Il Premio URANIA è una fregatura?
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
E certo, se siamo arrivati a considerare Fantascienza un Horror-Fantasy-Splatter, siamo alla frutta!
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
Come darti torto? Alcune sere fa ho visto un'intervista a Valerio Evangelisti, su RAI4 (l'unica che punti tutto sulla sci-fi in Italia), molto illuminante. Secondo lui il problema di chi scrive Fantascienza in questo paese è che scrive troppo senza contenuti. Secondo lui l'unico modo di salvarla in Italia è immaginare la società e scrivere di questa. Credo che volesse dire che per dare credibilità e spessore a un romanzo di Fantascienza, oggi serva calarlo in una società coerente e con un certo spessore. Senza questo, tutto crolla come un castello di carte e quello che ne risulta appare banale e privo di mordente.Massimo Baglione ha scritto:Ma la cosa triste è che poi ci si lamenta che la Fantascienza in Italia sia in crisi...
E certo, se siamo arrivati a considerare Fantascienza un Horror-Fantasy-Splatter, siamo alla frutta!
Il mio parere è che in linea di massima può essere vero, anche perché ci troviamo in un periodo storico in cui immaginare una società diversa dalla nostra è forse l'unica via di fuga da una crisi impalpabile che sembra sfuggirci di mano, quindi al lettore odierno piace calarsi in una realtà diversa dalla propria che sia coerente anche se fantascientifica.
- Massimo Baglione
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
...e che sono in troppi a scrivere, aggungerei.Sphinx ha scritto:Secondo lui il problema di chi scrive Fantascienza in questo paese è che scrive troppo senza contenuti.
Fino a vent'anni fa scrivere un romanzo e mandarlo a un editore significava grosso modo:
- se non si aveva la fortuna di avere un compurter, occorreva battere a macchina, oppure farlo battere in digitale in una copisteria o chissà dove.
- quasi nessuno usava le email, quindi TUTTI i testi andavano spediti per posta, dunque occorreva sia essere certi di cosa si aveva scritto, sia del destinatario; spedire per posta costa!
- attendere, e nell'attesa tentare di scrivere altro.
Oggi, invece, chiunque può scrivere qualsiasi cosa su quasi qualunque supporto digitale, può mandare un testo scritto in un paio di giorni a decine di editori e concorsi con una leggerezza spaventosa.
E' ovvio che gli editori siano in difficoltà , oggi, nella scelta dei testi, ma per lo meno in un concorso come Urania ci si aspetta che un minimo di organizzazione ci sia.
Ecco quindi che il bando di Urania assume adesso ancora maggior importanza e funzionalità , ovvero costringono a inviare il cartaceo (ha senso!). Ma restringendo il campo "strettamente alla Fantascienza, non Horror o Fantasy" (sto citando)... da dove diavolo è saltato fuori "I Senza tempo"?
Occorrerebbero degli intermediari seri e validi, che magari non siano professionisti come gli agenti letterari, ma sufficientemente bravi da essere utili e ricavarne un certo ritorno per il tempo impiegato nella selezione. (Forse ricorderai che qui su BraviAutori ci avevamo provato, ma avevamo scelto l'editore sbagliato eheh. Ne approfitto quindi per renderci disponibili a Urania o a qualche altra collana di peso.)
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
Questo approccio è una tecnica abusata dai nostri politici nei talk-show, ma all'interno di un forum, in cui si confrontano due utenti che non sono parte in causa, visto che ha più volto sostenuto la sua estraneità con l'editore, questo tipo di atteggiamento, se non si è un po' maliziosi, sembra sinceramente sospetto.
Per fare un paragone sarebbe come delegare il paese ospitante della sede olimpica di decretare il vincitore, nelle differenti gare, in funzione del ritorno di audience invece di basarlo su tempi e posizionamenti. Quello che risulta incomprensibile è prendersi la briga di stilare un bando, verificare l'aderenza degli elaborati alle regole, almeno dovrebbe essere così, dopodiché decretare un vincitore basato su giudizi unilaterali e al di fuori del regolamento. Nessuno impedisce a Mondadori di pubblicare quello che ritiene più idoneo, direi che i fatti lo dimostrano, ma allora perché indire una gara per poi disattendere i limiti che loro stessi hanno imposto?
Visto che sappiamo tutti l'impatto mediatico di un concorso: gli autori sono numerosi, ne parlano, come noi, nei rispettivi siti, blog, pagine facebook, eccettera, quindi visto che sfruttano il nostro stesso interesse, nonché le nostre speranze, è troppo chiedere, come Massimo, che quando indicono un concorso lo facciano con propositi onesti e che li rispettino?
- Massimo Baglione
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
C'è veramente poco da fare. Mi pare evidente che sono io ad aver interpretato male in bando.
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
Sì qualcosa si è mosso... hanno assegnato il premio Stella DoppiaMassimo Baglione ha scritto:Non si muove nulla. Che peccato.
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
L'autore scrive bene, per carità , ma spero proprio che almeno questa volta sia stato un racconto di Fantascienza, azz.
- Massimo Baglione
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
nel blog UraniaBlog (http://blog.librimondadori.it/blogs/ura ... 2012-2013/) avevo scritto questo post:
novembre 4th, 2013 at 19:22
Spero con tutto il cuore che questo Urania 2013 sia in regola con il bando e che non faccia la fine di questo: viewtopic.php?t=4221&p=79834
Non vedo l’ora che esca per controllare…
e puntualmente l'hanno cancellato.
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
A me farebbe piacere che la discussione fosse portata qui da noi, ma siccome ognuno è libero di usare il mezzo che crede, ecco il link del post di quel gruppo:
https://www.facebook.com/groups/1166502 ... 7263654979
Lo metto anche zippato, perché su FB c'è la cancellazione facile: Io tuttavia risponderò qui, dato che a suo tempo nei canali DAVVERO ufficiali nessuno mi si era filato.
Ringrazio tutti quelli di quel gruppo che hanno capito il mio punto di vista, e ringrazio anche chi tenta di supportare l'altra tesi.
Mi dispiace molto questa frase di Sosio (persona che stimo):
"Inoltre vuoi mettere, poter sostenere che è tutta una truffa è decisamente più consolatorio che affrontare la realtà e capire che si deve fare ancora molto lavoro prima di poter arrivare alla pubblicazione."
perché se si sta riferendo a me (ma anche no), io non ho mai affermato una cosa del genere. Anzi, semmai stavo strenuamente difendendo quel prestigioso premio letterario, e tutta questa faccenda era appunto rivolta a chiarire l'accaduto. Nessuno mi aveva risposto a suo tempo (se non chi di parte, in maniera quasi cafona e ridicola), e quindi sono andato più a fondo. (leggetevi questo topic dall'inizio per capire di cosa sto parlando).
Il premio Urania, e Urania in generale, è nel mio cuore più di tanti altri premi o pubblicazioni, e proprio per questo motivo desideravo far luce sull'accaduto. Da amante della Fantascienza quale sono, per me era obbligatorio, viscerale.
E' chi insiste a difendere quell'errore del 2011, semmai, che contribuisce a gettare fango sul Premio Urania. Io volevo solo dare una pulitina e rendermi conto della faccenda, per togliere di mezzo ogni ombra.
Ribadisco in questa sede che mi dispiace che l'autore Forlani sia finito nella polemica, perché in fin dei conti ha scritto un ottimo testo, scritto anche bene e interessante, ma non è Fantascienza. O meglio, non è come fortemente e rigidamente richiesto dal punto 3 del bando Urania:
"Il contenuto dovrà essere strettamente fantascientifico. Non saranno accettate opere di fantasy o di horror".
Se qualcuno si è dato pena di inserire quel "strettamente" prima di "Fantascienza" ed escludere gli altri generi, ci sarà un diavolo di motivo, no?
Non so per voi, ma per me "strettamente di Fantascienza" ha un significato molto preciso. Strettamente preciso!
Se io avessi cercato in edicola un testo Horror, Gotico, Fantasy con accenni di Fantascienza e avessi comprato "I senza-tempo" di Alessando Forlani, ne sarei rimasto colpito favorevolmente. L'avrei anzi amato.
E certamente è molto al di sotto dei limiti imposti dal punto 1 dello stesso bando. Ma se per Sosio e pochi altri, le regole ferree (scritte con sapienza e piena coscienza dei significati) non hanno importanza ai fini di un prestigioso concorso letterario, beh... sono affari loro. A me, per fare un esempio concreto, non verrebbe mai di pensare che i limiti entro i quali devo pagare una certa tassa invece che un'altra sono allegramente interpretabili, ma certo è mia facoltà supporlo nonostante l'ovvio e lecito diniego dell'esattore.
Che le regole ferree non abbiano importanza, vorrei che invece me lo confermasse chi è davvero nel Premio e chi pubblica quel bando. E spiegassero anche a tutti perché sono state concepite e scritte con così tanta cura e perizia se poi non hanno alcuna importanza. Se qualcuno perde tempo a scrivere e stampare regole ferree, mi aspetto che abbia un pochino di buonsenso nel farle rispettare. Tutto qui. Cosa sto chiedendo di male?
Non ricordo se in questo topic del forum l'avevo accennato o meno, ma lo riporto qui:
non faccio il nome perché lui fin'ora non si è esposto, quindi chiamiamolo AutorePU.
Scrissi ad AutorePU, vincitore di un Premio Urania, per chiedergli consigli su come preparare al meglio il testo per partecipare al premio Urania, nel 2011.
Lui mi rispose così: accertati che sia tutto nelle regole, specialmente il numero di battute, perché sono molto rigorosi in questo. Stampa il testo una pagina sì e una no, 2000 battute per pagina, spedisci il tutto via raccomandata e buona fortuna!
In quel momento del contatto con AutorePU, il mio romanzo era grossomodo di 380.000 battute (molte più del vincitore che poi ha vinto). Mi illudevo che mi confortasse suggerendomi di non badarci troppo. Bene, dato che le battute erano importantissime, mi sono fatto il culo per portare il mio romanzo a un minimo di 450.000 battute, come richiesto dal bando e come caldamente consigliato da AutorePU. E il culo me lo sono fatto soprattutto per non limitarmi al semplice annacquamento del testo. Infatti poi mi è venuta un'idea, e quel gap di caratteri sono serviti proprio per svilupparla, quindi è stata un'aggiunta costruttiva e utile alla trama.
Diamine!, dopo aver scoperto che sono stato battuto da un romanzo bello, sì, ma non certo SF e non certo in regola, perché io devo diventare uno stronzo solo per aver chiesto delucidazioni agli alti vertici della Fantascienza italiana?
Oppure sono codardi loro, semmai, che pur di non ammettere che nel 2011 c'è stato un pasticcio, arrivano a considerazioni di bassa lega come quella citata o altre sul forum Fantascienza.com?
Allo stesso modo mi dispiace la sparata di Zoon (persona che stimo):
"non date voce alle strumentalizzazioni."
Zoon, tu mi hai conosciuto (mediaticamente parlando) e sai perfettamente, forse molto più di tanti altri qui e lì, chi sono e di che pasta è la mia serietà. Ma se anche tu ti riferivi a me (dato che non l'hai specificato) devo ricacciarti in gola questa tua infelice battuta, mi spiace.
Strumentalizzazione per cosa?
In cosa io, o chi ti riferisci tu, strumentalizzando questa porcata ne ricavo pregio o guadagno?
In termini di pura strumentalizzazione, ragionandoci meglio, potrei allora arrivare a dire che sia la tua difesa a essere una strumentalizzazione utile alla tua persona e alla tua attività. Ma ho detto "potrei", quindi non lo dirò.
Dopo questa lunga risposta e precisazione che ho ritenuto opportuno aggiungere qui, risponderò a ulteriori battute solo nel caso qualcuno rispondesse alle mie originali interrogazioni con qualcosa di davvero serio in merito.
Buona Vita, e viva la Fantascienza!
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
Su wikipedia parla anche della presunta incompletezza dello scritto sottoposto alla selezione, ma dice che la cosa è poi stata smentita dallo stesso autore.
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
E poi: perché raccontarlo se non fosse vero? A che pro?
Anche in questo caso, sarebbe bastata una precisazione da uno "che conta", che ammettesse che quell'infelice frase si riferisce a un grosso refuso, originariamente riferito ad altri progetti dell'autore e bla bla bla.
Comunque, quello è il minore dei problemi, seppur di peso.
Resta la faccenda che di solito si va in edicola a comprare il Premio Urania perché ci si aspetta un testo di un certo "peso cartaceo", strettamente fantascientifico, rigorosamente non horror e non fantasy, che dovrebbe aver passato per l'appunto una selezione rigorosa in tal senso. I lettori, però, quell'anno hanno loro malgrado acquistato tutt'altro.
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
Bando di concorso di AssoNuoviAutori.org per racconti di Fantascienza
2014, decima edizione: FREE
Bando completo: www.assonuoviautori.org/forumnasf/viewt ... f=6&t=1708.
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
Io ho scritto in questi giorni il racconto. Lo devo rileggere e sistemare
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
Mi rivolgo a tutti gli scrittori in erba che sperano di farsi conoscere attraverso questi Premi. Fate una cosa, contattate la redazione e chiedete di collaborare – ovviamente gratis – al giornale. Se un giorno sarete così fortunati (o servili) di finire tra i favoriti saranno i redattori a chiedervi di inviargli qualcosa (probabilmente anche cosa). Per tutti gli altri, consiglio di cercarsi un contatto nell’editoria, citando uno scrittore italiano: “Il modo vero [per essere pubblicato] è trovare un contatto personale” perché “un manoscritto non richiesto che finisce sul tavolo di un editore significa automaticamente che quel libro NON DEVE essere pubblicato” (Come si scrive un romanzo di genere, Massimo Mongai).
E chi non vuole stare queste regole sa già cosa fare, ogni anno migliaia di italiani fuggono all’estero.
Buon viaggio.
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
Io la scommessa l'ho vinta.Massimo Baglione ha scritto:Facciamo un toto scommesse per chi potrebbe vincere il prossimo anno?
Come diceva anche la coraggiosa Marta33 qui sopra, bastava leggere la lista dei finalisti per scommettere sul sicuro.
Ecco i vincitori: www.fantascienza.com/20296/premio-urania-due-vincitori (notare i commenti).
E in uno dei miei ultimi commenti (a metà di questo post), mi riferivo guarda caso proprio a uno dei due vincitori di quest'anno con queste parole: "In termini di pura strumentalizzazione, ragionandoci meglio, potrei allora arrivare a dire che sia la tua difesa a essere una strumentalizzazione utile alla tua persona e alla tua attività. ..."
Eh sì sì...
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Re: Il Premio URANIA è una fregatura?
Poi non so se far parte di un certo circolo aiuti a vincere il Premio Urania (e` possibile). Ma non e` che fantascienza.com guidi le scelte. Anche perche' dubito che Mondadori si faccia guidare nelle sue scelte da Silvio Sosio!
La mia esperienza e` che e` importante cercare di conoscere le persone anche faccia a faccia, ed il luogo migliore di solito sono le convention. Per esempio, conobbi Valerio Evangelisti su Fidonet (dove ho conosciuto anche Massimo Baglione, peraltro), ma quando l'ho incontrato di persona qualche anno dopo il rapporto e` diventato molto piu` forte.
Un altro esempio: Sandro Battisti lo conoscevo solo di nome e lui aveva idea di chi fossi io (anche perche' in questo mondo io non sono nessuno), poi all'ultima StraniMondi siamo capitati a cena vicini e finalmente ci siamo conosciuti meglio (non che io lo possa definire un amico, pero' ora ci si sente ogni tanto per altri mezzi).
Il mio consiglio e` di farsi un giro ogni tanto a qualche convention. Per la fantascienza scritta le migliori, in Italia, sono StraniMondi (organizzata da Delos, effettivamente) e la DeepCon. Li` uno conosce anche autori stranieri, che non fa mai male.
Non dico che essere conosciuti poi significa ricevere "favori". Anzi. Pero` significa scambiare idee, e questo aiuta sempre.
Gara d'estate 2020 - Anniversari, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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Gara d'autunno 2022 - La Méduse - e gli altri racconti
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La Gara 37 - Il trinomio Fantastico
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Mai Più
Antologia di opere grafiche e letterarie aventi per tema il concetto del MAI PIÙ in memoria del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, di AA.VV.
Nel 2018 cade il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, perciò abbiamo voluto celebrare quella follia del Genere umano con un'antologia di opere grafiche e letterarie di genere libero aventi per tema il concetto del "mai più".
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Buona Alternativa alla Lunga e Illogica Anzianità
Siamo nel 2106. BALIA accudisce gli uomini con una logica precisa e spietata, in un mondo da lei plasmato in cui le persone nascono e crescono in un contesto utopico di spensieratezza e di bel vivere. BALIA decide sul controllo delle nascite e sulle misure sanitarie da adottare per mantenere azzerato l'incremento demografico e allungare inverosimilmente la vita di coloro che ha più a cuore: gli anziani.
Esiste tuttavia una fetta di Umanità che rifiuta questa utopia, in quanto la ritiene una distopia grave e pericolosa.
BALIA ha nascosto il Passato ai suoi Assistiti, ma qualcuno di questi ha conservato i propri ricordi in un diario e decide di trascriverli in una rischiosa autobiografia. Potranno, questi ricordi, ripristinare negli Assistiti quell'orgoglio di vivere ormai sopito? E a che prezzo?
Di Ida Dainese e Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.