Lucciole e lampioni

Spazio dedicato al GrandPrix stagionale d'autunno 2022.

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Lucciole e lampioni

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leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Di un lampione
l'irriverente luce
illumina la deserta via
dove s'affolla
nebbia, pensieri e nostalgia
ricordi di anni
senza asfalto
senza luce
senza case
e poi…
di campi e di bimbi
a rincorrere
lungo la strada bianca e dentro i prati
le lucciole ormai spente, per sempre,
fagocitate dalla bruma di una stagione
e di un tempo
che più non appartiene
a loro e all'innocenza mia.

Oh, quant'era gentile,
oserei dire: poeticamente intermittente,
il baluginio di mille e più lanterne
accese sopra i prati
e nella fantasia;
e quant'è tristemente lontano
il lucore, freddo e solitario,
dell'unico lampione
che prova
in questa lattiginosa notte
d'insonnia e di ricordi
a bucare
la spessa coltre bianca
per toccare
l'asfalto steso
a perpetuo ricoprire
il cigolio dei carri, il tiro dei cavalli,
i passi dei vecchi, le corse dei bambini
… ed il dolore
lontano ancora
dall'orizzonte era.
Gabriele Pecci
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Messaggio da leggere da Gabriele Pecci »

Ciao Nuovoautore. la tua poesia è giocata sulla percezione tra presente e passato, le immagini nitide della memoria, sovente ritornano a celebrare con nostalgia il tempo che fù, peggiore o forse prevalentemente migliore? Non saprei, dato che questo tipo di nostalgia viene sempre e ricorrente vissuta sul ricordo di un periodo adolescenziale o pre adolescenziale, dove tutti, non importa iscritti a quale anno di nascita, eravamo o sono ancora troppo immaturi per poter avere su questo stesso tempo, un vero reale metro di giudizio o paragone con quello attuale. I ricordi legati ai momenti d'infanzia, quando si possono definire spensierati (non sempre o non per tutti lo sono o possono essere purtroppo) sono legati appunto ad una ancora acerba responsabilità, al meglio su una vaga, o al peggio solo imposta, visione di essa, ma non ancora preponderante attivamente sulla propria vita come lo sarà o verrà ad essere dopo; da qui parte la nostalgia associata a luoghi, momenti e persone appartenenti a quel determinato periodo.

ora poesie di questo tipo secondo me sono veramente proprio per questi aspetti, troppo legati ad un sentire e percepire i fatti esposti così personalmente a chi quei fatti li ha poi vissuti. Assai arduo sarebbe coinvolgere pienamente in essi chi ne risulta estraneo o addirittura fuori epoca massima da poter essere questi anche solo ricordati alla lontana come da te descritto. Per questo motivo, apprezzando comunque questo tuo sentire personale a riguardo, dove anche la forma del testo risulta a mio avviso appropriata, non posso però fingere mio malgrado di essere stato poi a mio modo da questo trascinato o emozionalmente coinvolto. Voto 3. Alla prossima.
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Laura Traverso
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Messaggio da leggere da Laura Traverso »

Mi è piaciuta la tua poesia che partendo dal presente ripercorre il passato. Hai descritto assai bene il tempo delle lucciole e di tutto ciò che faceva da contorno. Questa evocazione mi è giunta con tenerezza, la stessa tenerezza, però, l' ho provata per il triste lampione, obbligato a far luce su di un' anonima e deserta strada asfaltata: non abbastanza fortunato da illuminare i tanti aspetti vivi rischiarati, a suo tempo, dalle lucciole. Voto 4
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Gabriele Pecci ha scritto: 28/09/2022, 15:58 Ciao Nuovoautore. la tua poesia è giocata sulla percezione tra presente e passato, le immagini nitide della memoria, sovente ritornano a celebrare con nostalgia il tempo che fù, peggiore o forse prevalentemente migliore? Non saprei, dato che questo tipo di nostalgia viene sempre e ricorrente vissuta sul ricordo di un periodo adolescenziale o pre adolescenziale, dove tutti, non importa iscritti a quale anno di nascita, eravamo o sono ancora troppo immaturi per poter avere su questo stesso tempo, un vero reale metro di giudizio o paragone con quello attuale. I ricordi legati ai momenti d'infanzia, quando si possono definire spensierati (non sempre o non per tutti lo sono o possono essere purtroppo) sono legati appunto ad una ancora acerba responsabilità, al meglio su una vaga, o al peggio solo imposta, visione di essa, ma non ancora preponderante attivamente sulla propria vita come lo sarà o verrà ad essere dopo; da qui parte la nostalgia associata a luoghi, momenti e persone appartenenti a quel determinato periodo.

ora poesie di questo tipo secondo me sono veramente proprio per questi aspetti, troppo legati ad un sentire e percepire i fatti esposti così personalmente a chi quei fatti li ha poi vissuti. Assai arduo sarebbe coinvolgere pienamente in essi chi ne risulta estraneo o addirittura fuori epoca massima da poter essere questi anche solo ricordati alla lontana come da te descritto. Per questo motivo, apprezzando comunque questo tuo sentire personale a riguardo, dove anche la forma del testo risulta a mio avviso appropriata, non posso però fingere mio malgrado di essere stato poi a mio modo da questo trascinato o emozionalmente coinvolto. Voto 3. Alla prossima.
Un'analisi perfetta del testo. È vero, la poesia è il riccordo struggente della mia infanzia, quando trascorrevo le estati dai miei nonni paterni; la cui casa, circondata dai campi, si affacciava su una strada bianca; ora in quella casa, da più di 35 anni, dopo averla ristrutturata ci abito io, e quando guardo la strada, asfaltata, e l'unico campo rimasto di fianco alla casa, il ricordo corre a quel tempo feice e spensierato. Ti ringrazio. Ciao, Gabriele.
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Laura Traverso ha scritto: 28/09/2022, 16:50 Mi è piaciuta la tua poesia che partendo dal presente ripercorre il passato. Hai descritto assai bene il tempo delle lucciole e di tutto ciò che faceva da contorno. Questa evocazione mi è giunta con tenerezza, la stessa tenerezza, però, l' ho provata per il triste lampione, obbligato a far luce su di un' anonima e deserta strada asfaltata: non abbastanza fortunato da illuminare i tanti aspetti vivi rischiarati, a suo tempo, dalle lucciole. Voto 4
Quel lampione lì è davvero triste. Una domanda che mi pongo spesso è: "che fine hanno fatto le lucciole?" Una volta riempivano le notti estive, oggigiorno (o ogginotte?) pe vederne una la devi cercare con il lanternino. Ti ringrazio. Ciao, Laura.
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Secondo me questa poesia gioca su due contrasti che poi sono molto simili: infanzia-età adulta e epoca passata-oggi. I ricordi della tua infanzia ti portano a riflettere su quanto anche quell’epoca facesse da contorno a una certa fase della tua vita che non tornerà più. I versi sono sentiti e le rime, che di solito non apprezzo molto a parte in alcuni casi, non pesano nella lettura. Ho apprezzato anche le parole scelte, avrei cambiato solo qualche termine e modificato qualche verso per darle più incisività. L’ho trovato un bel lavoro, comunque. Voto 4.
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Piramide ha scritto: 29/09/2022, 9:09 Secondo me questa poesia gioca su due contrasti che poi sono molto simili: infanzia-età adulta e epoca passata-oggi. I ricordi della tua infanzia ti portano a riflettere su quanto anche quell'epoca facesse da contorno a una certa fase della tua vita che non tornerà più. I versi sono sentiti e le rime, che di solito non apprezzo molto a parte in alcuni casi, non pesano nella lettura. Ho apprezzato anche le parole scelte, avrei cambiato solo qualche termine e modificato qualche verso per darle più incisività. L'ho trovato un bel lavoro, comunque. Voto 4.
Una fase della vita, che non potrà tornare mai più, rimasta tatuata nella mente, più di ogni altra futura fase, come la migliore. Ti ringrazio. Ciao, Piramide.
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Francesco Pino ha scritto: 30/09/2022, 10:45 La poesia è scritta bene e scorre in maniera armoniosa, pero' è anche retorica e oltretutto il tema non è dei miei preferiti :) L'immagine di un unico lampione che cerca di bucare la nebbia ci fa intuire che il dolore di cui si parla alla fine sia la solitudine, un dolore chedi solito non appartiene all'infanzia. Non meno importante mi sembra il ruolo dell'asfalto: immagine di modernità -in contrasto con la strada sterrata - usata per indicare lo scorrere del tempo che ricopre il passato.
Un buon lavoro, voto 4.
Un buonissimo voto. Ti ringrazio. Ciao, Francesco.
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Una poesia molto bella sul tempo passato. Lo sguardo su una strada percorsa da bambino, sui cambiamenti che ha subito, su tutto ciò che manca, produce una malinconia palpabile e vera. Verrebbe sempre da chiedersi: dove sono finiti tutti, che è successo alle persone e alle cose di quel meraviglioso tempo andato.
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Letylety ha scritto: 03/10/2022, 15:17 Una poesia molto bella sul tempo passato. Lo sguardo su una strada percorsa da bambino, sui cambiamenti che ha subito, su tutto ciò che manca, produce una malinconia palpabile e vera. Verrebbe sempre da chiedersi: dove sono finiti tutti, che è successo alle persone e alle cose di quel meraviglioso tempo andato.
Dove sono finiti tutti i protagonisti del mio bel tempo andato, alla mia non più verde età me lo chiedo un giorno sì e l'altro pure. Ti ringrazio. Ciao, Letylety.
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FraFree ha scritto: 03/10/2022, 21:42 Ha il sapore nostalgico, ma anche genuino, questo volgersi indietro per rivivere il contesto dell'infanzia. Contesto caratterizzato dalla semplicità e dalla natura (che meraviglia, le lucciole!) non contaminata, ancora.
Ma ho trovato il finale, sarà per l'articolazione, non amalgamato al resto. Sono questi tre versi che non mi hanno convinto:
… ed il dolore
lontano ancora
dall'orizzonte era.
Gli ultimi tre versi volevano ribadire che l'età del dolore, quello vero, quello che fa male al cuore, non quello delle ginocchia sbucciate o delle litigate con gli amichetti, era ancora di là da venire; da bambini si è come immunizzati dal dolore, ci si sente protetti, vaccinati dall'amore dei genitori, dei nonni. Ti ringrazio. Ciao, FraFree
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Colgo l'atmosfera della poesia, la tristezza dei ricordi, la dimensione delle emozioni. Però a mio avviso i versi poco la interpretano, piuttosto c’è lo sforzo di “raccontarla”. Emergono, quindi, il gioco di luci, i suoni (cigolio e di passi) e alla fine quella “tristezza” che si trasforma in “dolore” dovrebbe avere un perché definito con il contesto.
La paura è un cavallo con le ali: una volta lanciato al galoppo perde il contatto con il suolo e incomincia a volare.
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Qualche tempo fa mi ricordo di un buontempone che aveva pubblicato L'infinito di Leopardi, bannato nel giro di qualche ora. Quando ho letto la tua poesia pensavo fosse un'operazione simile di copia e incolla, tanto bella, malinconica e di un bel tempo andato. Quindi complimenti per questa bella poesia, che sembra una cartolina ingiallita di inizio secolo scorso.
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Giampiero ha scritto: 09/10/2022, 6:31 Colgo l'atmosfera della poesia, la tristezza dei ricordi, la dimensione delle emozioni. Però a mio avviso i versi poco la interpretano, piuttosto c’è lo sforzo di “raccontarla”. Emergono, quindi, il gioco di luci, i suoni (cigolio e di passi) e alla fine quella “tristezza” che si trasforma in “dolore” dovrebbe avere un perché definito con il contesto.
In fondo la tristezza non è che il primo stadio di un percorso che porta al dolore, così come la gioia dovrebbe esserlo del percorso che conduce alla felicità... ma in questo caso non ne sono tanto sicuro. Ti ringrazio. Ciao, Giampiero.
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Athosg ha scritto: 09/10/2022, 23:20 Qualche tempo fa mi ricordo di un buontempone che aveva pubblicato L'infinito di Leopardi, bannato nel giro di qualche ora. Quando ho letto la tua poesia pensavo fosse un'operazione simile di copia e incolla, tanto bella, malinconica e di un bel tempo andato. Quindi complimenti per questa bella poesia, che sembra una cartolina ingiallita di inizio secolo scorso.
Cartolina ingiallita di inizio secolo scorso: più che una definizione, la fotografia perfetta di questo mio componimento. Ti ringrazio. Ciao, Athosg.
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Re: Lucciole e lampioni

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BladeRunner ha scritto: 22/10/2022, 18:48 Dò pienamente ragione a Gabriele. Il messaggio è lineare. Una costruzione differente avrebbe reso il tutto molto più incisivo, credo. Secondo me c'è del margine di miglioramento. Qualche costrutto differente e l'utilizzo di qualche figura retorica potrebbero aiutare, forse. Per il momento 3.
Margine di miglioramento ce n'è di sicuro, e anche molto. La poesia per me è una scoperta abbastanza recente (probabilmente le poesie, lunghissime, che mi obbligavano ad imparare a memoria a scuola, mi ha procurato una specie di blocco); ho sempre privilegiato la narrativa. Ti ringrazio. Ciao, BladeRunner.
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Re: Lucciole e lampioni

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Rosmary ha scritto: 24/10/2022, 16:22 Rileggendola ho immaginato l'infanzia.
Mi sono accorta di essere dentro un ricordo.
Un ricordo di un tempo passato che non viene più.
Si vede la nostalgia ma non si sente fino in fondo il dolore o la malinconia
La troppa retorica stona col messaggio.
Voto 4
La nostalgia di un tempo irripetibile credo che balzi subito all'occhio; ma anche la malinconia, almeno nelle intenzioni dell'autore, dovrebbe lasciare una traccia profonda; il dolore un po' meno, forse perché troppo personale, legato al singolo individuo e non al comune sentire… almeno credo che sia così, ma è soltanto il mio punto di vista. Ti ringrazio. Ciao, Rosmary
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Il testo è molto personale e, secondo il mio parere, non ricalca la condizione di molti Il ricordo, tuo, mi interessa molto. A me è congeniale l'umanità, anche se non sembra. Ho dato 3 guardando alla simmetricità della poesia. Cerco il pelo nell'uovo? Forse. Il mio vuole essere solo un invito. Sei un BravoAutore e puoi fare meglio.
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Eleonora2 ha scritto: 04/11/2022, 12:46 Il testo è molto personale e, secondo il mio parere, non ricalca la condizione di molti Il ricordo, tuo, mi interessa molto. A me è congeniale l'umanità, anche se non sembra. Ho dato 3 guardando alla simmetricità della poesia. Cerco il pelo nell'uovo? Forse. Il mio vuole essere solo un invito. Sei un BravoAutore e puoi fare meglio.
No, non cerchi il pelo nell'uovo. In verità la poesia non è il mio forte (forse perché pratico più la narrativa), diciamo pure che il mio è uno sperimentare dilettantesco (che non c'entra nulla con il Dantesco), per questo qualsiasi fosse stato il tuo voto, fosse anche zero, lo avrei accettato con il sorriso a fior di labbra: quel che conta veramente è il commento giustamente critico e l'invito a perseverare. Ti ringrazio. Ciao, Eleonora.
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Lo scontro ineluttabile fra il presente e il passato. La nostalgia per il meno che c'era che valeva più del più presente. Bella poesia bravo. Mi è tornato in mente quando ero piccolo e giocavo con le lucciole. Grazie
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Federico ha scritto: 05/11/2022, 15:03 Lo scontro ineluttabile fra il presente e il passato. La nostalgia per il meno che c'era che valeva più del più presente. Bella poesia bravo. Mi è tornato in mente quando ero piccolo e giocavo con le lucciole. Grazie
Credo che tutti, o quasi, abbiano rincorso le lucciole da piccoli, almeno fino a quando stazionavano sopra i prati; oggigiorno mi pare che siano quasi del tutto sparite, alle nostre latitudini. Grazie a te per averla letta ed apprezzata. Ciao, Federico.
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Poesia che mi è piaciuta per la tematica affrontata, meno dal punto di vista formale. Usi figure retoriche abilmente, senza però incidere sulla"resa"poetica dell"elaborazione. Comunque, la tua poesia si legge amorevolmente.
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Egidio ha scritto: 17/11/2022, 18:59 Poesia che mi è piaciuta per la tematica affrontata, meno dal punto di vista formale. Usi figure retoriche abilmente, senza però incidere sulla"resa"poetica dell"elaborazione. Comunque, la tua poesia si legge amorevolmente.
Come detto rispondendo ad un altro commento, mi diletto da poco con la poesia, ma se devo essere sincero, vado un po' a istinto, senza seguire regole precise, che fra l'altro non conosco. Se il risultato è: si legge amorevolmente, non posso che essere soddiasfatto del risultato. Ti ringrazio. Ciao, Egidio.
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Messaggio da leggere da Domenico Gigante »

Ciao! Devo dire che in generale il livello delle poesie si sta alzando parecchio in questo forum. La tua mi appare molto matura sia nella scelta del verso libero, che nella semplicità dello stile. Il verso libero non è mai occasione per andare a casaccio. Si percepisce il tuo lavoro su questo nel dare ritmo alla composizione e enfasi a certi passaggi. Lo stile semplice (ma non semplicistico) dona autenticità a quella che è una cartolina dall'infanzia - l'età semplice per eccellenza - a cui si contrappone l'età adulta che nei dolori perde la sua semplicità. Non trovo modo migliore del tuo per raccontare questo contrasto, che non è solo nei contenuti (lucciole e lampioni), ma proprio - ribadisco - nello stile, che porta in primo piano l'infanzia e la nostalgia di quel tempo, ma chiude con un registro diverso - appunto più adulto.

… ed il dolore
lontano ancora
dall'orizzonte era.

Io, forse, avrei staccato quegli ultimi versi a formare una terza strofa.
Complimenti!
Vorrei essere il mare che si muove per rimanere se stesso e più di tanto non lo sposta il vento. Fragile ma tenace.
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Domenico Gigante ha scritto: 01/12/2022, 7:54 Ciao! Devo dire che in generale il livello delle poesie si sta alzando parecchio in questo forum. La tua mi appare molto matura sia nella scelta del verso libero, che nella semplicità dello stile. Il verso libero non è mai occasione per andare a casaccio. Si percepisce il tuo lavoro su questo nel dare ritmo alla composizione e enfasi a certi passaggi. Lo stile semplice (ma non semplicistico) dona autenticità a quella che è una cartolina dall'infanzia - l'età semplice per eccellenza - a cui si contrappone l'età adulta che nei dolori perde la sua semplicità. Non trovo modo migliore del tuo per raccontare questo contrasto, che non è solo nei contenuti (lucciole e lampioni), ma proprio - ribadisco - nello stile, che porta in primo piano l'infanzia e la nostalgia di quel tempo, ma chiude con un registro diverso - appunto più adulto.

… ed il dolore
lontano ancora
dall'orizzonte era.

Io, forse, avrei staccato quegli ultimi versi a formare una terza strofa.
Complimenti!
Io ho usato i puntini di sospensione, per separarli… ma convengo con te: una terza strofa sarebbe stata più adatta a una poesia, i puntini sono una mia mania, forse perché provengo dalla narrativa. Ti ringrazio. Ciao, Domenico.
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Nuovoautore ha scritto: 27/09/2022, 21:22 Di un lampione
l'irriverente luce
illumina la deserta via
dove s'affolla
nebbia, pensieri e nostalgia
ricordi di anni
senza asfalto
senza luce
senza case
e poi…
di campi e di bimbi
a rincorrere
lungo la strada bianca e dentro i prati
le lucciole ormai spente, per sempre,
fagocitate dalla bruma di una stagione
e di un tempo
che più non appartiene
a loro e all'innocenza mia.

Oh, quant'era gentile,
oserei dire: poeticamente intermittente,
il baluginio di mille e più lanterne
accese sopra i prati
e nella fantasia;
e quant'è tristemente lontano
il lucore, freddo e solitario,
dell'unico lampione
che prova
in questa lattiginosa notte
d'insonnia e di ricordi
a bucare
la spessa coltre bianca
per toccare
l'asfalto steso
a perpetuo ricoprire
il cigolio dei carri, il tiro dei cavalli,
i passi dei vecchi, le corse dei bambini
… ed il dolore
lontano ancora
dall'orizzonte era.
Mi sono ripromessa di commentare tutte le poesie in gara e di essere sincera, perché il web è diventato falso e ipocrita più che nella realtà e io che ho creduto potesse essere la salvezza dell'incomunicabilità provo a scrivere realmente quello che penso, ma è una forzatura per me, perché mi dispiace dirti che per me la tua poesia proprio non piace ( Oh, i gusti sono gusti e i miei forse sono orribili) la tua poesia è quello che più non mi piace, la retorica, l'apparenza dorata che non ti lascia niente, non ti emoziona, la stucchevolezza del Mulino bianco… detto questo ho delle amiche e conoscenti che secondo il mio gusto sono stucchevoli e vuoti, ma ricevono premi, hanno un sacco di mi piace e qualcuno ha anche il patrocinio gratuito da città importanti, traduzioni ecc. quindi fai una frittata col mio voto e il mio commento
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Paola Tassinari ha scritto: 02/12/2022, 21:16 Mi sono ripromessa di commentare tutte le poesie in gara e di essere sincera, perché il web è diventato falso e ipocrita più che nella realtà e io che ho creduto potesse essere la salvezza dell'incomunicabilità provo a scrivere realmente quello che penso, ma è una forzatura per me, perché mi dispiace dirti che per me la tua poesia proprio non piace ( Oh, i gusti sono gusti e i miei forse sono orribili) la tua poesia è quello che più non mi piace, la retorica, l'apparenza dorata che non ti lascia niente, non ti emoziona, la stucchevolezza del Mulino bianco… detto questo ho delle amiche e conoscenti che secondo il mio gusto sono stucchevoli e vuoti, ma ricevono premi, hanno un sacco di mi piace e qualcuno ha anche il patrocinio gratuito da città importanti, traduzioni ecc. quindi fai una frittata col mio voto e il mio commento
perché mai dovrei fare una frittata? Il tuo commento merita di essere letto e tenuto in considerazione al pari degli altri. La sincerità è una gran dote, un pregio per chi la esprime apertamente senza temere di essere emarginata per le sue idee; viceversa, è una iattura per coloro che temendo di offendere si rifutano di espremire il loro vero sentire. Tu, naturalmente, appartieni alla prima categoria; per questo non posso che ringraziarti e apprezzare il tuo giudizio sincero. Ciao, Paola.
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Nuovoautore ha scritto: 03/12/2022, 10:18 perché mai dovrei fare una frittata? Il tuo commento merita di essere letto e tenuto in considerazione al pari degli altri. La sincerità è una gran dote, un pregio per chi la esprime apertamente senza temere di essere emarginata per le sue idee; viceversa, è una iattura per coloro che temendo di offendere si rifutano di espremire il loro vero sentire. Tu, naturalmente, appartieni alla prima categoria; per questo non posso che ringraziarti e apprezzare il tuo giudizio sincero. Ciao, Paola.
Grazie
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Re: Lucciole e lampioni

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Per favore, vi chiedo di non citare tutto il testo per rispondere o commentare.
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Immagine <<< io ero nel Club dei Recensori di BraviAutori.it.

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www.massimobaglione.org
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Re: Lucciole e lampioni

Messaggio da leggere da Paola Tassinari »

Massimo Baglione ha scritto: 03/12/2022, 15:20 Per favore, vi chiedo di non citare tutto il testo per rispondere o commentare.
Non ho ancora capito bene come funziona… a volte accade e non so perché… cercherò di stare più attenta
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Alcuni esempi di nostri ebook gratuiti:


La Gara 20 - L'insolita bellezza delle piccole cose

La Gara 20 - L'insolita bellezza delle piccole cose

(marzo 2011, 45 pagine, 856,73 KB)

Autori partecipanti: Lvwceg, nwAngela Di Salvo, nwTania Maffei, nwCarlocelenza, nwSer Stefano, nwMastronxo, nwCosimo Vitiello, nwGTrocc, nwVit, nwArianna, nwSphinx, nwStillederNacht, nwExlex, nwTitty Terzano,
A cura di Dario Maiocchi.
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La Gara 18 - Brividi a Natale

La Gara 18 - Brividi a Natale

(gennaio 2011, 40 pagine, 731,48 KB)

Autori partecipanti: Miriam Mastrovito, nwSer Stefano, nwAlessandro Napolitano, nwManuela, nwRoberto Guarnieri, Skyla, nwExlex, Hellies15, nwDavide Sax, nwTania Maffei, nwCazzaro,
A cura di Mastronxo.
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Gara d'estate 2023 - La passe - e gli altri racconti

Gara d'estate 2023 - La passe - e gli altri racconti

(estate 2023, 65 pagine, 1,03 MB)

Autori partecipanti: nwNamio Intile, nwMarino Maiorino, nwMerceds Cortani, nwMariovaldo, nwAthosg, nwAndr60, nwAlberto Marcolli, nwMarcello Rizza, nwGiovanni p, nwOdhem89,
A cura di Massimo Baglione.
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Alcuni esempi di nostri libri autoprodotti:


La Paura fa 90

La Paura fa 90

90 racconti da 666 parole

Questo libro è una raccolta dei migliori testi che hanno partecipato alla selezione per l'antologia La Paura fa 90. Ci sono 90 racconti da non più di 666 parole. A chiudere l'antologia c'è un bellissimo racconto del maestro dell'horror Danilo Arona. Leggete questa antologia con cautela e a piccole dosi, perché altrimenti correte il rischio di avere terribili incubi!
A cura di Alessandro Napolitano e Massimo Baglione.

Contiene opere di: Maria Arca, Pia Barletta, Ariase Barretta, nwCristiana Bartolini, Eva Bassa, Maria Cristina Biasoli, Patrizia Birtolo, Andrea Borla, Michele Campagna, Massimiliano Campo, Claudio Candia, Carmine Cantile, Riccardo Carli Ballola, nwMatteo Carriero, Polissena Cerolini, Tommaso Chimenti, Leonardo Colombi, Alessandro M. Colombo, Lorenzo Coltellacci, Lorenzo Crescentini, Igor De Amicis, Diego Di Dio, nwAngela Di Salvo, nwStefano di Stasio, nwBruno Elpis, Valeria Esposito, Dante Esti, nwGreta Fantini, Emilio Floretto Sergi, Caterina Franciosi, Mario Frigerio, Riccardo Fumagalli, Franco Fusè, Matteo Gambaro, Roberto Gatto, Gianluca Gendusa, Giorgia Rebecca Gironi, Vincenza Giubilei, Emiliano Gotelli, Fabio Granella, Mauro Gualtieri, nwRoberto Guarnieri, Giuseppe Guerrini, Joshi Spawnbrød, Margherita Lamatrice, Igor Lampis, nwTania Maffei, Giuseppe Mallozzi, Stefano Mallus, Matteo Mancini, Claudia Mancosu, Azzurra Mangani, Andrea Marà, Manuela Mariani, Lorenzo Marone, nwMarco Marulli, Miriam Mastrovito, Elisa Matteini, Raffaella Munno, nwAlessandro Napolitano, Roberto Napolitano, Giuseppe Novellino, Sergio Oricci, Amigdala Pala, Alex Panigada, Federico Pergolini, Maria Lidia Petrulli, Daniele Picciuti, nwSonia Piras, Gian Filippo Pizzo, nwLorenzo Pompeo, nwMassimiliano Prandini, Marco Ricciardi, Tiziana Ritacco, Angelo Rosselli, Filippo Santaniello, Gianluca Santini, Emma Saponaro, Francesco Scardone, Giacomo Scotti, nwSer Stefano, Antonella Spennacchio, Ilaria Spes, Antonietta Terzano, Angela Maria Tiberi, Anna Toro, Alberto Tristano, Giuseppe Troccoli, nwCosimo Vitiello, nwAlain Voudì, Danilo Arona.

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256K

256K

256 racconti da 1024 Karatteri

Raccolta delle migliori opere che hanno partecipato alla selezione per l'antologia 256K. Ci sono 256 racconti da non più di 1024 battute. A chiudere l'antologia c'è un bellissimo racconto del maestro della fantascienza italiana Valerio Evangelisti. Ogni pagina, è corredata da una cronologia dei vecchi computer dagli anni '50 agli '80. A ogni autore è stato inoltre assegnato un QR Code. Da non perdere!
A cura di Massimo Baglione e Massimo Fabrizi
con la partecipazione di: Alessandro Napolitano e Paolo Oddone.

Contiene opere di: Alberto Tristano, nwRoberto Guarnieri, Ramona Cannatelli, nwSer Stefano, Giorgio Aprile, Gianluca Santini, Matteo Mancini, Giorgia Rebecca Gironi, nwMariella Vallesi, Tommaso Chimenti, Diego Salvadori, Giulia Conti, Beatrice Traversin, Maria Cristina Biasoli, Massimiliano Campo, Il Cazzaro di 6502, Polissena Cerolini, Patrizia Birtolo, Paolo Capponi, Paolo Cavicchi, nwLuca Romanello, Igor Lampis, Diego Di Dio, Leonardo Boselli, David Parronchi, VS, Antonella Tissot, nwSam L. Basie, nwAnnamaria Trevale, Bruno Ugioli, Ilaria Spes, nwBruno Elpis, nwMassimiliano Prandini, Andrea Marà, Riccardo Fumagalli, Joshi Spawnbrød, Daniele Picciuti, Gian Filippo Pizzo, Flavio Valerio Nervi, Ermanno Volterrani, nwManuela Costantini, nwMatteo Carriero, Eva Bassa, nwLorenzo Pompeo, nwAndrea Andreoni, Valeria Esposito, Stefano Caranti, Riccardo Carli Ballola, Stefano Pierini, Giuseppe Troccoli, Francesco Scardone, Andrea Cavallini, Alice Chimera, nwCosimo Vitiello, Mariaeleonora Damato, Stefano Mallus, Sergio Oricci, Michele Pacillo, Matteo Gambaro, nwAngela Di Salvo, Marco Migliori, Pietro Chiappelloni, Sergio Donato, Ivan Visini, Ottavia Piccolo, Ester Mistò, Alessandro Mascherpa, Gianmarco Amici, Raffaella Munno, Michele Campagna, nwDiego Bortolozzo, Lorenzo Davia, Marco Solo, Gianluca Gendusa, Caterina Venturi, Lorenzo Crescentini, Silvia Tessa, Simona Aiuti, Chiara Micheli, nwAnna Tasinato, Valentina Giuliani, Giulio D'Antona, Maria Francesca Cupane, Veruska Vertuani, Giacomo Scotti, Chiara Zanini, nwLorenzo Fontana, Tiziana Ritacco, Margherita Lamatrice, Aurora Torchia, nwLuigi Milani, Maurizio Brancaleoni, Gloria Scaioli, Filomena, Piergiorgio Annicchiarico, Morik Chadid, Chiara Perseghin, Massimo Ferri, nwSimone Messeri, Davide Dotto, Serena M. Barbacetto, Roberto Bernocco, Anthony Strange, Cristian Leonardi, Fabiola Lucidi, nwRoberto Bommarito, Antonio Russo De Vivo, Giacomo Gailli, Giovanni Duminuco, Federico Pergolini, Fabrizio Leonardi, Amigdala Pala, Natale Figura, nwCeleste Borrelli, Francesca Panzacchi, Andrea Basso, nwGiacomo Inches, nwUmberto Pasqui, Mario Frigerio, nwLuigi Bonaro, nwLuca Romani, Anna Toro, Giuseppe Varriale, nwMaria Lipartiti, Marco Battaglia, Arturo Caissut, Stefano Milighetti, Davide Berardi, Paolo Secondini, nwSusanna Boccalari, Andrea Indiano, Alexia Bianchini, Penelope Mistras, Anna Grieco, Samantha Baldin, Serena Bertogliatti, nwValentina Carnevale, Gloria Rochel, nwAndrea Leonelli, James Carroll Wish, Marco Ferrari, Giovanni Ferrari, nwMew Notice, Maurizio Vicedomini, nwParide Bastuello, Alessandra Lusso, Mirko Giacchetti, Francesco Manarini, Massimo Rodighiero, nwDaniela Piccoli, Alessandro Trapletti, nwMarco Tomasetto, nwConrad, Giovanni Sferro, nwMorgana Bart, Omar Spoti, Massimo Conti, Andrea Donaera, Roberto Alba, Libeth Libet, Angela Rosa, Valentina Coscia, Antonio Matera, Fabio Brusa, nwStefano Olivieri, nwIsabella Galeotti, Chiara de Iure, Ilaria Ranieri, Lorenzo Valle, Francesco Fortunato, Valentina Tesio, Elena Pantano, Maria Basilicata, Antonio Costantini, Riccardo Delli Ponti, Giovanna Garofalo, nwEliseo Palumbo, Federica Neri, nwAlessandro Napolitano, Stefano Valente, Linda Bartalucci, nwLuisa Catapano, nwDiego Cocco, Riccardo Sartori, nwDario Degliuomini, nwGianni Giovannone, Nicola Fierro, Federico Marchionni, Romeo Mauro, Francesco Azzurli, Filippo Pirro, Luca Marinelli, Triptil Pazol, Marco Sartori, nwIunio Marcello Clementi, Maria Lucia Nosi, Valentina Vincenzini, Jacopo Mariani, Diletta Fabiani, Lodovico Ferrari, Paolo Franchini, nwTullio Aragona, Davide Corvaglia, Davide Figliolini, Beniamino Franceschini, Roberto Napolitano, Valeria Barbera, Federico Falcone, Stefano Meglioraldi, Eugenia Bartoccini, Andrea Gatto, Sonia Galdeman, Filomena Caddeo, Dario D'Alfonso, Chantal Frattini, Viola Cappelletti, Maria Stella Rossi, Serena Rosata, Francesco Di Mento, Giuseppe Sciara, Mario Calcagno, Tanja Sartori, Andrea Giansanti, Lorenzo Pedrazzi, Alessio Negri Zingg, Ester Trasforini, Daniele Miglio, Viola Killerqueen Lodato, Delos Veronesi, Giuseppe De Paolis, nwDiego Capani, Stefano Colombo, Aislinn, nwMarco Marulli, Sanrei, Emanuele Crocetti, Andrea Borla, Elena Noseda, Anna Notti, Andreea Elena Stanica, Marina Priorini, Lucia Coluccia, nwSimone Babini, Fiorenzo Catanzaro, Francesco Mastinu, Cristina Cornelio, nwRoberto Paradiso, Andrea Avvenengo, Maria Boffini, Mara Bomben, Alex Panigada, Federico Iarlori, Marika Bernard, Alessandra Ronconi, Francesco Danelli, Gabriele Nannetti, Salvatore Ingrosso, Paolo Oddone, Valerio Evangelisti.

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Il Bene o il Male

Il Bene o il Male

Trenta modi di intendere il Bene, il Male e l'interazione tra essi.

Dodici donne e diciotto uomini hanno tentato di far prevalere la propria posizione, tuttavia la Vita ci insegna che il vincitore non è mai scontato. La Natura ci dimostra infatti che dopo un temporale spunta il sole, ma ci insegna altresì che non sempre un temporale è il Male, e che non sempre il sole è il Bene.
A cura di Massimo Baglione
Copertine di Giuliana Ricci.

Contiene opere di: Antonella Cavallo, Michele Scuotto, nwNunzio Campanelli, nwRosanna Fontana, nwGiorgio Leone, nwIda Dainese, nwAngelo Manarola, nwAnna Rita Foschini, Angela Aniello, Maria Rosaria Del Ciello, nwFausto Scatoli, nwMarcello Nucciarelli, nwSilvia Torre, nwAlessandro Borghesi, nwUmberto Pasqui, nwLucia Amorosi, nwEliseo Palumbo, Riccardo Carli Ballola, nwMaria Rosaria Spirito, nwAndrea Calcagnile, nwGreta Fantini, Pasquale Aversano, nwFabiola Vicari, nwAntonio Mattera, Andrea Spoto, nwGianluigi Redaelli, nwLuca Volpi, nwPietro Rainero, Marcello Colombo, nwCristina Giuntini.

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