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Era più bello quando l'amore…

(altro biografia, brevissimo - per tutti)
Tempo di lettura: meno di 1 minuto
66 visite dal 26/07/2022, l'ultima: 2 settimane fa.
5 recensioni o commenti ricevuti
Autore di quest'opera:
avatar di Giancarlo Rizzo
nwGiancarlo Rizzo
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Descrizione: da definire...

Incipit: Che delusione! Ero convinto che i sentimenti fossero il meglio nella vita delle persone, che fossero…


Era più bello quando l'amore…
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Recensioni: 5 di visitatori, 7 totali.
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recensore:

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Recensione o commento # 1, data 18:10:53, 26/07/2022
Questa è la nostra nuova cosciente consapevolezza Giancarlo, di essere ciò che siamo sempre stati.



recensore:

Recensione o commento # 2, data 19:36:32, 26/07/2022
Ma se l'amore e l'innamoramento sono solo reazioni chimiche allora dovremmo amare ed innamorarci ogni giorno e più volte al giorno, e ogni sguardo ogni parola e voce dovrebbero innescare questa reazione, con la medesima intensità e durata nel tempo… Certo la scienza è la scienza ma forse c'è qualcosa in più



recensore:

user deleted
Recensione o commento # 3, data 20:35:37, 26/07/2022
Sembra riduttivo ma è il corpo, i sentimenti e le emozioni che proviamo nascono dal corpo, la mente che elabora consciamente parte di questi sentimenti (altri rimangono inconsci) è parte del corpo, e si distribuisce questa coscienza di essi tramite il cervello che è un organo del corpo, attraverso il corpo e alla soggettività di esso venutasi a creare nella evoluzione del nostro sistema cognitivo con sistemi sempre più complessi e interagenti tra di loro partendo da un proto-sé ad un sé-nucleare(oggetto-soggetto) ad un sé autobiografico (un io sociale/spirituale, quest'ultimo a mio parere pienamente sovrapponibile allo stesso da me poi intuito teorizzandolo e descrivendolo come a sua volta artefice dell' "inganno dell' io", cioè quello che ci porta a pensare o credere di essere anche Altro da sé, o dalla propria acquisita soggettività del corpo) che è ciò che ci differenzia oggettivamente dal resto delle specie viventi, cioè una coscienza della soggettività pervenuta del corpo, sul corpo. I sentimenti derivano effettivamente da processi chimici già presenti all'interno del corpo cellulare fin dalle prime cellule primordiali tramite un processo dovuto all'omeostasi (sopravvivenza e mantenimento della forma vitale esistente), a partire da quelle addirittura prive di nucleo, le più semplici e basilari, senza bisogno di un cervello e una mente capace di leggerle o comprenderle, quelle dei batteri. Si esprimevano sotto forma di ricompensa o punizione (evolutiva). Da queste nel corso evolutivo si sono poi trasformate e diventate nelle forme più evolute di cellule viventi o agglomerati di esse (piante, animali, uomini), in mappature fisiche via via sempre più complesse, organiche, sensoriali e infine anche mentali. Sentimenti primordiali da noi ora poi ricevuti sotto forma di dolore/piacere ancora presenti in noi in ogni singola nostra cellula, e tutto questo ancora a livello inconscio. Ora in noi si eseguono a nostra totale incoscienza continue mappature del corpo, che applica a sé stesso per essere e darci in ogni momento comprensione e mantenimento di vita in buono o cattivo stato dello stesso, sia a livello conscio che come detto inconscio ( per esempio tutti i processi per le funzioni vitali ivi presenti attuati in totale automatismo dalla mente), compreso il cervello stesso che è l'organo principalmente assegnato a questo compito nel ricevere poi tutte le informazioni pervenute. Ora noi non solo inconsciamente ma anche consciamente su tutto ciò che comprendiamo in noi, tutte le informazioni che riceviamo internamente ed esternamente dal corpo, tutte queste continue mappature vengono lette e apprese dal cervello tramite immagini, sensoriali (fisiche) o mentali, sia esse presenti sul momento, sia esse derivate dai ricordi, quindi nient'altro che mappature precedenti di stati in essere precedenti del corpo, e a queste rispondiamo a nostra volta applicando ciò che per immagini abbiamo già compreso o sperimentato, oppure né apprendiamo e registriamo di nuove. Associamo quindi a questa continua comprensione per immagini poi anche tutta la gamma di emozioni derivate dai sentimenti e da questi originate a partire come detto da quelli inconsci e primordiali di dolore e piacere, e da questi due basilari poi a salire di grado con tutti quelli invece sempre più complessi e quindi sempre più consci, più vissuti, più sentiti tali, come sono l'amore, l'odio, la paura, la tristezza, ecc. Quindi credo che se proviamo un determinato sentimento verso qualcuno con tutte le emozioni che ne derivano è perché il nostro corpo infine legge tutto questo a partire da uno stato di piacere. Questo ci può portare a stare o scegliere di stare anche sul lungo periodo con la stessa persona. come dicevo in un mio testo, "Perché mi ami? Perché mi fai sentire bene. Amando te, in realtà amo me". Fa schifo sono d'accordo, soprattutto per chi ha una grande sensibilità interiore, ma anche questa è una emozione, uno stato emotivo portato in essere dai sentimenti, quindi dal corpo, lo stesso vale per la fede. Come Giancarlo diceva era meglio non sapere forse, ma purtroppo questo non lo dice né Giancarlo, né lo dico, o in minima parte avevo anche intuito io, ma chi studia questi determinati settori di scienza e neurologia con evidenti prove annesse e già comprovate. Non tutto chiaramente, c'è ancora molto da capire e di cui prendere futura coscienza. Ognuno poi può vederla e sentirla come vuole, se si vuole pensare all'anima o spirito o altro in questa forma presente in noi, ha il pieno diritto di farlo. Però se si porta più in alto questo discorso, se si guarda bene è proprio il fatto di non avere più niente di divino che ci dovrebbe fare ancora di più guardare a questa vita come la sola ed unica possibile e quindi cercare dove e quando si può e nel rispetto reciproco, di godersela appieno e di diritto.



recensore:

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Recensione o commento # 4, data 13:02:27, 27/07/2022
Ciao Giancarlo, era un po' che non venivo qui e mi sono imbattuto in questo tuo brano. Se fosse sotto forma di racconto sarebbe una buona provocazione.
In passato erano più radicate rispetto ad oggi convinzioni magari un po' miopi, che vengono superate in parte in questi tempi grazie alle nuove conoscenze scientifiche e ai nuovi mezzi mediatici e social. Quello che hai scritto potrebbe mettere in luce quanto l'inerzia di questa onda di progresso anche culturale possa far correre il rischio di rendere ciechi in direzione completamente opposta, in attesa che nuovi assestamenti futuri riequilibrino nel mezzo la percezione che abbiamo della vita.
Potrei dilungarmi tentando di spiegarmi con considerazioni sul disallineamento che c'è tra le diverse velocità di sviluppo biologico e sviluppo invece culturale, cercando di approfondire il fatto che non tutte le conseguenze che ne derivano sono strettamente legate alla selezione naturale che ci ha portati fin qui.
Preferisco però non addentrarmi in questi discorsi, data anche la natura di questo sito, ma soffermarmi sul fatto che hai richiamato Babbo Natale per simboleggiare l'ingenuità.
Certo è un po' fuori stagione soffermarsi proprio su questo, dato il caldo di questi giorni, però è una buona metafora.
Il Natale non esiste in natura, ma viene piuttosto da un miscuglio tra religione e consumismo, cavalcato dal capitalismo. Se però lo depuri da ingenuità, religione e consumismo allora vedi che qualcosa comunque resta, anche se forse non in tutti.
Pensando a questo mi sono venute in mente poche righe che avevo scritto. Magari le pubblico per spiegarmi meglio, oppure attendo che nevichi. Poi però non dirmi che la neve è solamente solidificazione di vapore acqueo in un limitato intervallo di condizioni atmosferiche che da alcuni viene visto solo come fastidioso intralcio al traffico di veicoli.
Ma scherzo eh, anche perché credo che forse in fondo la pensi un po' come me. Siamo noi a decidere a cosa dare valore e ad arricchirlo con immagini che non sono solo frutto di ingenuità o bisogno, anche se è vero che la scienza ci aiuta a capire meglio certi meccanismi.
In molti casi ci soffermiamo a distinguere tra una sponda e la sua opposta, intanto l'acqua scorre tra le due.
Ciao



recensore:
avatar di Giancarlo Rizzo
nwGiancarlo Rizzo
$ donatore 2023 (3 dal 2021)

risposta dell'autore, data 15:24:41, 27/07/2022
Certo che la penso come te! La mia è una piccola provocazione dedicata a chi è tentato di sostituire la ragione al sentimento, la materia allo spirito, il buon senso alla pazzia, il pensiero unico alla ribellione, e via dicendo. Io sono più interessato a leggere e scrivere su temi biografici, ovvero su come e cosa pensano le persone, piuttosto che leggere romanzi o racconti. Di solito guardo documentari e non film di avventura. Secondo me anche così si può fare letteratura importante. Questo è per approfittare del tuo accenno alla natura di questo sito che cade giusto a proposito tra piccole discussioni sul forum.



recensore:

Recensione o commento # 5, data 10:46:29, 28/07/2022
È molto interessante quello che hai scritto e ti faccio i complimenti. Mi ha portata a farmi (e fare) delle domande e appena avrò tempo scriverò un pezzo su cosa penso io dell'amore… perchè fondamentalmente non c'ho pensato poi così tante volte nella vita.
Non so nemmeno se ci credo all'amore… penso di non crederci, penso che sia una mera convenzione sociale (quasi sempre, perchè alla fine io sono una contraddizione vivente): l'amore lo hanno inventato i Sapiens, mentre l'attrazione, la chimica ed i feromoni no.
Cerco anche di usare poco il "ti amo": preferisco "ti adoro" o "non posso fare a meno di te" che dico con la più profonda sincerità.



recensore:
avatar di Giancarlo Rizzo
nwGiancarlo Rizzo
$ donatore 2023 (3 dal 2021)

risposta dell'autore, data 15:03:48, 28/07/2022
Come dico spesso "è più importante fare domande che avere risposte" (dagli altri).
Benvenuta nel club del "Perché?".





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