Il ciclo della vita
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Il ciclo della vita
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Vita che non muore mai ma si trasforma in continuazione
Trovo quanto hai scritto interessante.
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Re: Commento
Ciao (come ti chiami?) grazie che ti sia piaciuta la mia poesia e grazie per la valutazione. Il mio brano è rivolto alla vita in generale, parlando però di... "natura" ed è attraverso essa (cosa sarà ?) che si sviluppa la storia, l'esempio, che a tutti appartiene, cosi come hai detto bene "Vita che non muore mai ma che si trasforma in continuazione" Grazie ancora, Culture.
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Chiaramente la poesia è dedicata ad una foglia… al suo ciclo vitale che poi, allargando l'orizzonte, è quello di tutti gli esseri viventi.
Alcuni passaggi non scorrono con la dovuta fluenza ma… non finisce il mondo per questo!
Jacopo
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Re: Commento
Certo che sì Jacopo, la poesia è dedicata a una foglia, e la narrazione bene si adatta a tutti gli esseri viventi. Grazie moltissime per il tempo dedicato alla lettura e per tuo commento come sempre attento e preciso. CiaoJacopo Serafinelli ha scritto: ↑04/10/2024, 17:16 @Laura Traverso
Chiaramente la poesia è dedicata ad una foglia… al suo ciclo vitale che poi, allargando l'orizzonte, è quello di tutti gli esseri viventi.
Alcuni passaggi non scorrono con la dovuta fluenza ma… non finisce il mondo per questo!
Jacopo
Commento a: Il ciclo della vita
Qui è trattata in maniera sufficientemente personale e arricchita da talune immagini (il "basso" : sei napoletana?) che sembrano attinte al proprio vissuto o interiorizzato per altri motivi.
Natura (vegetale o animale che sia) è Ciclo vitale, eterno ritorno, scalino su cui salire per procedere oltre.
Dal pdv tecnico permettimi qualche osservazione sulla metrica.
Hai scelto una strutturazione tradizionale, in terzine di x versi, laddove la x è insolita (13 sillabe) saltellante e poco ritmica per via degli accenti che cadono su sillabe differenti.
Valuta se spezzare il verso in due (7+6 o settenario unico) e rivedere gli accenti.
Buona giornata
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Re: Commento a: Il ciclo della vita
Grazie Vladimiro per la lettura e la votazione alla mia poesia. Sono genovese e il basso è chiaramente inteso come "piano terra". Ho semplicemente descritto l'apparente fine vita di una foglia, metafora che tutti ci riguarda. Circa le tecniche da te suggerite, grazie, vedrò. Io sono stata molto istintiva nello scrivere e non ho badato a quanto hai evidenziato, ci farò caso, magari a fine gara. Un saluto, ciaoVladimiro ha scritto: ↑05/10/2024, 9:04 La tematica dell'invecchiamento e del successivo passaggio è ricorrente e iconica nell'arte, letteratura o musica che sia.
Qui è trattata in maniera sufficientemente personale e arricchita da talune immagini (il "basso" : sei napoletana?) che sembrano attinte al proprio vissuto o interiorizzato per altri motivi.
Natura (vegetale o animale che sia) è Ciclo vitale, eterno ritorno, scalino su cui salire per procedere oltre.
Dal pdv tecnico permettimi qualche osservazione sulla metrica.
Hai scelto una strutturazione tradizionale, in terzine di x versi, laddove la x è insolita (13 sillabe) saltellante e poco ritmica per via degli accenti che cadono su sillabe differenti.
Valuta se spezzare il verso in due (7+6 o settenario unico) e rivedere gli accenti.
Buona giornata
Re: Il ciclo della vita
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Re: Commento
Grazie Eleonora per la valutazione e il tempo dedicato alla lettura del mio brano. Ciao.Eleonora2 ha scritto: ↑13/10/2024, 16:24 Il contenuto è metaforico e riferito alla vita, poi relativo alla foglia. Ho votato 3, non per il contenuto comune, nè per la metrica, nè per il ritmo ma per quello che, per me, la poesia, in generale, rappresenta. Una scossa e fornisce, come ogni altro argomento, delle riflessioni. Molti sono gli elementi che la compongono, e non mi piace fare paragoni. Forse la mia è solo una scusa per non essere in grado di esprimere le emozioni o studiare. Chiedo scusa per queste considerazioni ma dovevo spiegare il voto. Spero di essere stata chiara, altrimenti mi esprimerò in altro modo. Ciao!
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Mi piace la metafora e il senso del tuo testo, così come la generale semplicità (non superficialità) con cui sono tratti. insieme ad alcune immagini (in particolare le prime: La tua mano è aperta e variopinta, anche un poco arrossata, forse intimidita, raggrinzita e ormai quasi priva di vita),
Lo stile scrittura non è pienamente nelle mie corde, ma questo è un aspetto meramente soggettivo.
Saluti
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Re: Commento
Ciao, sono ancora più contenta perché, nonostante lo stile di scrittura non sia nelle tue corde, hai apprezzato molto il contenuto e significato della mia poesia premiandola con una ottima votazione, grazie Menodizero (ma che triste pseudonimo ti sei scelto )Menodizero ha scritto: ↑23/10/2024, 17:27 Ciao.
Mi piace la metafora e il senso del tuo testo, così come la generale semplicità (non superficialità) con cui sono tratti. insieme ad alcune immagini (in particolare le prime: La tua mano è aperta e variopinta, anche un poco arrossata, forse intimidita, raggrinzita e ormai quasi priva di vita),
Lo stile scrittura non è pienamente nelle mie corde, ma questo è un aspetto meramente soggettivo.
Saluti
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La natura ha qualcosa di morto che non muore e di vivo che non vive mai pienamente.
L'essere umano ha qualcosa che può andare oltre tutto questo.
Hai scritto una bella poesia, 4!
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Re: Commento
E' bella e filosofica la tua riflessione sulla mia poesia, ti ringrazio molto anche per averla letta e valutata positivamente. Ciao, LauraMaschioneria ha scritto: ↑01/11/2024, 17:50 Foglia, donna, uomo, animale, vegetale…
La natura ha qualcosa di morto che non muore e di vivo che non vive mai pienamente.
L'essere umano ha qualcosa che può andare oltre tutto questo.
Hai scritto una bella poesia, 4!
Mai Più
Antologia di opere grafiche e letterarie aventi per tema il concetto del MAI PIÙ in memoria del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, di AA.VV.
Nel 2018 cade il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, perciò abbiamo voluto celebrare quella follia del Genere umano con un'antologia di opere grafiche e letterarie di genere libero aventi per tema il concetto del "mai più".
Copertina di Pierluigi Sferrella.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Ida Dainese, Alessandro Carnier, Romano Lenzi, Francesca Paolucci, Pasquale Aversano, Luisa Catapano, Massimo Melis, Alessandro Zanacchi, Furio Bomben, Pierluigi Sferrella, Enrico Teodorani, Laura Traverso, F. T. Leo, Cristina Giuntini, Gabriele Laghi e Mara Bomben.
La Paura fa 90
90 racconti da 666 parole
Questo libro è una raccolta dei migliori testi che hanno partecipato alla selezione per l'antologia La Paura fa 90. Ci sono 90 racconti da non più di 666 parole. A chiudere l'antologia c'è un bellissimo racconto del maestro dell'horror Danilo Arona. Leggete questa antologia con cautela e a piccole dosi, perché altrimenti correte il rischio di avere terribili incubi!
A cura di Alessandro Napolitano e Massimo Baglione.
Contiene opere di: Maria Arca, Pia Barletta, Ariase Barretta, Cristiana Bartolini, Eva Bassa, Maria Cristina Biasoli, Patrizia Birtolo, Andrea Borla, Michele Campagna, Massimiliano Campo, Claudio Candia, Carmine Cantile, Riccardo Carli Ballola, Matteo Carriero, Polissena Cerolini, Tommaso Chimenti, Leonardo Colombi, Alessandro M. Colombo, Lorenzo Coltellacci, Lorenzo Crescentini, Igor De Amicis, Diego Di Dio, Angela Di Salvo, Stefano di Stasio, Bruno Elpis, Valeria Esposito, Dante Esti, Greta Fantini, Emilio Floretto Sergi, Caterina Franciosi, Mario Frigerio, Riccardo Fumagalli, Franco Fusè, Matteo Gambaro, Roberto Gatto, Gianluca Gendusa, Giorgia Rebecca Gironi, Vincenza Giubilei, Emiliano Gotelli, Fabio Granella, Mauro Gualtieri, Roberto Guarnieri, Giuseppe Guerrini, Joshi Spawnbrød, Margherita Lamatrice, Igor Lampis, Tania Maffei, Giuseppe Mallozzi, Stefano Mallus, Matteo Mancini, Claudia Mancosu, Azzurra Mangani, Andrea Marà, Manuela Mariani, Lorenzo Marone, Marco Marulli, Miriam Mastrovito, Elisa Matteini, Raffaella Munno, Alessandro Napolitano, Roberto Napolitano, Giuseppe Novellino, Sergio Oricci, Amigdala Pala, Alex Panigada, Federico Pergolini, Maria Lidia Petrulli, Daniele Picciuti, Sonia Piras, Gian Filippo Pizzo, Lorenzo Pompeo, Massimiliano Prandini, Marco Ricciardi, Tiziana Ritacco, Angelo Rosselli, Filippo Santaniello, Gianluca Santini, Emma Saponaro, Francesco Scardone, Giacomo Scotti, Ser Stefano, Antonella Spennacchio, Ilaria Spes, Antonietta Terzano, Angela Maria Tiberi, Anna Toro, Alberto Tristano, Giuseppe Troccoli, Cosimo Vitiello, Alain Voudì, Danilo Arona.
B.A.L.I.A.
Buona Alternativa alla Lunga e Illogica Anzianità
Siamo nel 2106. BALIA accudisce gli uomini con una logica precisa e spietata, in un mondo da lei plasmato in cui le persone nascono e crescono in un contesto utopico di spensieratezza e di bel vivere. BALIA decide sul controllo delle nascite e sulle misure sanitarie da adottare per mantenere azzerato l'incremento demografico e allungare inverosimilmente la vita di coloro che ha più a cuore: gli anziani.
Esiste tuttavia una fetta di Umanità che rifiuta questa utopia, in quanto la ritiene una distopia grave e pericolosa.
BALIA ha nascosto il Passato ai suoi Assistiti, ma qualcuno di questi ha conservato i propri ricordi in un diario e decide di trascriverli in una rischiosa autobiografia. Potranno, questi ricordi, ripristinare negli Assistiti quell'orgoglio di vivere ormai sopito? E a che prezzo?
Di Ida Dainese e Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Gara d'estate 2020 - Anniversari, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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Gara d'autunno 2022 - La Méduse - e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 37 - Il trinomio Fantastico
A cura di Mastronxo e Ser Stefano.
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