Intervista a Francesco Verso (terza parte)
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Intervista a Francesco Verso (terza parte)
Non dimenticate il prossimo incontro previsto per giovedì prossimo.
Parliamo di "Antidoti umani" e di connettivismo.
1) Facciamo un passo indietro. Raccontaci del tuo romanzo di esordio. Come nasce "Antidoti umani?"
Un'opera prima ha spesso una gestazione lunga e difficile. Nel caso di Antidoti umani il romanzo è nato sull'onda della reazione emotiva a un momento complicato della mia vita personale. All'epoca vivevo ad Amsterdam dove ho studiato per circa tre anni e uscivo a pezzi da una storia d'amore intensa e lacerante. Sentivo quindi il bisogno di coniugare questa esperienza dolorosa con qualche cosa di altrettanto inquietante. Il caso volle che m'imbattei in un articolo di giornale dove si prevedeva che in un futuro non lontano, ogni alimento sulla nostra tavola si sarebbe "adattato" ai gusti del consumatore. Come dire, cibo omeopatico che si modifica a seconda dei palati… L'idea mi parve interessante e attorno a essa costruì l'impalcatura del romanzo che poi è diventato molto altro.
2) Antidoti umani è proiettato in un futuro ipertecnologico. Tra le tante innovazioni ipotizzate, spiccano gli innesti atti a potenziare il fisico e i sensi degli umani. Chiunque possieda crediti a sufficienza nel tuo romanzo, può sostituire parti del proprio corpo, dotarsi di un gusto o di una vista "plus" inseguendo modelli di perfezione. Nella società attuale, attraverso il ricorso sempre più massiccio alla chirurgia plastica, si persegue un obiettivo simile. Quanto la nostra realtà ti ha influenzato nell'immaginare il futuro?
In genere uno scrittore parte dall'osservazione del presente per trarre degli spunti narrativi da rendere in forma di racconto o romanzo. Se si tratta di uno scrittore di SF è probabile che estremizzerà certi elementi "futuribili" per dimostrare una tesi volta a incuriosire o inquietare il lettore. Con Antidoti umani, mi interessava analizzare le ripercussioni psicologiche e sociali delle tecnologie invasive del corpo umano. Quali esperienze tali innovazioni consentiranno di vivere ma anche a quale prezzo ciò avverrà. Alcuni lettori, durante quest'anno, mi hanno mandato degli articoli che riguardavano proprio le questioni di cui ho parlato nel romanzo e questo, se da una parte vuol dire aver "indovinato" una tendenza, dall'altra rende l'osservazione del futuro un'impresa molto difficile che può essere smentita o superata nel giro di poco tempo. Alla velocità con cui si susseguono le scoperte tecnologiche questo "esercizio di previsione" diventa sempre più complicato, ma resta maledettamente divertente…
3) Il linguaggio occupa un ruolo fondamentale in "Antidoti umani". Nessun termine è lasciato al caso e la narrazione è ricca di neologismi che ci lasciano presagire un gergo del futuro. L'attenzione per il linguaggio è evidente anche in E-doll. Quanto è importante, a tuo parere, il linguaggio? Quanto l'evoluzione linguistica riflette di una società, dei suoi valori, del suo modo di rapportarsi all'esistenza?
La lingua è il mezzo che utilizziamo per trasmettere il senso delle nostre emozioni ed esperienze e quindi ogni nuova esperienza genera un proprio senso e vi associa un suo gergo. Basti pensare a quante parole spariscano ogni anno dai dizionari e a quante ne nascano.
"Messaggiare", "googlare", "clonare", sono tutti termini che fino a qualche anno fa non significavano nulla ma che ora sono comprensibili da tutti perché tutti hanno avuto un qualche tipo di contatto con quell'esperienza.
Scrivendo fantascienza, mi pare normale descrivere un evento futuro usando parole diverse dal solito, non per forza dei neologismi ma se un termine è ficcante e sufficientemente preciso senza dover ricorrere a una perifrasi, preferisco mantenerlo.
Mi piace plasmare la lingua così come la storia, in fondo entrambe si prestano bene a essere ibridate e modellate per i propri scopi narrativi.
4) Altro tema di rilievo nel romanzo è la musica. Uno dei personaggi più riusciti è il dj Felix Navataar che attraverso la musica tiene "allacciate" le masse. La stessa possibilità di salvezza e la riconquista della libertà per l'uomo passano attraverso le frequenze di Karma radio. Quanto è importante per te la musica? Credi che possieda davvero una carica rivoluzionaria?
Forse perché per dieci anni ho fatto il DJ, penso che la musica abbia un potere enorme. Personalmente ho attraversato la Disco Music (ahimè solo il crepuscolo), la House, la Techno, gli albori della Progressive, per finire con l'Electro. E nonostante tutti questi generi, la musica incarna un linguaggio universale. Un qualcosa che "connette" senza bisogno di intermediari. Ognuno recepisce quello che sente. Ognuno la vive come vuole. La musica è la prima forma di comunicazione di un bambino, è la vibrazione che non ha bisogno di spiegazioni, che ci arriva alle orecchie e ci "unisce" tutti quanti.
Dai tamburi di guerra, ai gospel di chiesa, dai cori da stadio, agli inni nazionali, la musica parla al nostro spirito, eleva le nostre menti, raduna le persone e lenisce le ferite. Da ex-DJ mi piacerebbe se l'aspetto sociologico del fenomeno dei club venisse analizzato più a fondo. Una cosa che ho cercato di fare in parte con Antidoti umani. Inutile negare che esistono veri e propri luoghi di culto, immense cattedrali con i loro ministri del suono e luoghi di pellegrinaggio dove milioni di persone convogliano ogni sabato sera in tutto il mondo. Ricevono un "messaggio" sonoro ed eseguono un rituale condiviso. Non suona familiare?
Se qualsivoglia fenomeno di massa preso a caso è associabile a un tipo di suono, vorrà pur dire qualcosa… E allora chi "possiede" quel suono, possiede anche chi l'ascolta.
5) Sei stato definito scrittore connettivista. Vuoi spiegarci cos'è il connettivismo? Quanto effettivamente ti riconosci in questa corrente letteraria?
Il Connettivismo è una corrente letteraria molto giovane (nata soli cinque anni fa) ed è stata fondata da Giovanni De Matteo, Sandro Battisti e Marco Milani. Tuttavia non è un fenomeno chiuso ma deve la sua valenza più significativa all'accento posto alla "connessione", al legame che si vuole instaurare con aree diverse e spesso distanti della nostra fenomenologia. Per esempio nei miei romanzi, io cerco sempre di connettere elementi in apparenza molto distanti: in "Antidoti umani" c'è la Manna che cade da un cielo schermato da una Bolla che richiama le strutture di geodetiche di Buckminster Fuller, in "e-Doll" analizzo il tabù delle mestruazioni a partire dal vecchio Testamento, passando per la caccia alle streghe fino a giungere agli spot sull'igiene intima femminile dei nostri tempi. Quindi nel Connettivismo l'ispirazione viene dal vedere le "connessioni" mancanti e i nodi latenti, quel percorso che si costruisce prendendo a prestito suggestioni del passato, miti dell'antichità e finanche l'esoterismo per proiettarlo verso il futuro, nelle icone del nuovo millennio, nei costumi trasfigurati del tempo che verrà.
6) Ti lascio con un ultima domanda, forse la più difficile. E dopo il Premio Urania?
In questi mesi sto completando il mio terzo romanzo Livido, i cui primi capitoli sono già in lettura da Mondadori. Inoltre collaboro con la rivista di cultura connettivista NeXT diretta da Sandro Battisti e dirigo sempre insieme a lui una collana di fantascienza, fantastico e neo-noir, chiamata Avatar, all'interno di una piccola benché storica casa editrice di fantascienza come la Kipple Officina Libraria di Luka Kremo Baroncinij.
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Sito internet personale http://www.diegobortolozzo.com
Per acquistare i miei libri, contattatemi via e-mail o visitate il sito: http://stores.lulu.com/fantasylandia
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Biblioteca labirinto
Cinque scaffali di opere concatenate per raccontare libri, biblioteche e personaggi letterari
Riportare la lettura e la biblioteca al centro dell'attenzione dovrebbe essere un dovere di ciascuno di noi. Se in qualche misura ci riesce una raccolta di racconti non si può che gioirne, nella speranza che possa essere contagioso, come deve esserlo tutto ciò che ci spinge a riflettere e a interrogarci sull'essenza del nostro esistere.
A cura di Lorenzo Pompeo e Massimo Baglione.
introduzione del Prof. Gabriele Mazzitelli.
Contiene opere di: Alberto De Paulis, Monica Porta, Lorenzo Pompeo, Claudio Lei, Nunzio Campanelli, Vittoria Tomasi, Cristina Cornelio, Marco Vecchi, Antonella Pighin, Nadia Tibaudo, Sonia Piras, Umberto Pasqui, Desirée Ferrarese.
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Un lavoro Fantastico
Antologia di opere ispirate a lavori inventati e ai mestieri del passato riadattati al mondo attuale.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Gabriele Laghi, Alessandro Mazzi, Isabella Galeotti, Marco Bertoli, Carlo Ragonese, Stefania Paganelli, Elegant Stork, Selene Barblan, Domenico De Stefano, Andrea Teodorani, Eliana Farotto, Andrea Perina, Gabriella Pison, F. T. Leo, Ida Dainese, Lisa Striani, Umberto Pasqui, Lucia De Falco, Laura Traverso, Valentino Poppi, Francesca Paolucci, Gianluca Gemelli.
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69 Orizzontale: l'Antologia erotica
Oltre 300 pagine di ottimo erotismo sotto forma di racconti, poesie e illustrazioni. Contiene un racconto della scrittrice Valeria Ferracuti e disegni di Furio Bomben. Ogni testo è abbinato a una domanda in formato "settimana enigmistica" che testerà l'attenzione del lettore. La dura selezione alla quale sono stati sottoposti i partecipanti, garantisce al libro una qualità che raramente è stata raggiunta in passato.
A cura di Massimo Baglione, Angela Di Salvo e Alessandro Napolitano;
in collaborazione con Valeria Ferracuti di mysecretdiary.it;
copertina di Roberta Guardascione;
illustrazioni aggiuntive realizzate da Furio Bomben;
strisce enigmistiche di Diego Capani.
Contiene opere di: Allison Bersani, Gabriella Pison, Gianni Giovannone, Serena Rosata, Simone De Andreis Gerini, Thierry59, Grey Delacroix, Giovanni Altieri, Marina Priorini, Antonella Rita Provenzano, Furio Bomben, Alessandra Gaggioli, Marina Casali, Mew Notice, Enrica Restelli, Valter Padovani, Alessandro Moschini, Tullio Aragona, Elena Girotti, Edoardo Baietti, Gilbert Paraschiva, Gianluigi Redaelli, Connie Furnari, Flavia Ippolito, Mariella Scarano, Piergiorgio Annicchiarico, Poly, Alessio Boni, Carmine Rosano, Alberto Tristano, Barbara Bertucci, Armando D'Amaro, Livin Derevel, Stefano Masetti, Alfio Faedi, Giovanni Gentile, Bruno Elpis, Riccardo Carli Ballola, Roberta Eman, Anna Pisani, Ser Stefano, Riccardo Sartori, Giovanna Amoroso, Jen Ricci, Michele Cogni, Paolo Ferruccio Cuniberti, Claudio Gavina, Valeria Ferracuti.
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Anonimania 2022 (settembre) - Prima edizione
A cura di Il Guru e BraviAutori.it.
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La Gara 66 - Onirica
A cura di Ser Stefano.
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La Gara 48 - Stelle
A cura di Marina Paolucci (con la supervisione di Lodovico Ferrari).
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