Sei! Stupenda! Poesia! D'attente pour jeudi

[Alessio Carlini]

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voce:

(nessuna voce opzionale)

Cosa vedono i miei occhi questa sera,

dentro

e in questo meditare ai giorni che passeranno lieti,

nel sole che si leverà ancora per tre dolcissime volte,

o dentro ad una manciata di ore che mi diradano da te.

Finestra ed aria di un cielo nuovo e terso,

follia che dai sogni si separa e vive,

romantica e vergine all'intelletto,

frizzante di sorrisi alle passioni,

delicata e sensibile ai tocchi tutti del cuore.

Tu sei in me questa sera e vivi

che nemmeno l'aquila dall'alto vede e può dei miei occhi saperne il volo.

[Terradipoeti]

Il contrasto tra il mondo interiore e quello esteriore, esprime un sentimento di profonda riflessione e connessione emotiva. Viene descritto un momento di contemplazione in cui la bellezza dei giorni futuri e il sole che ancora si leverà si mescolano con la malinconia della separazione. L'immagine dell'aquila che non può comprendere il volo degli occhi del poeta sottolinea l'intensità e la profondità di un amore o di un sentimento che è sentito ma non facilmente spiegabile, qualcosa di intimo e inaccessibile anche per chi ha una visione ampia.

[Alessio Carlini]

Buona serata Terradeipoeti. Grazie per aver colto e apprezzato il messaggio

[Jacopo Serafinelli]

@Alessio Carlini
Sì, come dice Terradipoeti… quanto si legge è difficilmente accessibile… resta un'intimistica attesa riservata a chi scrive. così come il tempo dei giorni prima di un arrivo desiderato.
Ritengo che, per la sua struttura, sia un pensiero poetico, un riassunto di sensazioni più ampie, più che una poesia.
Jacopo

[Alessio Carlini]

Grazie per il tuo commento, vedo di fare un po' di luce per ampliare le chiavi di lettura. I primi versi sono dedicati all'attesa di un appuntamento (con la mia attuale moglie). Nei tre giorni prima che avvenisse un nuovo ricongiungimento " nel sole che si leverà ancora per tre dolcissime volte" (da fidanzati) dopo uno dei nostri primi appuntamenti (da neo fidanzati), passavo diverso tempo a pensare e ripensare a quei bellissimi momenti passati con lei:
Cosa vedono i miei occhi questa sera, dentro e in questo meditare ai giorni che passeranno lieti, nel sole che si leverà ancora per tre dolcissime volte, o dentro ad una manciata di ore che mi diradano da te.
Quando capii che dopo gli anta era ancora possibile tutto ciò fu per me un nuovo inizio, una nuova finestra sulla vita: Finestra ed aria di un cielo nuovo e terso, follia che dai sogni si separa e vive, romantica e vergine all'intelletto, frizzante di sorrisi alle passioni, delicata e sensibile ai tocchi tutti del cuore.
La chiusa ovviamente parla di lei, come fosse un dialogo con lei in quei attimi d'attesa:
Tu sei in me questa sera e vivi
che nemmeno l'aquila dall'alto vede e può dei miei occhi saperne il volo.

[Piramide]

Ciao Alessio, la poesia è ben costruita, anche se non ho compreso totalmente la prima strofa, mi appare un po’ sconnessa, quasi un anacoluto. Tutto è lecito in poesia, ma forse l’avrei strutturata diversamente. La seconda strofa invece è molto simmetrica, ed è resa tale sia dall’utilizzo della congiunzione “e”, usata per dotare quasi ogni sostantivo di un duplice aggettivo, sia proprio dalla scelta ripetitiva dei complementi (“all’intelletto”, “alle passioni”, “ai tocchi tutti del cuore”). Venendo al significato, mi piace molto, forse qualche immagine l’avrei cambiata, qualcosa mi pare espresso in modo troppo schematico, però nel complesso l’ho apprezzata assai. Soprattutto l’ultima strofa, sia per immagine evocata che per costruzione poetica. Voto 4. A rileggerti, un saluto!