Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.Ecco, finalmente è arrivato il giorno del giudizio finale. Ora saprò perché sono stato creato e sono esistito. La sala è piena di persone di ogni età, intente a parlare a scambiarsi le proprie emozioni.
Tutti aspettano una persona sola: il Signore, il solo che può dare una risposta ai loro interrogativi.
L'atmosfera è irreale, dovunque volge lo sguardo si vedono persone. E' difficile pensare che in questo luogo sono radunate tutte le genti che hanno popolato il mondo fino al giorno del secondo diluvio. Stento a credere di trovarmi vicino a persone le cui gesta le ho solo lette nei libri di storia. Alla mia destra ho scorto Napoleone discutere animatamente con Cesare. Alla sinistra ho visto John Lennon. Ho resistito alla tentazione di chiedergli un autografo solo perché non avevo da scrivere.
Ecco, ora sta entrando l'uomo che tutti attendiamo.
E' un uomo sulla sessantina con il volto coperto da una fitta barba molto ben curata, attrae attenzione con un colpo di tosse rauco e ci fissa immobile per alcuni istanti.
D'un tratto la sua faccia si contrae in una smorfia, dalla sua bocca esce un ghigno sadico, satanico. I miei occhi si incontrano con quelli delle altre persone, i nostri sguardi sono pieni di terrore.
Un istante dopo, solo il buio. E la risata che si perde nel silenzio.
