Gara 50: commenti, voti, visioni, sproloqui e quant'altro...

[Patrizia Chini]

Mi unisco ai complimenti di Cladinoro... Una bella gara tanto che sono in difficoltà ci sono tre o quattro racconti a cui darei il massimo dei voti.
Allora cerco degli appigli tipo... ho trovato in più di un racconto il pronome “sé”, non seguito da “stesso” o “medesimo”, scritto senz a accento e per me è un errore. Le mie certezze cominciano a vacillare quindi vi chiedo se questa regola è sempre valida.

[Patrizia Chini]

Ho riletto i racconti, corretto la bozza dei commenti che stendevo ad ogni nuovo racconto e sono pronta a iniziare 'sto ingrato compito di valutare.
Premesso che il livello dei racconti è comunque molto buono questo è il mio giudizio...
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“Falsa verità” di Kite
Voto: 2,5
Racconto di genere “gialllo”, poco curato (o è un’impressione mia per i dialoghi scritti senza maiuscole e per qualche refuso… non sono informata su nuove formattazioni del testo?) La prima parte sicuramente è da allegerire, la seconda è più scorrevole.
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“Simulacro senz’anima” di Giorgio Leone
Voto: 3

Racconto imperniato sulla ricerca della verità elevata a motivo di vita con tutti i pro e i contro di una simile meta… unico e assoluto traguardo, a cui mira ogni azione dei membri della famiglia, motivo preso in comodato d’uso dalla loro professione: il magistrato.
Corretto e scorrevole sembra però più una tesi di laurea in giurisprudenza che un racconto anche se ne assume l’aspetto nel finale dove prevale l’azione alla dialettica. Un dibattimento preciso e meticoloso quasi un’arringa che ben si addice al tema della gara e che nei luoghi deputati avrebbe raggiunto la lode o la vittoria della causa ma in questo contesto risilta un po’ noioso.
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“Fa male” di Ser Stefano
Voto: 4
Bel racconto, liberarsi di verità nascoste in un crescendo di perdita di stile senza vergogna e senza limiti.
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“La pioggia” di Nunzio Campanelli
Voto: 5
Crudo e crudele. Scritto con maestria. Merita l’eccellenza.
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”Mary” di Eliseo Palumbo
Voto: 3,5
Racconto di cui è facile anticipare lo snodarsi degli eventi e per questa ragione non ha suscitato in me l’interesse e la giusta curiosità che un racconto, ben scritto come questo, meriterebbe insieme ad una votazione più alta.
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”Di cibo e di morte” di Lodovico
Voto: 4,5
Stile che siriconosce. Storia che segue l’alternarsi delle fasi dell’esistenza umana, colte attraverso il cambiamento del cibo, dall’infanzia alla maturità.
Un tono un po’ dimesso decolla, poi, nel tragico epilogo del finale inaspettato.
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”Violenza domestica” di Annamaria Vernuccio
Voto: 3,5

La prima parte si avvia lentamente allo stesso modo con cui la protagonista prende coscienza del suo problema e decide di risolverlo. Ne ho apprezzato il finale che non è poi tanto scontato perché l’evolversi del la trama poteva avere un epilogo diverso… la scoperta della verità.
Alcune inesattezze o errori di ortografia.
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“” di nembo13
Voto 3

Un elenco di definizioni della verità… alcune mi hanno anche emozionato (voce del padre e guardare la madre), altre forse un po’ ovvie mi hanno lasciato indifferente. In altre parole avrei preferito un racconto.
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“Brucia” di Mastronxo
Voto: 5
Una bella favola sul genere di Pinocchio. Stile, originalità e ritmo catturano e mantengono vivi fino alla fine l’interesse e la curiosità del lettore. .. per questo , secondo il mio personale giudizio, il racconto è nel podio
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“Il palazzo delle bugie“ di Michele
Voto: 4,5
Non manca di originalità e di suspence in un’ambientazione surreale… quasi da incubo in un improbabile “giudizio universale” dove si ripercorrono eventi della vita legati a bugie o verità.
Scorrevole, si lascia leggere facilmente lungo il percorso dal buio alla luce del protagonista. Il finale mi ha lasciato un po’ di curiosità “Quale bugia vera può celare la verità di essere un bugiardo?”.
Qualche refuso.
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[Kite97]

grazie del voto Patrizia, ma ammetto che ho dovuto scrivere tutto in modo stretto per far andare il tutto nel limite, superandolo per poco, giuro che ho letto e riletto tanto prima di postare, ma non ho trovato evidentemente tutto, il programma di scrittura che uso, è Libre office e devo dire che mi sta dando vari problemi, quindi mea culpa

[Giorgio Leone]

L'avevo già notato per Gara 49, ma sono stato zitto perché ero appena arrivato e poi non toccherebbe a me dirlo. Comunque quasi nessuno svolge il tema assegnato e tanto varrebbe lasciarlo libero. Nel caso di specie, non basta scrivere una o più volte, o anche troppe volte, la parola "verità" per raggiungere il risultato. In realtà, ma c'è anche di peggio, qui si è dissertato quasi solo di rapporti di coppia distorti, tradimenti e infedeltà, nonché delle disgraziate o tragiche conseguenze che si verificano quando essi alla fine emergono (tutta qui la "verità"?). Dato che nel punteggio il fuori tema non c'è e non ho alcuna voglia di risultare antipatico, sempre che non lo sia già stato anche se non era mia intenzione, mi autoescludo a norma di regolamento non effettuando valutazioni. Tranne per Michele che non solo è in tema, ma ha immaginato un racconto intrigante e l'ha scritto benissimo. Quindi 5 e tanti auguri.

[Ser Stefano]

Non mi trovi d'accordo Giorgio.
Il bando recita:
"Celata, rivelata, accettata, contestata, distorta, ritrovata, conquistata, sofferta… ognuno ha la sua, eppure è una sola… "
È evidente che la "Verità" del bando è la più ampia interpretabile quindi, i pochi racconti che ho letto, risultano perfettamente in tema.
Se poi, come dici tu, la maggior parte dei racconti vertono su litigi di coppia, tradimenti, etc. questo è un altro paio di maniche, ma mi riserbo di giudicare a fine lettura. Va da se che che il fattore di coppia ci accomuna tutti e lo sentiamo "caro" quindi potrebbe essere possibile, tanto che anche nel tuo racconto c'è UNA verità di coppia.
Mi spiace che i racconti non ti abbiano fornito verità più importanti, continua comunque a seguirci, chissà che non miglioriamo (che è proprio questo il senso delle Gare di Braviautori).

[Nunzio Campanelli]

L'avevo già notato per Gara 49, ma sono stato zitto perché ero appena arrivato e poi non toccherebbe a me dirlo. Comunque quasi nessuno svolge il tema assegnato e tanto varrebbe lasciarlo libero. Nel caso di specie, non basta scrivere una o più volte, o anche troppe volte, la parola "verità" per raggiungere il risultato. In realtà, ma c'è anche di peggio, qui si è dissertato quasi solo di rapporti di coppia distorti, tradimenti e infedeltà, nonché delle disgraziate o tragiche conseguenze che si verificano quando essi alla fine emergono (tutta qui la "verità"?). Dato che nel punteggio il fuori tema non c'è e non ho alcuna voglia di risultare antipatico, sempre che non lo sia già stato anche se non era mia intenzione, mi autoescludo a norma di regolamento non effettuando valutazioni. Tranne per Michele che non solo è in tema, ma ha immaginato un racconto intrigante e l'ha scritto benissimo. Quindi 5 e tanti auguri.

Non vuoi risultare antipatico, ma sembra che tu faccia di tutto per apparirlo. Con la tua dichiarazione praticamente hai detto a una decina circa di persone che non commenterai i loro racconti perché, in sostanza, non meritano nemmeno la fatica di farlo. Almeno questo è quello che è sembrato a me. Probabilmente quello che dici è vero, tutti i racconti sono fuori tema e trattano di argomenti futili, ma credo che ognuno di noi abbia fornito il proprio personale contributo circa l'argomento proposto in ragione delle proprie capacità. Se questo non ti va bene, quale migliore occasione per spiegarci dove, a tuo parere, abbiamo fallito?

[Giorgio Leone]

Tanto per restare in tema, secondo me adesso siete siete andati veramente fuori tema ("chissà che non miglioriamo", "argomenti futili", "dove abbiamo fallito?"). Sembra che io abbia detto che i racconti fanno schifo, ma dove? Ho detto altro e provo a essere più chiaro. Escludendo il mio racconto, che è stato perfettamente commentato da Patrizia i cui suggerimenti sono lieto di accettare, restano 10 racconti. A MIO PARERE, sempre che possa esprimere un parere senza che la gente s'incazzi, 4 sono in tema mentre 6 no. Troppi, credo. Da un punto squisitamente qualitativo per quelli "in tema" avrei dato giudizi che vanno dal 3,5 al 5, mentre per quelli "fuori tema" dall'1 al 4. Ma secondo me, e anche secondo la mia maestra delle elementari, quelli "cannati" non dovrebbero essere neppure valutati. In assenza di criteri specifici, infatti, perché dovrei dare lo stesso voto a componenti delle due diverse "classi", o magari un voto superiore a uno scrittore che, a mio parere, non ha affrontato il tema? In realtà questo è un tema per l'organizzatore.

[Massimo Baglione]

Giorgio, stai creando un putiferio senza motivo. Uno degli scopi delle Gare è commentare, possibilmente in maniera costruttiva.
Se il racconto di Tizio è fuori tema e tu vuoi partecipare alle Gare, allora scrivi due righe sul racconto di Tizio e spieghi la motivazione che te lo fa sembrare fuori tema.
Ma hai deciso di autoescluderdi, quindi direi che il discorso finisce qui e invito quindi tutti a non "incazzarsi" oltre.

[Giorgio Leone]

OK ricevuto. Molto chiaro. Lo farò la prossima volta.

[Mastronxo]

Bah,
Per me ognuno può fare quel che gli pare.
Commentare, stare zitto, prendere in giro la gente, ruttare a tutta bocca o mandare tutti i quel paese. Accettando le conseguenze delle proprie scelte.
Tuttavia, se si sceglie di partecipare a un gioco che prevede delle regole le regole vanno rispettate.
La soluzione che vedo io è commentare tutti i racconti senza dare voto, per non mancare di rispetto a chi ha cercato di scrivere un racconto con i crismi.
Altrimenti sembra solo una soluzione di comodo accampata per non dover perdere tempo.

[Lodovico]

E' un peccato che il discorso sia così polemico, perché, in realtà, in parte condivido il pensiero di Giorgio Leone. Il problema della aderenza al bando dei racconti esiste. Più volte, direi quasi sempre, mi è capitato di abbassare il voto ai racconti nel momento di doverli giudicare perché mi parevano scarsamente aderenti al tema o dove l'argomento del bando era stato "infilato a forza". A volte l'ho fatto anche notare nei commenti.
Il tema di un bando letterario, però, secondo me, non deve essere inteso come il tema delle elementari. Non siamo qui per scrivere saggi scientifici sulla verità, anche perché sarebbe fortemente limitante.
Non voglio fare l'esperto, ma, delle 50 gare di Braviautori ne ho fatte almeno 20, e partecipo anche a premi letterari e pubblicazioni fuori di qui. Nella maggioranza dei casi il tema del bando viene visto, anche dalle giurie, come uno "spunto" e quasi sempre interpretabile con grande libertà. Tutto ciò anche per evitare di avere racconti "fotocopia". Sta poi all'autore fare in modo che la sua interpretazione sia comprensibile e condivisibile e al giudice accettarne l'aderenza al bando.
Insomma, al di là della forma polemica del post di Giorgio Leone,che non condivido, pure io tendo a preferire racconti che si attengano al tema, ma "cum grano salis". Se il tema è "il mare", non è necessario che tutto il racconto si svolga su una nave o una zattera, ma nemmeno in un rifugio alpino dove si trova una foto di Laigueglia. E se il protagonista dormisse tranquillo nel suo lettino a Courmayeur sognando di diventare un marinaio? Sarebbe in tema?
E' anche importante che la scrittura sia corretta e ordinata, abbasserò il voto a chi scrive "sé" pronome senza accento o un condizionale al posto di un congiuntivo, ma non mi rifiuterò di giudicarlo perché ci sono dieci errori come faceva la mia maestra.
Per finire. Il mio racconto è indubbiamente tra i sei che sono, secondo Giorgio, fuori tema. Lo sarebbe stato lo stesso se il tema fosse stato il cibo (si parla di omicidio) o se fosse stato il suicidio (si parla di rapporti di coppia).
In ogni caso si può anche parlare di questi temi senza per forza "incazzarsi", come dice Massimo, e litigare.

P.S. Il discorso è generico, non ho ancora avuto il tempo di leggere i racconti di questa gara, nemmeno quello di Giorgio Leone e quindi non mi riferisco a nessuno.

[Patrizia Chini]

Tutti, dico tutti, gli interventi di questo dibattito esprimono una parte di verità e ognuno crede che sia non dico l’unica ma la più importante. Per questo è molto difficile esprimere un voto che sia giusto e condivisibile da tutti… così è stato per me e così sarà per chi ancora deve dare la propria valutazione. Alla fine, si scende a dei compromessi a volte neppure coscienti ma che dipendono tutti dal gusto personale che si forma nel tempo e ci porta a essere più vicini a certi testi o argomenti o generi letterari piuttosto che a altri.
Visto che tra le regole non c’è una scaletta con dei punti da valutare, tipo “Correttezza, stile e attinenza al tema”, le valutazioni creeranno sempre discussioni. D’altra parte anche la scaletta non può dare certezza di obiettività anzi, secondo me “impastoierebbe” il giudizio…
Allora? Rispondo per me: partecipo e accetto dall'1 al 5 (certo l'1 non mi garba più di tanto ma ci sta)
Pronti? Sparate! Come dice Cladinoro "siate spietati!"

[Cladinoro]

Qual'è la verità in tutta questa faccenda? Il paradosso è che si discuta di verità nella gara che ha la verità come tema? Boh, e a parte gli scherzi, invito Giorgio a ripensarci, anzi te lo scrivo in maiuscolo ASPETTO I TUOI VOTI GIORGIO NON DELUDERMI!!!
Intanto non è vero che nel voto non si possa inserire l'attinenza dello scritto al tema posto dalla gara, se un racconto per stile, empatia o altro vale 5 ma è fuori tema, io personalmente gli assegno un bel 2, chiaro no? Allora per ogni racconto parto da 5, poi leggendo mi accorgo di errori grammaticali o di sintassi e il voto scende a 4, poi continuando mi annoiarmi leggendo e siamo a 3, infine valuto che il tema del bando non è stato rispettato e scendo a 2, e se proprio devo dirla tutta quella Patrizia Chini (perdonami Patrizia se ti uso come esempio) mi sta proprio sulle sfere della biro, per questo il suo racconto merita un bel 1! Ecco che ognuno è libero di votare come gli pare, valutando l'elaborato appena letto nella sua interezza e non sottovalutando nessun aspetto. Quello che ritengo sia importante fare non è tanto schedare i racconti con cifre che rappresentano una classe di merito, ma aiutare lo scrittore nel capire dove ha sbagliato e soprattutto in cosa migliorare. Patrizia ha cominciato bene quindi a lei dedico un mazzo di rose del colore che preferisce e invito tutti a mettere da parte le polemiche e leggere i racconti degli altri per valutarli al meglio ok? In bocca al lupo e lo ripeto, siate spietati!!!!

[Michele]

I commenti sono la parte più intrigante delle GARE, da una parte impariamo, e dall'altra ci divertiamo a massacrare i racconti altrui...

[Nunzio Campanelli]

I miei commenti:


Falsa Verità - Kite 97
Lettura faticosa, scrittura trasandata e una trama che, una volta giunti al termine, ti impone di domandarti: e allora?
Voto 2


Simulacro senz’anima – Giorgio Leone
Bella scrittura, lettura scorrevole. Debole la trama. Racconto atipico, dove non prevale l’interesse per la narrazione di una storia quanto piuttosto la necessità di dimostrare un teorema. L’attenzione del lettore, però, si attenua man mano che si prosegue la lettura.
Voto 3,5

Fa male – Ser Stefano
Vera e propria Fiera della Vanità in scala ridotta. La consapevolezza della fine che si avvicina altera progressivamente i freni inibitori dei due protagonisti, fino alla reciproca manifestazione di un odio profondo. Ben scritto.
Voto 4,5

L’Impiegata – Patrizia Chini
Ben scritto e di buona lettura. Le domande che si pone alla fine la protagonista sembrano collocare la storia in altri tempi, quando era opinione comune che fosse la donna a provocare l’uomo il quale, naturalmente, sembrava non stesse aspettando altro. Storie di un’Italia che, semmai esistita se non sulle pellicole dei “B-movie” degli anni settanta, oggi è praticamente estinta.
Voto 3,5

Mary – Eliseo Palumbo
Buona scrittura. La trama, però, è quasi inconsistente, e alla fine la lettura tende ad annoiare.
Voto 3

Di cibo e di morte – Lodovico
Finito di leggere il racconto, mi viene naturale chiederti se hai mai provato. Il cianuro con la verdura, dico. Basta la fantasia, merce profusa a fiumi in questo bel racconto. Tanto anticonvenzionale quanto piacevole alla lettura. Riduco il voto di mezzo punto solo perché il tema proposto viene affrontato di …sponda.
Voto 4,5

Violenza domestica – Annamaria Vernuccio
Testo scorrevole anche se alcune inesattezze non agevolano la lettura. Da sistemare anche la punteggiatura. Storia ordinaria di vite disgraziate, che purtroppo rimane un po’ piatta. Una maggiore caratterizzazione dei personaggi avrebbe apportato, a mio parere, maggior spessore.
Voto 3,5

Nembo 13
Mille definizioni della verità portano alla conclusione che in realtà… non esiste. Forse hai ragione. Secondo me ognuno di noi ne possiede un pezzetto. Se li mettessimo tutti insieme, allora si che la riconosceremo.
Voto 4

Brucia – Mastronxo
Criptico. Almeno per me. Ciò che ho inteso dalla lettura di questo racconto, e che la conoscenza della verità è affascinante ma impone sofferenza. Ben scritto.
Voto 4

Il palazzo delle bugie – Michele
Hai riscritto il paradosso del mentitore. Quello di Epimenide cretese, che afferma che tutti i cretesi sono bugiardi. Il dottor Trotta, del palazzo delle bugie dice che Luigi Zeno è un bugiardo. Però, se così fosse, avrebbe detto una verità. E nessuno, al palazzo delle bugie, dice la verità. Mi piace il tono surreale che pervade questo racconto e la sensazione, una volta giunti alla fine, di essere ritornati all’inizio.
Voto 4,5

[Eliseo Palumbo]

alla prossima gara mi butto sul grottesco e vai con la fantasia !!!

[Cladinoro]

Buonasera a tutti i partecipanti di gara 50, stavo facendo qualche effimero calcolo dopo le prime due votazioni e devo dirvi che siete quasi tutti pronti ad aggiudicarvi il titolo. Poco più di 48 ore e si chiude mi raccomando votate, commentate, sottolineate in blu o in rosso, distruggete o esaltate, ma soprattutto abbiate cura dei racconti degli altri. Vi aspetto, domani mattina scommetto in qualche altro voto, quindi forza forza forza, e mi raccomando....siate spietati!!!

[Mastronxo]

Porca miseria, entro domani sera i commenti? ero abituato alle canoniche due settimane...
Per fortuna non prevedo di far niente domani

[Mastronxo]

Chiedo scusa già da ora, la mia canonica brutalità assume in questo momento connotati di crudeltà per alcuni racconti.
Il motivo è che ho cercato di essere sintetico, no giri di parole.
Non c'è cattiveria.

KITE97 – FALSA VERITÀ
Racconto “riassuntivo”, con numerose frasi fatte e situazioni già viste. Trovo che il difetto peggiore sia l’assenza di coinvolgimento e di emozioni, dovuta sia alla presenza di discorsi diretti artificiosi che sfociano più volte nell’infodump (il discorso diretto è il sale dei personaggi) sia al tentativo di narrare troppo in troppo poco spazio.
VOTO 2

GIORGIO LEONE – SIMULACRO SENZ’ANIMA
Non riesco a capire se l’intento dell’autore di “disanimare” il racconto fosse ricercato o meno, dovrei leggere qualche altro suo lavoro per capirlo. In pratica non succede niente fino quasi alla fine: per tre quarti buoni il narrato è tale, privo di scosse e di passione. Dico che potrebbe essere voluto proprio per far capire che la verità senza pathos non è nulla, come ribadisce nelle battute terminali. Con questa svolta potrebbe assumere un significato pregnante, tuttavia dentro di me rimane un po’ di noia e la mancanza di desiderio di volerlo rileggere. L’sms è un guizzo giallo in mezzo al grigio, anche se il “per scop” poteva risparmiarselo… Cosa ci dovrebbe andare a letto insieme a fare altrimenti?
Nel dubbio, mantengo il voto in media.
VOTO 2,5

SER STEFANO – FA MALE
Uno dei racconti della tornata che definirei veramente tale. I parametri “oggettivi” sono tutti presenti: c’è uno stile, ci sono due personaggi, c’è l’ambiente con una certa atmosfera (che è la base più solida di un’opera per farla ricordare), grammaticalmente corretto anche se il soggetto è troppo spesso ballerino. Ecco, diciamo che c’è tutto. Manca solo un’idea all’altezza che illumini tutto, sembra di guardare al di là di un sipario aperto dove le luci di scena sono troppo deboli. Ah, non ho sentito freddo 
VOTO 3,5

PATRIZIA CHINI – L’IMPIEGATA
Sono un po’ combattuto, perché è scritto piuttosto bene ed è scorrevole. Il problema a mio avviso è che, una volta percepita la direzione in cui punta il racconto… Be’ la direzione resta quella. Forse racconto autobiografico o che riporta una buona parte di realtà vissuta, tuttavia un osservatore esterno percepisce poco di quanto in realtà ci sia dentro. Punterei maggiormente sul curare l’ambientazione in modo che anche il lettore possa percepire sulla sua pelle (brrr…) quanto la protagonista stia vivendo e abbia vissuto.
Nella media.
VOTO 2,5

NUNZIO CAMPANELLI – LA PIOGGIA
Come ho già detto tempo addietro, l’interiorità dell’autore esce fuori prepotente da quanto scrive. Il racconto ha ritmo, ma ancor meglio il racconto è sentito.
La differenza sta qui.
VOTO 4

ELISEO PALUMBO – MARY
Qui c’è un lumicino di stile, è sempre una buona cosa quando gli “scrittori” nel mondo sono così tanti. Nei prossimi lavori mi concentrerei sul perfezionare questo punto, potrebbe diventare il punto forte della tua personalità.
Peccato che sia scritto parecchio di fretta e che non racconti chissà che cosa. Tuttavia i due personaggi sono abbastanza ben caratterizzati (lasciando perdere Mario, anonimo anche a causa di quel nome così comune da renderlo “massa informe”) da farmi propendere per un voto leggermente sopra la media.
VOTO 3

LODOVICO – DI CIBO E DI MORTE
Intrigante.
Scandisci lo scorrere del tempo con delle pietanze permettendo a chi legge di assaporare i diversi momenti. In questo modo aiuti anche la memoria. Mi è piaciuto “trofie al pesto”, stupisce.
Il difetto è che è la solita storia, sentita ovunque, più volte anche in questa gara.
VOTO 3,5

ANNAMARIA VERNUCCIO – VIOLENZA DOMESTICA
Tema rischioso, soprattutto per chi commenta. Soprattutto quando chi scrive è donna e chi commenta è uomo. Infatti il tema non lo commenterò.
Dirò solo, sinteticamente, che non condivido la soluzione ricercata dalla donna. Si può comprendere, viene la tentazione di battere le mani, ma in questo modo lei continua a nascondersi e non crescerà mai. Scritto bene.
VOTO 2,5

NEMBO13
Impossibile dare un voto.
Non è un racconto.
Sono un tot di aforismi, alcuni preziosi, altri meno, alcuni da ricordare, altri no. Alcuni non li ho capiti, tutti hanno il significato che ciascuno di noi può dare loro.
Mi sono piaciuti “Verità è far finta di amare per non ferire” e il terribile “Verità è guardare la mamma, sorriderle e sapere che fra poco non ci sarà più.”
Quello con maggior significato è “Verità è rendersi conto che non siamo nulla.”
VOTO 2,5 ma solo per i motivi che ho detto all’inizio. Mi piacerebbe dare di più. Consiglio di prendere quattro o cinque di queste frasi, quelle a cui tieni di più, e estrarne un racconto in maniera che si colleghino fra loro.

MICHELE – IL PALAZZO DELLE BUGIE
Questo si distingue, peccato che sia pieno di errori, soprattutto verbali, sicuramente di distrazione per il poco tempo che ti sei dato a disposizione.
Sono d’accordo su quanto tu pensi. Ero e probabilmente ancora sono un bugiardo patologico, come non esserlo? 
Da sviluppare.
VOTO 3,5

[Cladinoro]

Bene, crudele e spietato al punto giusto Mastronxo, mi piacciono i tuoi commenti perchè sono carichi di consigli e valutazioni oggettive. Forza braviautori non fatemi fare le ore piccole che domani mattina ho una garetta di 10 km tra le saline di Margherita di Savoia, aspetto i vostri voti

[Mastronxo]

10 km?
Ma dai, quello è solo riscaldamento

[Ser Stefano]

Mi scuso per i commenti veloci e magari non precisi, ma non è facile fare tutto questo con due bestioline che ti chiamano ogni 5 minuti xd
Per qualsiasi delucidazione contattatemi in privato o pubblicamente.

Falsa verità
Racconto noir poliziesco/psicologico. Il fattore psicologico salva il resto che sa un po' di già letto e già visto.
contro
Da quando all'inizio hai detto che soffriva di vuoti di memoria è stato subito ovvio che era lui l'assassino
"gli e lo" è inguardabile. O "glielo" o al linite se proprio devi "glie lo".
Pro
Racconto scorrevole e piacevole.
Molto bella la chiusura sull'innocenza.
Voto 3

Simulacro senz'anima
contro
Prima parte noiosa per poi liquidare tre morti in una frase, riequilibrerei le parti. Il titolo, la prima parte e la chiusura fanno pensare a un racconto serio, ma il fatto che la moglie di suo zio scappi con un trapezista del circo e il testo del sms mi riporta a un film trash anni '80.
Che io sappia, ma potrei anche sbagliarmi, non esiste l'autoinvio ai 160 caratteri.
Pro
Scrittura molto buona e fluida. Nonostante sia comunque un testo "ostico" risulta leggibile e interessante, e non è cosa da poco conto
Mi è piaciuta l'idea della verità sull'sms, divertente, il concetto di verità che si scontra con la realtà.
Voto 3


L'impiegata
Il titolo mi aveva fatto pensare a un erotico, ma nonostante si parli comunque di sesso, è tutt'altra cosa. Uffa 
Pro
Storia coinvolgente che con l'aumentare delle avance, tiene incollato per sapere fin dove si spinge la cosa.
Contro
Un po' strano il comportamento di lei, che vuole denunciarlo per i complimenti, ma non lo fa quando passa ai fatti.
La verità, accennata solo alla fine, sembra un po' forzata. Sarebbe stato meglio se i quesiti se li fosse posti durante tutto il racconto così da dare una continuità al tutto e non solo una considerazione finale.
Voto 3

La pioggia
Racconto duro e triste.
Pro
Mix di azione e pathos che mi convince
Contro
Qualche passaggio un po' "strano", da sistemare o rivedere: la reazione del "pedofilo", il fatto di non "riuscire a entrare in casa", anche la verità di per se è un po' criptica da capire (un racconto di questo tipo preferirebbe una cosa secca, un pugno sullo stomaco).
Voto 4

Mary
Racconto d'amore in stile giovanile (che non è che mi piaccia poi tanto)
Pro
Mi piace il tratto che hai dato a Ezio, quello dello spaccone. Un po' meno Mary che mi sembra una figura svampita
Contro
Ingarbugliato. L'incipit mi da Mary e Mario (un po' di fantasia coi nomi ahahaha),e poi parte la storia di Ezio. Non mi convince.
Verità un po' inutile, ai fini del racconto non cambia niente.
Voto 2

Di cibo e di morte
Interessante intreccio tra cibo e vita reale.
Pro
Molto originale. Sei riuscito a incastrare bene le tipologie di cibo per ogni situazione
Scrittura fluida che, nonostante i numerosi stacchi, non ti fa perdere il piacere alla lettura
Contro
Verità poco centrale sul racconto che è per lo più la storia di questo uomo.
Voto 4

Violenza domestica
Racconto, purtroppo attualissimo, sui soprusi alle donne.
Pro
Mi è piaciuto molto la figura del maschio, così ignobile e vile e così rispondente a certi individui che pure conosco. La vendetta che si consuma sulla traccia di quello che ha subito (almeno nella versione ufficiale del marito) è buona.
Contro
I personaggi forse un po’ stereotipati, la moglie remissiva, l’orco marito, la madre che asseconda le violenze (a cui ho sempre faticato a credere), etc. Manca un qualcosa di originale.
Anche in questo caso, la verità non è il perno del racconto, ma influisce solo nella parte finale.
Voto 3,5

Senza titolo (Nembo13)
Racconto che non è un racconto. Difficile interpretazione rispetto ai tradizionali canoni
Pro
Coraggio di sperimentare vie nuove e di proporre qualcosa che grida rispetto a tutti gli altri. Alcune verità fanno oggettivamente riflettere
Contro
Alcune verità sono abbastanza banali.
E’ più simile a una poesia che a un racconto. E di base non sono amante di questo genere. Però il pezzo è comunque carino quindi sono indeciso tra 2 e 4.
Quindi voto 3.5

Brucia
Racconto horror a metà tra pinocchio e l’incendiaria
Pro
Molto insolita e interessante la storia di Bimbo che brucia se dice una verità. Verità che ricopre importanza su tutto il racconto
Contro
Non ho capito il senso del tornare a 5 anni! Boh.
Darei 5, ma sta cosa proprio non l’ho capita, quindi voto 4,5

Il palazzo delle bugie
Strano racconto che non capisco sia fantascientifico o mistico
Pro
Racconto molto singolare e accattivante. Scritto bene e con un’ottima trama.
Contro
Le descrizioni della città mi annoiano. Non in particolare queste, proprie tutte! Avrei evitato il concetto di verità a livello globale per mantenermi a una verità personale. Il cambio repentino di vista del giornalista quando vede le proprie bugie mi lascia un po’ perplesso, troppo veloce il cambiamento.
Voto 4,5

[Cladinoro]

Bene bene, si continua a votare, allora approfitto dell'attenzione generale per richiamare due partecipanti all'ordine:
Eliseo Palumbo manca l'immagine allegata ala racconto per l'e-book, e nembo 13 dammi un titolo per il tuo scritto ok? Aspetto vostre notizie sono fiducioso, ora andate e non peccate più mi raccomando!!! (lo so che il sabato sera è di peccaminoso per definizione, qundi vi concedo una proroga alla redenzione da domenica mattina, poi non dite che non sono magnanimo)

[nembo13]

Verità, verit, veri, ver, ve, v, v, ev, rev, irev, tirev, àtireV
.
Verità alla specchio.
….
Il titolo è in queste due righe scritte sopra…
.

Sono contento delle critiche in quanto inconsapevolmente siete caduti nel tranello che vi ho fatto.
La verità è nascosta anche nel simbolo del disegno.
Bastava essere attenti e un pò scrutatori dell’animo umano.
Ci sono righi scritti di verità “sciocche” (le punte contrapposte) ma poi sciocche per chi?
Chi da la misura della verità ? E verità "immense" le curve “grasse” del simbolo, ma TUTTE sono sempre verità…e ne mancano milioni.
Poi come sempre noi umani leggiamo con una velatura di critica, inconsapevoli fino in fondo,a volte svogliati uccisi dal nostro ego, dove la formula matematica creata da un risultato scritto prima, ma è solo per pochi.
La matematica dell’uno più uno è semplice… sono gli scritti "cuore amore fiore dolore" ect.
La matematica quantistica è un’altra cosa... come sperimentare nuove forme di scritti.
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Questi sotto sono i miei voti.
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Falsa verità –Kite97
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Peccato per il finale. Sembra scritto e buttato di fretta. Però il racconto mi aveva preso.
Voto 2

Simulacro senz’anima - Giorgio Leone
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Scritto benissimo, ma un quasi senza storia. Trovo un sospeso nel finale che lascia lì.
Voto 3
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Fa male- Ser Stefano
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Storia carina, quasi reale si legge bene con ritmo fino alla fine.
Voto 4,5


L’impiegata -Patrizia Chini
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In ogni caso l’animale uomo ha torto marcio.

Voto 2,5

La pioggia – Nunzio Campanelli
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Mi aspettavo qualcosa di più convincente, in ogni caso la storia c’è.

Voto 3,5


Mary – Eliseo Palumbo
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Bella storia con finale bello (nostalgia per me…)

Voto 4,5

Di cibo e di morte- Lodovico
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Semplicemente favoloso, una vita fino alla morte. Grande è stato un piacere leggerlo.
Per me sei il vincitore.

Voto 5

Violenza domestica – Annamaria Vernuccio
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Non mi è piaciuto il racconto, il finale era scontato. Mi aspettavo molto di più fin dal titolo.
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Voto 2
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Brucia – Mastronxo
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Nessuna valutazione
Voto 1,5



Il Palazzo delle Bugie - Michele
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Non mi è piaciuto
Voto 1

[Lodovico]

Ragazzi,abbiate pietà, arrivo a casa ora, stravolto. Avrei voluto partecipate ai commenti e ai voti, ma non credo di farcela. Se ho un attimo di lucidità prima di mezzanotte lo faccio.

[Cladinoro]

Ti aspettiamo Lodovico

[Michele]

Amici ecco i miei commenti.

KITE97 – FALSA VERITÀ 2
Racconto molto stereotipato, con imprecisioni e frasi fatte, sembra il classico poliziesco americano. Credo che avresti dovuto curare meglio i dettagli tipo: Non puoi chiamare un amico e collega e dirgli semplicemente di raggiungerlo in centrarle perché hai una terribile notizia da dargli, il minimo e andare a casa sua e comunicargli l’accaduto. Il protagonista soffre di una sorta di bipolarismo, o ricorda tutto e quindi difficilmente cadrebbe in una svista così banale da farlo incastrare, è pur sempre un poliziotto, oppure non ricorda niente, quindi nemmeno come la moglie sia stata uccisa. Il protagonista è accusato di altri 18 omicidi: per l’omicidio della moglie e il compagno probabilmente il movente è la gelosia, e lo stesso anche per le altre donne? Oppure c’è altro?

SIMULACRO SENZ'ANIMA 3,5
L’inizio è troppo descrittivo, usi due terzi del racconto per dirci quanto è importante la verità in questa famiglia, bastava, secondo me, inserire qualche episodio della vita del protagonista che con due genitori del genere deve essere stata molto difficile. Per il resto è scritto benissimo.

SER STEFANO FA MALE 4,5
Trama trita e ritrita: la classica coppia pronta a scoppiare, e come miccia la consapevolezza di una lenta morte. Buoni i dialoghi, l’ambientazione e i personaggi. Stile inconfondibile.

PATRIZIA CHINI – L’IMPIEGATA 3,5
I dubbi della protagonista ci accompagnano per tutto il racconto e ci fai sentire pienamente il continuo tediare da parte dell’uomo. Peccato che la donna alla fine non si prende una bella rivincita ma vivrà sempre con i suoi dubbi.

NUNZIO CAMPANELLI – LA PIOGGIA 3,5
Buona l’ambientazione, scrittura pulita e scorrevole, ma mi ha convinto poco la reazione del tizio, non gli fai dire niente, e come esecuzione non mi pare gran ché, prima lo fai allontanare e poi lo uccidi, dovresti fargli ben capire perché lo stai uccidendo, se mai farlo inginocchiare e pregare. Anche il suicidio mi sembra forzato, se il protagonista decide di espiare le proprie colpe trasformandosi in un killer e pulire il mondo dai vermi perché poi decide di uccidersi?

ELISEO PALUMBO – MARY 2,5
Inizi parlandoci di Mario ma poi subito il discorso si sposta su Ezio confondendo il lettore. Oltre che un incontro non proprio romantico, alcuni ricordi e un tradimento non ci dici molto di questo grande amore fra Mary e Ezio e il finale risulta poco convincente.

LODOVICO – DI CIBO E DI MORTE 4,5
Geniale, cibo e vita in un menu da leccarsi i baffi, peccato per l’ultimo pasto che al protagonista resterà sullo stomaco.

ANNAMARIA VERNUCCIO – VIOLENZA DOMESTICA - 3
Il racconto si legge tutto d’un fiato, traspare chiaramente la frustrazione e l’impotenza della protagonista, il finale sembra riscattarla da una vita di abusi ma lo trovo un po’ forzato, purtroppo situazioni di questo tipo raramente si risolvono in questo modo, chi subisce ed è solo muore solo.

MASTRONXO BRUCIA – 3
Ho dovuto rileggere più volte il tuo racconto alla fine ho capito solo che una triste maledizione ha colpito questo bambino costretto a dire per tutta la vita la verità…

NEMBO13 – 1,5
Non so proprio come giudicare questo racconto(?) alcune dalle verità da te elencate fanno riflettere, altre sono vita quotidiana altre ancora solo banalità…

[Cladinoro]

Termina ufficialmente GARA 50

[Cladinoro]

Secondo i miei calcoli questa è la classifica al netto degli esclusi:
21 "Ser Stefano FA MALE"
20 "Nunzio Campanelli LA PIOGGIA"
18 nembo
18 "mastronxo BRUCIA"
18 "michele IL PALAZZO DELLE BUGIE"
15 "patrizi chini L’IMPIEGATA"

vince GARA 50.........squillino le trombe......SER STEFANO!!!!! Complimenti

[Massimo Baglione]

Per favore... ancora Ser stefano no, eh?
Chi se lo sopporta a quello...