Descrizione: da definire...
incipit: Tanto tuonò che piovve di Carlo Celenza Tanto tuonò che piovve, così dice il detto ma a questo punto mi vengono una marea di dubbi. Abbiamo visto parecchi film che ci prean…
(poesia narrativa, brevissimo)
di
Locatore
Descrizione: La vita ti porta a delle scelte, molte sono difficili ma l'uomo non basta a se stesso e il cammino, qualunque sia, va affrontato con chi ti vive accanto, perchè la solitudine è il peggior ostacolo ad ogni problema.
incipit: Orme di cristallo Adesso sei qui, e non per caso, perchè sai di poter contare, perchè sai che ogni r…
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#destino(47)
#vita(290)
#coraggio(37)
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#illumina(39)
#infausta(5)
#lontana(126)
#esausta(15)
#affranta(4)
#risacca(11)
#guardale
Descrizione: È il pensiero di chi ha appena saputo di essere sieropositivo HIV.
incipit: Quando ha sentito… è diventato sordo, non voleva più sentire, rifiutava ciò che aveva appena sentito…
(racconto narrativa, lunghissimo)
di
Mattyu91
Descrizione: Didier, sul letto d'ospedale racconta alle due nipotine la battaglia di Verdun. Alcuni sentimenti come l'amore e l'amicizia incroceranno la sua vita. Il suo ultimo ricordo sarà quello di portare un evento passato in un presente unico ed emozionante.
incipit: Un freddo pungente si diffuse nella camera di degenza d'ospedale numero trentacinque. Vidi entrare mio figlio Samuel, con le mie due nipotine. Anna di tredici anni e Rebecca di quindici. «Nonno, come stai?», chiesero. «Meglio rispetto alla scorsa settimana, mi dimetteranno al più presto».
Descrizione: Il destino è stato complice per averti nella mia vita.
incipit: Il destino è stato complice per averti nella mia vita. E ha trasformato la mia esistenza in energia positiva…
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Descrizione: Esiste davvero un destino, un piano prestabilito che guida le nostre vite, o siamo noi con le nostre azioni a scrivere il futuro? In una notte di pioggia, sulle note dei Creedence Clearwater Revival, la risposta a questa domanda potrebbe significare,
incipit: Milano, periferia nord-est. La pioggia insistente delle ultime ore si era trasformata ormai in una vera e propria bufera. Raffiche di vento sferzavano i deboli alberi incastrati tra i viali asfaltati. Il buio della notte, interrotto dai fulmini che di tanto in tanto squarciavano il cielo e dai fari delle poche auto ancora in circolazione, aveva vinto la sua battaglia contro i lampioni, inesorabilmente spenti.
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Descrizione: La stranissima vicenda di un ladro di identità altrui negli abissi di una grande metropolitana.
incipit: Sono un ladro di borse nel metrò, nella città che ha la maggiore densità di metrò del mondo. Sono anche un uomo che ha perso la memoria dieci anni fa. Sono molte cose, io.
tag dell'autore: #destino(47)
#metropolitana(4)
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Descrizione: Esiste la speranza di potersi amare altrove, se sulla Terra non è stato possibile?
incipit: L'Appuntamento Dopo esser stati così lontani ci ritroveremo dove tu sai; in quella porzione di spazio, …
Descrizione: da definire...
incipit: La Forza Del Destino La Forza Del Destino In un battito d'ali finisce il fragile soffrire nella gioia…
Descrizione: Cosa potrebbe causare lo sbattito d'ali di una farfalla in un paese a lei lontano… ? E perchè ?
incipit: "Il 29 dicembre 1979, il fisico Edward Lorenz presentò alla Conferenza annuale della American Association for the Advancement of Science, una relazione in cui ipotizzava come il battito delle ali di una farfalla in Brasile, a séguito di una catena di eventi, potesse provocare una tromba d'aria nel Texas. L'insolita quanto suggestiva relazione, diede il nome al cosiddetto butterfly effect, effetto farfalla."
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(racconto fantascienza, breve)
di
Vihio
Descrizione: –Non si può che fuggire e io fuggo.–
incipit: Mi insegue da un tempo persino lungo. Il cespuglio nascondeva una grotta e io ho scelto di nascondermi in essa. I fruscii sono vicini. I muscoli bruciano ma io corro e corro. Verso la nera grotta io corro. Nella grotta mi getterò. E la sua volta è buia, scuro il fondo. Non offrirà comunque protezione dal mio destino.
Descrizione: Un sogno misterioso. Una telefonata nella notte. Così inizia l'avventura di John che gli cambierà per sempre la vita. Un viaggio personale, che lo porterà a confrontarsi con il suo passato e con suo padre. Vecchi amici torneranno e nuovi ne verr…
incipit: John stava sognando. Era andato a letto da meno di un'ora, tornando a casa dopo un'estenuante e frenetica giornata di lavoro. Come aveva toccato il letto era crollato, addormentandosi completamente vestito. Nel suo sogno si trovava davanti ad un immenso cimitero, con un'entrata contornata di teschi e ossa umane. In cima al palazzo del luogo funebre vi era una croce dotata di una lunghezza e di una larghezza innaturali. Il giovane osservava disorientato le ossa e i teschi all'entrata del p…
Descrizione: Alessio era un ragazzo brillate e sicuro di se, fin troppo. Proprio la sua sicurezza l'ha intrappolato in una vita non sua… Fino a quando gli oscuri disegni del fato gli servirono su un piatto d'argento la via d'uscita che da tempo andava cercando.
incipit: Alessio si girò nel letto e gli scappò un lamento… Maledetta spalla, pensò. Gli faceva veramente molto male e non ne capiva il motivo. Accanto a lui, la sua compagna Francesca, l'apostrofò come suo solito:"Ti decidi a far qualcosa o no? Sono stanca di essere sempre disturbata dai tuoi lamenti continui. Lavoro tutto il giorno e ho il diritto di riposare in santa pace". Alessio non rispose, ci aveva rinunciato già da parecchio tempo. Ma come diavolo aveva fatto ad innamorarsi di le.
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Descrizione: " Adorata nipote, sono stata tanto combattuta se raccontarti o no la storia della nostra famiglia, ho pensato che io avrei voluto saperlo, alla fine ho deciso di farlo ora prima che la mia memoria decida per me.
incipit: Anna dormiva abbracciata a suo marito, un rumore come un forte boato la sveglia, ancora intontita tenta di alzarsi dal letto ma tutto si muove intorno a lei. Grida forte, Pietro d'istinto si alza di botto, prende la bimba dalla culla e le trascina fuori.
(racconto fantascienza, breve)
di
Vihio
Descrizione: Nel buio una mente feroce.
incipit: Dajoji corre nel buio, nera come il buio; sul guscio degli uomini pallidi si cela tra le ombre e colpisce. Gli uomini pallidi vennero con il loro gran guscio di metallo, solcando le onde dell'immenso mare abisso. Gli uomini pallidi accostarono il gran guscio di metallo alla carcassa su cui stava Dajoji.
(racconto narrativa, medio)
di
Athosg
Descrizione: Il primo giorno dell'anno, i ricordi del passato, un incontro particolare.
Descrizione: da definire...
incipit: Certe strade si creano camminando, poichè sono uniche e irripetibili, proprio come coloro che le percorrono. Lungo questi sentieri impervi e sconosciuti, anche le paure, gli errori e le incertezze hanno un loro senso; deviano e rallentano il proprio cammino ma ti avvicinano sempre di più alla tua meta…
Descrizione: Giochi di luce rappresenta la presa di coscienza di un ragazzo ribelle: il suo lungo travaglio interiore e la difficile impresa di autodefinirsi si collocano in un tempo e in uno spazio indefinito e al limite del reale.
incipit: GIOCHI DI LUCE Le mie gambe si muovono lentamente lungo una corsia delimitata da due barre che mi arrivano all'altezza del ventre; il mio percorso è rettilineo, non posso sbagliare, non ancora, eppure mi sento in trappola. Seguo l'omone di fronte a me, non posso vedere il suo sguardo ma percepisco la sua insicurezza dalle gambe tremolanti; dietro di me, invece, c'è una ragazzina paffutella con gli occhi atterriti, ma so di non poterla osservare a lungo. Mi sento solo, al confine tra due stati, in…
Descrizione: La storia di un legame che sa viaggiare attraverso lo spazio.
incipit: Quando il destino viaggia attraverso la distanza più profonda.
Descrizione: Sono secoli che la medesima domanda affligge l'apolide: modificare gli eventi o lasciare che la storia faccia il suo corso?
incipit: È il momento di andare, disse la Voce. Guardò l'orologio che portava al polso; segnava le 6:59. Delicatamente appoggiò il libro che teneva tra le bianche mani sul basso tavolino che fronteggiava la poltrona sulla quale si era, incredibilmente, seduto all'incirca dieci ore prima. Un buon libro risultava sempre un ottimo compagno nei momenti di riposo e, doveva ammetterlo, alcuni umani erano dotati di una fantasia a dir poco sbalorditiva.
Descrizione: Racconto breve, forse di vita vera. Certo d'amore.
incipit: Si appoggia al muro con la schiena, sotto i portici dove la gente cammina più lenta perché lì la pioggia non bagna, lì fa meno freddo. Indossa un vecchio pastrano lacero e sporco, che gli penzola da tutte le parti sul corpo magro; allunga la mano tremante e qualche spicciolo raccatta, ogni tanto.
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Descrizione: E voi che scelta fareste?
incipit: Secondo un vecchio detto gli occhi sono lo specchio dell'anima. Grazie ad essi, infatti, comunichiamo stati d'animo, esterniamo emozioni e proiettiamo desideri; spesso è maggiore quello che riusciamo a trasmettere con uno sguardo che con le parole. Per questa ragione gli organi della vista sono da sempre e nella maggior parte delle culture associati alla sfera più intima dell'essere umano. Il sogno di Gregory Moore era quello di recuperare la vista.
Descrizione: Sullo sfondo di due storie di vita opposte, una votata a uccidere e l'altra a proteggere (non a caso l'una di un uomo e l'altra di una donna) c'è la morte che svolazza sulla scena, come un'ombra nera e come spesso succede nelle storie che scrivo.
incipit: Wyoming, 1876. All'epoca erano due ragazzini. Coraline Johnson era quella di mezzo di sette sorelle. Nicholas Fargo, invece, figlio unico e orfano di padre. Si frequentavano di nascosto, incontrandosi lungo il tragitto tra casa e scuola, e poi si rifugiavano nel fienile dei Sullivan. A Coraline il ragazzo piaceva. Era sveglio e l'unico ad avere dentro di sé qualcosa di simile alla luce delle stelle.
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Descrizione: L'amore dal mio punto di vista. Non un semplice sentimento, ma l'indispensabile ottenere la luce.
incipit: "Prima di far divenire importante una persona per te, fa sì che ti dimostri che ti accetterà sempre per come sei, fino al resto dei vostri giorni, non dei suoi" si ripeteva nella mente sorso dopo sorso. In fondo era l'amore che veramente gli mancava. Una persona che lo capisse, che lo amasse, che lo rendesse meglio di quanto egli da solo possa mai fare.
Descrizione: da definire...
incipit: Eccoti, Sveva! Vieni, siediti qui, accanto a me. Ho ordinato un caffè, ne prendi uno anche tu? Che piacere vederti e poterti raccontare tutto di persona. Ma prima dimmi di te, come stai? Ti ho incuriosita, dici? Si, lo immagino, lo sarei anch'io dopo gli accenni frettolosi che ti ho fatto al telefono, ma non è una storia che si possa riassumere in poche parole.
Descrizione: Le Moire sono sempre state tre sorelle, ma se invece fossero quattro? Come capire quale gemella incarnerà Atropo e quale, invece, sarà condannata a sparire? Con una competizione, ovviamente.
incipit: Correva, correva a più non posso. Saliva le scale due gradini alla volta, con il rischio di spezzarsi l'osso del collo, veloce quasi quanto Filippide. Arrivata al terzo piano, il suo sguardo cadde su un carrello sospeso lì vicino. Che stupida! Come aveva fatto a non pensarci? Vi saltò dentro e tirò le corde con così tanta forza che le si arrossarono i palmi. Nonostante la cascata di fili di rame attraverso cui stava passando, lei ne vedeva soltanto uno:quello che avrebbe tagliato.
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Descrizione: Quando i viali del pianto Sperduta percorro e la mano fredda della notte mi accarezza quando sei sospeso tra le strisce sottili del rosso tramonto e nella prima stella della sera… mi manchi.
incipit: Tristezza, sogno, fuoco, destino, filo, rosso, tramonto, notte, amore,
Descrizione: da definire...
incipit: L'azzurro del cielo…
Descrizione: "Tutto è determinato da forze sulle quali non abbiamo alcun controllo. Vale per l'insetto come per gli astri. Esseri umani, vegetali o polvere cosmica, tutti danziamo al ritmo di una musica misteriosa, suonata in lontananza da un pifferaio invisibile."…
incipit: Il destino è un quadro che ognun si dipinge, ciascuno è un po' ladro, ciascuno un po' finge.
(racconto narrativa, lunghissimo)
di
Maxmax
Descrizione: IL SEGRETO DI JULIA è un romanzo di amore, di vita, ricco di eventi esaltanti e drammatici. Una storia contemporanea, dove, in un susseguirsi di colpi di scena, il destino la fa da padrone.
incipit: Guardò il Rolex, mai preciso, segnava le 18:23, era come al solito in anticipo all'appuntamento, si accese una sigaretta, si guardò intorno, alzò gli occhi verso il cielo venato di rosa, arancio, rosso e rimase per un attimo incantato da quel magico quadro pitturato da quel tiepido pomeriggio di ottobre. Fu subito riportato alla realtà dal cupo brusio e dall'incessante formicolare disordinato di una folla multietnica che, come un'onda, andava e veniva. Turisti, pendolari, taxisti, mendicanti,
(poesia altro, brevissimo)
di
Yakamoz
Descrizione: Un viaggio metaforico verso la felicità e altro, intesa come un processo continuo e non un traguardo.
incipit: In un giorno imprecisato, andrò, lasciando alle spalle il mio dolore. Troverò un rifugio, un angolo più puro, dove il tempo è più lento e l'anima riposa.
Descrizione: Quante volte capita di essere delusi dalle persone più care? Come reagire quando la fiducia viene tradita? Come alzarsi in piedi ed essere più forti del dolore?
incipit: Questa è una poesia che scrissi molto tempo fa per metabolizzare un amore finito in uno dei modi peggiori.
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Descrizione: Un merlo sta beccando in un giardino, la conoscenza insegna che è in cerca di pastura per la sua nidiata ma ecco il sorgere via via di curiose domande… in sospeso nel contesto tre parole… caso destino fortuna… sin dalla antichità commesse alla…
incipit: Nei momenti di ozio stanco mi domando se la curiosità nostra verso azioni conosciute come pure a meri insignificanti accadimenti non ci si possa indurre ad un filosofar curioso quale un disputar poco serio di bassa lega in primis, così come l'osservar con attenzione un nero vispo merlo nello scavare lì nella profondità di un giardino intento, or insegnano la conoscenza e l'esperienza come la pastura da offrir poi qual pasto alla numerosa nidiata sua stia qui cercando: ma ora qui al pensare.
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Descrizione: È un sogno che ho fatto l'altra notte.
incipit: La ragazza cammina lungo il lungomare di notte. Le palme si ergono maestose, mentre l'acciottolato della strada si snoda sotto i suoi passi leggeri. I lampioni si stagliano vicino alle siepi, e l'odore del mare, intenso e salmastro, avvolge l'aria, accompagnato dal suo placido e ritmico rumore.
(racconto umorismo, breve)
di
Yakamoz
Descrizione: Il testo "Il cimitero delle vongole", in origine era scritto in napoletano/salernitano molto stretto, da sembrare quasi turco: si tratta quindi di una riscrittura per renderlo comprensibile a chi non parla il mio dialetto, ma che conserva un certo.
incipit: Quella sera, la luna, bianca e rotonda come una mozzarella di bufala, splendeva sopra un palazzo. Io camminavo per strada. Se c'era la luna, doveva essere, a meno di qualche eclissi, per forza notte, anche se non ricordo l'ora né la stagione.
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