Te ne sei accorta, sì?
Te ne sei accorta, sì?
Re: Te ne sei accorta, sì?
Piccole note sul romanzo: la storia è raccontata in prima persona dal punto di vista dei protagonisti, combinando spesso il presente o passato remoto come tempi verbali. Il lettore può quindi conoscere i loro pensieri, i loro sentimenti e le loro esperienze in modo diretto. L'eccezione è il capitolo 2, che è scritto in terza persona, per ottenere un effetto di suspense e di attesa. Inoltre, la storia è ricca di anticipazioni e posticipazioni temporali narrative. Queste, da una parte, possono svantaggiare l'emergere della trama, mentre dall'altra, per le stesse ragioni, favoriscono l'intento di creare un senso di mistero e curiosità.
Genere: formazione/psicologico/drammatico.
Solita premessa: mi chiamo Antonio Giordano. Se mi dovete nominare in qualche commento, sarei lieto se mi chiamaste Antonio, grazie.
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… sicuramente di una cosa si sarà accorta, di essere già sulla strada segnata per lei da Raul… "uomo di mondo".
Efficaci descrizioni del pre/durante/post incontro… efficaci al punto che mi sono letto tutto il racconto, cosa che non faccio solitamente quando il numero delle battute mi fa dire: Troppo lungo, non je la posso fa'!
Jacopo
Re: Commento
Ciao Jakopo,Jacopo Serafinelli ha scritto: ↑22/06/2024, 15:02 @Yakamoz
… sicuramente di una cosa si sarà accorta, di essere già sulla strada segnata per lei da Raul… "uomo di mondo".
Efficaci descrizioni del pre/durante/post incontro… efficaci al punto che mi sono letto tutto il racconto, cosa che non faccio solitamente quando il numero delle battute mi fa dire: Troppo lungo, non je la posso fa'!
Jacopo
Ti ringrazio per aver letto il mio racconto. Spero non ti abbia annoiato con le mie 21.000 battute!
Apprezzo anche il tuo voto.
Ho già letto il tuo racconto, ma temporeggio un po' prima di espormi in "commenti e voti", in attesa che arrivino altri: giusto per avere una visione più attenta/obbiettiva dei racconti di questa gara.
A presto,
Antonio
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Saluti
Re: Commento
Perché Mary si svaluta per "poco"? La risposta è facile: leggere quello che si è scritto prima per capirlo. Ma poi Max, giustamente, potrebbe arrabbiarsi con me perché mi metto a parlare di un "romance" essendo pure una storia d'amore, e non di un racconto – e questo non sarebbe né giusto né corretto in questo gioco che, appunto, è una gara di racconti. Posso solo dire che la protagonista, e non solo lei, rappresenta una ragazza, non fortunata, che vive in un mondo ostile, già dalla sua nascita in una famiglia disfunzionale, e a cui non resta una volta quasi adulta che la violenza e il sesso, non solo contro gli altri ma anche verso se stessa, come metodi di comunicazione/affermazione. In una società (afflitta da quella bruttezza, come direbbe Namio Intile) sempre più malata, isolante, nel quale tutto ha un prezzo (anche le persone) e in cui lei è in parte vittima, senza un'apparente via di fuga.Andr60 ha scritto: ↑02/07/2024, 13:38 Un racconto a mio parere scritto benissimo, molto efficace nel rendere sia lo squallore della situazione sia i sentimenti della protagonista. Peccato che (come premesso dall'Autore) non si capiscano appieno le motivazioni di Mary/Denise oltre al rapido arricchimento, ma è sufficiente ciò per giustificare la perdita della verginità con uno sconosciuto? A questo punto, rimango in attesa di informazioni sugli altri capitoli. Comunque, dall'alto del primo posto nella gara precedente , mi espongo e do un bel 5.
Saluti
Poi io penso che un modo di raccontare descrittivo, dettagliato, riflessivo, e crudo se necessario, che però richiede tante battute per sperare di essere efficace, sia proprio il mio habitat congeniale/naturale; soprattutto per un animo un po' travagliato come il mio. Ci vuole soltanto volontà, impegno, moltissima pazienza e, sembra paradossale dirlo, però è così: avere una costante insoddisfazione (pure se è un hobby farlo) per ciò che si è scritto; almeno è così per me.
Sul resto della storia non posso dire molto. Finisce come la vita, un po' bene e un po' male, ma sempre con tanta speranza per un futuro migliore e diverso.
Ti ringrazio molto, Andr60, per avermi letto, per il tuo giudizio positivo e il voto massimo. Anzi, ne sono più che lusingato.
Un caro saluto, Andr60
Antonio
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Mi piace il variare dei verbi a seconda dei momenti e trovo il fatto della verginità perduta umano e comprensibile. In ogni caso, il sesso è come il pane, lo puoi gustare in tanti modi e in molte forme… Per il voto aspetto, mi sto ambientando.
Re: Commento
Ciao Monet569,Monet569 ha scritto: ↑08/07/2024, 15:57 A me piacciono i racconti brevi quindi ho letto il suo in parte, concluderò domani.
Mi piace il variare dei verbi a seconda dei momenti e trovo il fatto della verginità perduta umano e comprensibile. In ogni caso, il sesso è come il pane, lo puoi gustare in tanti modi e in molte forme… Per il voto aspetto, mi sto ambientando.
grazie per aver letto il mio racconto, anche se in parte. Mi fa piacere che apprezzi il variare dei verbi e la scelta di affrontare il tema della "verginità perduta" in modo umano e comprensibile, anche se il "racconto" non ha come tema/argomento solo il sesso. Il sesso è solo un pretesto per parlare anche di altro. E spero che questo messaggio arrivi a chi mi legge.
Capisco, dato che sei nuova (benvenuta!), che ti stai ambientando e che quindi non ti senti pronta a dare un voto. Neppure io sono un veterano di questo sito, difatti sono un "foglio bianco", cioè iscritto non da molto: attivo su BraviAutori da meno di un anno.
Sulla questione delle battute, hai perfettamente ragione; le "troppe battute" possono appesantire un racconto breve. E mi fa piacere, come "autore senza troppe pretese" lo dico, che questo non ti ha scoraggiata, decidendo di dividere la lettura in più parti. Grazie pure di questo.
Invece, per quanto riguarda il voto, non importa se alto o basso, non ci tengo al voto. Votare è come dare un prezzo alle cose. E non mi piace essere "prezzato". Apprezzato sì! Ma prezzato no! Quello che davvero conta per me è che ciò che scrivo, e questo è il vero voto, susciti emozioni e riflessioni in chi mi legge. Il voto fatto di numeri conta poco, è solo un piccolo qualcosa in più.
Ti auguro di trascorrere una bella serata, Monet569
Antonio
A rileggerci…
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Re: Commento
Ciao Lodovico,
ti ringrazio di avermi letto, nonostante il testo abbastanza lungo. Grazie anche per il "bravo". Partecipare a una gara con racconto lungo forse mi penalizza un po'. Perché magari qualcuno si "scoccia" di leggerlo, preferendo qualcosa di più sintetico e immediato. L'ideale, penso io, sarebbe un racconto tra 10.000 e 15.000 batt. Ma, purtroppo, non sono riuscito a completare un racconto che avevo in mente e ho rimediato, per la voglia di partecipare lo stesso, con qualcosa che avevo già pronto; che comunque ha lettura a sé stante.
Cari saluti,
Antonio
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Comunque tutto ciò non lede la lettura, anzi. I miei complimenti, mi ha attirato molto nonostante non sia il mio genere.
Re: Commento
Ciao Marirosa,Marirosa ha scritto: ↑ieri, 10:37 Ho letto il racconto, che in realtà è parte di un libro, e devo dire davvero interessante. Le atmosfere un po' grigie, da periferia, che si mescolano con le sensazioni della protagonista, lo squallore di certi ambienti, davvero descritto tutto in un modo molto "vivo" da risultare quasi un "pugno nello stomaco" e consideralo un complimento, perché vuole esserlo hai descritto tutto in modo essenziale, crudo, ma nello stesso tempo "umano". Il testo ha sicuramente una lettura a sé stante, ma è comunque parte di un qualcosa di più grande, e ci sono delle domande che restano senza risposta, cosa davvero ha spinto la ragazza a prendere quella strada?, Perché? Come è arrivata a conoscere Raul?
Comunque tutto ciò non lede la lettura, anzi. I miei complimenti, mi ha attirato molto nonostante non sia il mio genere.
grazie per avermi letto e per il tuo bel commento. Sì, come testo è un po' "particolare" il mio. Disturbante per certi versi e che magari a uno spirito romantico, sognatore e leggero, come si evince dal tuo "Inaspettatamente", può risultare alla lettura un po' indigesto, essendo noi un po' agli antipodi come Autori; in questa gara intendo. Verso la fine del tuo commento ci sono dei "perché" a cui non posso rispondere diversamente da come ho fatto con Andr60. Quando scrivi qualcosa di molto ampio, si crea, quasi per caso, la necessità di scrivere cose che neppure a me piacciono: "come cazzotti allo stomaco" (riprendo una tua frase); ma necessari per avere una trama completa e senza vuoti. Non posso scrivere solo rose e fiori. Perché pure io rileggendomi dico fra me: "Sembra un testo scritto da uno scrittore maledetto!", ma non è assolutamente così. Non sono il "Baudelaire" della prosa.
Ho letto anche il tuo racconto, però dammi un po' di tempo prima di commentarlo. Come prima impressione ti posso dire che mi ha ricordato un po' 9 settimane ½, un Harmony, qualcosa comunque decisamente di letteratura "Rosa" come stile e contenuti, più adatti a una teenager rispetto a me che sono un maschietto. Apprezzabile come racconto nel suo genere, ma un po' da "revisionare" nella punteggiatura: e dove spesso c'è pure una virgola tra il soggetto e il verbo (o tra verbo e oggetto), e non è una critica la mia, perché ci stanno. Hai scritto un racconto che merita nel genere a cui appartiene. Quindi aggiustalo!
Senza volerlo ho scritto una risposta che vale pure come commento al tuo racconto. Semmai faccio un copia e incolla della parte in cui parlo di "Inaspettatamente".
Ma poi si sposano alla fine i due innamorati? Perché "inaspettatamente" ricorda un po' i romanzi d'appendice, la cui maggiore esponente, almeno come fama, di questo genere in Italia è la Invernizio, scrittrice tra '800 e '900, più di 100 anni fa.
Cari saluti e a rileggerci,
Antonio
Voto 4/5 (per il tuo)
Gara di primavera 2021 - A world apart, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 70 - Troppo tardi
A cura di Lodovico Ferrari.
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Gara di primavera 2023 - Clair de lune - e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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BReVI AUTORI - volume 4
collana antologica multigenere di racconti brevi
BReVI AUTORI è una collana di libri multigenere, ad ampio spettro letterario. I quasi cento brevi racconti pubblicati in ogni volume sono suddivisi usando il seguente schema ternario:
Fantascienza + Fantasy + Horror
Noir + Drammatico + Psicologico
Rosa + Erotico + Narrativa generale
La brevità va a pari passo con la modernità, basti pensare all'estrema sintesi dei messaggini telefonici o a quelli usati in internet da talune piattaforme sociali per l'interazione tra utenti. La pubblicità stessa ha fatto della brevità la sua arma più vincente, tentando (e spesso riuscendo) in pochi attimi di convincerci, di emozionarci e di farci sognare.
Ma gli estremismi non ci piacciono. Il nostro concetto di brevità è un po' più elastico di un SMS o di un aforisma: è un racconto scritto con cura in appena 2500 battute (sì, spazi inclusi).
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Ida Dainese, Angela Catalini, Mirta D, Umberto Pasqui, Verdiana Maggiorelli, Francesco Gallina, Francesca Santucci, Sandra Ludovici, Antonio Mattera, Francesca Paolucci, Enrico Teodorani, Laura Traverso, Romina Bramanti, Alberto Tivoli, Fausto Scatoli, Cinzia Iacono, Marilina Daniele, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, Isabella Galeotti, Arcangelo Galante, Massimo Tivoli, Giuseppe Patti, SmilingRedSkeleton, Alessio Del Debbio, Marco Bertoli, Simone Volponi, Tiziano Legati, Francesco Foddis, Maurizio Donazzon, Giovanni Teresi, Sandro Pellerito, Ilaria Motta.
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Carosello
antologia di opere ispirate dal concetto di Carosello e per ricordare il 40° anniversario della sua chiusura
Nel 1977 andava in onda l'ultima puntata del popolare spettacolo televisivo serale seguito da adulti e bambini. Carosello era una sorta di contenitore pubblicitario, dove cartoni animati e pupazzetti vari facevano da allegro contorno ai prodotti da reclamizzare. Dato che questo programma andava in onda di sera, Carosello rappresentò per molti bambini il segnale di "stop alle attività quotidiane". Infatti si diffuse presto la formula "E dopo il Carosello, tutti a nanna".
Per il 40° anniversario della sua chiusura, agli autori abbiamo chiesto opere di genere libero che tenessero conto della semplicità che ha caratterizzato Carosello nei vent'anni durante i quali è andato felicemente in onda. I dodici autori qui pubblicati hanno partecipato alle selezioni del concorso e sono stati selezionati per questo progetto letterario. Le loro opere sono degni omaggi ai nostri ricordi (un po' sbiaditi e in bianco e nero) di un modo di stare in famiglia ormai dimenticato.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Giorgio Leone, Enrico Teodorani, Cristina Giuntini, Maria Rosaria Spirito, Francesco Zanni Bertelli, Serena Barsottelli, Alberto Tivoli, Laura Traverso, Enrico Arlandini, Francesca Rosaria Riso, Giovanni Teresi, Angela Catalini.
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Storie Gotiche, del Terrore e del Mistero
antologia di opere ispirate alla paura dell'ignoto
Nella ricerca di un tema che potesse risultare gradito a più autori, ci è sembrato infine appropriato proporre un'antologia di opere il cui fattor comune fosse il brivido. Un termine per molti versi ingannevole, almeno quanto lo sono certe credenze e immagini che la ragione volutamente ignora, o perfino deride. Eppure, l'ignoto ci aspetta al varco, silenzioso e paziente, per catapultarci nello strapiombo degli incubi o nel vortice di ansie e desideri repressi.
A cura di Roberto Virdo'.
Contiene opere di: Ida Dainese, Francesca Paolucci, Marcello Rizza, Fausto Scatoli, Annamaria Ricco, Francesco Cau, Valentino Poppi, Mario Flammia, Essea, Umberto Pasqui, Enrico Teodorani, Roberto Masini, Maria Perrella, Giacomo Baù, Eliseo Palumbo, Selene Barblan, Stefano Bovi, Ibbor OB, Andrea Teodorani, Simona Geninazza, Lidia Napoli, Mario Malgieri, Michele Silvi, Ida Daneri, Alessandro Mazzi.
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