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La sua pensione bastava a mala pena per arrivare alla fine del mese e in più incominciava ad accusare lo scorrere del tempo, il passare degli anni: si sentiva stanco e piuttosto insicuro. Comprese, pertanto, di dover fare delle scelte più adeguate alla sua età, e tra queste c'era lei, soprattutto lei. Certamente con quella decisione sarebbe cambiato il suo stile di vita, diventando di conseguenza più pacato, meno convulso, e soprattutto meno costoso. Sovente dovevano recarsi a fare dei controlli a cui seguivano degli interventi: ma non appena finivano di sistemare una parte ne andava a pallino un'altra. Provò in tutti i modi a prolungarle la vita, parlò di lei in giro, la propose, ma tutto fu inutile. Era ormai troppo compromessa, soprattutto nel suo intimo più che per l'aspetto esteriore; non interessava più a nessuno. Non rimase che la soluzione estrema.
Quando quel mattino arrivarono in quel luogo ebbe l'impressione di trovarsi all'interno di un paesaggio lunare: anomalo, triste e grigio. Pioveva e ciò contribuiva a rendere ancora più cupo ciò che li circondava. Fu quello il loro ultimo viaggio. Appena giunti la lasciò sola, doveva andare a compilare gli incartamenti necessari per dare il via a quanto aveva deciso di fare. Quando fu nell'ufficio chiese se era possibile salvare qualche cosa di lei. Dissero di no, che non era proprio possibile.
Al termine del disbrigo pratiche si decise a ritornare a casa. Mentre si incamminava dai suoi occhi stanchi scendevano grosse lacrime. In più un dolore intenso, a livello del suo povero cuore sensibile, gli procurava una sorta di malessere generale. La guardò ancora. Era lì, dove l'aveva lasciata poco prima. Sembrava ringiovanita, la pioggia rendeva lucida la sua "pelle" che risplendeva argentea. Sapeva cosa sarebbe accaduto da lì a breve. L'avrebbero stritolata senza pietà per poi depositarla a ingrandire, ulteriormente, uno dei tanti cumuli ferrosi che facevano parte di quel luogo: in cui vi erano anche enormi gru, auto che aspettavano la loro sorte, grossi camion e un rumore infernale.
Cercò di scacciare pensieri e visioni tristi. Ecco, disse a se stesso, adesso è tutto finito. Sapeva che si era appena concluso un ciclo della sua esistenza. Lei era stata l'ultima. Sarebbe andato ad acquistare il city-pass e per un intero anno avrebbe potuto circolare liberamente su tutti i mezzi pubblici della sua città. E con ciò, pensò, fine dei problemi di parcheggio, bollo, carburante, assicurazione e, non solo. Certo, avrebbe risparmiato molto… Si girò ancora a guardarla per l'ultima volta, sapeva che non l'avrebbe rivista mai più. Il viaggio di ritorno gli parve strano e doloroso; sentiva fortemente la sua mancanza.
Era già trascorso del tempo da quel giorno dell'addio. Ma quell'uomo, dall'essenza non del tutto comune, non l'aveva ancora dimenticata. Continuava a provare dolore e nostalgia al suo ricordo. Sovente la vedeva, si fa per dire... Non era stata una fuori serie e di conseguenza era facile incontrarne di simili in circolazione. A volte, mentre passeggiava lentamente nella sua città, all'improvviso se la ritrovava davanti. E quando succedeva, il suo cuore, incredibilmente, accelerava i battiti: come fosse stato un amore umano, perduto e mai dimenticato. E allora la seguiva rincorrendola con lo sguardo trepidante sino a quando scompariva ai suoi occhi, che non potevano scorgerla più. In quei fugaci momenti provava una profonda gioia, gli pareva di averla ancora accanto a sé. Infine, smarrito, confuso e addolorato, faceva ritorno alla realtà: lei non c'era più.
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Re: Lei
Commento: Lei
Le parole che seguono spiegano e ripetono quello che hai già raccontato prima, non aggiungono nulla.
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Ti segnalo qualche ripetizione di troppo: due volte “lo scorrere del tempo” (che, per giunta, l’ultimo messo in parallelo con “il passare degli anni” che esprime l’identica cosa).
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Re: Lei
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alla quarta riga il dubbio era sciolto.
la storiella è simpatica, anche se non mi ha preso più di tanto. raccontare dell'amore per qualcosa di materiale, che comunque ti fa compagnia e, a tratti, è addirittura indispensabile, non è comune. e questo è un punto a favore.
buone le descrizioni e abbastanza sentito lo struggimento di lui quando la deve abbandonare.
nel complesso è forse un po' troppo piatto, però è di piacevole lettura.
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Re: Lei
Grazie anche a te per aver letto e commentato il mio racconto.ElianaF ha scritto: 02/01/2020, 22:05 Storia graziosa che si lascia leggere, una favola per adulti che si affezionano agli oggetti come fossero compagni di vita. Al tuo posto avrei terminato il racconto con la frase: "Si girò ancora a guardarla per l'ultima volta, sapeva che non l'avrebbe rivista mai più".
Le parole che seguono spiegano e ripetono quello che hai già raccontato prima, non aggiungono nulla.
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Re: commento
Ti ringrazio per aver letto il mio breve racconto e per aver espresso la tua valutazione descritta al meglio.Fausto Scatoli ha scritto: 03/01/2020, 18:22 onestamente, dopo le prime due righe ho pensato che LEI potesse essere una casa o una macchina.
alla quarta riga il dubbio era sciolto.
la storiella è simpatica, anche se non mi ha preso più di tanto. raccontare dell'amore per qualcosa di materiale, che comunque ti fa compagnia e, a tratti, è addirittura indispensabile, non è comune. e questo è un punto a favore.
buone le descrizioni e abbastanza sentito lo struggimento di lui quando la deve abbandonare.
nel complesso è forse un po' troppo piatto, però è di piacevole lettura.
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Fortunatamente ha rottamato solo una macchina alla quale si era molto affezionato.
La frase "Appena la vide comprese che era ciò che desiderava *avere*, e allora mise in atto ogni strategia possibile al fine di *farla sua*, e ci riuscì" ha fin da principio fatto intuire che che quella Lei fosse particolare e che il "mandrillo" non mirasse esattamente, come dire, alla sua eventuale virtù.
Sarei rimasto male se così non fosse stato.
Bello, nell'insieme mi è piaciuto per tutti i particolari complessivamente descritti, controlli, interventi, incartamenti e pratiche comprese.
Lo ho trovato anche divertente.
Per me massimo dei voti: 5.
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Re: Commento
Grazie Teseo, mi ha fatto davvero piacere il tuo parere positivo descritto anche così tanto simpaticamente. Grazie ancora, ciaoTeseo Tesei ha scritto: 04/01/2020, 18:45 Temevo che il protagonista volesse rottamare la moglie perché non riusciva più a mantenerla.
Fortunatamente ha rottamato solo una macchina alla quale si era molto affezionato.
La frase "Appena la vide comprese che era ciò che desiderava *avere*, e allora mise in atto ogni strategia possibile al fine di *farla sua*, e ci riuscì" ha fin da principio fatto intuire che che quella Lei fosse particolare e che il "mandrillo" non mirasse esattamente, come dire, alla sua eventuale virtù.
Sarei rimasto male se così non fosse stato.
Bello, nell'insieme mi è piaciuto per tutti i particolari complessivamente descritti, controlli, interventi, incartamenti e pratiche comprese.
Lo ho trovato anche divertente.
Per me massimo dei voti: 5.
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Re: Commento
E' vero quello che dici Roberto, si ricordano le auto avute, soprattutto la prima. Ma io ricordo bene anche le altre, nel corso degli anni sono state diverse. E probabilmente sarà un dispiacere, forse lo stesso provato dal protagonista della storia, quando arriverà l'ultima. Ma non pensiamoci, c'è ancora tempo... Grazie molte per i commenti positivi al mio racconto. Sei sempre carino e attento nelle tue valutazioni. Grazie ancora, ciaoRoberto Bonfanti ha scritto: 04/01/2020, 22:00 Questo racconto più che sull’effetto sorpresa, che è durato poche righe, almeno per me, gioca su un meccanismo che è comune per molte persone (e ci riesce benissimo): quello di personificare e affezionarsi a un oggetto, ma non uno qualsiasi, a un auto, che per molti non si limita a essere un semplice mezzo di locomozione, ma diventa compagna di vita, nella buona e nella cattiva sorte, rifugio e protezione, presente in alcuni dei momenti più importanti dell’esistenza, simbolo di indipendenza e di libertà. Va considerato che spesso l’automobile è anche status symbol, surrogato della personalità; non è questo il caso. Personalmente ricordo con affetto la mia prima auto, da neopatentato, per tutti quei motivi a cui accennavo prima, probabilmente proverò dei sentimenti simili a quelli del protagonista del tuo racconto per l’ultima che guiderò. E te lo dice uno che ama più le moto che le quattro ruote, ma il meccanismo è lo stesso. Brava.
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Qualche ripetizione (quel mattino arrivarono in quel posto) e qualche tempo verbale da rivedere, secondo me.
"Certamente l'essenza di quell'uomo non è da considerarsi del tutto comune, forse non è poi così frequente provare dolore per ciò che non è un'umana creatura, eppure succede, a lui era accaduto." Questa spiegazione la toglierei, non serve il racconto già dice tutto.
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Re: Commento
grazie molte Stefyp per aver letto e commentato il mio racconto. E grazie anche per i suggerimenti dati circa la stesura del testo. Tutto è utile!Stefyp ha scritto: 09/01/2020, 17:37 Divertente l'idea di giocare sul doppio senso, mi sono divertita leggendolo. Con qualche leggero cambiamento di vocaboli l'effetto avrebbe potuto continuare ancora per qualche riga e farci godere di più. Poi una volta svelato il mistero, secondo me, il racconto andava chiuso, continuarlo ha smorzato un pochino l'entusiasmo.
Qualche ripetizione (quel mattino arrivarono in quel posto) e qualche tempo verbale da rivedere, secondo me.
"Certamente l'essenza di quell'uomo non è da considerarsi del tutto comune, forse non è poi così frequente provare dolore per ciò che non è un'umana creatura, eppure succede, a lui era accaduto." Questa spiegazione la toglierei, non serve il racconto già dice tutto.
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Nel periodo finale provi ad azzardare una riflessione un po' più profonda. E va benissimo. Ma, a mio avviso, avresti potuto rendere questa riflessione come un pensiero del protagonista e non come una considerazione della voce narrante come hai fatto, per di più virando al tempo presente per un tratto (il che è un errore).
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Re: Lei
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Personalmente queste due frasi le eliminerei: l'unica strategia che mi viene in mente è un semplice finanziamento, e l'auto non può fare a meno solo del carburante. Per il resto un bel pezzo che rende bene il concetto di quanto un'auto sia unica e insostituibile per il suo proprietario, almeno sino a quando un nuovo modello ne prende il posto. Cosa che qui non avviene perché lui passa al tram e al metro, decisione saggia ed ecologica. Ma ricorderà per sempre, vedendono altre simili ormai d'epoca, i primi momenti insieme di vero e purissimo amore.
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Re: Lei
Ciao Giorgio, grazie per aver letto e commentato al meglio il mio raccontinoGiorgio Leone ha scritto: 06/02/2020, 11:52 Appena la vide comprese che era ciò che desiderava avere, e allora mise in atto ogni strategia possibile al fine di farla sua, e ci riuscì... Andarono ovunque, non potendo fare a meno uno dell'altra...
Personalmente queste due frasi le eliminerei: l'unica strategia che mi viene in mente è un semplice finanziamento, e l'auto non può fare a meno solo del carburante. Per il resto un bel pezzo che rende bene il concetto di quanto un'auto sia unica e insostituibile per il suo proprietario, almeno sino a quando un nuovo modello ne prende il posto. Cosa che qui non avviene perché lui passa al tram e al metro, decisione saggia ed ecologica. Ma ricorderà per sempre, vedendone altre simili ormai d'epoca, i primi momenti insieme di vero e purissimo amore.
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Re: Commento
Vi ricordo che è facile vedere dove si è votato e commentato.Eliseo Palumbo ha scritto: 20/03/2020, 10:58 Non riuscivo a capire quale racconto mi mancasse da commentare, quindi ho controllato dappertutto...
Basta entrare nella pagina riassuntiva delle Gare:
- o si scorre la pagina a caccia delle icone mancanti e in corrispondenza di ogni opera;
- oppure sotto la scritta "totale racconti: " trovate quante volte avete commentato e votato, con i link per vedere "dove sì" e "dove no", i quali aggiorneranno la finestrella "Indice dei racconti" poco più sotto.
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Re: Commento
Ma grazie Eliseo, graditissimo il tuo commento, carino e simpatico. Alla prossima, ciaoEliseo Palumbo ha scritto: 20/03/2020, 10:58 Non riuscivo a capire quale racconto mi mancasse da commentare, quindi ho controllato dappertutto e mancava il commento al tuo, nonostante fossi sicuro di averlo già fatto. Comunque sia storia che si lascia leggere, carina e con quel pizzico di nostalgia rievocata dai ricordi emersi pensando alla prorpia prima auto e a tutte le "avventure" o "prime volte" successe con essa.
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Re: Commento
Come al solito ho bisogno di essere istruito ahahhaMassimo Baglione ha scritto: 20/03/2020, 13:29 Vi ricordo che è facile vedere dove si è votato e commentato.
Basta entrare nella pagina riassuntiva delle Gare:
- o si scorre la pagina a caccia delle icone mancanti e in corrispondenza di ogni opera;
- oppure sotto la scritta "totale racconti: " trovate quante volte avete commentato e votato, con i link per vedere "dove sì" e "dove no", i quali aggiorneranno la finestrella "Indice dei racconti" poco più sotto.
Grazie per la delucidazione
Museo letterario
Antologia di opere letterarie ispirate dai capolavori dell'arte
Unire la scrittura all'immagine è un'esperienza antica, che qui vuole riproporsi in un singolare "Museo Letterario". L'alfabeto stesso deriva da antiche forme usate per rappresentare animali o cose, quindi tutta la letteratura è un punto di vista sulla realtà, per così dire, filtrato attraverso la sensibilità artistica connaturata in ogni uomo. In quest'antologia, diversi scrittori si sono cimentati nel raccontare una storia ispirata da un famoso capolavoro dell'Arte a loro scelta.
A cura di Umberto Pasqui e Massimo Baglione.
Introduzione del Prof. Marco Vallicelli.
Copertina di Giorgio Pondi.
Contiene opere di: Claudia Cuomo, Enrico Arlandini, Sandra Ludovici, Eleonora Lupi, Francesca Santucci, Antonio Amodio, Isabella Galeotti, Tiziano Legati, Angelo Manarola, Pasquale Aversano, Giorgio Leone, Alberto Tivoli, Anna Rita Foschini, Annamaria Vernuccio, William Grifò, Maria Rosaria Spirito, Cristina Giuntini, Marina Paolucci, Rosanna Fontana, Umberto Pasqui.
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Kriminal.e
Kriminal.e è una raccolta di testi gialli "evoluti", che contengono cioè elementi tecnologici legati all'elettronica moderna.
Copertina di Diego Capani.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Tullio Aragona, Nunzio Campanelli, Lorella Fanotti, Lodovico Ferrari, Emanuele Finardi, Concita Imperatrice, Angelo Manarola, Francesca Paolucci, Umberto Pasqui, Antonella Pighin, Alessandro Renna, Enrico Teodorani.
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L'Altro
antologia AA.VV. sulle diversità del Genere Umano
Attraverso il concorso "L'Altro - antologia sulle diversità del Genere Umano", gli autori erano stati chiamati a esprimersi sulle contrapposizioni fra identità, in conflitto o meno, estendibili anche a quelle diversità in antitesi fra di loro come il terreste e l'alieno, l'Uomo e l'animale, l'Uomo e la macchina, il normale e il diversamente abile, il cristiano e il musulmano, l'uomo e la donna, il buono e il cattivo, il bianco e il nero eccetera. La redazione cercava testi provocatori (purché nei limiti etici del bando), senza falsi moralismi, variegati, indagatori e introspettivi. Ebbene, eccoli qua! La selezione è stata dura e laboriosa, ma alla fine il risultato è questo ottimo libro.
A cura di Massimo Baglione.
Copertina di Furio Bomben.
Contiene opere di: Furio Bomben, Antonio Mattera, Maria Letizia Amato, Massimo Tivoli, Vespina Fortuna, Thomas M. Pitt, Laura Massarotto, Pasquale Aversano, Ida Dainese, Iunio Marcello Clementi, Federico Pavan, Francesca Paolucci, Enrico Teodorani, Giorgio Leone, Giovanna Evangelista, Alberto Tivoli, Anna Rita Foschini, Francesco Zanni Bertelli, Gabriele Ludovici, Laura Traverso, Luca Valmont, Massimo Melis, Abraham Tiberius Wayne, Stefania Fiorin.
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Calendario BraviAutori.it 2012 - (a colori)
A cura di Tullio Aragona.
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Gara di primavera 2020 - Tre capitani, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 24 - Andate tutti all'Inferno!
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