Ricordi. Partenze.

[Piramide]

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voce:

(nessuna voce opzionale)

Il giorno oggi m'ha ucciso

e stanotte,

cenando di un pasto frugale

inseguito dal sole calante,

ho visto il caldo acquietarsi,

quel caldo che oggi

nell'afoso agosto

veniva a tratti soffiato

da un timido vento

ostinato,

che spazza via un prima

e che accetta di farsi

spartiacque.

Per strada qualcuno

ancora rimane,

e la città è viva.

Eppure, come il caldo

rotto dal vento, anch'essa

è smossa da un'antitetica

staticità.

Ormai è il fumo

che accompagna

i miei pensieri solitari,

è ancora la combustione

di una sigaretta

ad accendere

spegnendo per sempre

i freschi ricordi passati.

Soltanto nella notte

le voci per strada

si distinguono una ad una,

soltanto in un agosto

sfumato, sfocato,

posso immergermi

nelle storie di ognuno,

"anche se ceniamo a mezzanotte

quale è il problema?",

poi la spesa sul sedile

vuoto

del passeggere

e le chiavi e il rombo e

il parcheggio libero:

di nuovo il silenzio.

Passano così

le vite delle persone,

e tanto quanto in quella

della coppia in litigio per la cena

mi pare d'esser entrato nella mia,

ora che i pellegrinaggi

di città in città

m'appaiono così annebbiati

e cerco di appigliarmi

alla vacuità dell'oggi

recuperando uno ieri fittizio.

È così che oggi

ti ho salutato:

cercando di legittimarmi nel passato

per non dover ancora una volta

inventarmi un futuro.

[Raffaella]

È meravigliosa, stupefacente, molto sentita, una poesia ammaliante a dir poco, penso che lei è un'ottimo poeta mi lascia senza parole, anzi mi congratulo, è perfetta anche nella sostanziali, equilibrata, non manca proprio niente. Il mio voto è 5.

[Piramide]

Grazie mille, la ringrazio per i complimenti. Mi fa molto piacere che abbia apprezzato la poesia. Un saluto!

[Terradipoeti]

La poesia esprime la riflessione di una persona che, soffocata dal caldo e dall'incertezza, cerca di trovare senso nel presente e nel passato. Mentre osserva la città e le vite altrui, si confronta con la transitorietà della vita e il timore di dover affrontare un futuro incerto.

[Jacopo Serafinelli]

@Piramide
Più che poesia la definirei prosa poetica anche se la struttura… a prima vista… la fa immaginare come una poesia!
Non c'è fluenza poetica ma… ma pensiero poetico sì… ce ne è tanto che leggendola mi ha ricordato fortemente Fernando Pessoa.
Jacopo

[Alessio Carlini]

Buono il contesto e nitide le immagini che questo componimento offre. Ho apprezzato molto "da fumatore" l'immagine che l'autore è riuscito a dare stilando i suoi versi. Una poesia molto sentita e ben strutturata.

[Menodizero]

Ciao.
La tua poesia mi è piaciuta molto.
Mi piacciono, in particolare, le immagini realistiche e originali, il senso di stanchezza e "sospensione" che vi ho colto e lo stile "secco" e preciso della scrittura.
Complimenti.
Saluti.

[Piramide]

Ringrazio Terradipoeti, Jacopo, Alessio e Menodizero per aver letto e commentato la poesia. Mi fa molto piacere il vostro apprezzamento, e vi ringrazio per la votazione generosa. Un saluto a tutti!

[Culture]

In parte condivido i commenti degli altri quindi non voglio ripeterli.
Per quanto mi riguarda,il modo con cui si svolge la sintassi non mi convince
Mi spiego:la poesia è come una cascata che sale invece di scendere e questo mi ha reso la lettura piuttosto faticosa.

[Piramide]

Grazie anche a te, Culture, per il passaggio e per il commento. Non sono certo di aver compreso l’aspetto che intendevi sottolineare, comunque mi fa piacere il feedback. Cercherò di lavorare in generale sulla sintassi. Un saluto!