Gara 37 - Prenotazioni, Commenti, Votazioni, Pensieri

[Licetti]

La lite - Licetti

Spesso ci lasciamo irretire dalle statistiche. La maggior parte dei maschi non pensano di fronte a una bella donna...
E quindi, ecco che il brano prende forma sotto ai miei occhi portandomi ad annuire alla storia e a incoraggiare l’insolito volto del protagonista, la parte debole della coppia, l’imperfetto.
L’imprecisione e incoerenza in più passaggi del dialogo toglie un poco all’effetto “lettura” ma la sostanza resta.
E’ una bella storia, non convenzionale.

Prendo ad esempio il commento di Monica per farvi capire come la penso sul fatto di interpretare i miei scritti. Certo sono consapevole che spesso non sono di facile lettura e chi resta alla superficie ha dato solo una rapida passata. Forse perché l'argomento non gli interessava?
E cosa pensate avrei dovuto scrivere per non essere nè banale nè mediocre? Critiche che mi sono state più volte rivolte anche per altri lavori, ma che solo in parte corrispondono a verità.

Poi per quanto alla foto: voi pensavate che lo scopo della gara sia inglobare anche la foto? allora non l'avete cercata neppure... Andate tra le mie righe e la vedrete. Non è dificile.

Ringrazio tutti i commentatori. Cose sempre molto costruttive, anche se la platea è cambiata durante la mia assenza... L'altalena dei voti si vede, ma non mi lamento. Sto al mio posto e taccio fino a quando non avrete i miei occhi.

Solo un'ultima cosa. Monica, per cortesia mi diresti dove sono le imprecizioni e le incoerenze? Grazie e a presto.



P.S. per Mastro: guarda che per la griglia ti controllo...a distanza. Vedrai come ti tiene compagnia!

[Monica Porta may bee]

@Licetti

Cominciamo con una carezza? No? – Perché no? Lui la vede ma io no. Che fa lei per indurlo a reagire così bruscamente? Si ritrae? Lo deride con lo sguardo? Lo ignora? Mi lasci troppo spazio per pensare.
Allora: “proprio come mia madre” - prepari lo scatto di rabbia con “allora” e nemmeno qui lo comprendo. E’ troppo poco per me. Potevi spendere di più per descrivere che gli stava accadendo. Fino a questo punto della storia io non sapevo nemmeno dell’esistenza di sua madre, poi leggo e penso «Poraccio, ha una madre frigida e la moglie le assomiglia».
“ E allora perché non te ne torni da lei?” vado avanti e comprendo che non ho capito niente del passaggio precedente. La moglie lo vuole rimandare da una madre iperprotettiva.
A questo punto sono leggermente confusa.
“Impossibile! Non sono malato come lei e in quell’ospizio nel quale tu l’hai voluta relegare non mi vogliono proprio vedere. Nemmeno in cartolina!” Ho intuito che volevi mettermi al corrente della storia della madre per dirmi che “stronza” di donna aveva sposato il protagonista, ma ho faticato in poche righe di dialogo.

Al di là di questo, hai saputo muovere il brano e incuriosirmi altalenando il ritmo. E’ una cosa che a me piace. Mi hai fatto riflettere molto.

[Lorella15]

MI c'è voluto un giorno di festa per riuscire a rileggerli tutti e a dare i voti, noto ocn paicere che la gara è piaciuta, davvero intriganti le modalità scelte (poi mi dite come avete fatto ad abbinare le parole?)

nunzio Il racconto è ben scritto, la curi0sità cresce durante la lettura ma…. Sono arrivata in fondo e non ho capito, il baule esiste ( e che c'era?) oppure è la metafora della scatola dei ricordi? E la ragazza chi è? Quale era l'ultima promessa? Probabilment e sono io che non ho afferrato e quindi
4
marino maiorino non sono un'appassionata di fantascienza, e forse non ho potuto apprezzare al meglio il racconto, che è davvero ben scritto , l'abbinamento delle foto con le parole per me sarebbe stato decisamente ostico, invece l'hai risolto molto bene
4
Lodovico davvero bello, inquietante ma bello. Un unico appunto, non mi è chiara la sequenza temporale. Il "giorno prima" è riferito allo step precedente, cioè un anno e un giorno prima? Altrimenti non mi torna
5
Patrizia Non mi è dispiaciuto il racconto però ho notato delle cose che secondo me stonano. Sia l'uso della foto (sono mani che si cercano, non ci vedo la violenza) sia del termine "comprensione" che forse andava sviluppato meglio. La prima parte mi piace molto, ma ho trovato il finale un po' troppo frettoloso .
3,5
antares Bel racconto, emozionante. Forse mi è sfuggito qualcosa (perché ha tradito il suo popolo?), ho trovato fuori luogo che lei precisasse che era curda, forse andava fatto capire in un altro modo. Il militare doveva sapere che era curda ( ameno che non avesse tradito), mi puoi chiarire questo passaggio?
4
monica Originale il maiale fantasma, come sempre i racconti di monica sono ben scritti ma non mi è chiaro il finale, o meglio, il mistero viene sciolto? Perché il maiale era addestrato e da chi? Come faceva a non lasciare tracce?Ecco mi rimane il senso di incompiuto
4
licetti Sinceramente la lettura mi è rimasta ostica, non sono riuscita a trovare nessuna delle parole se non come riferimento sotinteso(la bugia dei suoi viaggi? Esplosione della lite? Ed anche l'immagine dei neuroni è ripresa solo metaforicamente ( neuroni di lui che non si controlla?) ci sono dei refusi (ani -la siamo intestata). Il finale non l'ho proprio capito, ma sicuramente dipende da me.
3
Yendis Bello, doloroso e inquietante. Mi è piaciuto anche il richiamo alla fragilità della coppia, di fronte ad una disgrazia, succede spesso. Solo un appunto, all'inizio scrivi "da quando erano morti i suoi genitori", alla fine quando poi si scopre che erano morti anche i bimbi, stona. Forse era meglio scrivere qualcosa di più generico /p.e dal giorno della disgrazia, qualcosa del genere), è troppo palese l'effetto sorpresa.
4
carlo Malandrina la Toscana per Carlo !! Davvero un racconto molto intenso e dolce ma con un punto di ironia che non manca mai negli scritti di Carlo. Mi sembrava di vederlo con i vestiti in mano nell'intento di aprire la porta!
4
scrittore Probabilmente Scrittore deve farsi un po' di ossa, e questo è il posto giusto, il racconto è una cronaca ingenua, magari lo stesso fatto raccontato con più malizia avrebbe reso meglio. Solito consiglio, continua a scrivere ma leggi anche molto
2
anto pigy Originale la caccia vista dall'altra parte anche se ricorda un po' il film. Il termine elegantoni lo avrei preferito come sostantantivo, come aggettivo che segue abiti meglio molto eleganti, poi dopo viene ripetuto, insistere con questo termine (e anche nella descrizione degli abiti) mi sembra eccessivo alla trama del racconto. Anche l'effetto sorpresa viene un po' meno, si comprende quasi subito che Bo e Gap sono uccelli Il finale mi fa apprezzare maggiormente il racconto, proprio una bella vendetta!
3
pardan Hai saputo descrivere bene e con delicatezza, la noia e la rinascita della coppia. Non è proprio il genere che preferisco, ma racconto piacevole
3,5
freecora Un bel racconto sulle chat, raccontato con garbo ed anche piuttosto bene. Peccato il finale frettoloso , mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa di più sulla ex e cosa aveva fatto per portarlo al sesso virtuale.
3,5
Polly russel Come già detto non stravedo per la fantascienza, però è propio bello questo racconto. C'è tutto, dal sesso alla guerra al ravvedimento. Proprio brava
4,5
LeggEri davvero carino il racconto, i dialoghi credibili, riesce a trasmettere ansia e il finale, nonostante tutto, mi ha strappato un sorriso
4,5

[Massimo Baglione]

(poi mi dite come avete fatto ad abbinare le parole?

Sei sicura di volerlo davvero sapere?

[Lodovico]

Lodovico. Un unico appunto, non mi è chiara la sequenza temporale. Il "giorno prima" è riferito allo step precedente, cioè un anno e un giorno prima? Altrimenti non mi torna

Esattamente. Non ho seguito la sequenza temporale perché volevo riprendere la prima scena nel finale vista in due stati d'animo diversi e per iniziare con qualcosa che non svelasse subito la trama.

Rileggendolo, sul subito mi era sembrato chiaro, ma poi mi sono reso conto che dove ho messo "il giorno prima" avrei potuto spiegare meglio a quale "giorno prima" mi riferivo.

Comunque grazie...

[Licetti]

@Licetti

Cominciamo con una carezza? No? – Perché no? Lui la vede ma io no. Che fa lei per indurlo a reagire così bruscamente? Si ritrae? Lo deride con lo sguardo? Lo ignora? Mi lasci troppo spazio per pensare.
Allora: “proprio come mia madre” - prepari lo scatto di rabbia con “allora” e nemmeno qui lo comprendo. E’ troppo poco per me. Potevi spendere di più per descrivere che gli stava accadendo. Fino a questo punto della storia io non sapevo nemmeno dell’esistenza di sua madre, poi leggo e penso «Poraccio, ha una madre frigida e la moglie le assomiglia».
“ E allora perché non te ne torni da lei?” vado avanti e comprendo che non ho capito niente del passaggio precedente. La moglie lo vuole rimandare da una madre iperprotettiva.
A questo punto sono leggermente confusa.
“Impossibile! Non sono malato come lei e in quell’ospizio nel quale tu l’hai voluta relegare non mi vogliono proprio vedere. Nemmeno in cartolina!” Ho intuito che volevi mettermi al corrente della storia della madre per dirmi che “stronza” di donna aveva sposato il protagonista, ma ho faticato in poche righe di dialogo.

Al di là di questo, hai saputo muovere il brano e incuriosirmi altalenando il ritmo. E’ una cosa che a me piace. Mi hai fatto riflettere molto.

Volutamente non ho descritto quello che tu ti aspettavi, proprio per dare all'immaginazione del lettore lo spazio per inserirci le sue emozioni, pensieri, impressioni sui due personaggi.
In pratica lui si trova a cercare di combattere contro una persona frigida e fredda, che però ama il sesso, se così mi posso esprimere.
La carezza è invece un segno di affetto che lei non riesce a dare. Lei lo rimanda dalla madre che è altrettanto fredda, ma evidentemente anche quella che lo ha saputo coccolare, ma ora relegata in un ospizio. Qui lo stridere della voglia di affetto e la impossibilità di darne, riceverne, ricambiare.
Qui scatta l'esplosione, fisica nell'entrare nella stanza - finale aperto - per castigare la moglie o per possederla e mentale contro la ribellione ad una prigione psicologica nella quale molto probabilmente lui stesso si è chiuso con gli anni.(matrimonio di comodo)

Per rispondere anche a Lorella: anche le parole sono volutamente nascoste nella menzogna iniziale e nell'esplosione finale. Il gioco si affina con la tensione percepibile creata dal desiderio sessuale e quello affettivo. che qui vengono raffigurati dall'esterno, ma che chiaramente si svolgono nella mente, quindi nel cervello.

Sinceramente poi non volevo svelare questo mio segreto a metà tempo di commenti e votazioni, ma mi ci sono vista costretta. Chi ancora non ha votato per cortesia non tenga conto delle mie spiegazioni e ritenga valido solo il proprio giudizio.

Grazie.

[Massimo Baglione]

x tutti.
Vi invito a leggere questa iniziativa legata alle Gare: viewtopic.php?f=5&t=4381

[Polly Russell]

I miei giudizi purtroppo sono influenzati anche dal gusto personale, ho provato a essere il più obbiettivo possibile, ma dubito di esserci riuscita

NUNZIO CAMPANELLI - BAULE E SANGUE per IL VASO DI PANDORA

tentò allora di sollevare la testa rinunciandovi subito.

Dopo testa ci vuole una virgola.

colpo seguiva un lungo silenzio che moltiplicava le attese del prossimo

l'attesa del prossimo.
Buono il ritmo. Le ripetizioni iniziali, le pause e le frasi interrotte acquistano senso nella visione d'insieme, anzi ne divengono la forza. Donando al racconto una forte senso di claustrofobia.
Ottimo l'inserimento delle parole, buono quello dell'immagine.
VOTO 4
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MARINO MAIORINO - SILENZIO E AMMALARSI per SINESTESIA

della grande nebulosa gassosa

puoi dire nebula per evitare la ridondanza.
Per il resto ottimo lavoro. La sinestesia la possiamo leggere e provare anche. Le descrizioni sono pregnanti, la parte delle stelle bebè è quasi struggente.
L'inserimento delle parole e dell'immagine è perfetto.

VOTO 4
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LODOVICO - DORMIRE E FORESTA per SLEEP CONTROLLER
Bellissimo! Sarà che il tema mi è caro, sarà che è scritto con maestria, sarà quello che vuoi ma mi hai conquistata! In poche righe hai creato un mondo, ne hai caratterizzato i personaggi. Che altro dirti se non: complimenti!

La corda che la sorreggeva per il collo pareva una collana che la rendeva ancora più bella

Questa frase è bellissima. Forte, evocativa e terribile, ma anche dolce.
Le parole e l'immagine non potevano essere inseriti meglio. Credo Lodo, che sia, tra quelli che ho letto, il tuo miglior lavoro. O meglio ancora, quello che mi è piaciuto di più.

VOTO 5
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PATRIZIA BENETTI - DOPOBARBA E COMPRENDERE per SOLIDARIETÀ
P

Se non ci fosse stata Olga

ci vorrebbe un punto esclamativo.

Tre toc toc

toc toc tra virgolette, oppure in corsivo.

mentre l’aggressore la scaraventò con forza inaudita

La scaraventava.

Un buon potenziale, che però non hai saputo sfruttare fino in fondo. La sensazione è che ti sia accorta a metà racconto che mancavano cinque minuti alla consegna e tu abbia dovuto tirar via.
Il finale è talmente frettoloso che annienta ogni pathos, e quella che poteva essere una scena madre con tanto di lacrimuccia, si riduce a una chiusa frettolosa.
Buono l'inserimento delle parole, meno quello dell'immagine. A meno che tu non alludessi al rapporto tra Olga e il suo fidanzato.

VOTO 3
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ANTARES - DENTE E BOTTIGLIA per OCCHI DI BAMBINA

Non voglio sapere la sua storia, non ho bisogno delle sue spiegazioni, non ha bisogno del mio perdono.

se scrivi E lei non ha bisogno... È più incisivo.
Molto bello Antares bravo! Tu sei il re della lacrimuccia! Struggente è dire poco.
Ho apprezzato anche l'ambientazione. La scelta di lasciarci intuire alcuni dettagli e spiegarcene in modo perfetto altri.
Forse il finale non è degno dell'incipit, che è davvero superlativo.
L'inserimento delle parole e dell'immagine è perfetto.
VOTO 4,5
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MONICA PORTA MAY BEE - FANTASMA E MALE per L'INSOLITO COLORE DEL CELO
Monica la tua scrittura è impeccabile. La parte della lotta è adrenalinica e ricca di pathos. Mi sono piaciuti anche i dialoghi, li hai usati magistralmente per introdurci alla vicenda senza il noioso ifodump. Brava!
Unica pecca l'inverosimilità. Hai mai visto un maiale arrabbiato?
Secondo me nemmeno il dottor Dulittle si sarebbe avvicinato con una siringa. Capisco che tu avessi bisogno di dirci che era addestrato, insinuando il tarlo che qualcuno lo avesse mandato a far danni. Ma la scena dell'avvicinamento è troppo semplicistica. Lei non poteva sapere che non l'avrebbe attaccata.
Altra pecca la scelta dei personaggi.
Matteo è un sottotenente, di quale corpo non si sa, ma di certo non della forestale. E lei una veterinaria. Io credo che in questi casi si sarebbe mobilitata una squadra di selettori. Accompagnata magari dalla veterinaria e dal sottotenente.
Per il resto, ottimo lavoro
Parole e foto bene inseriti.

VOTO 4
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LICETTI - BUGIA E ESPLODERE per LA LITE

Non abbiamo né cani né gatti né bambini

invertirei l'ordine.

vicini di casa interessati.

a cosa sono interessati?

I tanti parenti la coccolano

I tanti parenti CHE la coccolano

Allora: “proprio come mia madre!!!!!”

D esclamativo ne basta uno. Magari puoi aggiungere "urlo"

Non si ricorda nemmeno che la siamo intestata a entrambi al 50%

CE la siamo... E poi 50% lo scriverei in lettere.
Gli ultimi esclamativi sono davvero troppi.

Uno spaccato di quotidianità. Una lite per i soliti motivi, una rappacificazione per "il solito motivo"!
Non ho capito come hai interpretato la foto. O se l'abbia effettivamente inserita.

VOTO 3
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YANDIS -URLARE E TEMPO per LA VACANZA

Un buon lavoro, anche se la valanga di avverbi in "mente" mi ha fatto storcere il naso.
La prosa è buona, forse troppo frizzante per la storia che hai raccontato. Non tanto i genitori, ma la morte dei due piccoli avrebbe dovuto indurti in una scrittura più drammatica. Questa è una storia che dovrebbe stapparti il cuore, e a parte, alcune ottime immagini, l'ho trovata un po' freddina.
Perfetto accostamento parole immagine.

VOTO 3,5
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CARLOCELENZA - AMORE E DEPOSITO per ALLA LUCE DELLA LUNA

Tutte le cose di casa sono in ordine

Le cose di casa, sembra l'insegna di un negozio di quelli, tutto a un euro.
Accodenti Carlo, che poesia! E quanta verità. La chiusa è davvero ben scritta, sei riuscito a darmi i brividi.
L'unico appunto che mi sento di farti è di carattere logico. A che ci serve sapere dei traslochi? Crea confusione. Se è pratico di traslochi avrà avuto modo di ricordare molte volte. Se invece fosse il primo...

Occhio alle virgole, te ne sei persa più di qualcuna.
Immagini e parole, perfette.

VOTO 4,5
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SCRITTORE97 - NASO E SERPENTE per ERA SOLO UN SERPENTE POCO VELENOSO
Sei giovane, quindi mi permetto una sorta di editing, non prenderlo come il giudizio di una baccchettona. È tutto volto ad aiutarti a migliorare!

Mi ricordo che quando avevo dieci anni, io e altri miei compagni, andavamo fuori città con le bici, ovviamente senza che i nostri genitori lo sapessero, e passavamo il tempo, di solito ci fermavamo nei campi incolti, dove si trovava la liquirizia e la sradicavamo letteralmente dal terreno, per pulirla e assaporare la dolcezza della natura.

uff!! dei punti! prova così.
Mi ricordo che quando avevo dieci anni, io e altri miei compagni, andavamo fuori città con le bici, ovviamente senza che i nostri genitori lo sapessero. Passavamo il tempo e di solito ci fermavamo nei campi incolti dove si trovava la liquirizia. La sradicavamo letteralmente dal terreno per pulirla e assaporare la dolcezza della natura.

quanto ne passavamo di avventure

Refuso quantE
Passavamo forse non è il termine adatto. Vivevamo ci starebbe meglio.

Proprio lì un giorno un mio compagno iniziò a scherzare dicendo che vi era un fantasma, io dal principio capii che era solo uno scherzo, ma i miei compagni un po’ più creduloni iniziarono a credergli, io non dicevo la mia per non rovinare il divertimento.

Questa costruzione è troppo semplice. Prova in questo modo.
Proprio lì un giorno, un mio compagno iniziò a scherzare dicendo che vi era un fantasma. al contrario dei miei compagni, più creduloni, capii subito che si trattava di una burla ma non dissi nulla io per non rovinare il divertimento.

fantomatico “fantasma

ridondante, capisco che lo hai messo virgolettato, ma stona lo stesso.

Un giorno nel nostro posto

ecco qui userei le virgolette: Un giorno nel "nostro posto"
Perché non è che se lo erano comprato.

una controffensiva come si suol dire:

come si suol dire?
Non ce lo dici! una controffensiva da manuale? Terribile? Ingegnosa?

vi era un albero di pigne

un pino.

un giorno dichiarai di voler costruire una casa sull’albero

e su un pino la vedo difficile. Un cerro o una quercia si presterebbero di più.

Stavamo cercando di fare qualcosa nell’albero

eh?
Cosa cercavate di fare sull'albero? O me lo dici o non lo scrivi. Tanto alla narrazione non togli nulla.

Andammo a casa mia prendemmo i serpenti, e da fuori la recinzione iniziammo a gettare serpenti

a gettarLI. C'è una ripetizione inutile.

Appena capimmo che lo scherzo era bello finché durava poco,

quando ci fummo divertiti a sufficienza.
Oppure: capimmo subito che lo scherzo è bello quando dura poco...

non vedemmo più per una settimana circa.

non LO vedemmo più per una settimana circa.

Il mio amico che aveva subito il nostro scherzo

c'è un abuso di pronomi personali.
L'amico che aveva subito lo scherzo. E si capisce lo stesso.

Allora, elimina le eufoniche a meno che non ci sia vocale uguale. Ad andare si, ed andare no.
Elimina i possessivi. Non servono quasi mai.
Frasi più corte.

Per la trama, non è male. Le parole e la foto sono ben inserite. C'è dell'ingenuità. Quando scrivi devi sempre documentarti. Abbiamo due soli serpenti velenosi in Italia, uno ha denti troppo piccoli per mordere, l'altro ti ammazza. Non sempre, ma comunque non te la cavi con un iniezione e due macchie scure.
Tutto fila liscio fino al serpente meccanizzato.
Non è possibile!
Fai in modo che appena preso venga morso, e ti risparmi la sospensione dell'incredulità.
Lavoraci su, e vedrai che ne verrà un bel brano! Continua a scrivere e sopratutto a far leggere i tuoi lavori. Con le critiche si migliora!

VOTO 2
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ANTO PIGY - CACCIARE ED ELEGANTONI per I DIVORATORI

prima leggero, poi sempre più alto.

o più leggero e più forte
O basso e alto.

Tutti lo guardarono straniti

straniti? No dai! Perplessi, attoniti, pensierosi, stupiti, basiti....

Ma possiamo comBATTERLIIII!

se stessi scrivendo avrebbe senso, ma siccome il personaggio sta parlando... Avresti dovuto scrivere "combatterli!" Disse marcando la parola in modo che "batterli" fosse in evidenza.
Allungare la parola con la sequenza di I! Va bene in chat o nei forum, su un testo no.

Sììììì

Idem!

Il giorno in cui abbandonavano le loro case e si inoltravano di nascosto nel bosco, per stanarli con i cani. Ma oggi non li avrebbero trovati nel bosco, tremanti di paura, nossignore.

bosco- nascosto-bosco tutto nella stessa frase, è ridondante.

fieri negli abiti elegantoni

gli abiti DA elegantoni.
I miei complimenti, perché con questa parola era impossibile! Ammazza Mas e Ser nel sonno.

attento ad ogni minimo

eufonica.

Molto carino! Con risata finale che non guasta. Ti avrei detto che avevi insistito troppo con gli indumenti, la foggia, lo stile. Letta la fine invece tutto ha un senso! E che senso!
Complimenti per l'inserimento delle parole e dell'immagine, forse il migliore in questa gara.

VOTO 3,5
..........................................................
PARDAN - VULCANO E MIELE per RITORNO A PICO

in bella grafia

... Ti adoro!
Un bel racconto privo di sbavature.
Sono ben inseriti nel contesto sia le parole che l'immagine. Anche se il ricordo dei fiammiferi è forzato. E per di più poco utile al testo.
Per il resto, un bello spaccato, un romance di tutto rispetto, ben scritto anche se il genere mi risulta ostico! Ma è un mio problema.

VOTO 4
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FREECORA - DIVANO E CONDANNARE per AVATAR

lo rivelava a pochio intimi

refuso

Deve saperne di più. Altrimenti non potrà masturbarsi al suo pensiero. Anche se quell’occhio lo ispira già abbastanza.

Cambio di tempo

Un buon racconto e una buona scrittura. La storia è un po' abusata, solo nell'ultimo mese ne ho letti tre sulla stessa falsa riga. Si chatta, ci si infervora e poi si scopre che era la moglie.
Nel tuo caso non ci sono mogli tradite e vogliose di vendetta, ma riesci a condire il tutto con una buona dose di rimpianto e un pizzico d'amore. Non male, una buona variante.
Hai corso troppo nel finale, sembra tirato via. Tanto l'effetto sorpresa ce lo eravamo giocato da un po' quindi puoi sbizzarrirti e donarci altre descrizioni o stati d'animo, che ti vengono tanto bene!
Perfetto incastro delle parole e dell'immagine.

VOTO 3,5
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LORELLA15 - FUNGO E CARESTIA per IL VECCHIO E IL BAMBINO
Un buon racconto, nulla da eccepire nella scrittura che è sempre ottima.
Purtroppo ha il sapore di una cronaca. Non c'è pathos, né immedesimazione. Forse far narrare la vicenda al nonno in prima persona avrebbe giovato, ma certo non poteva raccontare al piccolo tutte quelle atrocità a cuor leggero, come se si parlasse dei cartoni animati. Quindi un bel problema!
Insomma il problema è il poco trasporto nonostante il tema e la buona scrittura.
Buono, anzi ottimo l'inserimento delle parole e dell'immagine.

VOTO 3,5
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LEGGERI - BERE E PELI per IL LUPO NERO

Chiuso mercoledì 27 marzo, giovedì 25 aprile, sabato 25 maggio, domenica 23 giugno

sento puzza di licantropi: che meraviglia!

Ottimo potenziale! I peli purtroppo ce li hai dovuti infilare a forza e si vede, ma ottimo potenziale!
Mi piace anche la fine frettolosa ma assolutamente esaustiva.
Forse avrei aggiunto da qualche parte che le ragazze erano, una mora e una rossa. Avrebbe dato un tocco in più al finale.
Un po' di sangue, lo sai, lo avrei gradito, ma pazienza! Comunque buono.
Ottimo lavoro per le parole e la foto.

VOTO 4

[Marino Maiorino]

Ciao Polly,
ti ringrazio per il voto eccellente e il commento praticamente senza sbavature, devo contestare una sola cosa: non posso dire "nebula" tout-court.
La nomenclatura scientifica individua nebulose di tre tipi: gassose (a riflessione e a emissione, ma generalmente di varia forma), planetarie (genericamente a emissione, con gas eccitato dalla stella centrale, e quindi "a emissione") e oscure (con gas che si interpone tra una o più stelle emittenti e l'osservatore ma che ne blocca il flusso luminoso).
Se chiammano accussì, non l'ho inventato io, e certamente il linguaggio "corretto" cede lì dove quello tecnico usa altrimenti.

P.S.: mi accorgo di essere stato poco chiaro sulle "planetarie", così dette perché, essendo resti di esplosioni di supernovae, hanno generalmente una forma sferoidale, e con piccoli strumenti possono richiamare la forma di pianeti.

[carlocelenza]

@ POLLY
Ti sembrerà strano, ma ho cambiato casa quattro volte nello stesso palazzo. Primo piano, attico, secondo piano e ancora attico. nel corso di venti anni non ho mai cambiato ripostiglio, e questo si è un errore perchè non volendo l'ho chiamato magazzino.
Comunque giusto l'appunto, grazie.

[Polly Russell]

Vabbé Carlo, peró te sei strano!

[carlocelenza]

Mi ricordo un gioco famoso de "la settimana enigmistica", mi pare si chiamasse l'arzigogolo, in cui venivano presentate situazioni apparentemente assurde di cui si doveva trovare la logica. Era il primo gioco che cercavo. Smisero di inserirlo quando facevo l'università e non ne ho più trovato traccia altrove. Peccato ne ho grande nostalgia.

[Monica Porta may bee]

il mistero viene sciolto? Perché il maiale era addestrato e da chi? Come faceva a non lasciare tracce?Ecco mi rimane il senso di incompiuto

Rispondo qui anche a chi in precedenza mi aveva chiesto conto

No. A maiale morto muore anche la pista per risalire al proprietario. E’ proprio l’incompiuto che fa arrabbiare Francesca. Ora le rimangono solo fragili supposizioni.
Qualcuno, sfruttando le origini oscure e antiche dell'animale, forse stava spaventando gli allevatori? Se sì, per allargare il proprio giro d’affari? Sembrava Probabile. La carne pregiata del maiale nero era molto richiesta dentro e fuori dall’isola. Lo è tutt’oggi.
Di certo Francesca avrebbe voluto studiare il caso più da vicino prima di esporsi. Voleva capire come poteva un semplice maiale tornare sui suoi passi eliminando poi le impronte e agire sfruttando solo notti serene, notti nelle quali il secco del terreno estivo avrebbe più facilmente coperto il suo passaggio. Se il maiale era stato davvero addestrato, Francesca sperava di riconoscere la mano all'opera.
«Una volta eliminato l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, deve essere la verità » diceva Conan Doyle.
Un evento così straordinario avrebbe potuto persino regalarle la fortuna di un libro se fosse riuscita a scriverne venendo a capo del mistero.
Eeeesì, sono stata machiavellica nella trama ma non ho potuto sottrarmi alla trappola.
Ciao

[Monica Porta may bee]

@Polly
Secondo me nemmeno il dottor Dulittle si sarebbe avvicinato con una siringa. Capisco che tu avessi bisogno di dirci che era addestrato, insinuando il tarlo che qualcuno lo avesse mandato a far danni. Ma la scena dell'avvicinamento è troppo semplicistica. Lei non poteva sapere che non l'avrebbe attaccata.

Certo che no, il dott. Doulitte ci avrebbe anche parlato
Ora mi sembra impossibile, ma da piccola ero una sua fan... ho visto tutti i suoi film.

Ma la scena dell'avvicinamento è troppo semplicistica

Semplice o no, se lo trovano davanti... c'è poco da preparare con le bestie.

Lei non poteva sapere che non l'avrebbe attaccata.

E infatti. Matteo aveva il solo compito di proteggerla azzoppando la bestia. A Francesca poi sarebbe spettato il compito di recuperare l'animale.
Ecco… lei non pretendeva certo Ian Solo però... beh…insomma... Francesca sperava che fosse più scaltro in azione

Altra pecca la scelta dei personaggi.
Matteo è un sottotenente, di quale corpo non si sa, ma di certo non della forestale. E lei una veterinaria. Io credo che in questi casi si sarebbe mobilitata una squadra di selettori. Accompagnata magari dalla veterinaria e dal sottotenente.

Sì. Matteo è un prestito dell'arma per la sicurezza della guardia forestale incaricata di recuperare il presunto assassino animale.

Sul coinvolgere un'intera squadra operativa non sono d'accordo, invece. Forse in passato ma oggi, con la carenza di personale che esiste dappertutto nel pubblico, persino nelle forze armate. E’ già tanto che abbiano assegnato una risorsa armata per un mistero del genere. Questo non sarebbe stato verosimile.
I Nebrodi, poi, a momenti chiudono. Sono da tempo in sciopero. Pochi gli stipendiati, il parco vive quasi di volontari.


Unica pecca l'inverosimilità. Hai mai visto un maiale arrabbiato?
Ebbene no. Mai visto né maiali né fantasmi arrabbiati… il mio gulp alla vista di immagine e parole stava giusto in questo… e adesso che mi invento?
Ciao

[Polly Russell]

Emm... I selettori sono volontari! anzi in realtà pagano loro! sono cacciatori di selezione, con un brevetto apposito per cacciare quel determinato animale e basta.
Grazie per le delucidazioni. XD

[Monica Porta may bee]

Emm... I selettori sono volontari! anzi in realtà pagano loro! sono cacciatori di selezione, con un brevetto apposito per cacciare quel determinato animale e basta.
Grazie per le delucidazioni. XD

Giusto. Se deciderò di riprenderlo e ampliarlo a più battute ci penserò senz'altro.
E' un ottimo suggerimento.

[Pardan]

Ok ragazzi,
ho ricevuto da poco una piacevole notizia per un evento che può interessare un po' tutti.

Per quanto riguarda il libro in palio per questa Gara, alcuni autori del medesimo hanno organizzato una presentazione a Milano per il 25 maggio.
Interessanti sono, a mio avviso, due cose.

Sarò a Bellaria a fare la trekker, altrimenti avrei partecipato volentieri, peccato...

[Pardan]

Grazie a tutti per i commenti, in particolare a Polly Russell, perché non mi ero accorta che la storia dei fiammiferi era ridondante
Per quanto riguarda il maiale nero addestrato e feroce di May Bee, non so se davvero i maiali possano diventare aggressivi, ma quando lavoravo in una struttura psichiatrica che era anche una fattoria (la fattoria di Vigheffio, Parma) avevamo una maialina nera piuttosto vivace che scappava sempre dal recinto e una volta ha spaventato una nonna con nipotino: l'anziana ha lasciato cadere la bici e si è rifugiata in infermeria con il bambino. Intanto la maialina si è mangiata il sellino di cuoio della bici

[Valentina Carnevale]

Io partecipo.

[Massimo Baglione]

x tutti.
Vi invito a leggere questa iniziativa legata alle Gare: viewtopic.php?f=5&t=4381

[Mastronxo]

Io partecipo.

Valentina arrivi tardi, la fase della scrittura dei racconti, come puoi vedere dal bando, è già terminata.
Se ti fa piacere, leggi pure gli elaborati in gara e fai sapere ai rispettivi autori che ne pensi.
Il voto è per te facoltativo, come per i commentatori non partecipanti. Tuttavia è sempre gradito.
Cioè... Quasi sempre.


Ricordo che per votare c'è tempo fino alla mezzanotte di lunedì 20 maggio.

[Polly Russell]

Ah... Io pensavo partecipasse alla presentazione!

[Polly Russell]

Quanti commenti mancano, figliuoli?

[Mastronxo]

Secondo i miei calcoli, mancano 7 votanti obbligatori.

[Yendis]

Con qualche dubbio sull’oggettività di commenti che provengono dagli stessi partecipanti, molti dei quali già noti per le loro esperienze letterarie e tutti dotati di evidente spirito collaborativo (grazie per i consigli preziosi che avete dato anche a me); privandomi del piacere di assegnare un bel 5 a qualcuno per il dubbio di vedermelo eliminato dagli organizzatori (ma la media aritmetica non è già sufficiente a correggere gli estremi?) e per la serie “ma da che pulpito viene… la critica”, ecco i miei brevi giudizi:

Nunzio Campanelli - Il vaso di Pandora
Assolutamente in sintonia con gli spunti assegnati, il racconto, finemente elaborato nella sua tragicità, è sostenuto però da toni piatti e riflessivi che non coinvolgono pienamente. Netto, comunque, lo stile.
Voto 3,5

Marino Maiorino – Sinestesia
Un balzo in un futuro illuminato da un sole artificiale, dove la tecnologia avanzata non scalza i sentimenti , delicatamente affioranti tra le righe, né ancora lenisce le umane preoccupazioni. L’autore cavalca il trinomio con ricercatezza e disinvoltura ma nel complesso il racconto è un po’ opaco.
Voto 3,5

Lodovico – Sleep controller
Bella storia, pessimo futuro se fosse mai davvero quello che ci aspetta. Un po’ spiazzante la suddivisione in sequenze temporali relative, ma in effetti è proprio quella che dà la giusta cadenza al racconto.
Voto 4

Patrizia Benetti - Solidarietà
Racconto di buon effetto, forse con una chiusura un po’ troppo rapida rispetto al resto. Probabilmente un trinomio non proprio accattivante.
Voto 3

Antares - Occhi di bambina
Storia cruda e originale, dal ritmo serrato. Angoscia e disperazione emergono tra virgole e punti, perfettamente piazzati.
Voto 4,5

Monica Porta may be - L’insolito colore del cielo
L’autrice, con indubbia bravura, ha costruito il racconto rispettando il trinomio ricevuto ma, tra adeguatezza e precisione, sfugge l’anima della storia.
Voto 3

Licetti - LA LITE
Essenziale e gradevole nell’esposizione, acuto nell’analisi comportamentale dei personaggi. Nonostante il ritmo già rapido imposto al pezzo, riesce pure a guizzare in un finale a sorpresa.
Voto 4

Carlocelenza – Alla luce della luna
Bello davvero, semplice e studiato fin nei minimi particolari allo stesso tempo. Sembra di esserci.
Voto 4,5

Scrittore 97 – Era solo un serpente poco velenoso
Ricordi d’infanzia, ben legati al trinomio. Il linguaggio è fresco e diretto ma l’uso di tempi diversi e la punteggiatura poco puntuale disorientano parecchio.
Voto 2

Anto Pigy – I divoratori
Fra tutti, il racconto più divertente, oggettivo e ironico. Anche il più riuscito nella mescola degli spunti iniziali.
Voto 4,5


Lorella 15 – Il vecchio e il bambino.
Fungo, carestia e un tunnel come immagine, trinomio poco stimolante per l’autrice che non riesce a impreziosire il racconto. La storia, però, anche se purtroppo uguale a mille altre, ha il sapore del vero ed è molto toccante.
Voto 3

Freecora –Avatar
Racconto scorrevole e stuzzicante, sottile nell’analisi e dal finale finemente prospettico.
Voto 4

Pardan – Ritorno a Pico
Pezzo leggero, piacevolmente descrittivo e sdolcinato al punto giusto (complice il miele presente nel trinomio assegnato?). Certamente ben narrato , forse un tantino banale.
Voto 3

Polly Russel - Terra Uno
Il racconto, dalla dinamica attenta e precisa, mi ha inizialmente attratta per l’umanità delle situazioni, spiccante in mezzo a tanto fantasy, ma poi l’ho finito a fatica, anche se è scritto molto bene. Questione di feeling (che non ho) col genere, credo.
Voto 3 ,5

LeggEri – Il lupo nero
Simpatica e sorprendente chiusura in un racconto appena un po’ stringato. Storia dai tratti quasi solo abbozzati ma deliziosa.
Voto 4

[Polly Russell]

Perchè ti tolgono i cinque?

[Yendis]

Perchè ti tolgono i cinque?

Io non ho mai partecipato a queste Gare e ho interpretato, magari male, questa regola che ho letto nel regolamento:

Novità: i due curatori elimineranno il voto più alto e il voto più basso ricevuto da ciascun racconto. Questo per evitare errori grossolani che possano compromettere l’esito finale.

Ora, se non posso sapere quale risulterà, per ciascun autore, il voto più alto ricevuto, posso invece essere matematicamente certa che chi prenderà 5 si sarà visto assegnare - senza alcun dubbio - il voto più alto, visto che il concorso non ne consente di maggiori, quindi se lo vedrà bannare. (questo vale anche per il numero 1, voto in assoluto più basso del range consentito, ma se l'1 non viene conteggiato diventa un vantaggio per l'autore, donc....). O no?
Sorry, lavoro in campo finanziario, ho la mente maledettamente (ah, questi avverbi mi piacciono troppo) contorta.

[Massimo Baglione]

Sorry, lavoro in campo finanziario, ho la mente maledettamente (ah, questi avverbi mi piacciono troppo) contorta.

Il fatto è che le regole delle Gare, soprattutto quelle di questo tipo, non devono essere analizzate o ragionate, bensì accettate senza riserva, con mesto mutismo e docile rassegnazione. Ok?

[Ser Stefano]

Yendis, capisco le tue "preoccupazioni" e le condivido.
Si tratta di una sperimentazione. Siamo da sempre alla ricerca di giusti sistemi di valutazione di una cosa impossibile da valutare.
Magari quando saremo in fase di conteggi ci accorgeremo che è una gran boiata e la bypasseremo. O magari vedremo che funziona. O magari esploderà il mondo.
Come ha ricordato giustamente l'Admin, io e Mas per questo turno siamo i padroni del mondo (risata malefica da super-cattivo pazzo) mentre voi siete umili cavie!

[Licetti]

Secondo la mia schedina c'è un solo uno, ma tanti 5 su un'altro.
Cosa fate in quel caso? ne levate solo uno o tutti?
E se un racconto ha tanti 4 e altrettanti 3 cosa fate? -(3+4)?
La regola non è troppo chiara: come trattate poi uno che non ha nè 1 nè 5?
Mi sa che....
tutto uscito dalle menti supreme di Ser e Mastro: cosa aspettarsi di più.

P.S. È lì che si spiega la foto assegnatami. HIHIHI!