Acqua...
-
- rank (info):
- Foglio bianco
- Messaggi: 23
- Iscritto il: 31/08/2016, 13:39
-
Author's data
Acqua...
“I ragazzi?”
“Li ho lasciati liberi, così posso averli un po’ fuori dalle scatole e rilassarmi”
“Mamma a tempo pieno è? Ricordo ancora com’era…ma ora i miei figli sono tutti cresciuti”
“No no, io lavoro. Mia figlia sta a casa da sola o da amici e il bambino lo lascio ai nonni. E’ una vera scocciatura quando loro non possono tenerlo, devo sempre stare a cercare qualcun altro!”
“E suo marito?”
“Lavora ovviamente. Queste ferie ci volevano proprio…” sospirando, la donna strizzò gli occhi per guardare l’orizzonte “oh no! Saranno nuvole da pioggia quelle?! Spero di no, non piove da mesi e non si deve azzardare a farlo proprio ora!”
“Un po’ di pioggia forse farebbe bene al boschetto che c’è qui vicino” disse per scherzare l’anziana
“Il boschetto può aspettare, la mia vacanza no”
Il pomeriggio trascorse pigro fino a che una piccola ombra si stagliò sopra alla stressata madre. Aprendo gli occhi, vide suo figlio con un’espressione annoiata.
“Mamma! Qui mi annoio, andiamo nel bosco” indicò con il piccolo dito la macchia di alberelli
“No tesoro, la mamma riposa”
“dai! Un po’! Papà ha detto di chiedere a te! Dai dai dai!”
In quel momento giunse scocciata anche la figlia, a braccia conserte
“Mà, Pà mi ha chiamata perché facciamo una passeggiata di famiglia…devo proprio?”
La donna sospirò. Il bambino non avrebbe più smesso di insistere, lo sapeva, quindi il suo relax era in ogni caso compromesso. Almeno avrebbe rovinato la giornata anche alla ragazza.
“Si devi proprio. Ora mettetevi qualcosa e andiamo”
Poco dopo, la famiglia arrivò all’entrata del triste boschetto. L’unico con un minimo di entusiasmo era ovviamente il piccolo ma non passò molto perché cominciasse di nuovo ad annoiarsi
“Mamma! Perché il bosco è così brutto? Le foglie sono tutte gialle!”
“Non lo so tesoro, magari sono fatti così”
“Penso sia la siccità” disse il padre
“E ora cosa sei? Anche l’esperto di alberi?”
“Beh…tanti sono secchi, come dovrebbe essere fatto un albero normale ancora lo so, sai?”
“Dovete sempre discutere e rompere così?” sbuffò la ragazza senza staccare gli occhi dal cellulare “Qui prende pure male…e poi perché non siamo andati in una zona migliore? Guardate! Marica ha postato la foto di Ibiza e dice che è bellissima! Perché noi non siamo a Ibiza?”
Le lamentele della giovane vennero ignorate e lei tornò a scorrere le immagini di vacanze sempre più belle delle sue. Il bambino intanto, con un ramo in mano, abbatteva le foglie afflosciate e colpiva i tronchi secchi, sperando di spaventare qualche animaletto per poi inseguirlo.
Giunti in cima ad una collinetta, tutti si fermarono di colpo. Davanti a loro si estendevano ettari di bosco bruciato. La terra, senza ormai protezione dal sole, era secca e spaccata, mentre gli scheletri anneriti degli alberi si stagliavano nel cielo azzurro come le croci di un cimitero. Nell’aria non si udiva nessun uccello cantare.
“Perché è così?” chiese il bambino, tentando di avanzare ma prontamente fermato dal padre
“E’ bruciato…un incendio” nell’aria sembrava aleggiare ancora l’odore di fumo
“Fico” la ragazza si scattò prontamente un selfie con il desolato paesaggio alle spalle “ora torniamo in spiaggia?”
“Meglio” sentenziò la madre “tanto qui fa schifo. Uno spreco di tempo”
“Beh, così potrò finire il mio cruciverba prima di sera”
Sulla via del ritorno, il bambino udì un flebile lamento. Si allontanò indisturbato dalla famiglia, per poi cominciare a chiamarla a gran voce
“MAMMA! PAPA’! Qui c’è un signore che sta male!”
“Non ti avvicinare a lui! Arriviamo!”
I genitori che si erano improvvisamente ricordati dell’esistenza del loro figlioletto, si precipitarono apprensivi nella direzione della voce. La sorella si precipitò molto meno interessata.
Arrivati in una piccola radura, videro il giovane uomo sdraiato a terra, semi ricoperto di foglie secche e rametti, all’apparenza sofferente.
“Tesoro fermo! Non lo punzecchiare con il bastone!” la madre lo afferrò ed allontanò
“Signore…sta bene?” provò il padre
L’uomo si accorse della loro presenza e si mosse leggermente. Indossava solo un indumento che poteva essere un costume da bagno.
“E’ ferito? Viene dalla spiaggia?”
Nel frattempo la figlia documentava la scena con il suo cellulare. L’uomo sussurrò debolmente qualcosa.
“Non sento nulla…” sbuffò il capo famiglia “provo ad avvicinarmi…”
Avanzò un po’ e si accucciò, non prima di aver preso il bastone del figlio “mi sente?”
“Acqua…” la voce era roca. L’uomo rotolò faticosamente su un fianco per rivolgersi ai suoi soccorritori che in tutta risposta saltarono all’indietro gridando. Metà del suo corpo era ustionata.
“Mio dio! Una vittima dell’incendio! Dobbiamo chiamare qualcuno!”
“Avete notato…che i rami…sembrano attaccati alla sua testa? Non è che sono infilzati?” osservò la figlia schifata
“Non dire queste cose!” la rimproverò la madre
“Ma è vero mamma! Guarda guarda!” il bambino cominciò ad indicare e saltellare
“Oddio…” il padre tornò ad avvicinarsi per capire la situazione. I rami secchi non erano infilzati nel cranio…crescevano da esso, come le corna di un cervo. Non era ricoperto semplicemente dal sottobosco, ma foglie e rametti spuntavano dalla sua pelle. Al posto dei capelli, aveva quella che pareva erba secca e sulle spalle c’era del muschio bruciato, come anche sulle gambe nude.
“Acqua…” sussurrò di nuovo “Ho bisogno di acqua…pioggia…ho bisogno di pioggia…” disperata, la creatura cominciò a strisciare verso l’uomo, gli occhi verde spento supplichevoli. Quest’ultimo si affrettò a scappare a distanza di sicurezza.
“Ma che scherzo è questo?!”
“Sono bruciato…mi seccherò…brucerò ancora…morirò…” continuò a strisciare “aiuto…” dalle sue corna-ramo caddero quasi tutte le foglie.
“Che effetti speciali!” la ragazza continuava a filmare
“Andiamo via!” urlò la donna
“Sì…sì…” il padre afferrò la mano della figlia “via…” cominciò a trascinarla e tutta la famiglia fuggì.
Tornarono di corsa alla spiaggia, la sera stava ormai calando. Confusi, andarono a recuperare le loro cose. L’anziana le aveva tenute d’occhio per loro.
“Bella la passeggiata?”
La madre rispose distratta “preferisco la spiaggia…”
“Ha visto? Il temporale si è allontanato. Non pioverà”
“Meglio…”
Andarono all’auto e poi all’hotel. La ragazza controllò agitata il suo cellulare
“Ma! Dov’è il video?! Mamma! E’ sparito!” ma venne ignorata.
- Massimo Baglione
- rank (info):
- Site Admin
- Messaggi: 9665
- Iscritto il: 11/04/2007, 12:20
- Località: Belluno
- Contatta:
-
Author's data
Re: Acqua...
-
- rank (info):
- Sommelier letterario
- Messaggi: 426
- Iscritto il: 28/07/2015, 23:57
-
Author's data
Commento
Le figure dei genitori e quelle dei figli qui si meritano a vicenda, così egoiste e aride come il boschetto bruciato.
L'apparizione della creatura fa pensare a un tentativo, purtroppo vano, della Natura che cerca di insegnare pietà ed empatia.
Ci sono alcune sviste (maiuscole, punteggiatura), lo stile di narrazione è brusco e penso si adatti bene a questa storia, dandole un'altra nota di secchezza e mettendola in contrasto col titolo.
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
- Metropolis
- Storie Gotiche, del Terrore e del Mistero
- Antologia visual-letteraria (Volume tre)
- Gare letterarie stagionali - annuario n° 1 (2018 - 2019)
- L'Altro
- BReVI AUTORI - volume 4
- A Quattro mani
- Mai Più
- Fungo più, fungo meno...
- Déjà vu - il rivissuto mancato
- Il Bene o il Male
- BReVI AUTORI - volume 2
- BReVI AUTORI - volume 1
- Un lavoro Fantastico
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
- Fausto Scatoli
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 792
- Iscritto il: 26/11/2015, 11:04
- Contatta:
-
Author's data
Commento
mi è piaciuto il modo in cui è scritto, dialoghi compresi. un po' meno la scrittura in sé, piena di refusi: mancano alcune maiuscole, ce ne sono altre che non servono, la punteggiatura è da rivedere.
esagerato l'uso degli esclamativi, a mio parere. tra l'altro, quando usi l'interrogativo, l'esclamativo non ci va, e viceversa.
a rileggerti
http://scrittoripersempre.forumfree.it/
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
- carlocelenza
- rank (info):
- Sembro imbranato ma...
- Messaggi: 447
- Iscritto il: 05/03/2009, 9:37
-
Author's data
Commento
- Daniele Missiroli
- rank (info):
- Necrologista
- Messaggi: 236
- Iscritto il: 04/01/2016, 19:32
- Località: Bologna
- Contatta:
-
Author's data
Commento
Bello il contrasto fra il titolo e la sorpresa a metà racconto.
L'incendio sorprende nel racconto come nella realtà.
Strana la continuazione: per un attimo ho pensato a un uomo veramente vittima dell'incendio.
La cosa più terribile, però, è l'indifferenza delle persone.
Mi ha colpito e questo significa che li hai resi "veri". "Credibili".
Ti consiglio di non usare mai "?!" oppure "!?"
Nel finale avrei inserito di nuovo l'uomo-pianta.
- Roberto Bonfanti
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 782
- Iscritto il: 13/10/2013, 12:58
-
Author's data
Commento
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Commento
La Gara 29 - Storie parallele
A cura di Ser Stefano.
Scarica questo testo in formato PDF (863,42 KB) - scaricato 201 volte.
oppure in formato EPUB (794,38 KB) (vedi anteprima) - scaricato 488 volte..
Lascia un commento.
La Gara 70 - Troppo tardi
A cura di Lodovico Ferrari.
Scarica questo testo in formato PDF (663,34 KB) - scaricato 100 volte.
oppure in formato EPUB (326,04 KB) (vedi anteprima) - scaricato 121 volte..
Lascia un commento.
La Gara 19 - Un incipit da Re
A cura di Miriam Mastrovito.
Scarica questo testo in formato PDF (821,30 KB) - scaricato 554 volte.
oppure in formato EPUB (496,96 KB) (vedi anteprima) - scaricato 265 volte..
Lascia un commento.
Human Takeaway
(english version)
What if we were cattles grazing for someone who needs a lot of of food? How would we feel if it had been us to be raised for the whole time waiting for the moment to be slaughtered? This is the spark that gives the authors a chance to talk about the human spirit, which can show at the same time great love and indiscriminate, ruthless selfishness. In this original parody of an alien invasion, we follow the short story of a couple bound by deep love, and of the tragic decision taken by the heads of state to face the invasion. Two apparently unconnected stories that will join in the end for the good of the human race. So, this is a story to be read in one gulp, with many ironic and paradoxical facets, a pinch of sadness and an ending that costed dearly to the two authors. (review by Cosimo Vitiello)
Authors: Massimo Baglione and Alessandro Napolitano.
Cover artist: Roberta Guardascione.
Translation from Italian: Carmelo Massimo Tidona.
Vedi ANTEPRIMA (494,48 KB scaricato 258 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Downgrade
Riduzione di complessità - il libro Downpunk
è probabilmente il primo libro del genere Downpunk, ma forse è meglio dire che il genere Downpunk è nato con questo libro. Sam L. Basie, autore ingiustamente sconosciuto, presenta una visione dell'immediato futuro che ci lascerà a bocca aperta. In un futuro dove l'individuo è perennemente connesso alla globalità tanto da renderlo succube grazie alla sua immediatezza, è l'Umanità intera a operare su se stessa una "riduzione di complessità", operazione resa necessaria per riportare l'Uomo a una condizione di vita più semplice, più naturale e più... umana. Nel libro, l'autore afferma che "anche solo una volta all'anno, l'Essere umano ha bisogno di arrangiarsi, per sentirsi vivo e per dare un senso alla propria vita", ma in un mondo dove tutto ciò gli è negato dall'estremo benessere e dall'estrema tecnologia, le menti si sviluppano in maniera assai precaria e desolante, e qualsiasi inconveniente possa capitare diventerà un dramma esistenziale.
Di Sam L. Basie
A cura di Massimo Baglione.
Vedi ANTEPRIMA (2,50 MB scaricato 290 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
A Quattro mani
antologia di opere scritte a più mani
Una collaborazione, di qualunque natura essa sia, diventa uno stimolo, la fusione di peculiarità ben definite, la concretizzazione di un'intesa, la meraviglia di scoprire quel qualcosa che individualmente non si sarebbe mai potuta fare. È una prova, una necessità di miglioramento, il superamento dei propri limiti stilistici o di quei blocchi creativi che sovente ci pongono di fronte a un disarmante "foglio bianco". Gli autori di questa antologia ci hanno voluto provare.
A cura di Massimo Baglione.
Copertina di Antonio Abbruzzese.
Contiene opere di: Chiara Masiero, Mauro Cancian, Stefania Fiorin, Anna Rita Foschini, Ida Dainese, Alberto Tivoli, Marina Paolucci, Maria Rosaria Spirito, Marina Den Lille Havfrue, Cristina Giuntini, David Bergamaschi, Giuseppe Gallato, Maria Elena Lorefice.
Vedi ANTEPRIMA (802,46 KB scaricato 186 volte).