La casa

[Terradipoeti]

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voce:

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Era bella la casa dove nacqui

ombra le facevano

alti e forti alberi.

Lo stormir dei ramoscelli

il cinguettio degli uccelli

tutta la musicavano.

Era grande e bianca

la casa mia di campagna

un giorno l'abbandonai

un altro giorno

anni dopo

vi tornai.

In essa vecchi ricordi

vi trovai

dal tempo

spenti oramai.

La fanciullezza

parte della giovinezza

era passata con essa.

La mia dolce casa però

mai nella vita scorderò.

[Jacopo Serafinelli]

@Terradipoeti
Un pensiero temporale a quel che si è stati e a quel che, ancora, resistendo al tempo come la materialità della casa… ce lo ricorda.
Debbo dire però che il mio chiodo fisso della fluenza poetica non è stato tolto dal mio pensiero… non la sento in questa tua.
Ma c'è una cosa che rinfresca il tutto… un che di infantile nella struttura
Jacopo

[Giuseppe Gianpaolo Casarini]

Di piacevole e scorrevole lettura, di maniera i versi iniziali, melanconici ma sempre di maniera i versi finali, non so quanto questi intimi e struggenti ricordi per l'AUTORE possano far presa forte e emotiva nei confronti del lettore. Mi riservo a suo tempo per il voto.

[Laura Traverso]

Ciao, mi è piaciuta la tua semplice poesia che parla di ricordi di una bianca casa dove l'autore nacque. Ricordi che evocano, e descrivono, musiche circostanti. La tua poesia penso faccia bene al cuore di chi legge: per leggiadria e per il fatto che ognuno ha i propri ricordi legati alla casa natia. Bella la descrizione del ritorno a essa, un po' triste per avere ritrovato il passato ormai spento, tramite gli oggetti rivisti; ma sempre immutato resta il ricordo amorevole della casa di un tempo. Bravo voto 4

[Vladimiro]

Si intrecciano fra le righe tre temi: il ritorno, le radici, lo scorrere del Tempo: ce n'è da scrivere una trilogia!
Ma nessuno dei tre è appena approfondito per cui, chi legge, ignora cosa ti abbia davvero colpito in tal modo da spingerti a comunicarlo al Lettore.
Sette verbi a fine verso, ma anche no.