Pomeriggio

Il sole batte sulla facciata dell'edificio. Un edificio che riflette la vita che vi pullula dentro, osservando i panni stesi ad asciugarsi alla calura ancora presente del sole nel pomeriggio e le tende e le persiane abbassate per procurare ombra e privacy. Sul tetto ancora rimangono le sempre più rare antenne della televisione non ancora sostituite dalle moderne parabole. Quei fili che pendono rimandano al contatto esterno che schiude gli orizzonti angusti dell'abitacolo. Nella sua semplicità, nella scelta degli appropriati colori e nella prospettiva, il dipinto assume l'emblematica rappresentanza dell'intimità della casa dove, nonostante nessuna figura umana sia visibile, si può intuire lo svolgersi di una semplice vita quotidiana dentro le pareti domestiche. Una casa che accoglie, protegge e nasconde.

Paolo mi ha colpito nella sua semplicità quasi fosse una qualunque parte di vita di un qualsiasi paesello, la tua pittura semplice ma decisamente d'impatto. Un quadro di vita semplice, come in fondo è asemplice la vita che si percorre con affanno. Mi ha lasciato molta nostalgia in ricordi di tempi oramai lontani, complimenti vivissimi...

Di impatto piacevolissimo. Ottimo

Un angolo di casa a contatto col cielo. Particolari familiari come le antenne e i panni stesi creano subito confidenza, le ombre che scivolano sul muro danno l’idea del pomeriggio che si avvia a farsi sera. Le due persiane sembrano un paio d’occhi rimasti a guardare sornioni, come a dire: sai già cosa c’è dietro ai vetri, non serve vedere. Infatti, c’è il piccolo mondo di qualcuno, che si ripete dietro altre finestre, in altre case più in fondo. Tutto il quadro dà una sensazione di pace, momenti semplici e belli, come il bel colore rosa, come il cielo con le sue soffici nuvole, come il volo di quel gabbiano silenzioso.