Siamo già in tanti
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ci sono motivi per dire che il racconto mi piace (il fatto che sia così corto non lo trovo un difetto: se tutto è stato detto, non deve essere più lungo di così), e altri per dire che mi piace pochino. Il mio voto media tra questi due estremi.
Perché mi piace pochino: perché io (i commenti e i voti sono soggettivi, quindi anche il mio lascia il tempo che trova) ci vedo una tentazione diabolica, demoniaca, il che non è di per sé un male, anzi è un tema intrigante, ma per temi che trovo futili: liberarsi dal sopportare ingratitudine e delusioni, errori altrui, ascoltare lamentele e richieste di favori, fare/ricevere regali a/da gente della quale al protagonista frega niente, ascoltare gente logorroica.
In parole povere, liberarsi della vita, delle imperfezioni umane e terrene.
Qui entra in ballo il fattore soggettivo di me che commento: mi è capitato di restare deluso, gravemente, e sono convinto che rifarei tutto daccapo, perché il contrario sarebbe equivalente ad ammettere che ho mentito a me stesso, o che IO mi sono illuso su questa o quella persona.
L'orgoglio (lo so, è un peccato, ma non il peggiore) mi impedisce di ammettere la prima ipotesi, la seconda implica, nella cornice del tuo racconto, che dovrei trovare il modo di scappare da me stesso, perché è la mia illusione l'autentica fonte della mia delusione.
È un'impostazione filosofica personale; se puoi, accettala per quella che è.
Ma soprattutto, la tentazione demoniaca: davvero vuoi scomodare qualcuno di così potente per qualcosa di così banale? È vero che sulla banalità del male sono stati scritti fiumi d'inchiostro, però... L'ho trovato francamente eccessivo.
I punti a favore del testo sono già stati ottimamente indicati da Lodovico: scritto bene e chiaro.
A rileggerti presto!
Racconti alla Luce della Luna
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il racconto è scritto bene. Essere o non essere (visibile)! Difatti sembra un racconto scritto da un fantasma, e pure la scena finale lo suggerisce. Questo passaggio poi:
"Non ho più bisogno di nessuno e nessuno ha bisogno di me. Non ho relazioni e non devo sopportare ingratitudine e delusioni. Non devo valutare rischi e conseguenze, pianificare, controllare e rimediare… soprattutto per gli errori degli altri."
Ci manca solo portatemi i fiori e ditemi una prece ogni tanto.
Ma non sì può premiare un racconto solo perché scritto bene a prescindere dal contenuto.
Voto, 2/5 + 1 volendo premiare la scrittura: "Perché è futile nei suoi contenuti, e manca poi un contesto/scenario sufficiente, cioè più ampio, per capire le vere ragioni di desiderio di "cotanta invisibilità"."
La mia non è una critica negativa, Riccardo. Però questo testo sembra un estratto di qualcosa di più ampio. Ci voleva qualcosa di più corposo, non una semi riflessione filosofica, per dare una direzione coerente (un senso non vago) a quello che ci racconta il tuo racconto.
Quindi voto, 3/5
A rileggerci…
Antonio
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La tematica, estremamente intrigante e parimenti inquietante, meriterebbe ben altri approfondimenti e disgressioni ma non essendo questa la sede adatta, mi fermo qui.
A mio avviso i concetti sono stati espressi in modo un po' troppo scarno ma, tutto sommato, lo stile è fluido e piacevole a leggersi.
Voto 4
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Proseguendo, l'idea (sottrarsi diventando invisibile) non mi ha colto di sorpresa: introduci un tema amplissimo, ma sviluppi (si fa per dire) solo l'aspetto asociale.
Invece mi è piaciuto molto il finale che trovo efficacissimo
(confesso che ho pravato ad annuire).
Sono curioso di sapere quale sarà la tua prossima trovata.
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Saluti
Vittorio
La spina infinita
"La spina infinita" è stato scritto quasi vent'anni fa, quando svolgevo il mio servizio militare obbligatorio, la cosiddetta "naja". In origine era una raccolta di lettere, poi pian piano ho integrato il tutto cercando di dare un senso all'intera opera. Quasi tutto il racconto analizza il servizio di leva, e si chiude con una riflessione, aggiunta recentemente, che riconsidera il tema trattato da un punto di vista più realistico e maturo.
Di Mario Stallone
A cura di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
BReVI AUTORI - volume 3
collana antologica multigenere di racconti brevi
BReVI AUTORI è una collana di libri multigenere, ad ampio spettro letterario. I quasi cento brevi racconti pubblicati in ogni volume sono suddivisi usando il seguente schema ternario:
Fantascienza + Fantasy + Horror
Noir + Drammatico + Psicologico
Rosa + Erotico + Narrativa generale
La brevità va a pari passo con la modernità, basti pensare all'estrema sintesi dei messaggini telefonici o a quelli usati in internet da talune piattaforme sociali per l'interazione tra utenti. La pubblicità stessa ha fatto della brevità la sua arma più vincente, tentando (e spesso riuscendo) in pochi attimi di convincerci, di emozionarci e di farci sognare.
Ma gli estremismi non ci piacciono. Il nostro concetto di brevità è un po' più elastico di un SMS o di un aforisma: è un racconto scritto con cura in appena 2500 battute (sì, spazi inclusi).
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Giorgio Leone, SmilingRedSkeleton, Francesco Gallina, Laura Traverso, Umberto Pasqui, Patrizia Benetti, Luca Valmont, Alessandra Leonardi, Mirta D, Pasquale Aversano, Gabriella Pison, Alessio Del Debbio, Alberto Tivoli, Angela Catalini, Marco Vecchi, Roberta Eman, Michele Botton, Francesca Paolucci, Enrico Teodorani, Marco Bertoli, Fausto Scatoli, Massimo Tivoli, Laura Usai, Valentina Sfriso, Athos Ceppi, Francesca Santucci, Angela Di Salvo, Antonio Mattera, Daniela Zampolli, Annamaria Vernuccio, Giuseppe Patti, Dario Sbroggiò, Angelo Bindi, Giovanni Teresi, Marika Addolorata Carolla, Sonia Barsanti, Francesco Foddis, Debora Aprile, Alessandro Faustini, Martina Del Negro, Anita Veln, Alessandro Beriachetto, Vittorio Del Ponte.
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A modo mio
antologia AA.VV. di opere ispirate a storie famose, ma rimaneggiate dai nostri autori
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Susanna Boccalari, Remo Badoer, Franco Giori, Ida Daneri, Enrico Teodorani, Il Babbano, Florindo Di Monaco, Xarabass, Andrea Perina, Stefania Paganelli, Mike Vignali, Mario Malgieri, Nicolandrea Riccio, Francesco Cau, Eliana Farotto.
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Gara di primavera 2024 - La cantautrice calva - e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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GrandPrix d'inverno 2021/2022 - Recitando i miei versi a uno sconosciuto - e le altre poesie
A cura di Massimo Baglione.
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Gara d'inverno 2020-2021 - Una rampa per l'abisso, e gli altri racconti
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