La separazione è una cerniera lampo

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Vladimiro
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La separazione è una cerniera lampo

Messaggio da leggere da Vladimiro »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

La separazione è una cerniera lampo.

Vulnerabile, sì;
e attratto da Confini Consuetudini e
Norme fissate,
da violare;
sul percorso indolente
di parole usurate dalla
lettura altrui,
dello scarto eventuale
faccio pietra angolare
spigolo vivo del mio muro o
incastro:
mi attira costruire
là dov'è dissestato
pur se contraggo debiti
che non so risarcire.

Tu Dogana, Costume,
Dettame praticante,
tu Lettura e Lettrice,
- che ho invitato ad entrare
da te sollecitato -
più facce di un diamante
in un luogo appartato, contiguo
all'infinito,
hai ostentato di avere: là,
Miriam mai vista prima,
io ti ho ri-conosciuta;
su mattoni imperfetti
- di cenere e di tufo -
abbiamo impresso impronte e
graffitato giorni destinati a
svanire: l'usura del presente
che trasforma in passato!

Ora,
disperse tutte le parole
la volontà ostinata di cercarle,
dal buio del
doppio fondo del Ricordo
soffia il fiato sospeso del risveglio,
ed intrecciate, riaffiorano, affilate
quattro righe guerresche, irrispettose
che sottrarranno, con destrezza, a
[i]fine[/i]
l'innato privilegio
di [i]ultima parola[/i]
Ultima modifica di Vladimiro il 14/10/2024, 16:22, modificato 2 volte in totale.
Jacopo Serafinelli
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Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

@Vladimiro
Certo che se parliamo di difficoltà interpretative in questa tua ne troviamo abbastanza.
Debbo dire però che il testo attrae proprio perché sfida il lettore a munirsi di piccone e vanga per scavare sulla terra dura di quello che hai scritto… chissà se sotto sotto si troverà mai un significato?
Jacopo
Vladimiro
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Re: La separazione è una cerniera lampo

Messaggio da leggere da Vladimiro »

🤣🤣🤣
Mi credi se ti dico che, parola più parola meno, ero certo che avresti risposto così?
Intanto, grazie per la primogenitura dei commenti, poi, guarda che non è così complessa: leggila a blocchi.
Ti aspetto
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Laura Traverso
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Messaggio da leggere da Laura Traverso »

Non riescono a piacermi certe poesie strane come la tua. Certamente sarebbe da apprezzarne l'originalità, ma dal mio punto di vista una poesia dovrebbe suscitare delle emozioni positive, sensazione non provata nella lettura del tuo brano. Mi pare, ormai, che vi sia una gara, in queste gare, a "fammolo strano" come diceva Verdone in un suo esilarante film del passato. Pertanto chiedo venia ma certo "dire" non mi suscita alcuna emozione positiva se non la fatica di cercare di capirci qualcosa; certamente è un mio limite, sorry.
Vladimiro
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Re: La separazione è una cerniera lampo

Messaggio da leggere da Vladimiro »

Buongiorno, Laura.
Intanto, grazie della eroica visita.
Non c'è alcunché da scusarsi in merito al mancato gradimento né esiste - non nutro dubbi in merito - un limite personale sotto questo aspetto.
La poesia - se così vogliamo definire questi nostri testi - o arriva o no e non è merito/colpa di nessuno se succede o meno.
In tanti anni mi sono convinto esista una sorta di congiunzione astrale fra la contingenza individuale e il momento in cui ci si imbatte in un testo: se si verifica, la poesia trova un proprietario (ché terminata che sia non è più di chi l'ha scritta), altrimenti niente.
In merito al "famolo strano" mi trovi d'accordo anche se non mi sento di rientrare in questa categoria, ma sai come si dice: "ogni scarrafone..." 😂; al contrario, trovo discutibile la questione dello sforzo di immedesimazione (che mi sembra indispensabile) per consentire a un testo di raggiungere una sorta di universalizzazione dei contenuti.
Un testo troppo definito, che non lasci crepe in cui infilarsi, lo trovo sterile. Autoreferenziale.
Per capirci: se "La Vispa Teresa aveva, fra l'erbetta"... ha una immediatezza 10; "Si sta, come d'autunno, sugli alberi le foglie..." ne ha una largamente inferiore.
Diremo l, per questo, che Teresa è meglio? Che è più universale?
Bon.
Scusa lo sproloquio e grazie ancora per il passaggio.

PS. Rifletti, se vuoi, un minuto sul titolo: non è casuale.
Giuseppe Gianpaolo Casarini
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Re: La separazione è una cerniera lampo

Messaggio da leggere da Giuseppe Gianpaolo Casarini »

Non riescono a piacermi certe poesie strane come la tua. Certamente sarebbe da apprezzarne l'originalità, ma dal mio punto di vista una poesia dovrebbe suscitare delle emozioni positive, sensazione non provata nella lettura del tuo brano. Mi pare, ormai, che vi sia una gara, in queste gare, a "fammolo strano" come diceva Verdone in un suo esilarante film del passato. Pertanto chiedo venia ma certo "dire" non mi suscita alcuna emozione positiva se non la fatica di cercare di capirci qualcosa; ....
Riprendo faccio mio quanto scritto dalla poetessa Laura Traverso.
Menodizero
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Messaggio da leggere da Menodizero »

Ciao.
Come altri ho difficoltà "interpretative": mi pare di avere capito il senso del primo "blocco" e anche dell'ultimo, mentre mi sfugge in parte il secondo.
Tuttavia, a più di una persona ho scritto che non occorre capire compiutamente il senso di uno scritto per trovarvi elementi di interesse o, comunque, per riceverne sensazioni (e rimango convinto di questo pensiero).
Quanto al primo aspetto, è di interesse la padronanza delle parole.
Quanto al secondo aspetto, mi rimane la grinta e la freschezza dell'ultimo "blocco" che, essendo il più immediato, ho particolarmente gradito (anche per l'utilizzo degli aggettivi con cui hai descritto le "quattro righe") e che, per me, ha fatto "poesia" a sé.
Già solo per quell'ultimo blocco, posso dire che la poesia mi è piaciuta (anche se vorrei saperne di più sul secondo).
Saluti
Vladimiro
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Re: La separazione è una cerniera lampo

Messaggio da leggere da Vladimiro »

Buongiorno, "Meno".
"
non occorre capire compiutamente il senso di uno scritto per trovarvi elementi di interesse o, comunque, per riceverne sensazioni (e rimango convinto di questo pensiero)"
E io concordo del tutto.
Il suggerimento della divisione in blocchi, rimanda al titolo: cosa fa una cerniera lampo se non aprirsi e chiudersi?
Cosa fa il Ricordo (non a caso con la maiuscola) se non riportare al presente quello che è passato e, di conseguenza, vanificare la parola Fine (e il concetto sottostante) come pietra tombale, termine ultimo di una storia, di una relazione?
Il testo è tutto qua.
i primi due blocchi (antitetici nelle prime righe) identificano i poli della relazione:
Vulnerabile, sì;
e attratto da Confini Consuetudini e
Norme fissate,
da violare;
(l'uno)
Tu Dogana, Costume,
Dettame praticante,
tu Lettura e Lettrice,
(l'altra)
nonchè i termini dell'incontro:
- che ho invitato ad entrare
da te sollecitato -

[...] e dello svolgimento/fine della relazione medesima.
su mattoni imperfetti
- di cenere e di tufo -
abbiamo impresso impronte e
graffitato giorni destinati a
svanire: l'usura del presente
che trasforma in passato!


Il terzo blocco è il Qui e l'Ora.
Bon, grazie per avermi dato la possibilità di spiegare la logica del testo.
A questo proposito non posso che ribadire la mia idea di poesia non completamente definita per consentire al lettore di infilarcisie prendersi tutto o parte del testo.
Ancora grazie e a presto
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Eleonora2
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Messaggio da leggere da Eleonora2 »

@Vladimiro. Voto 4. Secondo il mio punto di vista, la poesia, può avere due livelli di lettura, cioè si riferisce a una figura in carne ed ossa oppure, sempre secondo me, può essere rivolta a lettura\scrittura. Ho votato non il massimo, perché non del tutto d'accordo con l'opinione sia della figura sia del significato attribuito a lettura\scrittura. Ricordiamo quello che ci fa comodo o ci va di ricordare. Personale interpretazione, dando atto che l'uso della parola è adeguato e la struttura pure. La divisione in blocchi agevola la comprensione, anche se, sempre per me, il testo è molto spiegato, ma qui si entra nei gusti. Se in qualche passaggio non sono stata chiara, ci ritornerò e tenterò di illustrare meglio ciò che penso.
Vladimiro
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Re: La separazione è una cerniera lampo

Messaggio da leggere da Vladimiro »

Buongiorno, Eleonora.
Quando dico che la poesia deve lasciare spazi (crepe) d'interpretazione...
Hai fatto tuo il testo e ne hai dato una lettura duplice nessuna delle quali è sbagliata - nel senso di non essere intenzionale - giacché per il tuo sentire può essere l'una o l'altra. Indifferentemente.
E va benissimo così.
Ho raggiunto il mio scopo: spossessarmene per far impossessare qualcun altro.
Hai detto di essere disponibile a precisare ulteriormente il tuo pensiero e io non desidero altro sda due pdv:
1) non del tutto d'accordo con l'opinione sia della figura sia del significato attribuito a lettura\scrittura.
2) anche se, sempre per me, il testo è molto spiegato
in quest'ultima affermazione non ho capito cosa intendi.
Ti aspetto.
Intanto, grazie mille per il tempo e per la valutazione.

PS. per quanto riguarda la volontarietà del ricordo, credo che la madeleine di Proust o quella tale canzone operino in proprio nel territorio del Ricordo.
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Eleonora2
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Re: La separazione è una cerniera lampo

Messaggio da leggere da Eleonora2 »

Partendo dal titolo, che mi indirizza, 1) nella cerniera lampo, vedevo un maschile e un femminile. Per me, la cerniera è l'insieme di due parti. Si intersecano, per formare un tutto unico e, con la separazione, ognuno andrà verso altre strade. Poi ho visto che il tuo intento mi sembrava differente: la cerniera si apre e si chiude. I blocchi dovevano rappresentare le due parti invece, sempre dal mio pdv, la parte femminile da te non è considerata o è considerata da come la vivi tu, dalla tua impressione. Ci sta, è naturale, ma non posso essere d'accordo come femmina.
2) Ci vedo nella poesia, poco spazio per chi legge. Ci vedo delle direttive, quando dici: Vulnerabile, sì, eccetera, Tu, Dogana, Confine, ecc.
Può darsi che l'esperienza personale, il lavoro - impiegata in studi legali -, il pdv abbiano influito su di me.
Spero di essermi spiegata.
Sul ricordo avrei molto da ribattere ma, non conoscendo Proust e non avendo capito a quale canzone ti riferisca, lascerei perdere.
Buona giornata.
Vladimiro
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Re: La separazione è una cerniera lampo

Messaggio da leggere da Vladimiro »

Giusto per...
Il protagonista della Recherce di Proust grazie dall'odore di una madeleine torna indietro nel tempo, una canzone - quella che hai in comune con una persona, per esempio - fa lo stesso effetto.
Cosa intendo?
Che il ricordo non è sempre (quasi mai) il prodotto di un processo mentale voluto, assai più spesso odori, suoni, immagini ci catapultano là dove vorremmo. O non vorremmo.
Buon fine settimana

PS. Capito il tuo pdv
Menodizero
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Re: La separazione è una cerniera lampo

Messaggio da leggere da Menodizero »

Vladimiro ha scritto: 18/10/2024, 12:21 Buongiorno, "Meno".
"

i primi due blocchi (antitetici nelle prime righe) identificano i poli della relazione:
[
Il terzo blocco è il Qui e l'Ora.
Avevo intuito la costruzione (soprattutto dato il tuo suggerimento iniziale di leggere a blocchi lo scritto). Mi ha incuriosito molto la "descrizione" di lei (Miriam?), molto particolare per i termini utilizzati.
Grazie per le spiegazioni.
A presto, saluti.
Letylety
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Messaggio da leggere da Letylety »

Una poesia che scorre bene e dovrebbe leggerla un attore di teatro come Alessandro Preziosi. E' molto complessa e lontana dal mio modo di ragionare, anche perchè da un po' di tempo faccio fatica a entrare in discorsi filosofici arzigogolati. Sicuramente hai una grandissima padronanza di linguaggio, e una conoscenza sulla tecnica poetica superiore alla maggioranza dei partecipanti, visto anche i commenti precisi e delucideanti che fai. Che tu sia un grande poeta in incognito?
Vladimiro
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Re: La separazione è una cerniera lampo

Messaggio da leggere da Vladimiro »

Buongiorno Lety, e grazie per le tue osservazioni e i complimenti.
Sì, lo so che i miei testi sono articolati,ma, come ho già scritto, mi piace pensare che chi li legge sia costretto/invogliato a riflettere e, tramite questo impegno, a far proprio il testo medesimo.
È una cifra, la mia cifra affinata nel tempo e alla quale non intendo rinunciare.
Incomprensioni incluse.
Solo per questo mi permetto di intervenire a orientare la lettura.
E, infine, no, non sono un poeta (parola impegnativa) né tanto meno grande (se non di età): diciamo che ho superato da un pochino la fase "vispa teresa", se mi è consentita la battuta.
A presto.
Vlad
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