Vortici
Vortici
e candidissimo non mutava il cielo,
al dì fuggivan nuvoloni neri,
alla notte è tutto un buio manto
e il lontano trasmetteva ora vicino
un rumore troppo lento che passava
nell’aria morta e in fondo mossa
della sera, e vibrante la brezza
sospirava, e tale io spingevo avanti
un sasso e un’alterata immobilità,
l’ordine cosmico e la profondità di uno spazio.
Spaventato dalla crudeltà del mio agire,
sovversivo, il nulla rivoluzionava
il tutto nel Grande Fragore.
Perso fra i suoi vortici,
misuravo la differenza di potenziale
generata dall’umana sofferente libertà.
Mi doleva dunque d’esser libero
ché non v’è cosa più ardua
di sopportare il peso di un arbitrio
che impone di ordinare il caos.
Eternamente tristi,
condannati a sfuggire titubanti
alle meccaniche celesti.
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Ho riletto più volte il testo e l'ho trovato di una bellezza e poetica disarmante.
Fino a poco tempo fa vedevo e avevo la tua stessa concezione di ciò che siamo, il sentirsi così diversi da un semplice sasso o astro intorno o sopra di noi. Di avere scelte che influenzassero realisticamente qualcosa al di là della nostra portata sia personale che come specie.
Invece ciò che influisce è solo la responsabilità relativa a noi stessi e di conseguenza a ciò che ci circonda, è solo questo ad essere reale e influente.
Abbiamo una coscienza biografica solo per sopravvivenza, senza questa la nostra specie non si sarebbe potuta evolvere in ciò che è per come questa è poi strutturata.
La verità è che tolto questo aspetto che ripeto, è ovviamente apparentemente rilevante al nostro punto di vista, in realtà in fondo non lo è tanto quanto lo riteniamo
essere, o dove forse ognuno a suo modo spera o si convince che sia.
Alla fine non c'è alcuna differenza tra noi e tutto ciò che comunque, ovunque e dovunque nel cosmo è evolutivamente o sotto ogni qualsivoglia forma, presente.
Tutto è al suo minimo stato possibile, solo movimento espresso, espressione di quantità di moto.
Il vuoto stesso lo è.
Ma non voglio fare o ripetere qui concetti già più volte espressi su cui poi si possa o meno convenire.
Ho trovato la tua poesia veramente profonda e toccante nell'esprimere questo tuo dubbio esistenziale, e sicuramente oltremodo riuscita in questo suo intento.
Voto 5.
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- Maria Spanu
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Veramente bella, armonica e carica questa poesia, bravo!
Voto 4
Human Take Away
Umani da asporto
"Human Take Away" è un racconto corale dove gli autori Alessandro Napolitano e Massimo Baglione hanno immaginato una prospettiva insolita per un contatto alieno. In questo testo non è stata ideata chissà quale novità letteraria, né gli autori si sono ispirati a un particolare film, libro o videogioco già visti o letti. La loro è una storia che gli è piaciuto scrivere assieme, per divertirsi e, soprattutto, per vincere l'Adunanza letteraria del 2011, organizzata da BraviAutori.it. Se con la narrazione si sono involontariamente avvicinati troppo a storie già famose, affermano, non era voluto. Desiderano solo che vi gustiate l'avventura senza scervellarvi troppo sul come gli sia venuta in mente.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
B.A.L.I.A.
Buona Alternativa alla Lunga e Illogica Anzianità
Siamo nel 2106. BALIA accudisce gli uomini con una logica precisa e spietata, in un mondo da lei plasmato in cui le persone nascono e crescono in un contesto utopico di spensieratezza e di bel vivere. BALIA decide sul controllo delle nascite e sulle misure sanitarie da adottare per mantenere azzerato l'incremento demografico e allungare inverosimilmente la vita di coloro che ha più a cuore: gli anziani.
Esiste tuttavia una fetta di Umanità che rifiuta questa utopia, in quanto la ritiene una distopia grave e pericolosa.
BALIA ha nascosto il Passato ai suoi Assistiti, ma qualcuno di questi ha conservato i propri ricordi in un diario e decide di trascriverli in una rischiosa autobiografia. Potranno, questi ricordi, ripristinare negli Assistiti quell'orgoglio di vivere ormai sopito? E a che prezzo?
Di Ida Dainese e Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Gare letterarie stagionali - annuario n° 1 (2018 - 2019)
Le Gare letterarie stagionali sono concorsi a partecipazione libera, gratuiti, dove chiunque può mettersi alla prova nel forum di BraviAutori.it, divertirsi, conoscersi e, perché no, anche imparare qualcosa. I migliori testi delle Gare vengono pubblicati nei rispettivi ebook gratuiti i quali, a ogni ciclo di stagioni, diventano un'antologia annuale come questa che state per leggere.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Alessandro Mazzi, Angelo Ciola, Aurora Gallo, Ida Dainese, Carlo Celenza, Carol Bi, Daniele Missiroli, Draper, Edoardo Prati, Fabrizio Bonati, Fausto Scatoli, Gabriele Ludovici, L.Grisolia, Laura Traverso, Liliana Tuozzo, Lodovico, Marco Daniele, Namio Intile, N.B. Panigale, Nunzio Campanelli, Pierluigi, Roberto Bonfanti, Seira Katsuto, Selene Barblan, SmilingRedSkeleton, Stefano Giraldi Ceneda, Teseo Tesei, Tiziano Legati, Tiziana Emanuele.
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Gara di primavera 2024 - La cantautrice calva - e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2019 - (a colori)
A cura di Tullio Aragona.
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La Gara 25 - Dietro la maschera!
A cura di Morgana Bart e Tullio Aragona.
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