglione, dato che Monet569 non è più usabile da me causa problemi di account Google
Quindi sono rientrato con il nuovo nik "culture" che userò sempre da oggi in poi.
Sia qui che sul sito e sul forum
Yakamoz
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Re: Straniero

Messaggio da leggere da Yakamoz »

Ciao Monet,

rieccomi! Non lascio mai le cose a metà. E mantengo sempre quello che scrivo/dico.

Voto 4/5, per le ragioni espresse nel mio commento precedente.

Saluti e a rileggerci,

Antonio
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Re: Straniero

Messaggio da leggere da Culture »

Grazie Antonio, a rileggerci!
Globednatura
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Messaggio da leggere da Globednatura »

È vero, ma forse hai visto prevalentemente gli aspetti negativi.
Io penso che molte persone si comportino socialmente seguendo quello che fanno gli altri. Poi, in privato, si liberano almeno in parte e si comportano più sinceramente e quindi umanamente.
Comunque il racconto mi piace:voto 4
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Re: Straniero

Messaggio da leggere da Culture »

hai ragione, il problema è che per me la socialità non è necessariamente e obbligatoriamente simpatia e empatia
Non voglio entrare nell'intimità o nella mente altrui, mi basta una socievolezza quel tanto che basta. Qui dove vivo io ora è in altri luoghi mondani similari
non c'è neppure questo ed è questo che non è umano ma tutt' altro.Grazie per il feedback e il voto.
Mikasa tears
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Messaggio da leggere da Mikasa tears »

Ciao, lo scritto rappresenta una visione sulla società di oggi, visto i cellulari e la tecnologia che punta a dividerci, dandoci l'impressione avere socialità quando invece nei fatti siamo soli con un oggetto freddo in mano. Più che un racconto è il riassunto di un pensiero ma comunque con un inizio ed una fine che lascia aperti a vari spunti di riflessione. Per concludere, l'ho trovato interessante, razionale, scorrevole e di facile lettura.
Ultima modifica di Mikasa tears il 10/08/2024, 22:38, modificato 1 volta in totale.
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Massimo Baglione
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Re: Straniero

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Ricordatevi di specificare esattamente "Commento" nel campo "Titolo" del messaggio usato per commentare i racconti (senza prefissi come "Re:" o altro), altrimenti non verranno conteggiati dal sistema, grazie!
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni delle Gare letterarie.
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Immagine <<< io ero nel Club dei Recensori di BraviAutori.it.

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Jacopo Serafinelli
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Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

@Culture
Leggo volentieri ogni racconto breve quando vi riconosco un tema interessante.
Sicuramente un appiattimento isolazionista c'è e fa molto comodo all'establishment globalista… non siamo certamente più quelli che eravamo… intendo come elementi socialitari di un più vasto gruppo… l'Umanità!
Non c'è differenza tra paesi diversi… almeno tra quelli così detti avanzati.
La descrizione che fai delle persone corrisponde esattamente alla realtà del quotidiano e, a quanto pare, la cosa sta bene a tutti. :-(
Jacopo
Raffaella
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Messaggio da leggere da Raffaella »

Tutto è giusto, Tutto è sbagliato, mi piace quello che hai scritto, anche al nord è così, in tutta ITALIA, in tutti i posti.
Purtroppo non siamo Noi a decidere, tutti devono decidere, ma al giorno d'oggi è peggio. Non ci sono solo i ricchi, i poveri, etc., indifferenza, maleducazione dell'essere umano e non solo. Il mio voto è 3
Ombrone
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Messaggio da leggere da Ombrone »

Scritto bene e si legge piacevolmente.
È come molti hanno detto una buona fotografia, che si può anche condividere sotto certi aspetti, seppure veramente pessimistica.
Ma a parte queste considerazioni sociologiche il problema è che non vedo la storia. Non ci vedo un arco narrativo di nessun tipo. È più un post che un racconto
Roberto
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Re: Straniero

Messaggio da leggere da Culture »

La specie è diventata un insieme di
esseri funzionali socialmente comelo sono gli insetti sociali.
Il cervello umano sembra preferire uno status di questo genere tanto più aumenta il numero degli abitanti del pianeta e tanto più diventa indispensabile e centrale la tecnologia informatica o neno.
Diciamo che il comportamento delle locuste, delle formiche, delle api spiega quello umano attuale molto meglio di qualsiasi discorso.
La locusta da sola è il più tranquillo degli insetti, accoppiate la e mettetela in gruppo e quindi sciame… Le formiche e le api sono insetti intelligenti e organizzati, gerarchizzati e funzionali, vivono in base al lavoro e a ambienti fatti su misura per loro.
Mi spiace per gli evoluzionisti e i creazionisti e gli raccomando di formulare una teoria dell'insettivizzazione umana prima che sia troppo tardi.
Tra l'altro non è per caso che la tecnica HD sia nata da studi sui occhi delle mosche, un altro genere di insetti a cui molta gente assomiglia sempre di più.
Oggi tutti vedono, usano e assimilano HD in molti modi diversi, e questo è solo un aspetto del problema.
Personalmente preferisco i passeri e la natura.
Alessio Carlini
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Messaggio da leggere da Alessio Carlini »

Percezioni ampiamente condivisibili. Più che un racconto mi sembra di veder apparire una radiografia del nostro sistema sociale, lavorativo, culturale e tanto altro. una vera e propria TAC. Il finale mi lascia un po' perplesso dato che non sembra avere la struttura di un pezzo conclusivo. Nel complesso il racconto radiologico mi è piaciuto e mi ci ritrovo.
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Re: Straniero

Messaggio da leggere da Culture »

Io amo l'impressionismo e le impressioni quindi devo fare attenzione alla negatività che può entrare in ambienti di un certo genere.
Di certo preferisco le buone impressioni e dunque la natura, il volo di una farfalla, lo scorrere libero dell'acqua di un fiume, le persone vive e positive, ecc…
Quando ho scritto il racconto ne avevo piene le p… e davvero.
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Marino Maiorino
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Messaggio da leggere da Marino Maiorino »

Per lavoro ho viaggiato, ho vissuto da qualche parte, il mio è un ambito scientifico/tecnologico, e capisco quello che il tuo protagonista dice, al principio: nei Paesi "ricchi" la gente è triste. "Non canta più", osservava non ricordo chi.
Però il tuo racconto resta a metà: a mio avviso c'è un mare tra l'impressione di freddo tra le persone e la risoluzione finale, il non voler lavorare per chi usa la gente.
In fin dei conti, proprio l'impiegato (per quanto di concetto) di una multinazionale ferroviaria, lavora per chi la gente la usa: dietro un collegamento ferroviario ci sono sempe più spesso mazzette miliardarie, piuttosto che il fornire uno strumento utile allo sviluppo di territori arretrati (al riguardo, ricordo una serie di problemi ai treni di fabbricazione italiana in Olanda: si scoprì poi che i francesi avevno sabotato i mezzi italiani. E gli spagnoli, che hanno vinto l'appalto per unire Rabat con la Mecca? Pare ci sia il re emerito, dietro, che gli spagnoli hanno quasi arrestato! Ma come, uno ti fa vincere contratti mliardari e tu lo vuoi in carcere? E tacciamo della nostrana Brebemi, o del poltronificio sullo Stretto).
Dunque quello che mi manca è un nesso solido, profondo, tra il malessere iniziale e la risoluzione finale, sebbene io sia d'accordo con essa! Quante volte ho sbattuto la cornetta in faccia a "cacciatori di teste" che mi avrebbero voluto per banche, armi o slot machine? Mi manca perché quella tribolazione l'ho vissuta: ho visto il Paese ricco, e le sue strade erano calcate da clochard che, sotto una pioggerella fina e gelida, preparavano il loro materasso di spugna davanti alla vetrina in chiusura di uno Chanel! Ho visto prostitute giovanissime e anziane cercare di agganciare spudoratamente turisti lungo le strade più prestigiose per passare una notte al caldo e lontano dalle botte del "protettore"!
Ma il tuo protagonista, che si lamenta della musica privata di un cellulare, mangia e beve bene, e si trova pure qualche "compagnia galante", che ha visto?
Ti chiedo scusa se mi esprimo con tanta durezza, che non è ovviamente personale.
«Amare, sia per il corpo che per l'anima, significa creare nella bellezza» - Diotima

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Laura Traverso
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Messaggio da leggere da Laura Traverso »

Ciao, il tuo breve racchiude molte realtà certamente e tristemente condivise. La disumanizzazione alla quale, che ci piaccia o no, si va incontro stupisce, e meraviglia anche la passività con cui tutti accettiamo e ci uniformiamo al sistema, ben studiato e programmato per annientarci. Il tuo racconto mi mette tristezza, trovo che forse avresti dovuto svilupparlo meglio, così è davvero breve anche se incisivo. Voto 3
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