L'Uomo Aoristo
-
- rank (info):
- Necrologista
- Messaggi: 210
- Iscritto il: 24/02/2020, 15:22
-
Author's data
L'Uomo Aoristo
(l'uomo aoristo)
-ἐγώ εἰμι ὁ ὤν.
-ἐγὼ εἰμί ὁ ἄνθρωπος ὁ ἀόριστος
-Ma che cazzo sta dicendo?
-Questa volta è impazzito davvero.
-Sta dicendo che lui è quel che è.
-E poi ripete che lui è l'uomo Aoristo. Non è impazzito, sta solo parlando greco antico.
-Quindi è pazzo.
-E tu come fai a capirlo, da quando conosci il greco antico?
-Io? Mai saputo. Lui ha sballato, ma non è pazzo, né scemo. Sa benissimo che nessuno può capirlo e
cosi mi ha dato un auricolare e ogni volta che parla greco antico (e ha giurato che d'ora in avanti
parlerà solo greco antico), mi traduce in cuffia ciò che dice ed io gli faccio da portavoce.
-Ha sbiellato di brutto.
-Glielo avevamo detto di stare alla larga da certe donne.
-Specialmente quelle che con noi dello Slego non c'entrano niente.
-Detto così sembra un po' classista, ma c'è del vero in quel che dici.
-Secondo me vuole diventare un supereroe cattivo che odia tutti e vuole distruggere tutto, tipo Uomo Talpa contro i Fantastici Quattro.
-Ma l'uomo Talpa è uno sfigato, se dovessi scegliere di essere un super eroe, ecco, io vorrei essere Silver Surfer, Silver Surfer è un figo...
-Zitti , zitti. Sta chiedendo qualcosa.
-κσκεών, ἀμβροζία, ὑδρόμελι
-E adesso che dice?
-Invoca Idromele, Ambrosia e Ciceone, roba da bere.
-E che cazzo è?
-Non lo so di preciso, io ho preparato mezzo bottiglione di Negroni, cedrata e chinotto. Ero anche
tentato di pisciarci dentro per dargli quel gusto di bevanda antica.
Ci trovavamo fuori dallo Slego a fine serata e non riuscivamo più a contenere il nostro amico. Era
iniziato tutto un paio di mesi prima, quando aveva conosciuto una tipa, ma si vedeva lontano un
miglio che non era una sleghiana, anche se cercava di vestirsi giusto e atteggiarsi bene. Qualche
volta veniva all'Isola e l'avevamo vista anche ad una notturna a Radio San Marino. Ma era solo una
fighetta annoiata che si rompeva a frequentare i suoi soliti giri e di andare a ballare al Paradiso e
diceva anche che il liceo classico era stata una scelta costretta dai suoi genitori. Sembrava innocua,
ma il rischio dello scontro sociale era alto. Il fatto è che noi siamo buoni e tolleranti, mentre ―loro‖
non ci avrebbero mai fatto entrare al Paradiso. Noi invece, che siamo progressisti, porte aperte a
tutti, tossici, neri, e possono entrare anche i fighetti.
-ἐν ἀρτῇ ἐποίηζεν ὁ θεὸς ηὸν οὐρανὸν καὶ ηὴν γῆν
-In principio Dio creò il cielo e la terra.
-ἡ δὲ γῆ ἦν ἀόραηος καὶ ἀκαηαζκεύαζηος καὶ ζκόηος ἐπάνω ηῆς ἀβύζζοσ καὶ πνεῦμα θεοῦ
ἐπεθέρεηο ἐπάνω ηοῦ ὕδαηος
-La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l`abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle
acque.
-Ora sta citando la Genesi.
-Gli sta prendendo la gatta triste.
-Ben gli sta!
-Glielo dicevo che doveva fare come noi che frequentiamo solo tipe semplici, senza pretese, che se
anche sbagli un congiuntivo stai tranquillo.
-E invece no! Lui la voleva frequentare la fighetta, la accompagnava a casa da scuola e le portava
quel cazzo di vocabolario di greco che pesa come un'incudine. Diceva che la madre della tipa lo
guardava male quando arrivavano.
-Ah, Ah, Ah. Avrei voluto esserci quando la vecchia gli ha guardato nello zainetto e invece dei libri
di greco e latino, gli ha trovato le lime da sgrosso e il calibro dell'officina di aggiustaggio.
-Lo ha cacciato da casa! Gli ha anche urlato che in quella casa non sarebbe mai entrato un
comunista, povero e sporco, e che sua figlia non doveva vederla mai più.
E da allora è impazzito dal dolore, si è messo a studiare greco antico, più per dispetto che per altro.
Ora parla solo in greco antico. A volte è al bar dello Slego che mugugna da solo, che lui ha una
dignità, che lui vive momento per momento, l'azione in sé e per sé, colta nel momento in cui si
svolge, senza indicazioni precise di tempo. Che lui non pensa né al passato e neppure al futuro; che
lui, solo lui, è il vero Uomo Aoristo.
-
- rank (info):
- Correttore di bozze
- Messaggi: 338
- Iscritto il: 13/10/2021, 17:38
-
Author's data
commento
L’autore ha proposto qualcosa di originale, ma che esposto così sembra più un buon incipit che un racconto fatto e finito. Ho apprezzato l’idea, ma non l’esposizione. La serie di botta e risposta fa scivolare la lettura fino alle attese spiegazione, che però esposte così sembrano più un riassunto. Durante il dialogo non si vede nulla, questo purtroppo esclude, almeno per me, di poter empatizzare con il protagonista, quando invece la storia per come è strutturata dovrebbe puntare tutto sull’empatia. Mi è piaciuto l’idea di un protagonista che non pensi più al passato né al futuro, ma che viva il suo dolore crogiolandosi nella pazzia. Qualche refuso c’è ma poca roba.
Commento
Questo greco che diventa prima un modo di sfogarsi e quasi di vendicarsi e poi un'ossessione, quasi pazzia.
Commento
- Marino Maiorino
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 888
- Iscritto il: 15/10/2012, 0:01
- Località: Barcellona
- Contatta:
-
Author's data
Commento
È una storia talmente improbabile da essere vera: cosa non si farebbe per amore? E il tuo protagonista lo fa.
E merita davvero tanto. Bravo!


Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:


Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:















Commento

Commento
Bella e leggera scrittura che smonta il linguaggio aulico e solenne del classicismo che ci riporta alla noia e alla pesantezza.
- Fausto Scatoli
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 774
- Iscritto il: 26/11/2015, 11:04
- Contatta:
-
Author's data
Commento
testo originale, fuori dal giro solito, lascia inizialmente perplessi ma poi riesce a farti entrare nella situazione.
certo, una delusione amorosa difficilmente crea una problematica simile, ma non si sa mai.
un buon racconto

http://scrittoripersempre.forumfree.it/
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:







-
- rank (info):
-
Author's data
Commento
-
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 696
- Iscritto il: 11/07/2016, 22:53
-
Author's data
Commento
-
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 797
- Iscritto il: 07/03/2019, 11:31
-
Author's data
Commento
-Quindi è pazzo."
E con una portentosa idea di fondo trainata dal titolo. Quell'uomo aoristo.
Per chi non conosce il greco antico l'aoristo è un modo verbale pressocché intraducibile in italiano e in qualsiasi altra lingua moderna. Perché non esprime solo un tempo, ma appunto un modo (quelli greci sono modi verbali più che tempi), sottintende una qualità dell'agire. Quindi un agire in un determinato modo. La filosofia non è nata in Grecia per caso, il linguaggio ha dato una spinta. Già il latino ha dei tempi verbali, non dei modi, che indicano esclusivamente la temporalità dell'azione. Le lingue moderne, non ne parliamo.
Dunque l'idea dell'uomo aoristo, un uomo che rinuncia non solo alla modernità, ma si dà all'aoristo, a un tempo indefinito, a un modo della vita, e quindi prova ad attribuire valore a ciò che è e vede, è un'idea strepitosa. Ma purtroppo alla premessa non sono seguiti i fatti. A partire proprio da quella citazione del Genesi iniziale, che mi ha fatto storcere il naso. Perché Genesi e quel greco ormai corrotto che è già da un pezzo la lingua franca dell'Oriente dell'Impero? Perché la traduzione della Torah aramaica nella versione greca dei Settanta? E perché quel verbo essere, proprio lui l'unico a rifiutare l'aoristo? Sono colui che sono stato. Tra l'altro la versione greca stravolge il significato originario ebraico. Ma questa è un'altra storia.
Il testo poi scivola nell'umorismo. Insomma, mi è sembrata un'occasione mancata e non è detto che non te la rubi tanto mi è piaciuta. Pure se parlare in greco è una faticaccia.
-
- rank (info):
- Necrologista
- Messaggi: 210
- Iscritto il: 24/02/2020, 15:22
-
Author's data
Re: L'Uomo Aoristo
Nei panni di un ventenne operaio non potevo spingermi oltre.
- Il_Babbano
- rank (info):
- Correttore Infame di Bozze
- Messaggi: 136
- Iscritto il: 28/04/2022, 8:33
-
Author's data
Commento
Idea molto creativa, ma allo sviluppo sembra manchi qualcosa - per quanto, l'incudine me la ricordo eccome. Per venire incontro alle esigenze di chi il greco antico non l'avesse studiato (o - eccomi - non lo ricordasse più), dopo la prima frase potevi far intendere il resto direttamente attraverso il traduttore. Poi ci voleva qualcosa che spiegasse (ma ci si riesce?) questa cosa dell'aoristo che non è un tempo come gli altri, ma è stato inventato apposta per poter infliggere pene multidisciplinari (e più severe) agli studenti del liceo classico.
Immagino che il modo sgrammaticato di parlare dei tre amici sia voluto: in fondo, sono l'antitesi dei classicisti, no?
A me piace abbastanza: 3 su 5.
-
- rank (info):
- Foglio bianco
- Messaggi: 14
- Iscritto il: 15/08/2023, 13:35
-
Author's data
Commento
La Gara 13 - Per modo di dire













A cura di Arditoeufemismo.
Scarica questo testo in formato PDF (857,12 KB) - scaricato 16 volte.
oppure in formato EPUB (525,77 KB) (


GrandPrix di primavera 2024 - L'ultima volta - e le altre poesie









A cura di Massimo Baglione.
Scarica questo testo in formato PDF (571,51 KB) - scaricato 5 volte.
oppure in formato EPUB (279,29 KB) (


La Gara 19 - Un incipit da Re

















A cura di Miriam Mastrovito.
Scarica questo testo in formato PDF (821,30 KB) - scaricato 15 volte.
oppure in formato EPUB (496,96 KB) (


BiciAutori - racconti in bicicletta
Trentun paia di gambe hanno pedalato con la loro fantasia per guidarci nel puro piacere di sedersi su una bicicletta ed essere spensierati, felici e amanti della Natura.
A cura di Massimo Baglione.
Copertina e logo di Diego Capani.
Contiene opere di: Alessandro Domenici, Angelo Manarola,
Bruno Elpis,
Cataldo Balducci, Concita Imperatrice, Cristina Cornelio, Cristoforo De Vivo,
Eliseo Palumbo,
Enrico Teodorani, Ettore Capitani, Francesco Paolo Catanzaro, Germana Meli (gemadame), Giovanni Bettini, Giuseppe Virnicchi, Graziano Zambarda,
Iunio Marcello Clementi, Lodovico Ferrari, Lorenzo Dalle Ave,
Lorenzo Pompeo,
Patrizia Benetti, Raffaella Ferrari, Rebecca Gamucci,
Rosario Di Donato,
Salvatore Stefanelli, Sara Gambazza, Sandra Ludovici,
Sonia Piras, Stefano Corazzini,
Umberto Pasqui, Valerio Franchina,
Vivì.
I sette vizi capitali
antologia AA.VV. di opere ispirate alle inclinazioni profonde, morali e comportamentali dell'anima umana
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Marco Bertoli, Federico Mauri, Emilia Pietropaolo,
Francesca Paolucci,
Enrico Teodorani,
Umberto Pasqui, Lidia Napoli,
Alessandro Mazzi, Monica Galli,
Andrea Teodorani,
Laura Traverso,
Nicolandrea Riccio,
F. T. Leo, Francesco Pino,
Franco Giori, Valentino Poppi, Stefania Paganelli,
Selene Barblan, Caterina Petrini,
Fausto Scatoli,
Andr60, Eliana Farotto.
Vedi ANTEPRIMA (535,81 KB scaricato 147 volte).
Bagliori Cosmici
la Poesia nella Fantascienza
Il sonetto "Aspettativa" di H. P. Lovecraft è stato il faro che ha guidato decine di autori nella composizioni delle loro poesie fantascientifiche pubblicate in questo libro. Scoprirete che quel faro ha condotto i nostri poeti in molteplici luoghi; ognuno degli autori ha infatti accettato e interpretato quel punto fermo tracciando la propria rotta verso confini inimmaginabili.
A cura di Alessandro Napolitano e Massimo Baglione.
Contiene opere di: Sandro Battisti, Meth Sambiase, Antonella Taravella, Tullio Aragona, Serena M. Barbacetto, Francesco Bellia, Gabriele Beltrame, Mara Bomben, Luigi Brasili, Antonio Ciervo, Iunio Marcello Clementi, Diego Cocco, Vittorio Cotronei, Lorenzo Crescentini, Lorenzo Davia, Angela Di Salvo, Bruno Elpis, Carla de Falco, Claudio Fallani, Marco Ferrari, Antonella Jacoli, Maurizio Landini, Andrea Leonelli, Paolo Leoni, Lia Lo Bue, Sandra Ludovici, Matteo Mancini, Domenico Mastrapasqua, Roberto Monti, Daniele Moretti, Tamara Muresu, Alessandro Napolitano, Alex Panigada, Umberto Pasqui, Simone Pelatti, Alessandro Pedretta, Mattia Nicolò Scavo, Ser Stefano, Marco Signorelli, Salvatore Stefanelli, Alex Tonelli, Francesco Omar Zamboni.