Fine del mondo alle 15, 47

La faccenda del meteorite che distrugge la Terra, seppur argomento fin troppo utilizzato in fantascienza, qui è abilmente amalgamato con la storia dei protagonisti che vi è dietro.
Una lettura godibile.
A occhio direi che forse l'autore potrebbe allargare il testo per farne un racconto lungo, ma forse sta bene anche così.

Si dice che se si ha fiducia in se stessi, ogni cosa si aggiusta da sé. Nulla è perduto, non vi è desiderio troppo assurdo o ambizioso che non possa essere coronato: un colpo di fortuna, un imprevisto di segno contrario è sempre dietro l'angolo, pronto a trarre d'impaccio.
Sennonché… con questo racconto ho finalmente capito il monito contenuto in un proverbio cinese (che purtroppo non ho sottomano): quando un dio vuole punire un uomo, esaudisce i suoi desideri.

Simpaticissimo, molto alla Dick secondo me, la realtà costringe l'immaginazione a lavorare e questo lavoro causa cambiamenti nella realtà, la fa' piegare e adattare al proprio volere. Ironico e scanzonato porta il lettore a stupirsi anch'esso degli avvenimenti che si creano a causa delle situazioni e delle reazioni del protagonista.
Complimenti!!!

Bel racconto simpatico con una idea originale che in qualche modo avvalla e stravolge il famoso concetto del meteorite che prima o poi distruggerà la terra.
Un solo consiglio: correggi l'"a" senz'acca (di certo una svista come succede sempre quando si cambiano le frasi durante le varie correzioni) del primo paragrafo quando l'autore dice che la fine del mondo ha un nome, appena puoi. Ci sono altri refusi ma quelli sono di natura meno grave.

Le contraddizioni dello spirito umano, si svelano, in questo racconto, che riesce a estirpare la paura scaturita dall'impatto di un meteorite indirizzato verso il pianeta Terra. Eppure, ancora oggigiorno, molti, convinti rimangono che, in un indefinito momento, lo schianto avverrà, prima o poi. Altri, invece, sostengono la rara impossibilità di uno scontro con un corpo estraneo, proveniente dall'universo, il quale, se dovesse entrare già nell'orbita terrestre, danni inimmaginabili procurerebbe. Certamente, dimensioni, velocità di caduta e luogo, sono assai fondamentali per identificare la gravità delle conseguenze. Personalmente, dico che, al di là del calcolo di qualsivoglia probabilità che ciò potrebbe accadere, chi vivrà, saprà la verità su di una teoria e sulle metafisiche supposizioni che, da molti anni, sono gettonate nei libri e persino nei films. La vicenda scorre veloce, in una lettura, accattivante quanto basta, e movimentata sull'accaduto narrato, incuriosendo il lettore e sorprendendolo, al tempo stesso.