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Catina: ovvero l'amore che sa attendere

(racconto narrativa, breve - per tutti)
Tempo di lettura: circa 5 minuti
1.795 visite dal 28/03/2015, l'ultima: 1 settimana fa.
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Autore di quest'opera:








Descrizione: 1865: Valli dei Signori, una tenera storia d'amore che seppe superare le difficoltà…

Incipit: "Catina, oh Catina", sospirava Giovanni, la sua risata squillante, argentina gli apriva l'animo. In casa sua, no, simili manifestazioni di allegrezza non c'erano; sua madre Serafina, buona donna, paciosa e serafica come il nome che portava, aveva troppo daffare, specialmente da quando la piccola Antonia era caduta giù dal poggiolo.


Catina: ovvero l'amore che sa attendere
file: catina-ovvero-l-amor_
e-che-sa-attendere.d…
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Tempo di lettura: circa 5 minuti
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Elenco Tag dell'opera:
#pasubio(1)    #amore(807)



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Catina: ovvero l'amore che sa attendere di Ivana Piazza è pubblicata sotto licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.
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Elenco delle opere che condividono una o più tag con questa opera

(racconto rosa, breve)  di nwPaola Salzano
Descrizione: Una storia d'amore sotto le torri di Bologna…
incipit: In quell'afosa mattina di giugno Alice era oramai giunta a destinazione. Milano l'attendeva in una g…

tags: #bologna(4)    #amore(807)


(poesia narrativa, brevissimo)  di nwFior di maggio
Descrizione: da definire...
incipit: E non si capisce perché il mare lo si ami sia quando è calmo, sia quando è incazzato. Dovremmo amare…

tags: #amore(807)    #mare(192)    #amare(9)


(poesia narrativa, brevissimo)  di nwSphinx
Descrizione: da definire...
incipit: Pensa. Il tempo strappa gli attimi a sé mentre cade in avanti.

tags: #amore(807)


(racconto narrativa, breve)  di nwMassimo Baglione
Descrizione: Questo breve racconto ha partecipato a un concorso che aveva per traccia l'obbligo di ambientare l'opera in uno dei siti classificati come Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Non più di 2500 battute.
incipit: Barbara era tremendamente ricca. Lo era fino al punto che si poteva permettere di comprare qualsiasi cosa e avere ancora abbastanza soldi per farci quello che voleva, lei e tutte le sue generazioni future. Però lei aveva un sogno diverso. Max le parlò dei siti classificati come Patrimonio dell'Umanità UNESCO, le disse scherzoso: - Questi non potrai mai averli.

tags: #affresco(1)    #cartolina(3)    #cena(14)    #leonardo da vinci(2)    #quadro(79)    #amore(807)


(poesia narrativa, brevissimo)  di nwSphinx
Descrizione: da definire...
incipit: Il bisogno di correre, di camminare, di pedalare fino allo sfinimento.

tags: #amore(807)


(racconto narrativa, breve)  di nwMaluan
Descrizione: "ai Suoi ordini": amori in Ufficio.
incipit:  Comincia questa "attività" ma il pensiero non resta… va oltre… nessuno parla ma pesano gli sguardi degli uomini nell'ascoltare le mie valutazioni senza senso accompagnate da direttive errate… come un malato che dopo anni ritorna dal coma mi ritrovo spaesato a chiedermi perché…

tags: #amori(807)    #ufficio(14)


(racconto narrativa, breve)  di nwMassimo Baglione
Descrizione: Oh yes, sometimes it's exactly like that!
incipit: I have met so many different women, I have loved, admired and appreciated them. They have often left in me nice memories. Some of them used to teach me, some of them used to educate me, others used to abuse me. But now, really, I can divide them all into two types: the "Cards" women and the "Chess" women…

tags: #amore(807)    #cubo(3)    #gioco(24)    #love(9)    #rubik(2)    #cube(3)


(racconto horror, medio)  di nwGiorgio Burello
Descrizione: da definire...
incipit: BjbjUUDEIRDRE.Il sangue colava lentamente dalle lettere e dalle cifre bianche. Macchie dello stesso colore cupo spiccavano sul gancio centrale, sul respingente sinistro, sui cavi dell'alimentazione e dei freni che pendevano inerti. Poco lontano, davanti al fabbricato della stazione chiusa da anni, un infermiere del pronto soccorso cercava di calmare il macchinista, ancora in preda allo shock. L'altro infermiere camminava lungo le rotaie, i guanti di lattice usa e getta imbrattati ed un sacco bianco in una mano, pallido in volto nonostante l'abitudine. – Centrato in pieno, eh? – L'agente della Polfer, alto e allampanato, gli si avvicinò con in mano un bloc-notes. – Ho raccolto alcune deposizioni, ma non c'è molto da dire. Sembrerebbe che fosse immobile, in mezzo alle rotaie. Il macchinista se lo è visto davanti e ha azionato la rapida, ma era troppo tardi. Stava accelerando, come sempre dopo essere uscito dalla galleria là in fondo ed aver oltrepassato il ponte. Il segnale di protezione gli aveva dato via libera. –L'agente allargò le braccia. Il vice questore fece un segno d'assenso con la testa. La giornata era grigia e umida, ma non fredda. Lui si strinse nella giacca di velluto lo stesso, reprimendo un brivido. Si rivolse all'agente: – Se hanno finito di raccogliere i pezzi chiama la stazione di Callisalta e dì che facciano venire qualcuno per portare via il treno. Gli metteremo i sigilli e lasceremo andare i passeggeri quando arriveranno là. –L'agente se ne andò, lasciando il vice questore da solo vicino al respingente chiazzato. Un suicidio? Al momento, aveva tutta l'aria di esserlo. Il mattino esalava il suo umido respiro, lasciando che l'anima delle montagne si sollevasse dai boschi e dalle cime in lembi di nuvole candide. Brian a volte si alzava presto solo per godersi quello spettacolo, come quel giorno. Seduto sulla collinetta che nascondeva la sua nuova casa rispetto al dirupo scosceso che portava al lago, guardava i monti di fronte a lui nel silenzio che seguiva all'alba. Nella sua mente, l'aria frizzante si unì al verde cupo degli abeti in lontananza ed insieme lo trasportarono ancora in quell'Irlanda da cui era arrivato sette mesi e ventitré giorni prima. La nostalgia si stava affievolendo, però. Quello che cercava, ammesso che riuscisse mai a dargli un nome, non si trovava sulle sponde di Erin. Forse non si trovava nemmeno lì dove si trovava ora, ma per il momento la cosa non aveva importanza alcuna. Si alzò spazzolandosi con una mano i jeans stinti e ritornò verso casa. Appena dietro la collinetta aveva ritagliato una decina di metri quadrati di orto, che si mise ad ispezionare con cura ripulendolo dalle erbacce. Poco più avanti, silenzioso e stinto da anni di abbandono che la recente presenza di Brian non aveva ancora del tutto mitigato, un casello ferroviario faceva buona guardia all'unico binario della linea che risaliva la valle fino a Calisalta. L'uomo cedette ancora una volta all'istinto che lo aveva portato ad accettare quella sistemazione da moderno eremita…

tags: #amore(807)    #polizia(14)    #stazione(11)    #treno(20)    #banshee(1)

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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che
patiscono quell'arrogante formicolio che dalle loro budella
striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.

A voi, astanti ed esteti dell'arte.

(Sam L. Basie)




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