Cyborg
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Cyborg
“Peter, maledizione, spegni quell’affare! Ci è arrivato un altro pacco!”
Peter udì la voce di Christopher Davies che lo chiamava dalla stanza adiacente, e si alzò per spegnere la console. “Accidenti, stavolta ce l’avevo quasi fatta!” pensò amareggiato.
Peter era un tipo affabile e cordiale, fisicamente più alto della media, con piccoli occhi scuri e capelli neri rasati. Aveva iniziato a lavorare con Christopher Davies qualche mese addietro, dopo una lunga gavetta durata moltissimo tempo, tanto che stentava a ricordarne l’inizio.
Trovò Christopher intento ad aprire un grosso pacco della CyFoundation, la casa di produzione internazionale di robot e cyborg.
“E’ un modello addetto alle pulizie” disse Christopher alzando lo sguardo dal pacco. “E’ appena arrivato, perciò dobbiamo testarlo. Per montarlo non dovrebbero occorrere più di venti minuti. Su, dammi una mano”. Christopher tirò fuori ad uno ad uno dal pacco i vari componenti del cyborg e li sistemò con cura su un asse di metallo. Ravviandosi i capelli biondi, iniziò a leggere le istruzioni, ma dopo poco le stracciò. Faceva quel lavoro ormai da quindici anni, e sapeva benissimo come montare un cyborg. Iniziò quindi ad assemblare i vari pezzi con l’aiuto di Peter.
“Peter, come ti dicevo questo è un cyborg addetto alle pulizie. Dobbiamo solo azionarlo e, come facciamo con tutti i cyborg che ci arrivano, provare la sua efficienza” disse Christopher mentre collegava il braccio del cyborg al busto metallico. “E’ un modello abbastanza semplice, quindi dovresti riuscire a montarlo anche da solo. Nel frattempo vado a fare un po’ di sporcizia. Cogli l’occasione per buttare tutto quello che non ci serve per terra, così potremo subito mettere alla prova il nuovo arrivato”. Diede una pacca sulla spalla di Peter e si avviò verso la cucina, buttando il foglietto delle istruzioni sul pavimento.
L’intero lavoro di assemblaggio impiegò meno del previsto: infatti dopo quindici minuti i due, circondati da cartacce e avanzi alimentari, avevano davanti un cyborg intero, che li guardava con occhi spenti dall’alto dei suoi due metri di altezza.
“Ho finito, dobbiamo solo attivargli il Chip della Vita” esclamò Peter con soddisfazione, osservando il suo lavoro.
Il Chip della Vita era un dispositivo che conferiva al cyborg una “memoria di base”, che gli permettesse di credere che fosse in realtà un essere umano in carne ed ossa. Venivano impiantati ricordi di base, diversi da modello a modello, che consentissero ad ognuno di avere una propria identità. I ricordi principali contenuti nel Chip della Vita riguardavano gli anni della formazione, gli insegnamenti ricevuti per imparare il lavoro e l’inizio del periodo lavorativo: in questo modo i cyborg nascevano già istruiti, senza bisogno di nessun apprendistato. Ogni cyborg riceveva il suo Chip della Vita a seconda della mansione che era chiamato a svolgere, così che risultava essere impeccabile nel proprio compito.
Christopher prese il Chip dalla confezione e lo inserì nell’apposita fessura dietro la testa del cyborg.
“Ecco fatto, ora possiamo attivarlo” disse. Prese dal pacco il foglio contenente il codice di avviamento e lo lesse a voce alta. “KJD-7” articolò Christopher, scandendo le lettere ad una ad una.
Sulla testa del cyborg si accesero due piccoli occhi blu, che si guardarono intorno con aria confusa.
“Salve” farfugliò il cyborg. “Chi siete?” chiese squadrando i due individui con aria esitante.
“Da oggi lavorerai per noi. Non ricordi? Sei stato mandato qui ieri sera” disse Peter con sicurezza.
“Oh sì, ora ricordo.” affermò il cyborg, alzandosi dal letto.
“Bene. E’ pieno di cartacce qui. Io sono Christopher, e lui è Peter. Fai quello che devi fare, noi andiamo a mangiare qualcosa” disse Christopher. “A proposito … qual è il tuo nome?”
“Mi chiamo … George” rispose il cyborg, con un’espressione ancora intorpidita sul volto.
“Mettiti al lavoro, George” disse Christopher, chiudendo la porta dietro di sé.
Il giorno dopo Peter si alzò di buon’ora, e trovò Christopher seduto in cucina a fare colazione.
“Buongiorno” lo salutò.
“Buongiorno, Peter”
“Come va il nuovo arrivato? Funziona correttamente?”
“Sì, è efficiente” rispose Christopher mescolando il caffè. “Ha pulito tutto ieri sera e si è svegliato poco fa. Ha già fatto colazione, ora è nella sua stanza. Gli ho dato del tempo libero”.
“Bene, sono contento. Ultimamente ci arrivano sempre più cyborg difettosi e da dover rimandare indietro.”
“E’ vero, ma questo sembra non avere problemi. Mi è arrivata una lettera stamattina con diverse richieste. Quelli che sono disposti a pagare di più per lui sono una famiglia di Columbus. Domattina gli dirò che si dovrà trasferire là” disse Christopher prima di una lunga sorsata di caffè.
Si alzò e si diresse verso la sua camera per prepararsi ad una nuova giornata di lavoro.
“Io vado a farmi una doccia e a vestirmi. Poi devo andare a sbrigare delle faccende in ufficio e a comprare qualche pezzo di ricambio. Ci vediamo quando torno”
“A dopo” lo salutò Peter con la bocca piena.
Christopher fece per salire le scale che conducevano in camera sua quando notò una lettera sulla scrivania, nella sala degli imballaggi. Guardò con aria accigliata il logo sulla busta: CyFoundation.
“Accidenti, ancora lavoro!” pensò amareggiato. “Non si riesce ad avere un solo giorno di riposo in questo laboratorio”.
Aprì la lettera, e il suo volto cambiò espressione man mano che andava avanti nella lettura. Alla fine aveva un’espressione abbattuta sul viso. Si mise la lettera in tasca e salì le scale verso la camera da letto.
Quando Christopher fece ritorno, quella sera, Peter era in cucina a parlare con George del lavoro che lo aspettava l’indomani. Quando lo vide entrare lo salutò, ma Christopher ricambiò il saluto solo con un cenno del capo, e si affrettò a salire le scale per chiudersi in camera sua.
“Strano, in genere non si comporta così” disse Peter, più a sé stesso che a George.
“Avrà avuto una giornata storta” ipotizzò il cyborg. “Può capitare a chiunque di avere una giornata storta.”
“Vado a vedere cos’è successo” decise Peter. Si alzò e salì le scale, diretto verso la porta della camera dell’amico.
“Ehi, Chris!” lo chiamò. “Va tutto bene? Cos’è successo? Si tratta di lavoro? Hai ricevuto brutte notizie dalla dirigenza? Dobbiamo fare del lavoro extra nei prossimi giorni, per caso?”
Da dietro la porta si sentì un rumore di passi, e il volto pallido di Christopher Davies fece capolino dall’uscio. I suoi profondi occhi marroni squadrarono Peter dalla testa ai piedi come se lo vedessero per la prima volta, ma poi si fermarono per guardarlo in faccia. “Va tutto bene” sorrise Christopher. “Sono solo un po’ stanco, me ne vado a letto.”
“Ma non hai mangiato niente” protestò Peter. “La cena è pronta, io e George ti stiamo aspettando di sotto.”
“Non ho fame” si affrettò a replicare Christopher. “E poi ho mangiato un panino, tornando a casa.”
Peter guardò l’amico con aria preoccupata. Erano solo compagni di lavoro, ma col tempo erano diventati amici. Ora Christopher era il migliore amico di Peter, anche perché dovendo vivere sul posto di lavoro non c’erano molte possibilità di fare nuove conoscenze.
“Bene” acconsentì Peter sottovoce. “Allora io torno di sotto. Buonanotte Chris.”
“Buonanotte Peter”.
Peter sorrise all’amico e scese le scale. Non si voltò, ma sentì che la porta della stanza di Christopher non si richiuse fin quando lui non entrò in cucina.
L’uomo sentì la sveglia e si alzò dal letto, facendo attenzione a non fare rumore. Andò in bagno, si lavò, poi tornò nella camera per vestirsi. Prese la valigia che aveva riposto sotto al letto e le ultime cose che aveva lasciato sul comodino, e chiuse la porta della sua stanza dietro di sé. Scese le scale, lasciò un foglio di carta sul tavolo della cucina e fece per dirigersi alla porta d’ingresso, quando scorse una sagoma venire verso di lui.
“Christopher, sei tu? Dove stai andando?”
Era George. Evidentemente si era svegliato prima del dovuto.
“Me ne vado, George” rispose Christopher. “Ti auguro buona fortuna per tutto. Addio” e, così dicendo, scomparve dietro la porta.
Il mattino dopo Peter si svegliò e, come al solito, scese per fare colazione.
“Buongiorno George” disse al cyborg che lo aspettava in cucina. “Christopher è ancora a letto?”
“No, Christopher è andato via” rispose il cyborg.
“Andato via? Che significa? Dov’è andato, perché non mi ha detto niente?”
“Ho trovato questa lettera” disse George, porgendo il foglio di carta a Peter. “E’ per te”
Peter prese la lettera dalle mani di George con espressione preoccupata sul viso e si sedette sulla sedia più vicina. Poi cominciò a leggere.
“Carissimo Peter,
ho ricevuto una lettera dalla CyFoundation ieri mattina, nella quale c’era scritto che mi avrebbero trasferito. Ovviamente ero contrario, così sono andato a parlare con la dirigenza, ma non hanno voluto sentire ragioni. Ho provato a fargli cambiare idea ma non c’è stato verso. Percepirò un salario maggiore e avrò un laboratorio più grande a disposizione, con maggiore tempo libero per me e meno ore di lavoro. Ti dirò la verità Peter, amico mio, sapevo che sarebbe successo un giorno. Puoi darmi del codardo per non avere avuto il coraggio di salutarti di persona e lo sono, un codardo, ma così è meno doloroso per entrambi. Ed è ora che ti dica una cosa, Peter. Tu sei un cyborg. Un cyborg come gli altri. Il tuo compito è quello di testare altri cyborg. E’ per questo che sei stato costruito. In tutto questo tempo passato insieme, il mio unico compito era quello di provare la tua efficienza. Ora sei perfettamente in grado di svolgere il tuo lavoro da solo, senza il mio aiuto. Sai perfettamente come si fa. Quando arrivano nuovi cyborg, li devi montare e testare. Se svolgono il loro lavoro come previsto, aspetti che ci sia una richiesta per loro. Così con ogni cyborg. Sei stato un collega esemplare e un ottimo amico. Sono quelli come te che dimostrano quanto un cyborg, un essere creato dagli umani per i loro bisogni, possa essere migliore del proprio creatore. Ti auguro tanta fortuna e un futuro sereno.
Ti ho voluto bene Peter.
Con affetto, Christopher”.
Peter lasciò cadere il foglio, lo sguardo fisso davanti a sé. Probabilmente George mormorò qualcosa, ma lui non lo sentì. Pensava alla sua vita, una vita mai vissuta. Pensava a quanto fosse difficile accettare la verità. Pensava che dopotutto avrebbe continuato a fare il suo lavoro, perché, e quant’era difficile ammetterlo, era per quello che era stato costruito. Si alzò dalla sedia e aprì la porta della cucina, ma non aveva più fame. Davanti a lui vi erano due scatoloni: due nuovi cyborg da testare. Due suoi fratelli. Aprì il primo pacco e si mise al lavoro.
- Fausto Scatoli
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poi però, verso la fine, prende una piega diversa e diventa molto più leggibile.
ecco, una bella revisione non sarebbe male, anche perché l'idea è simpatica.
buoni i dialoghi, anche se a volte sembrano scontati.
discrete anche le descrizioni.
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Re: Cyborg
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Re: Cyborg
Direi che al racconto serve una buona revisione stilistica: dovrebbe essere più chiaro soprattutto all'inizio; usare un po' più "mostra, non raccontare" ed avere dialoghi più frizzanti. Un racconto con rivelazione a sorpresa di questo tipo potrebbe forse funzionare meglio se condensato al massimo in un singolo pugno da KO - oppure ha bisogno di essere espanso per sviluppare meglio il tema.
Però a me fa sorgere una domanda: in quale tipo di società viene considerato eticamente accettabile creare esseri senzienti e consapevoli con una vita fittizia?
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Una piccola incongruenza logica: si parla di montaggio, di busto metallico, riguardo ai cyborg, come possono pensare di essere umani se hanno coscienza di sé?
Per il resto il racconto mi sembra scritto bene, anche se è un po’ troppo descrittivo.
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69 Orizzontale: l'Antologia erotica
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copertina di Roberta Guardascione;
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Contiene opere di: Allison Bersani, Gabriella Pison, Gianni Giovannone, Serena Rosata, Simone De Andreis Gerini, Thierry59, Grey Delacroix, Giovanni Altieri, Marina Priorini, Antonella Rita Provenzano, Furio Bomben, Alessandra Gaggioli, Marina Casali, Mew Notice, Enrica Restelli, Valter Padovani, Alessandro Moschini, Tullio Aragona, Elena Girotti, Edoardo Baietti, Gilbert Paraschiva, Gianluigi Redaelli, Connie Furnari, Flavia Ippolito, Mariella Scarano, Piergiorgio Annicchiarico, Poly, Alessio Boni, Carmine Rosano, Alberto Tristano, Barbara Bertucci, Armando D'Amaro, Livin Derevel, Stefano Masetti, Alfio Faedi, Giovanni Gentile, Bruno Elpis, Riccardo Carli Ballola, Roberta Eman, Anna Pisani, Ser Stefano, Riccardo Sartori, Giovanna Amoroso, Jen Ricci, Michele Cogni, Paolo Ferruccio Cuniberti, Claudio Gavina, Valeria Ferracuti.
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B.A.L.I.A.
Buona Alternativa alla Lunga e Illogica Anzianità
Siamo nel 2106. BALIA accudisce gli uomini con una logica precisa e spietata, in un mondo da lei plasmato in cui le persone nascono e crescono in un contesto utopico di spensieratezza e di bel vivere. BALIA decide sul controllo delle nascite e sulle misure sanitarie da adottare per mantenere azzerato l'incremento demografico e allungare inverosimilmente la vita di coloro che ha più a cuore: gli anziani.
Esiste tuttavia una fetta di Umanità che rifiuta questa utopia, in quanto la ritiene una distopia grave e pericolosa.
BALIA ha nascosto il Passato ai suoi Assistiti, ma qualcuno di questi ha conservato i propri ricordi in un diario e decide di trascriverli in una rischiosa autobiografia. Potranno, questi ricordi, ripristinare negli Assistiti quell'orgoglio di vivere ormai sopito? E a che prezzo?
Di Ida Dainese e Massimo Baglione.
Vedi ANTEPRIMA (765,72 KB scaricato 66 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
256K
256 racconti da 1024 Karatteri
Raccolta delle migliori opere che hanno partecipato alla selezione per l'antologia 256K. Ci sono 256 racconti da non più di 1024 battute. A chiudere l'antologia c'è un bellissimo racconto del maestro della fantascienza italiana Valerio Evangelisti. Ogni pagina, è corredata da una cronologia dei vecchi computer dagli anni '50 agli '80. A ogni autore è stato inoltre assegnato un QR Code. Da non perdere!
A cura di Massimo Baglione e Massimo Fabrizi
con la partecipazione di: Alessandro Napolitano e Paolo Oddone.
Contiene opere di: Alberto Tristano, Roberto Guarnieri, Ramona Cannatelli, Ser Stefano, Giorgio Aprile, Gianluca Santini, Matteo Mancini, Giorgia Rebecca Gironi, Mariella Vallesi, Tommaso Chimenti, Diego Salvadori, Giulia Conti, Beatrice Traversin, Maria Cristina Biasoli, Massimiliano Campo, Il Cazzaro di 6502, Polissena Cerolini, Patrizia Birtolo, Paolo Capponi, Paolo Cavicchi, Luca Romanello, Igor Lampis, Diego Di Dio, Leonardo Boselli, David Parronchi, VS, Antonella Tissot, Sam L. Basie, Annamaria Trevale, Bruno Ugioli, Ilaria Spes, Bruno Elpis, Massimiliano Prandini, Andrea Marà, Riccardo Fumagalli, Joshi Spawnbrød, Daniele Picciuti, Gian Filippo Pizzo, Flavio Valerio Nervi, Ermanno Volterrani, Manuela Costantini, Matteo Carriero, Eva Bassa, Lorenzo Pompeo, Andrea Andreoni, Valeria Esposito, Stefano Caranti, Riccardo Carli Ballola, Stefano Pierini, Giuseppe Troccoli, Francesco Scardone, Andrea Cavallini, Alice Chimera, Cosimo Vitiello, Mariaeleonora Damato, Stefano Mallus, Sergio Oricci, Michele Pacillo, Matteo Gambaro, Angela Di Salvo, Marco Migliori, Pietro Chiappelloni, Sergio Donato, Ivan Visini, Ottavia Piccolo, Ester Mistò, Alessandro Mascherpa, Gianmarco Amici, Raffaella Munno, Michele Campagna, Diego Bortolozzo, Lorenzo Davia, Marco Solo, Gianluca Gendusa, Caterina Venturi, Lorenzo Crescentini, Silvia Tessa, Simona Aiuti, Chiara Micheli, Anna Tasinato, Valentina Giuliani, Giulio D'Antona, Maria Francesca Cupane, Veruska Vertuani, Giacomo Scotti, Chiara Zanini, Lorenzo Fontana, Tiziana Ritacco, Margherita Lamatrice, Aurora Torchia, Luigi Milani, Maurizio Brancaleoni, Gloria Scaioli, Filomena, Piergiorgio Annicchiarico, Morik Chadid, Chiara Perseghin, Massimo Ferri, Simone Messeri, Davide Dotto, Serena M. Barbacetto, Roberto Bernocco, Anthony Strange, Cristian Leonardi, Fabiola Lucidi, Roberto Bommarito, Antonio Russo De Vivo, Giacomo Gailli, Giovanni Duminuco, Federico Pergolini, Fabrizio Leonardi, Amigdala Pala, Natale Figura, Celeste Borrelli, Francesca Panzacchi, Andrea Basso, Giacomo Inches, Umberto Pasqui, Mario Frigerio, Luigi Bonaro, Luca Romani, Anna Toro, Giuseppe Varriale, Maria Lipartiti, Marco Battaglia, Arturo Caissut, Stefano Milighetti, Davide Berardi, Paolo Secondini, Susanna Boccalari, Andrea Indiano, Alexia Bianchini, Penelope Mistras, Anna Grieco, Samantha Baldin, Serena Bertogliatti, Valentina Carnevale, Gloria Rochel, Andrea Leonelli, James Carroll Wish, Marco Ferrari, Giovanni Ferrari, Mew Notice, Maurizio Vicedomini, Paride Bastuello, Alessandra Lusso, Mirko Giacchetti, Francesco Manarini, Massimo Rodighiero, Daniela Piccoli, Alessandro Trapletti, Marco Tomasetto, Conrad, Giovanni Sferro, Morgana Bart, Omar Spoti, Massimo Conti, Andrea Donaera, Roberto Alba, Libeth Libet, Angela Rosa, Valentina Coscia, Antonio Matera, Fabio Brusa, Stefano Olivieri, Isabella Galeotti, Chiara de Iure, Ilaria Ranieri, Lorenzo Valle, Francesco Fortunato, Valentina Tesio, Elena Pantano, Maria Basilicata, Antonio Costantini, Riccardo Delli Ponti, Giovanna Garofalo, Eliseo Palumbo, Federica Neri, Alessandro Napolitano, Stefano Valente, Linda Bartalucci, Luisa Catapano, Diego Cocco, Riccardo Sartori, Dario Degliuomini, Gianni Giovannone, Nicola Fierro, Federico Marchionni, Romeo Mauro, Francesco Azzurli, Filippo Pirro, Luca Marinelli, Triptil Pazol, Marco Sartori, Iunio Marcello Clementi, Maria Lucia Nosi, Valentina Vincenzini, Jacopo Mariani, Diletta Fabiani, Lodovico Ferrari, Paolo Franchini, Tullio Aragona, Davide Corvaglia, Davide Figliolini, Beniamino Franceschini, Roberto Napolitano, Valeria Barbera, Federico Falcone, Stefano Meglioraldi, Eugenia Bartoccini, Andrea Gatto, Sonia Galdeman, Filomena Caddeo, Dario D'Alfonso, Chantal Frattini, Viola Cappelletti, Maria Stella Rossi, Serena Rosata, Francesco Di Mento, Giuseppe Sciara, Mario Calcagno, Tanja Sartori, Andrea Giansanti, Lorenzo Pedrazzi, Alessio Negri Zingg, Ester Trasforini, Daniele Miglio, Viola Killerqueen Lodato, Delos Veronesi, Giuseppe De Paolis, Diego Capani, Stefano Colombo, Aislinn, Marco Marulli, Sanrei, Emanuele Crocetti, Andrea Borla, Elena Noseda, Anna Notti, Andreea Elena Stanica, Marina Priorini, Lucia Coluccia, Simone Babini, Fiorenzo Catanzaro, Francesco Mastinu, Cristina Cornelio, Roberto Paradiso, Andrea Avvenengo, Maria Boffini, Mara Bomben, Alex Panigada, Federico Iarlori, Marika Bernard, Alessandra Ronconi, Francesco Danelli, Gabriele Nannetti, Salvatore Ingrosso, Paolo Oddone, Valerio Evangelisti.
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