La tua morte è la mia vita

Racconto breve, ma avvincente. Decisamente thriller con un'aggiunta di fantastico. Il lettore è curioso sin dalle prime righe di sapere quale sia il meccanismo di vitale importanza che spinge il protagonista a fare quello che fa. All'inizio, uno pensa a una specie di killer che ne ricava qualcosa per rimanere in vita, e.G., una sorta di medicina per una malattia altrimenti mortale. Ma lo scrittore, sfruttando l'ipotesi fantastica, sorprende il lettore sul finale. Gran bella sorpresa, ho apprezzato.

Ogni volta che trovo qualche tuo racconto sò già di leggere qualcosa di molto curato, ordinato e scorrevole. Infatti anche oggi, leggendo questo brano sono rimasta con gli occhi incollati al pc per vedere come si sarebbero svolti i fatti. La sequenzaialità è perfetta, la dinamica anche, l'idea che d'apprima sembra una cosa poi si scopre essere un altro è spettacolare. Ottimo.

Un racconto che ti prende subito e ti tiene in pugno come le lettere che arrivano al protagonista. Ben scritto, ben studiato nello svolgimento ma leggero e facile nella lettura come se si fosse scritto da solo. Fai in modo che il lettore sia vicino a quest’uomo e ai suoi pensieri, presente a ciò che accade senza esprimere giudizi. Sai come incastonare i colpi di scena (la coltellata, la lettera) e dalla prima all’ultima riga dai l’idea dell’angoscia che prende il protagonista quando arriva la settimana in questione, prima per il pedinamento e la preparazione, poi per il crimine e per quel suo cercare giustificazione. Non c’è sollievo nemmeno quando trova la lettera e apprende del tempo che gli viene concesso perché ci penserà quotidianamente. Penserà a quello che ha fatto, al tempo che ha rubato, perché deve farlo, perché non può parlarne. Si aggrappa a quell’occasione perché è un istinto di sopravvivenza ma, appunto, non vive, sopravvive. Eppure, forse, faremmo tutti la stessa cosa.