Un fulmine a ciel sereno
Un fulmine a ciel sereno
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Re: Un fulmine a ciel sereno
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Me lo sto leggendo con molta fatica, lentamente… la punteggiatura che usi non aiuta. Quando e se riuscirò a finirlo cercherò di commentare!
La lunghezza, debbo essere sincero, unita a quanto detto sopra spaventa non poco!
Jacopo
Re: Un fulmine a ciel sereno
Re: Commento
Signor Jacopo, mi dispiace che faccia fatica a leggere il mio scritto. È rimasto molto lungo, ma ho provveduto ad accorciarlo (per farlo rientrare nel limite) e ho rivisto un po' la punteggiatura, spero riesca a finirlo.Jacopo Serafinelli ha scritto: ↑28/03/2024, 8:36 @Marirosa
Me lo sto leggendo con molta fatica, lentamente… la punteggiatura che usi non aiuta. Quando e se riuscirò a finirlo cercherò di commentare!
La lunghezza, debbo essere sincero, unita a quanto detto sopra spaventa non poco!
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Re: Un fulmine a ciel sereno
Nessun "signor", per favore, qui diamoci tutti del tu.Marirosa ha scritto: ↑28/03/2024, 16:26 Signor Massimo, chiedo scusa per il disguido ed il problema causato involontariamente, il programma che ho usato per il conteggio delle parole me ne segnalava 25000, e non mi sono accorta, quando ho pubblicato, che il conteggio fosse differente. Ho provveduto a limare il testo, ed adesso dovrei essere rientrata nel limite massimo. Mi scuso di nuovo. Buona serata.
In realtà dovresti limare altri 265 caratteri, perché il conteggio che effettua il programma delle Gare differtisce in qualcosa rispetto ad altri conteggi e ne conta un po' in più.
Purtroppo finché non sei sotto le 25.000, il racconto non viene considerato per la classifica.
Abbi pazienza
Re: Un fulmine a ciel sereno
Massimo, ho appena provveduto a limare. Spero che sia la volta buona, se ci sono problemi provvederò a modificare di nuovo o a riscrivere il racconto.Massimo Baglione ha scritto: ↑28/03/2024, 18:16 Nessun "signor", per favore, qui diamoci tutti del tu.
In realtà dovresti limare altri 265 caratteri, perché il conteggio che effettua il programma delle Gare differtisce in qualcosa rispetto ad altri conteggi e ne conta un po' in più.
Purtroppo finché non sei sotto le 25.000, il racconto non viene considerato per la classifica.
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Re: Un fulmine a ciel sereno
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Re: Un fulmine a ciel sereno
Interrompo qui con un caro saluto!
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Commento: Un fulmine a ciel sereno
La storia è interessante, secondo me, ma tieni conto che non sono un esperto di questo genere. Tuttavia ci devi lavorare ancora, magari con l’aiuto di un buon correttore di scrittura che ti segnali gli errori formali, es. la 'd' eufonica. Per la rilettura io salvo il file in pdf e lo faccio leggere da M. Edge. Mi aiuta a mantenere un tono distaccato dal testo.
Per ora non voto, nella speranza di poter esprimere un bel 4, post sistemazione.
Re: Commento: Un fulmine a ciel sereno
Signor Marcolli, grazie mille per aver letto e commentato il mio racconto. Sono lieta che la mia storia le sia sembrata interessante, ho provveduto, grammaticalmente, formalmente ed esteticamente, a correggere eventuali refusi, virgole scomposte ed alcune incongruenze simili, dovute al lavoro di limatura e in fine ho eliminato il problema della d eufonica. La ringrazio per la segnalazione dei problemi del testo e per i suoi consigli, buona serata.Alberto Marcolli ha scritto: ↑31/03/2024, 11:43 Per fortuna, leggere 25.000 caratteri per me non sono un problema.
La storia è interessante, secondo me, ma tieni conto che non sono un esperto di questo genere. Tuttavia ci devi lavorare ancora, magari con l’aiuto di un buon correttore di scrittura che ti segnali gli errori formali, es. la 'd' eufonica. Per la rilettura io salvo il file in pdf e lo faccio leggere da M. Edge. Mi aiuta a mantenere un tono distaccato dal testo.
Per ora non voto, nella speranza di poter esprimere un bel 4, post sistemazione.
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Re: Un fulmine a ciel sereno
Tu scrivi: ...avrei dovuto presentarmi come Luisa Rossi. Ma ho sbagliato. E mi sono presentata col nome che ho usato nella prima missione»
Se è pur vero che: ...L’uomo che dovevo incontrare, non conosce davvero il volto o la voce di Luisa Rossi, rimane comunque un'incongruenza: Ilaria si è presentata con il nome della prima missione e quindi come avrà fatto Monica a spiegare che il suo nome è cambiato in quello di Luisa Rossi?
ho trovato un refuso Sharley, non Sahrley.
Anche qui: Ora invece, aveva saltato un appuntamento, recuperato all’ultimo minuto, gli aveva inviato una proposta assurda, che avrebbe portato solo rischi inutili, ma quale ragione spingeva un tecnico, promosso ombra, a voler giocare a fare l’operativo? -- IO SPECIFICHEREI QUALE PROPOSTA ASSURDA, ANCHE SE SI POTREBBE INDOVINARE CHE SI TRATTI DELLA SOSTITUZIONE DI ILARIA CON MONICA.
Altro punto:
...«Avanti.» Disse. E non si sorprese di veder entrare Barkey, con la sua faccia da avvoltoio e i suoi occhiali da gufo.
«Cosa mi devo aspettare questa volta?»
«Nulla. Sarà allontanata dall’agenzia se non si brucerà.» - - - SPECIFICARE DI CHI SI TRATTA - MONICA O ILARIA?
«E se si brucerà, andrà a riprenderla?» Shadow rimase impassibile.
«Dovrà seguire la procedura. Come ha visto, il mio intervento era necessario l’ultima volta.»...
Confermo il mio giudizio iniziale: l'intreccio non è male, ma come lettore a volte mi rimangono molti dubbi.
Ce ne sono altri, ma per adesso mi servirebbe chiarire quelli segnalati.
Ciao
Re: Un fulmine a ciel sereno
Purtroppo, se aggiungessi maggiori chiarimenti nel racconto andrei oltre il limite di 25000 caratteri. Proverò a chiarirle i dubbi che ha sollevato:Alberto Marcolli ha scritto: ↑01/04/2024, 14:46 Ho riletto con molta attenzione e mi rimangono vari punto oscuri che mi dovresti chiarire.
Tu scrivi: ...avrei dovuto presentarmi come Luisa Rossi. Ma ho sbagliato. E mi sono presentata col nome che ho usato nella prima missione»
Se è pur vero che: ...L’uomo che dovevo incontrare, non conosce davvero il volto o la voce di Luisa Rossi, rimane comunque un'incongruenza: Ilaria si è presentata con il nome della prima missione e quindi come avrà fatto Monica a spiegare che il suo nome è cambiato in quello di Luisa Rossi?
ho trovato un refuso Sharley, non Sahrley.
Anche qui: Ora invece, aveva saltato un appuntamento, recuperato all’ultimo minuto, gli aveva inviato una proposta assurda, che avrebbe portato solo rischi inutili, ma quale ragione spingeva un tecnico, promosso ombra, a voler giocare a fare l’operativo? -- IO SPECIFICHEREI QUALE PROPOSTA ASSURDA, ANCHE SE SI POTREBBE INDOVINARE CHE SI TRATTI DELLA SOSTITUZIONE DI ILARIA CON MONICA.
Altro punto:
...«Avanti.» Disse. E non si sorprese di veder entrare Barkey, con la sua faccia da avvoltoio e i suoi occhiali da gufo.
«Cosa mi devo aspettare questa volta?»
«Nulla. Sarà allontanata dall’agenzia se non si brucerà.» - - - SPECIFICARE DI CHI SI TRATTA - MONICA O ILARIA?
«E se si brucerà, andrà a riprenderla?» Shadow rimase impassibile.
«Dovrà seguire la procedura. Come ha visto, il mio intervento era necessario l’ultima volta.»...
Confermo il mio giudizio iniziale: l'intreccio non è male, ma come lettore a volte mi rimangono molti dubbi.
Ce ne sono altri, ma per adesso mi servirebbe chiarire quelli segnalati.
Ciao
-Ilaria deve presentarsi come Luisa Rossi. Sì presenta con un altro nome, Shirley (per esempio). Sa perfettamente, è comunque stata addestrata, di aver commesso un errore, per limitare i danni continua a fingersi Shirley, finge di non essere lì per l'appuntamento, e poi va via. In un secondo momento, manda un messaggio, a nome di Luisa Rossi, per spiegare che ha avuto un incidente e che non è potuta andare all' appuntamento. Fissa un nuovo incontro, nel frattempo parte per raggiungere la sua amica Monica.
Comunicando solo per messaggio, l' uomo non conosce né la voce, né il volto di Luisa Rossi, e per lui Ilaria è un altra persona.
-Monica si presenterà all' appuntamento come Luisa Rossi, usando i documenti di Ilaria, chiaramente modificati. Monica è una programmatrice, Ilaria lavorava al servizio tecnico dell' agenzia, facile per loro sostituire la foto di Monica a quella di Ilaria sui documenti a nome di Luisa Rossi.
-il piano assurdo, è quello che Monica poi mette in atto lo stesso: agire lei in prima persona, recuperando i dati sensibili (di cui doveva solo verificare l' esistenza) ed incastrando il colpevole, piano a cui aveva deciso di rinunciare, ma poi cambia idea perché le si presenta davvero l' occasione d'oro per agire.
-Quando Barkey entra la prima volta nell' ufficio di Shadow, nessuno sa ancora che Monica ha sostituito Ilaria. Se avessero saputo della sostituzione, l'avrebbero impedita, annullando anche la missione. E probabilmente a Ilaria sarebbe toccata una fine peggiore. Per cui in quel momento i due uomini sono convinti di parlare di Ilaria. L' astio è dovuto ad una precedente missione, in cui Shadow è intervenuto in prima persona per salvare una sua agente, Jane, con la quale ha una relazione.
Agendo all'oscuro dei 4 capi dell' agenzia, tre sono i capi sezione: Shadow per il reparto "ombra", Mallhoy per il reparto operativo e Sharley per il reparto tecnico (gadget, strumenti, armi, coperture e rapporti etc) uno è il responsabile dei rapporti col governo, nonché colui che si occupa della sezione amministrativa, Barkey, Ilaria ha evitato di bruciarsi, perché di fatto, mandando Monica al posto suo la copertura di Luisa Rossi non è mai saltata.
Quando Shadow parla con Barkey, infatti parla di allontanare Ilaria. Se invece Ilaria avesse seguito la procedura standard, comunicando subito a Shadow il suo errore, ci sarebbero state due vie percorribili: a) Shadow avrebbe annullato la missione, divenuta troppo rischiosa e avrebbe chiesto ad Ilaria di sparire; b) Avrebbe potuto considerare la situazione non così irrimediabile, mandare un agente ombra meglio addestrato ed allontanare definitivamente Ilaria dall' agenzia ossia licenziarla. Ilaria non voleva correre il rischio che si verificasse la prima ipotesi.
Un' ombra si brucia quando viene scoperta. Per esempio, se mentre Ilaria fingeva di essere Shirley, l' uomo avesse provato a contattare Luisa, ed il cellulare di Ilaria (quello usato per contattare il tramite) avesse squillato rivelando che Luisa Rossi e Shirley fossero la stessa persona, allora nulla avrebbe evitato il veleno ad Ilaria.
Spero di averle chiarito i dubbi.
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Re: Un fulmine a ciel sereno
voto 4
Commento
il problema del tuo racconto è che c’è troppa carne al fuoco in poco spazio. Crime, spy story, noir o thriller polizieschi sono difficili da rappresentare in poco spazio – tempi narrativi stretti. 25.000 battute sono circa una dozzina di paginette: davvero una miseria! Ti porto un esempio: immagina un piano, che sia un tavolino, un comò, una mensola (o altro, quello che piace a te), se ci piazzi sopra un soprammobile, lo vedi, se sono due, li vedi… anche tre, pure 4 o 5… ma se affolli troppo, a un certo punto non saprai dove focalizzare bene la tua attenzione. Vedrai troppo e poco! (cioè troppe cose da vedere ma in modo poco dettagliato). Tra l’introduzione dei personaggi, la loro caratterizzazione, la creazione degli ambienti/localizzazione, la trama e vari intrecci, dialoghi, le scene d’azione (che richiedono, come sai, a volte molti caratteri per essere ben raccontate), diventa davvero una sfida ardua e impegnativa, per il sovraccarico narrativo, farlo in poche pagine. È comunque da apprezzare il fatto che tu ci abbia provato, malgrado il risultato finale non sia, ma non poteva essere altrimenti, molto efficace. Non la considerare negativa questa mia critica, perché non lo è. Sarebbe stato meglio, per come la vedo io e in un contesto di piccoli racconti come questo, focalizzarsi su un numero minore di elementi e approfondendoli meglio. Concludendo, il racconto c’è, anche se in forma Bignami, i personaggi sono sufficientemente caratterizzati, la trama anche, esiste pure un finale… voto 4.
Da rivedere la punteggiatura: abbastanza distratta in molti passaggi del testo. Calmierare l’ardore della penna e rileggere bene quello che si è scritto, questo è un consiglio che posso darti.
Tante belle cose, Marirosa
A. Giordano
P.S. Io attualmente sto leggendo “Nostalgia di sangue” di Dario Correnti, che non esiste come scrittore vero, perché è un libro crime scritto a 2 o più mani, ed è oltre 500 pagine. Rifletti pure su questo… perché ogni cosa vuole il suo giusto spazio e tempo per poter crescere bene.
A rileggerci...
Re: Un fulmine a ciel sereno
La ringrazio ancora per aver letto il mio racconto, e soprattutto per avermi corretto e fatto riflettere su alcuni punti. Grazie mille per il suo voto, le auguro una buona giornata.Alberto Marcolli ha scritto: ↑02/04/2024, 8:38 Concludendo. Sviluppati a dovere, ci sono tutti gli elementi per un bel romanzo di spionaggio. La scelta di partecipare alla gara e al suo vincolo di 25.000 caratteri ti va decisamente strettina.
voto 4
Re: Commento
Buonasera signor Giordano, grazie per aver letto e commentato il mio racconto. Quanto da lei evidenziato è assolutamente vero. Ho scritto svariate Spy-story, è un genere che mi diverte, e qualche volta sono riuscita a condensarle in poche pagine. Purtroppo, devo ammetterlo, mi sono intestardita su di una scelta forse sbagliata. Avevo molto a cuore questo racconto e volevo pubblicarlo, purtroppo questo racconto nasce ben più lungo di 25000 caratteri, e come mi faceva notare anche il Signor Marcolli, molti punti risultano confusi o poco chiari, spesso quasi contraddittori. La sua critica non mi è affatto sembrata negativa, anzi leggere il suo commento mi ha rincuorata, perché nonostante i difetti e i problemi, il mio racconto comunque è riuscito ad incuriosire. Forse sono un po' arrabbiata con me stessa, perché avrei potuto presentare una spy-story più corta (come le dicevo ne ho scritte), che meglio si sarebbe adatta al contesto della gara.Yakamoz ha scritto: ↑02/04/2024, 12:24 Ciao Marirosa,
il problema del tuo racconto è che c’è troppa carne al fuoco in poco spazio. Crime, spy story, noir o thriller polizieschi sono difficili da rappresentare in poco spazio – tempi narrativi stretti. 25.000 battute sono circa una dozzina di paginette: davvero una miseria! Ti porto un esempio: immagina un piano, che sia un tavolino, un comò, una mensola (o altro, quello che piace a te), se ci piazzi sopra un soprammobile, lo vedi, se sono due, li vedi… anche tre, pure 4 o 5… ma se affolli troppo, a un certo punto non saprai dove focalizzare bene la tua attenzione. Vedrai troppo e poco! (cioè troppe cose da vedere ma in modo poco dettagliato). Tra l’introduzione dei personaggi, la loro caratterizzazione, la creazione degli ambienti/localizzazione, la trama e vari intrecci, dialoghi, le scene d’azione (che richiedono, come sai, a volte molti caratteri per essere ben raccontate), diventa davvero una sfida ardua e impegnativa, per il sovraccarico narrativo, farlo in poche pagine. È comunque da apprezzare il fatto che tu ci abbia provato, malgrado il risultato finale non sia, ma non poteva essere altrimenti, molto efficace. Non la considerare negativa questa mia critica, perché non lo è. Sarebbe stato meglio, per come la vedo io e in un contesto di piccoli racconti come questo, focalizzarsi su un numero minore di elementi e approfondendoli meglio. Concludendo, il racconto c’è, anche se in forma Bignami, i personaggi sono sufficientemente caratterizzati, la trama anche, esiste pure un finale… voto 4.
Da rivedere la punteggiatura: abbastanza distratta in molti passaggi del testo. Calmierare l’ardore della penna e rileggere bene quello che si è scritto, questo è un consiglio che posso darti.
Tante belle cose, Marirosa
A. Giordano
P.S. Io attualmente sto leggendo “Nostalgia di sangue” di Dario Correnti, che non esiste come scrittore vero, perché è un libro crime scritto a 2 o più mani, ed è oltre 500 pagine. Rifletti pure su questo… perché ogni cosa vuole il suo giusto spazio e tempo per poter crescere bene.
A rileggerci...
Questa, e la mia non è una giustificazione, purtroppo ha risentito più del dovuto dei vari tagli e riadattamenti.
Darò un' occhiata al libro da lei menzionato, sembra una lettura interessante.
Ancora grazie e buona serata a rileggerci.
Commento
saluti
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il mio giudizio (positivo), non raggiunge il massimo perché "tutto questo racconto dentro una valigia non ci può stare" (come più o meno cantava Julio Iglesias negli anni '70/'80). La valigia sono questi 25000 caratteri che vanno gestiti, e uno degli obiettivi delle gare diventa così imparare a non cadere nella condizione opposta e lasciarsi gestire dai 25000 caratteri.
Approfitto per chiedere a Max se sia possibile pensare a qualche altra formula (da affiancare, non per sostituire la corrente), perché a volte diventa frustrante limitare il flusso creativo.
La scelta del tuo tema, una spy story, che per definizione richiede giravolte di trama, spiegazioni alle volte anche arzigogolate, continui cambi di scena (fatichiamo a metterne su una, in 25000 caratteri, e tu ti lanci in una spy story?), è forse la meno indicata per questo genere di gare. C'è l'azione ad accelerare la narrazione, i dialoghi serrati, ma anche quelli prima o poi passano fattura e i 25000 caratteri... PUFF!
Inevitabilmente, la vicenda presenta una serie di incoerenze che naturalmente verrebbero sistemate negli spazi adeguati.
Il mio voto è quindi al tempo stesso un incoraggiamento, perché è evidente che non ti mancano la fantasia e la capacità di immaginare e svolgere una trama così intricata (sebbene, alle volte, un po' troppo "manierista". Ci torno dopo), e una chiara indicazione a osare e buttarti a realizzare un romanzo: ogni cosa vuole i suoi spazi, e se vuoi fare questa cosa perché ti appassiona, falla bene.
Il "manierista" è una questione di gusto personale. Shadow, Malloy, Sharley, J24, S20K... Perché deve essere sempre tutto così anglofono e siglato? Sicura che la vita delle spie sia proprio così? È vero che c'è tutto un filone di spy story che così sono fatte, fino a diventare la macchietta di sé stesse. Il secondo film di Cars era una spy story... Per dirti, persino i cartoni!
Che se è questo il genere che a te piace, va benissimo così e mi taccio, ma credo che assai più cruda sarebbe la storia di Ilaria Alpi, o di Guido Regeni, o degli agenti CIA e NATO coinvolti nell'omicidio Moro, nella morte di Sindona, in Gladio, nella strage di Capaci, in quella di Bologna... Non nei tascabili di Fleming, ma sulle pagine dei quotidiani puoi trovare materiale per spy story di tanti Antonio, Francesco, Giuseppe, Nicola, e compagnia cantando, e non mancano colpi di scena, esplosioni, complotti, sordidi interessi, gente preparata nelle più diverse discipline, insospettabilissimi insospettati.
A rileggerti presto
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Re: Un fulmine a ciel sereno
Ho letto molto Fleming e questo purtroppo o per fortuna, lascio scegliere al lettore influenzerà sempre il mio modo di scrivere. È comunque vero che questa è la prima volta che mi cimento a scrivere di un agente donna, che agisce davvero in prima persona e contro le regole, quindi mi sono fermata in scenari e situazioni un po' più familiari (all' immaginario collettivo), cosa che negli altri racconti di spionaggio non ho fatto. Diciamo che già nell' osare molto nel carattere del personaggio, non ho voluto osare di più nell' ambientazione. Forse ho sbagliato, forse c' è tempo per il personaggio di "maturare" e confrontarsi con una missione più difficile, e complessa. Quando ho ideato Monica, avevo molte idee in testa, alcune ci sono ancora, altre sono state accantonate perché, secondo me, "il troppo storpia".
Sono comunque molto felice dell' attenzione con cui ha letto il mio racconto, e la ringrazio ancora, a rileggerci presto.
Re: Un fulmine a ciel sereno
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Re: Un fulmine a ciel sereno
Alla prossima!
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Human Take Away
Umani da asporto
"Human Take Away" è un racconto corale dove gli autori Alessandro Napolitano e Massimo Baglione hanno immaginato una prospettiva insolita per un contatto alieno. In questo testo non è stata ideata chissà quale novità letteraria, né gli autori si sono ispirati a un particolare film, libro o videogioco già visti o letti. La loro è una storia che gli è piaciuto scrivere assieme, per divertirsi e, soprattutto, per vincere l'Adunanza letteraria del 2011, organizzata da BraviAutori.it. Se con la narrazione si sono involontariamente avvicinati troppo a storie già famose, affermano, non era voluto. Desiderano solo che vi gustiate l'avventura senza scervellarvi troppo sul come gli sia venuta in mente.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
B.A.L.I.A.
Buona Alternativa alla Lunga e Illogica Anzianità
Siamo nel 2106. BALIA accudisce gli uomini con una logica precisa e spietata, in un mondo da lei plasmato in cui le persone nascono e crescono in un contesto utopico di spensieratezza e di bel vivere. BALIA decide sul controllo delle nascite e sulle misure sanitarie da adottare per mantenere azzerato l'incremento demografico e allungare inverosimilmente la vita di coloro che ha più a cuore: gli anziani.
Esiste tuttavia una fetta di Umanità che rifiuta questa utopia, in quanto la ritiene una distopia grave e pericolosa.
BALIA ha nascosto il Passato ai suoi Assistiti, ma qualcuno di questi ha conservato i propri ricordi in un diario e decide di trascriverli in una rischiosa autobiografia. Potranno, questi ricordi, ripristinare negli Assistiti quell'orgoglio di vivere ormai sopito? E a che prezzo?
Di Ida Dainese e Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Gare letterarie stagionali - annuario n° 1 (2018 - 2019)
Le Gare letterarie stagionali sono concorsi a partecipazione libera, gratuiti, dove chiunque può mettersi alla prova nel forum di BraviAutori.it, divertirsi, conoscersi e, perché no, anche imparare qualcosa. I migliori testi delle Gare vengono pubblicati nei rispettivi ebook gratuiti i quali, a ogni ciclo di stagioni, diventano un'antologia annuale come questa che state per leggere.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Alessandro Mazzi, Angelo Ciola, Aurora Gallo, Ida Dainese, Carlo Celenza, Carol Bi, Daniele Missiroli, Draper, Edoardo Prati, Fabrizio Bonati, Fausto Scatoli, Gabriele Ludovici, L.Grisolia, Laura Traverso, Liliana Tuozzo, Lodovico, Marco Daniele, Namio Intile, N.B. Panigale, Nunzio Campanelli, Pierluigi, Roberto Bonfanti, Seira Katsuto, Selene Barblan, SmilingRedSkeleton, Stefano Giraldi Ceneda, Teseo Tesei, Tiziano Legati, Tiziana Emanuele.
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Gara di primavera 2024 - La cantautrice calva - e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 25 - Dietro la maschera!
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