Amnesia
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Amnesia
ad aprire gli occhi ma non cambiò niente. L’oscurità era totale. Fu colta da un brivido
di terrore, una sorta di scossa elettrica attraversò tutto il suo essere scuotendola da
cima a fondo. Ma dove era? Cos’era successo? Chi l’aveva portata lì? Quell’ odore
poi, che strano? Sembrava che nelle vicinanze ci fosse qualcosa in putrefazione, ma
cosa? Si sentiva soffocare. Cercò di trattenere i conati di vomito. Non ci riuscì, anche
il suo stomaco si ribellava. Dalla sua bocca uscirono di getto grosse quantità di cibo.
Adesso era anche tutta impiastricciata di vomito acquoso. La situazione andava
sempre più peggiorando, l’ansia era in crescente aumento. Anche il suo cuore
sembrava impazzito. I battiti erano troppo accelerati, li sentiva rimbombare attraverso
la cassa toracica. O forse era solo un’impressione.
Forse era soltanto la situazione assurda in cui si trovava ad esaltare il tutto, la paura
dilatava ogni cosa: era avvolta da un’impenetrabile oscurità, nell’impossibilità di
muoversi e costretta a respirare miasmi insopportabili. In più aveva freddo, molto
freddo.
Cercò di ripulirsi dal vomito appena versato. Le sue mani raggiunsero la bocca con
l’intento di eliminare i residui di cibo, anche le sue mani erano sporche e bagnate.
L’odore acido del vomito appena emesso prevaleva sul resto. Il fetore intenso rendeva
l’aria pesante e irrespirabile. E lei, in preda ad una crisi isterica, cominciò ad
ispezionare minuziosamente il proprio corpo. I piedi erano infilati in un paio di
scarpe che parevano essere di cartone dal tanto che erano fradice d’acqua, pensò bene
di sfilarsele, restò con i piedi scoperti: le parve di stare meglio, si sentì risollevata ad
averli liberati dal quel pediluvio infernale. Si toccò le gambe, sembrava che neppure
le appartenessero tanto erano irrigidite dal freddo, poi cominciò a salire verso il petto.
I battiti del suo cuore, così fortemente martellanti, la terrorizzarono ancora di più. Le
mani tremavano violentemente e non riuscivano a fermarsi. Sentì sotto le dita i propri
abiti, erano umidi e strappati. Salì ancora ispezionandosi, raggiunse finalmente la
testa. Chi era? Di chi era quel volto? Toccò con ansia ogni tratto di ciò che avvertiva;
ispezionò gli occhi, le labbra, il naso e quei capelli così folti, ricci, lunghi e bagnati.
Non riusciva proprio a darsi un’identità. Cercava disperatamente di capire, di dare un
senso alla situazione, ma non riusciva proprio a venirne a capo. Le pareva di
scivolare in un baratro sempre più nero e profondo, molto più scuro e spaventoso
della reale oscurità che la circondava.
Cercò di calmarsi e di fare chiarezza, di ricordare, ma niente, la memoria era
bloccata. L’unica cosa che percepiva era il presente, e il presente era terrificante. I
sensi erano all’erta come quelli di un’animale braccato. Cominciò a sentire dei rumori
in lontananza, mise a fuoco con difficoltà e comprese che si trattava dell’ululato di un
cane. Sembrava disperato e pieno di dolore. Ciò la rassicurò un poco, le parve in quel
momento di essere in compagnia di qualcuno che soffriva come lei. Calde lacrime
iniziarono a bagnarle il volto. Quel corpo, il suo corpo cominciava a reagire. Si disse
che era un buon segno. Cercò ancora di muoversi, di allungare le gambe, ma ogni
movimento era una pena, un altro dolore aggiunto. Il tremito era inarrestabile e
continuava ad essere irrigidita dal freddo e dalla paura. Nel silenzio, quasi totale, le
parve di udire un sibilo. Si spaventò ancora di più ma poi comprese cos’era. Era il
suo respiro che fuoriusciva strozzato dalle sue labbra. Era l’affanno che le stringeva
la gola a farle emettere quel suono soffocato. Deglutì e cercò di respirare con più
regolarità, ciò la calmò un poco.
Forse è vero che più di tanto è impossibile sopportare. Da un certo punto in poi si
muore oppure si sopravvive. I segnali vitali che il suo corpo trasmetteva erano
amplificati e anormali, ma c’erano. Sperava solo di non soccombere, si augurava che
il suo cuore reggesse a tutto quanto le stava accadendo, all’incubo in atto. Dopo aver
controllato il respiro, con inspirazioni profonde ed espirazioni totali al limite
dell’apnea, poco alla volta sopraggiunse la calma. Gli occhi smisero di versare
liquidi, il tremore alle mani si fece più lieve, persino il corpo riuscì a trattenere un po’
di calore e il buio che regnava tutto attorno le parve meno spaventoso. Il latrato del
cane giunto da lontano la rassicurò ancora di più, si sentì un po’ meno sola e
disperata. Finalmente l’oblio fu totale. Si addormentò.
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Mi ricorda e risveglia brutte sensazioni del passato, ormai quasi dimenticate, occorse in più situazioni.
Tutto finì sempre per il meglio, non c'erano mai cani ululanti e latranti però in compenso c'era sempre un assenza di calore estrema e crescente.
Mi auguro che anche per la protagonista tutto finisca bene.
Speriamo che a "fine oblio" si riprenda e raduni le forze per reagire.
In questi casi la certezza di non essere mai soli aiuta davvero parecchio.
Può ricordarlo anche un cane ... non credo sia arrivato per caso.
Nulla accade mai per caso.
Non posso votare causa mancanza sondaggio.
Ma il voto a mio vedere è sicuramente 5.
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Re: Commento
Teseo Tesei ha scritto: 22/06/2020, 20:43 Descrizione perfetta.
Mi ricorda e risveglia brutte sensazioni del passato, ormai quasi dimenticate, occorse in più situazioni.
Tutto finì sempre per il meglio, non c'erano mai cani ululanti e latranti però in compenso c'era sempre un assenza di calore estrema e crescente.
Mi auguro che anche per la protagonista tutto finisca bene.
Speriamo che a "fine oblio" si riprenda e raduni le forze per reagire.
In questi casi la certezza di non essere mai soli aiuta davvero parecchio.
Può ricordarlo anche un cane ... non credo sia arrivato per caso.
Nulla accade mai per caso.
Non posso votare causa mancanza sondaggio.
Ma il voto a mio vedere è sicuramente 5.
:smt0
Ciao Teseo, ti ringrazio molto per aver apprezzato il mio racconto, sono davvero lieta che ti sia piaciuto. Mi spiace solo che ti abbia risvegliato cattivi ricordi del passato. Il mio scritto è di pura fantasia e sono consapevole del fatto che sia un po' angosciante. Aver vissuto simili esperienze nella realtà della propria vita deve essere davvero molto doloroso. Mi fa piacere sapere che, per ciò che ti riguarda, siano ormai ricordi lontani e che, anche allora, siano sempre finiti bene. E' quello che intendevo far trapelare con il finale del mio racconto. Grazie ancora, a rileggerci
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Re: Commento
Si è vero, in certe situazioni è difficile immedesimarsi ma credo che succedano simili eventi, e non così tanto raramente, anche nella vita. La cronaca ci "parla" quasi giornalmente di fatti atroci, di gente scomparsa, rapita per svariate ragioni, e poi dopo molto tempo ritrovata senza vita, mentre in alcuni casi, come volevo far intendere tra le righe del mio racconto, di persone che sono riuscite, nonostante tutto, a ritornare alla propria esistenza. Grazie davvero molto per aver letto e commentato positivamente il mio scritto. Alla prossima... ciaoFrancesco Pino ha scritto: 23/06/2020, 7:57 Ci sono esperienze nelle quali è difficile immedesimarsi. Ho trovato il racconto difficile da capire, e questo vuol dire che non l'ho capito io. L'ho riletto e più lo leggevo più mi sembrava interessante. Me l'hai fatto leggere pure una terza volta perchè volevo provare a sentire delle sensazioni.
Se un racconto mi incuriosisce cosi' il moi giudizio è a prescindere positivo.
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Neanche un dialogo, eppure che dirti: mi pare il massimo.
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Re: Amnesia
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carico di mistero e di ansia che arrivano dritti al lettore, colpendo nel modo e nella quantità giusta.
scritto piuttosto bene, con solo qualche refuso, ma cose minime, scorre e si fa leggere fino alla fine.
ottime le descrizioni, soprattutto a livello emozionale.
unico appunto, rivedrei un poco la formattazione andando a capo qualche volta di più.
ma è un gusto personale.
ottimo lavoro
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Re: Commento
Fausto Scatoli ha scritto: 25/06/2020, 17:55 bello.
carico di mistero e di ansia che arrivano dritti al lettore, colpendo nel modo e nella quantità giusta.
scritto piuttosto bene, con solo qualche refuso, ma cose minime, scorre e si fa leggere fino alla fine.
ottime le descrizioni, soprattutto a livello emozionale.
unico appunto, rivedrei un poco la formattazione andando a capo qualche volta di più.
ma è un gusto personale.
ottimo lavoro
Grazie Fausto, ho appena finito di leggere e commentare il tuo racconto e non avevo ancora visto il tuo commento sul mio. E adesso che lo ho letto dico che mi fa davvero piacere che cominciamo a piacerci . Ciao, alla prossima
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Re: Commento
Ciao Roberto, è sì, hai ragione, ti lascia un po' lì il racconto, anche se il mio intento era quello di trasmettere un messaggio di speranza alla fine. Infatti la situazione tragicissima infine migliora. E lei, dopo essersi finalmente addormentata potrebbe risvegliarsi la mattina col sole e poi… Chissa? Grazie molte per avermi letto e commentato, sei stato molto carino, al prossimo giro, ciao.Roberto ha scritto: 25/06/2020, 19:57 Ciao. Il racconto è ben scritto e scorre fluido. Il soggetto non mi pare molto originale, però. Soprattutto, non c'è possibilità di una qualsiasi risposta alla situazione, e ti lascia un po' insoddisfatto. In ogni caso, complimenti. Ciao
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Commento Amnesia
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Re: Amnesia
Re: Amnesia
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Re: Amnesia
Grazie Edmondo, mi fa molto piacere che ti sia piaciuto il mio racconto. Non ho sentito di ciò che citi circa il tuo amico Elio (vado però a documentarmi su Internet…). Comunque se diventerà un film sarà sicuramente degno di nota. Grazie ancora, ciao.Edmondo ha scritto: 28/06/2020, 13:49 Ben scritto. Un ritmo sincopato, incalzante, che ti mette su un letto d'ospedale a sperimentare quanto non vorresti mai conoscere. La solitudine terribile del dolore, dove non sembra esserci speranza. Ma basta un guaire lontano a dirci che non si è poi soli. Mi ha ricordato un amico, Elio Forcella, che ha scritto "Cani di strada" e diventerà un film. Ho immaginato che uno dei suoi cani fosse quello che ascolta la tua protagonista. Brava
p.s. sono andata vedere, deve essere assai bello il libro, ho visto che è stato vincitore (primo premio) del concorso internazionale "Pegasus". Complimenti allo scrittore!
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Re: Amnesia
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni delle Gare letterarie.
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mi è piaciuto molto il ripercorrere il corpo, pezzo a pezzo, per cercare di capire. Sembrava ci fosse una cinepresa a riprendere questa ispezione. Questo per dirti che ho trovato tutto molto reale e coinvolgente.
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Re: Commento
Ciao Frdellaccio,(come ti chiami? se non sono indiscreta) sei stato carinissimo ad aver letto e commentato il mio racconto e poi il fatto che ti sia piaciuto mi fa davvero molto piacere, grazie molte.Frdellaccio ha scritto: 29/06/2020, 16:35 Ciao Laura
mi è piaciuto molto il ripercorrere il corpo, pezzo a pezzo, per cercare di capire. Sembrava ci fosse una cinepresa a riprendere questa ispezione. Questo per dirti che ho trovato tutto molto reale e coinvolgente.
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Re: Commento
Ciao Laura, mi chiamo Francesco. In effetti devo modificare il mio profilo e inserire il nome. A rileggerciLaura Traverso ha scritto: 29/06/2020, 21:42 Ciao Frdellaccio,(come ti chiami? se non sono indiscreta) sei stato carinissimo ad aver letto e commentato il mio racconto e poi il fatto che ti sia piaciuto mi fa davvero molto piacere, grazie molte.
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Re: Commento
Purtroppo si può fare solo per via amministrativa. Dimmi come vuoi essere ribattezzato che ci penso ioFrdellaccio ha scritto: 30/06/2020, 10:20In effetti devo modificare il mio profilo e inserire il nome.
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Ciao FrancescoFrdellaccio ha scritto: 30/06/2020, 10:20 Ciao Laura, mi chiamo Francesco. In effetti devo modificare il mio profilo e inserire il nome. A rileggerci
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Ciao MassimoMassimo Baglione ha scritto: 30/06/2020, 11:16 Purtroppo si può fare solo per via amministrativa. Dimmi come vuoi essere ribattezzato che ci penso io
vorrei inserire il mio nome e cognome: Francesco Dell'Accio.
Grazie
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Fatto!Francesco Dell'Accio ha scritto: 30/06/2020, 23:19 Ciao Massimo
vorrei inserire il mio nome e cognome: Francesco Dell'Accio.
Ricordatene quando dovrai fare il login
Re: Amnesia
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Re: Amnesia
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni delle Gare letterarie.
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Re: Commento
Grazie molte Roberto, mi ha fatto veramente piacere il tuo commento e la tua valutazione positiva. Credo di non sbagliare se dico che qui sei nuovo, ultimamente ci sono stati diversi e validi nuovi arrivi. Io frequento da un po' questo portale che trovo molto bello. Quindi, se non mi sbaglio, e qui sei nuovo, BENVENUTO! Ancora grazie per avermi letto. ciaoRoberto Virdo' ha scritto: 05/07/2020, 10:51 Ho letto due volte, il testo è scritto davvero bene. Per il mio modesto parere, una nota di menzione per lo stile che trovo pressochè perfetto. Il ritmo è incalzante, non lascia il tempo di mollare un attimo: brava! Una seconda menzione, e azzardo ad andare un po' oltre, per la descrizione della scena: non una linea netta ma uno spazio sfumato dove non si riesce a capire quale sia il confine tra la sofferenza fisica e quella psicologica. Voto alto per me.
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Ben scritto. Un ritmo sincopato, incalzante, che ti mette su un letto d'ospedale a sperimentare quanto non vorresti mai conoscere. La solitudine terribile del dolore, dove non sembra esserci speranza. Ma basta un guaire lontano a dirci che non si è poi soli. Mi ha ricordato un amico, Elio Forcella, che ha scritto "Cani di strada" e diventerà un film. Ho immaginato che uno dei suoi cani fosse quello che ascolta la tua protagonista. Brava
Quanto a Elio ha vinto vari premi per quel romanzo, tra i quali Una Storia per il Cinema, che gli varrà la trasformazione del libro in un film. Io ho vinto il secondo posto con Annunziata; diventerà un cortometraggio. I testi di Elio non li ha ancora pubblicati. Aspetta una proposta importante da un editore.
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Re: Commento
Grazie molte Andrepoz, mi fa piacere e molto il tuo positivo commento. E si, ho voluto lasciare un po' di mistero. Ci sta però il voler capire di più...Ciao e ancora grazie.Andrepoz ha scritto: 13/08/2020, 1:09 Racconto scritto molto bene, con descrizioni vivide che riescono a creare un forte senso di ansia. Bella l'idea del latrato del cane che non crea maggiore paura, ma diventa fonte di consolazione. Per i miei gusti personali, mi è mancato un po' quell'aggancio narrativo che avrebbe favorito una maggiore identificazione, probabilmente l'intento originario era proprio quello di lasciare molte cose "non dette" (chi è la protagonista? Come mai si trova in quella situazione? ecc.), ma mi sarebbe piaciuto avere qualche elemento in più. In ogni caso, una ottima prova.
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Re: Commento
Grazie Simone, va benissimo quanto hai detto, mi fa piacere che comunque il tuo sia un positivo giudizio. Va bene tutto, grazie ancora, ciaoSimone_Non_é ha scritto: 04/08/2020, 2:49 Ciao Laura! Racconto carino, scritto bene, trasmette emozioni pesanti però dal mio umile punto di vista nulla di nuovo. Mi è piaciuta la scelta di lasciare il finale aperto, la sensazione che arriva è che il tutto sia ancora di più avvolto dal mistero, brava. Non penso andrò oltre al 3 per il voto ma è solo una questione di gusti personali, fossi stato un amante del genere probabilmente ti avrei dato il massimo
Masquerade
antologia AA.VV. di opere ispirate alla maschera nella sua valenza storica, simbolica e psicologica
A cura di Roberto Virdo' e Annamaria Ricco.
Contiene opere di: Silvia Saullo, Sandro Ferraro, Luca Cenni, Gabriele Pagani, Paolo Durando, Eliana Farotto, Marina Lolli, Nicolandrea Riccio, Francesca Paolucci, Marcello Rizza, Laura Traverso, Nuovoautore, Ida Daneri, Mario Malgieri, Paola Tassinari, Remo Badoer, Maria Cristina Tacchini, Alex Montrasio, Monica Galli, Namio Intile, Franco Giori.
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BiciAutori - racconti in bicicletta
Trentun paia di gambe hanno pedalato con la loro fantasia per guidarci nel puro piacere di sedersi su una bicicletta ed essere spensierati, felici e amanti della Natura.
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Copertina e logo di Diego Capani.
Contiene opere di: Alessandro Domenici, Angelo Manarola, Bruno Elpis, Cataldo Balducci, Concita Imperatrice, Cristina Cornelio, Cristoforo De Vivo, Eliseo Palumbo, Enrico Teodorani, Ettore Capitani, Francesco Paolo Catanzaro, Germana Meli (gemadame), Giovanni Bettini, Giuseppe Virnicchi, Graziano Zambarda, Iunio Marcello Clementi, Lodovico Ferrari, Lorenzo Dalle Ave, Lorenzo Pompeo, Patrizia Benetti, Raffaella Ferrari, Rebecca Gamucci, Rosario Di Donato, Salvatore Stefanelli, Sara Gambazza, Sandra Ludovici, Sonia Piras, Stefano Corazzini, Umberto Pasqui, Valerio Franchina, Vivì.
La spina infinita
"La spina infinita" è stato scritto quasi vent'anni fa, quando svolgevo il mio servizio militare obbligatorio, la cosiddetta "naja". In origine era una raccolta di lettere, poi pian piano ho integrato il tutto cercando di dare un senso all'intera opera. Quasi tutto il racconto analizza il servizio di leva, e si chiude con una riflessione, aggiunta recentemente, che riconsidera il tema trattato da un punto di vista più realistico e maturo.
Di Mario Stallone
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
La Gara 5 - A modo mio
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La Gara 16 - Cinque personaggi in cerca di storie
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La Gara 54 - Sotto il cielo d'agosto
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