Inaspettatamente
Inaspettatamente
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Senza volerlo ho scritto una risposta che vale pure come commento al tuo racconto. Semmai faccio un copia e incolla della parte in cui parlo di "Inaspettatamente".
Ma poi si sposano alla fine i due innamorati? Perché "inaspettatamente" ricorda un po' i romanzi d'appendice, la cui maggiore esponente, almeno come fama, di questo genere in Italia è la Invernizio, scrittrice tra '800 e '900, più di 100 anni fa.
Cari saluti e a rileggerci,
Antonio
Voto 4/5"
P.S. Scusa del "copia e incolla", Marirosa. Fa un po' "caldino" ora dove di solito scrivo. E semmai ti scriverò un commento più appropriato quando avrò più fresco e tempo.
Re: Commento
Buongiorno Antonio, grazie per aver letto il mio racconto. Ho ridato una lettura veloce al testo e apportato alcune modifiche. Ti ringrazio di avermi segnalato le imperfezioni.Yakamoz ha scritto: 16/07/2024, 19:38 "Ho letto anche il tuo racconto, però dammi un po' di tempo prima di commentarlo. Come prima impressione ti posso dire che mi ha ricordato un po' 9 settimane ½, un Harmony, qualcosa comunque decisamente di letteratura "Rosa" come stile e contenuti, più adatti a una teenager rispetto a me che sono un maschietto. Apprezzabile come racconto nel suo genere, ma un po' da "revisionare" nella punteggiatura: e dove spesso c'è pure una virgola tra il soggetto e il verbo (o tra verbo e oggetto, SVO mai virgole, tranne se ci sono incisi), e non è una critica la mia, perché ci stanno. Hai scritto un racconto che merita nel genere a cui appartiene. Quindi aggiustalo!
Senza volerlo ho scritto una risposta che vale pure come commento al tuo racconto. Semmai faccio un copia e incolla della parte in cui parlo di "Inaspettatamente".
Ma poi si sposano alla fine i due innamorati? Perché "inaspettatamente" ricorda un po' i romanzi d'appendice, la cui maggiore esponente, almeno come fama, di questo genere in Italia è la Invernizio, scrittrice tra '800 e '900, più di 100 anni fa.
Cari saluti e a rileggerci,
Antonio
Voto 4/5"
P.S. Scusa del "copia e incolla", Marirosa. Fa un po' "caldino" ora dove di solito scrivo. E semmai ti scriverò un commento più appropriato quando avrò più fresco e tempo.
Non conosco la scrittrice da te menzionata, proverò a recuperarla, e onestamente non avevo pensato al mio racconto come ad un "romanzo d'appendice" ma non mi dispiace la similitudine.
Mi chiedi se i due protagonisti si sposano, non lo so, forse sì, forse no, probabilmente cominceranno una relazione.
Sono contenta che hai letto il racconto, e che lo hai apprezzato, nonostante non fosse il tuo genere. A rileggerci, buona giornata!
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Un'ultima osservazione: sui dialoghi, è preferibile usare le lineette [ - ] all'inizio della frase oppure le caporali[« ] all'inizio e alla fine della frase.
(1)
[E le parve che la sua voce avesse una nota dolce, che non aveva notato prima. Ma forse lo stava solo immaginando. In quel momento si sentiva venerabile.] venerabile o vulnerabile?
[Si sentiva "ebra" di lui, e neanche lui, a quanto pareva, riusciva a fermarsi.] ebra o ebbra?
[E sebbene lui non avesse perso del tutto quella aurea di arroganza che forse lo caratterizzava...] aurea o aura?
Re: Commento
Grazie mille per il suo commento e per aver letto il mio racconto. Riguardo i refusi da lei segnalati(libero di non crederci) sono minimo tre volte (ho già modificato parecchie volte il post), che li sistemo, ma il correttore del telefono fa di testa sua. Forse questa è la volta buona. Riguardo le virgole ho già provveduto a sistemarle in parte, più in là darò un'altra occhiata.Andr60 ha scritto: 17/07/2024, 14:58 Cara Marirosa, essendo un maschietto alle soglie dell'andropausa, i romanzi/racconti rosa (oltre ai film) hanno per me un interesse prossimo allo zero, quindi ti darò un parere spero neutrale. Mi pare che, all'interno della cornice "rosa", la vicenda sia ben raccontata e si svolga secondo le linee convenzionali di questo tipo di svolgimento e meriti pertanto un 3 pieno (non ci sono i voti intermedi). Ci sono vari refusi (1) e virgole da sistemare, saluti.
Un'ultima osservazione: sui dialoghi, è preferibile usare le lineette [ - ] all'inizio della frase oppure le caporali[« ] all'inizio e alla fine della frase.
(1)
[E le parve che la sua voce avesse una nota dolce, che non aveva notato prima. Ma forse lo stava solo immaginando. In quel momento si sentiva venerabile.] venerabile o vulnerabile?
[Si sentiva "ebra" di lui, e neanche lui, a quanto pareva, riusciva a fermarsi.] ebra o ebbra?
[E sebbene lui non avesse perso del tutto quella aurea di arroganza che forse lo caratterizzava...] aurea o aura?
Le auguro una buona serata, e ancora grazie.
Re: Inaspettatamente
saluti
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Qualche imprecisione logica. Se la tua protagonista esce dall'ufficio a ora di pranzo, non si può poi raccontare che abbia lavorato tutta la giornata. Per la stanchezza la motivazione deve essere un'altra.
Tendi poi a inserire i pensieri subito dopo i dialoghi (lo fai svariate volte). Secondo me dovresti andare a capo dopo il punto di domanda, anche se il pensiero è della protagonista della sequenza dialogica e, maggior ragione, quando il protagonista della sequenza dialogica e di quella successiva non coincidono. "«Ha capito. Non lo sapeva?» No, che non lo sapeva. Erano 3 giorni che non vedeva la sua vicina!"
Quel 3 lo proporrei a lettere e andrei di nuovo a capo dopo sapeva. Perché da Erano è la voce narrante a rivolgersi al lettore.
Insomma distingui graficamente, andando a capo, il parlante. È un modo per rendere chiaro il testo a te che scrivi e a me che leggo.
Un buon lavoro, a rileggerti.
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ma dei propri libri perchè è molto difficile scrivere un "Rosa"
con un limite di battute.
Ho notato degli errori ortografici che ti dirò subito:
-io sono dell'opinione che quando scrivi un numero lo devi scrivere e non mettere la cifra
-Verso la fine del primo spazio inizi con una "e" minuscola ma c'è il punto.
-più avanti hai scritto due volte "Se" quando dice "Anche se se lo aspettava".
-quando scrivi un suono di incertezza non puoi scrivere "Emmm" ma "Ehm" stessa cosa per "Umm" dovresti usare "Mmh".
Ci sono troppe virgole all'inizio, metti qualche punto o un punto e virgola. Scrivi molto bene però il racconto mi sa di "già letto"quindi facevo fatica a leggerlo quindi potrei aver tralasciato altri errori (non ne sono certa).
poi sono nel parare che la protagonista esageri a insultarlo in codesto modo...
Credo di aver detto tutto.
Spero che non la prenderai troppo sul personale.
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Re: Commento
Davvero?Maya Mazzaggio (quella vera) ha scritto: 31/07/2024, 10:19 Ho notato degli errori ortografici che ti dirò subito:
...
Ci sono troppe virgole all'inizio, metti qualche punto o un punto e virgola.
Tu, che scrivi testi e commenti privi di punteggiatura e pieni di errori, dici agli altri come scrivere?
Senti, io ho capito che sei venuta qui per cazzeggiare, tuttavia credo che tu non abbia capito dove sei.
Qui non accettiamo questo tipo di comportamenti.
Ti ho già buttata fuori l'altro giorno perché avevi usato due utenze fittizie per autocelebrarti con voti e commenti, ora lascierò il tempo di leggere queste parole e poi procederò di nuovo alla procedura (che per me è davvero una gran triste rottura di palle).
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Re: Inaspettatamente
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Re: Inaspettatamente
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni delle Gare letterarie.
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Scritto bene con precisione e con tutto quello che serve. Diciamo che è un ottimo esempio di manierismo di genere! Su questo brava!
Come possibili difetti direi è una ovvia prevedibilità (ma questo è quasi scontato nel genere), ma soprattutto una eccessiva velocità nel passaggio dal "ti odio cafone" al "ti strappo le mutandine", un po' più di elaborazione psicologica ci sarebbe stata.
Voto positivo Comunque!
Mi sono diveritito
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Posso discrepare su quello che succede, su come succede, ma ti sei appellata a una forza troppo più grande (e irrazionale), e questi sono i TUOI personaggi.
Può farmi male, ferocemente, ma ancora...
Migliora la punteggiatura! Usa meglio le virgole! Lo so che qualcuno verrà fuori con la storia di "principale e consecutiva" o altre cose del genere, ma fondamentalmente usa le virgole per dare il tempo (il ritmo) al lettore.
Es.: "Prese il barattolo di latta, nel quale lo teneva" a che serve lì la virgola?
"Strinse meglio la cinta, e lasciando la porta aperta uscì sul pianerottolo." In genere, la congiunzione non vuole virgole (serve per congiungere periodi consecutivi), ma in questo caso stai saltando un'incidentale. Prova così: "Strinse meglio la cinta e, lasciando la porta aperta, uscì sul pianerottolo."
Alle volte il testo non segue il filo della vicenda: "Tuonò una bassa e profonda voce maschile, da dietro la porta." Normalmente, io ho di fronte la porta e, dopo aver suonato al campanello, posso sentire una voce che risponde, quindi: "Da dietro la porta tuonò una bassa e profonda voce maschile."
Ancora una virgola in eccesso: "La voce, vagamente brusca dell'uomo la riportò alla realtà."
Di quello che sto scrivendo (grammatica, punteggiatura, ecc.), io non capisco NIENTE! Tra me e i grammatici c'è una guerra all'ultimo sangue: mi sembrano la Meryl Streep in "Lemony Snickett", mentre per me la grammatica DESCRIVE (non detta) l'uso più comune (non quello corretto) di una lingua, fenomeno in perenne evoluzione (ovvero, cambiamento). Quello che faccio è immaginare la scena come la racconti tu. Credo che puoi fare meglio di me (la storia è tua...)
A rileggerti presto!
Racconti alla Luce della Luna
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La Gara 2 - 7 modi originali di togliere/togliersi la vita
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L'anno della Luce
antologia ispirata all'Anno della Luce proclamato dall'ONU
Il 2015 è stato proclamato dall'Assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) Anno internazionale della luce e delle tecnologie basate sulla luce. Obiettivo dell'iniziativa adottata dall'ONU è promuovere la consapevolezza civile e politica del ruolo centrale svolto dalla luce nel mondo moderno. Noi di BraviAutori.it abbiamo pensato di abbracciare questa importante iniziativa proponendo agli autori di scrivere, disegnare o fotografare il loro personale legame con la luce, estendendo però la parola "luce" a tutti i suoi sinonimi, significati e scenari.
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Contiene opere di: Alessandro Carnier, Amelia Baldaro, Andrea Teodorani, Angelo Manarola, Anna Barzaghi, Annamaria Vernuccio, Anna Rita Foschini, Antonella Cavallo, Camilla Pugno, Cinzia Colantoni, Claudia Cuomo, Daniela Rossi, Daniela Zampolli, Domenico Ciccarelli, Dora Addeo, Elena Foddai, Emilia Cinzia Perri, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Francesca Paolucci, Francesca Santucci, Furio Detti, Gilbert Paraschiva, Giorgio Billone, Greta Fantini, Ianni Liliana, Imma D'Aniello, Lucia Amorosi, Maria Rosaria Spirito, Maria Spanu, Marina Den Lille Havfrue, Marina Paolucci, Massimo Baglione, Mauro Cancian, Raffaella Ferrari, Rosanna Fontana, Salvatore Musmeci, Sandra Ludovici, Simone Pasini, Sonia Tortora, Sonja Radaelli, Stefania Fiorin, Umberto Pasqui.
Time City
amanti nel tempo
Con questo romanzo scopriremo in che modo un rivoluzionario viaggio nel Tempo darà il via a un innovativo sistema di colonizzare la Luna e, forse, l'intero Universo. Partendo dalla Terra con una macchina del Tempo, è possibile arrivare sulla Luna? In queste pagine vi sarà raccontato del lato "Tempo" di questa domanda. La parte "Luna" (qui solo accennata) verrà sviluppata più corposamente nel seguito di questo libro auto-conclusivo. L'autore ha cercato a lungo qualche riferimento a opere che narrassero di un crononauta che sfrutti il viaggio nel Tempo per raggiungere il nostro satellite naturale, ma non è riuscito a trovarne alcuna. Lo scrittore Giovanni Mongini (autore, tra le varie cose, dello splendido articolo "Viaggio al centro del tempo") lo ha confortato in tal senso, perciò si vuole concedere il lusso di indicare la sua persona come colei che ha inventato per prima questo tipo di viaggio Terra-Tempo-Luna. Concedeteglielo, vi prego, almeno per un po' di… tempo.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Biblioteca labirinto
Cinque scaffali di opere concatenate per raccontare libri, biblioteche e personaggi letterari
Riportare la lettura e la biblioteca al centro dell'attenzione dovrebbe essere un dovere di ciascuno di noi. Se in qualche misura ci riesce una raccolta di racconti non si può che gioirne, nella speranza che possa essere contagioso, come deve esserlo tutto ciò che ci spinge a riflettere e a interrogarci sull'essenza del nostro esistere.
A cura di Lorenzo Pompeo e Massimo Baglione.
introduzione del Prof. Gabriele Mazzitelli.
Contiene opere di: Alberto De Paulis, Monica Porta, Lorenzo Pompeo, Claudio Lei, Nunzio Campanelli, Vittoria Tomasi, Cristina Cornelio, Marco Vecchi, Antonella Pighin, Nadia Tibaudo, Sonia Piras, Umberto Pasqui, Desirée Ferrarese.
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