Straniero
Straniero
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Ciao Monet569,
letto! È una fotografia, fatta di parole scritte, di come oggi appare il mondo. Molto vero/reale nei contenuti, forse un po' breve. Io, esattamente, non lo so dove tu vivi. Ma nell'Italia del sud, dove sto io, non è che funziona poi tutto così bene. Dico una cosa scontata, ma è così, perché da sempre è così. Definire il tuo racconto "monologo", mi sembra sbagliato. Sembra invece più una sorta di sfogo, una reazione d'intolleranza, verso un mondo moderno di oggi che spesso appare poco comprensibile. Alienato e alienante, come dicono quelli che parlano bene. E i cell, internet, e tutto ciò che è tecnologico, sono ottimi diversivi per isolarsi, altrimenti non restava altro che guardare le nuvole. La gente chiacchiera sulle chat, al cell e altro, e se vede uno che passa accanto manco se ne accorge. Ci stiamo sempre più disumanizzando, e tante e diverse sono le ragioni di ciò, e su questo ti do ragione.
Forse manca una controparte nel racconto: c'è troppo una visione univoca e non ha un finale ben "determinato". In effetti, sembra quasi una pagina di un diario: biografico. Dammi perciò un po' di tempo per votarlo, c'è tempo alla fine della gara, perché pur non essendo proprio un vero racconto, non avendone tutti i crismi opportunamente sviluppati per poterlo davvero esserlo: personaggi, trama, un piccolo conflitto e altro…
Ma, sostanzialmente, il tuo racconto mi è comunque piaciuto: perché semplice, diretto, scritto bene e per le cose vere che dice.
Saluti,
Antonio
P.S. Piccolo refuso "sguardi sfuggenti e volti neutrali", manca il punto alla fine.
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Vittorio
Re: Straniero
Straniero come lo scriverebbe una persona che si trova a viaggiare e vede queste cose un po' dappertutto.
Straniero anche perché io vivo queste cose come estranee al mio modo di essere e di comportarmi.
Secondo me le persone adulte potrebbero comportarsi in modo diverso e imparare anche dai bambini, figli o non figli.
Re: Straniero
Quindi sono rientrato con il nuovo nik "culture" che userò sempre da oggi in poi.
Sia qui che sul sito e sul forum
Re: Straniero
rieccomi! Non lascio mai le cose a metà. E mantengo sempre quello che scrivo/dico.
Voto 4/5, per le ragioni espresse nel mio commento precedente.
Saluti e a rileggerci,
Antonio
Re: Straniero
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Io penso che molte persone si comportino socialmente seguendo quello che fanno gli altri. Poi, in privato, si liberano almeno in parte e si comportano più sinceramente e quindi umanamente.
Comunque il racconto mi piace:voto 4
Re: Straniero
Non voglio entrare nell'intimità o nella mente altrui, mi basta una socievolezza quel tanto che basta. Qui dove vivo io ora è in altri luoghi mondani similari
non c'è neppure questo ed è questo che non è umano ma tutt' altro.Grazie per il feedback e il voto.
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Re: Straniero
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni delle Gare letterarie.
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Leggo volentieri ogni racconto breve quando vi riconosco un tema interessante.
Sicuramente un appiattimento isolazionista c'è e fa molto comodo all'establishment globalista… non siamo certamente più quelli che eravamo… intendo come elementi socialitari di un più vasto gruppo… l'Umanità!
Non c'è differenza tra paesi diversi… almeno tra quelli così detti avanzati.
La descrizione che fai delle persone corrisponde esattamente alla realtà del quotidiano e, a quanto pare, la cosa sta bene a tutti.
Jacopo
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Purtroppo non siamo Noi a decidere, tutti devono decidere, ma al giorno d'oggi è peggio. Non ci sono solo i ricchi, i poveri, etc., indifferenza, maleducazione dell'essere umano e non solo. Il mio voto è 3
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È come molti hanno detto una buona fotografia, che si può anche condividere sotto certi aspetti, seppure veramente pessimistica.
Ma a parte queste considerazioni sociologiche il problema è che non vedo la storia. Non ci vedo un arco narrativo di nessun tipo. È più un post che un racconto
Roberto
Re: Straniero
esseri funzionali socialmente comelo sono gli insetti sociali.
Il cervello umano sembra preferire uno status di questo genere tanto più aumenta il numero degli abitanti del pianeta e tanto più diventa indispensabile e centrale la tecnologia informatica o neno.
Diciamo che il comportamento delle locuste, delle formiche, delle api spiega quello umano attuale molto meglio di qualsiasi discorso.
La locusta da sola è il più tranquillo degli insetti, accoppiate la e mettetela in gruppo e quindi sciame… Le formiche e le api sono insetti intelligenti e organizzati, gerarchizzati e funzionali, vivono in base al lavoro e a ambienti fatti su misura per loro.
Mi spiace per gli evoluzionisti e i creazionisti e gli raccomando di formulare una teoria dell'insettivizzazione umana prima che sia troppo tardi.
Tra l'altro non è per caso che la tecnica HD sia nata da studi sui occhi delle mosche, un altro genere di insetti a cui molta gente assomiglia sempre di più.
Oggi tutti vedono, usano e assimilano HD in molti modi diversi, e questo è solo un aspetto del problema.
Personalmente preferisco i passeri e la natura.
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Re: Straniero
Di certo preferisco le buone impressioni e dunque la natura, il volo di una farfalla, lo scorrere libero dell'acqua di un fiume, le persone vive e positive, ecc…
Quando ho scritto il racconto ne avevo piene le p… e davvero.
- Marino Maiorino
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Però il tuo racconto resta a metà: a mio avviso c'è un mare tra l'impressione di freddo tra le persone e la risoluzione finale, il non voler lavorare per chi usa la gente.
In fin dei conti, proprio l'impiegato (per quanto di concetto) di una multinazionale ferroviaria, lavora per chi la gente la usa: dietro un collegamento ferroviario ci sono sempe più spesso mazzette miliardarie, piuttosto che il fornire uno strumento utile allo sviluppo di territori arretrati (al riguardo, ricordo una serie di problemi ai treni di fabbricazione italiana in Olanda: si scoprì poi che i francesi avevno sabotato i mezzi italiani. E gli spagnoli, che hanno vinto l'appalto per unire Rabat con la Mecca? Pare ci sia il re emerito, dietro, che gli spagnoli hanno quasi arrestato! Ma come, uno ti fa vincere contratti mliardari e tu lo vuoi in carcere? E tacciamo della nostrana Brebemi, o del poltronificio sullo Stretto).
Dunque quello che mi manca è un nesso solido, profondo, tra il malessere iniziale e la risoluzione finale, sebbene io sia d'accordo con essa! Quante volte ho sbattuto la cornetta in faccia a "cacciatori di teste" che mi avrebbero voluto per banche, armi o slot machine? Mi manca perché quella tribolazione l'ho vissuta: ho visto il Paese ricco, e le sue strade erano calcate da clochard che, sotto una pioggerella fina e gelida, preparavano il loro materasso di spugna davanti alla vetrina in chiusura di uno Chanel! Ho visto prostitute giovanissime e anziane cercare di agganciare spudoratamente turisti lungo le strade più prestigiose per passare una notte al caldo e lontano dalle botte del "protettore"!
Ma il tuo protagonista, che si lamenta della musica privata di un cellulare, mangia e beve bene, e si trova pure qualche "compagnia galante", che ha visto?
Ti chiedo scusa se mi esprimo con tanta durezza, che non è ovviamente personale.
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Il 2015 è stato proclamato dall'Assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) Anno internazionale della luce e delle tecnologie basate sulla luce. Obiettivo dell'iniziativa adottata dall'ONU è promuovere la consapevolezza civile e politica del ruolo centrale svolto dalla luce nel mondo moderno. Noi di BraviAutori.it abbiamo pensato di abbracciare questa importante iniziativa proponendo agli autori di scrivere, disegnare o fotografare il loro personale legame con la luce, estendendo però la parola "luce" a tutti i suoi sinonimi, significati e scenari.
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Mai Più
Antologia di opere grafiche e letterarie aventi per tema il concetto del MAI PIÙ in memoria del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, di AA.VV.
Nel 2018 cade il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, perciò abbiamo voluto celebrare quella follia del Genere umano con un'antologia di opere grafiche e letterarie di genere libero aventi per tema il concetto del "mai più".
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A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Ida Dainese, Alessandro Carnier, Romano Lenzi, Francesca Paolucci, Pasquale Aversano, Luisa Catapano, Massimo Melis, Alessandro Zanacchi, Furio Bomben, Pierluigi Sferrella, Enrico Teodorani, Laura Traverso, F. T. Leo, Cristina Giuntini, Gabriele Laghi e Mara Bomben.