Olimpiadi - Il podio del racconto lungo
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Olimpiadi - Il podio del racconto lungo
Si comincia con le motivazioni, i voti e i suggerimenti alla prova del racconto lungo:
AfterWor(L)d - di Manuela, Lorella e Antonella, CAMELOT
Preferirei che i pensieri non fossero espressi in corsivo ma inseriti tra virgolette, soprattutto perché si è usato il corsivo per sottolineare alcune parole non pensate. Ma anche questa è una mia segnalazione di gusto personale.
Un complimento personale per esservi sforzati (ed esserci abbastanza riusciti!) ad usare la punteggiatura dei dialoghi nello stile BraviAutori!
Per rientrare nei limiti del regolamento, il testo penso sia stato un po' diluito, però nel complesso mi è piaciuto tutto. Bello, in particolare, il passaggio che spiega la lettera bruciata dell'insegna, e il finale è degno di competere con S. King.
Una storia di quattro anime nei labirinti della perdizione. E la strada della salvezza viene non dal cielo ma dall’inferno. Trovo il testo strutturato e congegnato in modo originale. Qualche piccolo refuso e qualche virgola da aggiungere.
Storia corale molto ben architettata. Bello l'accostamento con il gioco del poker, ha sempre il suo fascino. I personaggi sono caratterizzati e danno profondità a tutta la storia. Buono il finale "a sorpresa". Non facile l'accostamento alla foto.
Suggerimenti:
"Anzi, il dirigente scolastico, ora li chiamavano così, e da bravo dirigente doveva far quadrare i conti." - c'è una "e" di troppo?
"La voce baritonale del preside si era alzata" - poco prima si è affermato che i presidi, oggi, li si chiama "dirigenti scolastici", quindi se si vuole continuare a chiamarli "presidi" penso ci stia bene una battuta del tipo "(noi continueremo a chiamarli così, per comodità)", perché altrimenti sembra una mancanza di rispetto o una forma di disprezzo, un po' come chiamare "spazzini" gli operatori ecologici o "secondini" gli agenti di custodia.
"Quella maledetta mail," - "mail" in questo caso è ovviamente un messaggio di posta elettronica, quindi va scritto "email", altrimenti è posta ordinaria, cartacea.
"Aveva cominciato a volerle bene, e ogni tanto, le lasciava sul comodino qualche spicciolo." - la prima virgola è messa male e rovina la lettura, la metterei dopo "e".
"perché avrebbe venduto l'anima ― sì è il caso di dirlo senza girarci attorno ― per un goccio di vino " - Gli incisi, dato che i dialoghi usano il trattino, se proprio non se ne può fare a meno li confinerei tra parentesi (questo però è un mio gusto personale, non una vera segnalazione di errore, se non per la confusione tra trattini).
Qualche verbo "chiese" e "disse" li sostituirei con dei sinonimi.
Dopo "Stasera mi ci voleva proprio questo tavolo di sfigati" segue quasi una pagina di testo senza "a capo". Tecnicamente capisco che ci sta, ma cercherei comunque di spezzare in più paragrafi per migliorare la leggibilità complessiva.
"las vegas" - maiuscolo.
VOTO FINALE 14
Bambino senza nome - dei Botswana
La storia è abbastanza ben scritta. La tragedia subita dagli ebrei è stata narrata in modo ben calibrato tra tristezza e favola, un testo insomma che non fa male ma insegna.
Una vicenda amara, triste e terribile come tante accadute nei campi di sterminio. Le figure del nonno che racconta e del bambino che ascolta nella sua innocente curiosità risultano credibili e vere. Le parti descrittive e i dialoghi sono costruiti con delicata sapienza senza scadere mai nel patetismo. Una prova di indubbio valore ma mi ricorda cose già lette e sentite.
Il punto di forza del racconto sono i dialoghi. Non solo perché credibili dal punto di vista della narrazione, ma anche perché appropriati alle parole che un nonno possa e debba scegliere per raccontare a un bambino una vicenda così terribile. Il racconto è appropriato all'immagine. C'è poca originalità nella scelta del "fare raccontare" gli eventi da un nonno al proprio nipote.
Suggerimenti:
In alcune parti del testo la punteggiatura dei dialoghi è sì fatta usando i trattini, ma mal usati (trattino a fine conversazione, punteggiatura dopo i trattini eccetera). In altre parti invece è usata in maniera più pulita.
La frase "Molti morirono di fame e sete, asfissiati, di infarto e di stenti." mi suona male, forse è meglio "Molti morirono di fame e sete, oppure asfissiati, o ancora di infarto e di stenti.
"Blocks" - le parole straniere, in italiano non si "pluralizzano".
Trovare qualche sinonimo per alcuni verbi comuni quali "disse, chiese, rispose eccetera".
"capi-saldi" penso possa essere scritto tutto attaccato.
" In tanti morirono subito dopo la Liberazione. Per tanti, per tante ferite le cure..." - brutte ripetizioni di "tanti - tanti - tante"
Sul finale, la punteggiatura dei pensieri di Gavriel è mista tra virgolette e trattini.
VOTO FINALE 13
delirio rosso – tasmania
Il testo è ben scritto e, se tutti i membri della squadra hanno partecipato alla stesura, praticamente non si notano interventi di mani diverse.
Un racconto giallo narrato con tono leggero, nonostante il tema sia oltremodo inquietante (gente che si ammala di tumore al cervello e uccide in preda a un raptus a causa di onde elettromagnetiche e di acqua inquinata). I personaggi che indagano sono ben descritti e rivelano una connotazione caratteriale abbastanza convincente.
Bellissimo l'incipit. complimenti! La trama è buona e c'è attinenza con la foto. I dialoghi non mi convinco troppo.
Suggerimenti:
Nelle conversazioni ci sono a volte trattini lunghi e a volte corti.
"- No, capitano! Che idee!" - "Che idee!" non mi piace proprio, meglio "Cosa va a pensare?".
"- subito dietro di lui - " - anche qui userei le parentesi per gli incisi, per non confonderli con le conversazioni.
Sostituire qualche "disse" con dei sinonimi (in alcune parti è stato fatto, ma in alcune se ne sente ancora il bisogno) Qualche "disse" può essere trasformato in "Domandò" perché si riferisce a una domanda del personaggio.
" Ah. la signora ha anche un alibi" - virgola al posto del punto.
" Bè " - "Be'"
" Si" - l'affermazione va accentata.
"ti dò ". (l'accento è superfluo, seppur non errato).
" la scansionav,a aveva cominciato a"
"mottura" - maiuscolo.
" ventritre" - accentato.
" ripresero le ricercheda dove"
" Fu ritrovato in stato confusionale in casa sua e fu facile collegarlo all’omicidio: il numero della combinazione dell'allarme l'aveva ritrovato tra le carte della madre" - ripetizione di "ritrovato".
" Alle 20.Sarò pronta" - spazio dopo il primo punto.
VOTO FINALE 11
In riva al mare - the isle
Il testo mi sembra abbia subìto un ottimo editing, o comunque gli autori sono stati molto attenti a non commettere errori.
Anche questo racconto è ben fatto, corretto nella forma e interessante nel contenuto. Ma non mi ha preso come gli altri.
Testo molto curato nella forma. Qualche volta ho sentito pesante lo stile narrativo e ho dovuto interrompere la lettura. Nel complesso è un buon racconto e l'accostamento alla fotografia è più che sufficiente.
Suggerimenti:
" pitturazione... " - non sono sicuro, ma a orecchio mi sembra sbagliato. Forse è meglio "pittura", o "riverniciatura". Controllare anche per "Pitturazioni".
" il capitano scendeva sulla spiaggia" - di seguito c'è una ripetizione con "sceso".
Anche qui la punteggiatura dei dialoghi mi sembra ben curata.
VOTO FINALE 12
L'albero della vita - brave4art
Belle le descrizioni delle azioni.
La storia è ben costruita, buono il lessico e la gestione dei dialoghi.
Una storia d’avventura avvincente, ben ideata e congegnata in modo impeccabile.
Curato e corretto anche l’assetto formale.
La storia è ben strutturata e congeniata, i personaggi sono caratterizzati a sufficienza. La narrazione è buona nella seconda parte mentre nella prima stenta un po'. L'accostamento racconto/fotografia è pertinente.
Suggerimenti:
"— È stato nostro padre a progettare i container e poi — fece una pausa — che senso ha interromperla ora." - ci vuole il punto interrogativo dopo "ora".
"— Le strutture energetiche sono state messe a dura prova nell'ultimo periodo. Gli attacchi degli irradiati sono stati frequenti
— ancora usate quel termine, irradiati?" - manca il punto dopo "frequenti" e il maiuscolo per "ancora".
Controllare altri puntini mancanti a fine frasi.
"Non sono mica un eroe Io." - io minuscolo. Se l'intenzione è evidenziare la parola, meglio virgolettarla: Non sono mica un eroe, "io".
" TReju" "O'donnell."
"Tenete?" - Tenente.
" Standford" - forse è "Stanford".
"voglio dire com'è possibile?" - due punti dopo "dire". Controllare altre forme simili.
"Come facciamo ad arrivare a quell'albero. " - punto di domanda. Controllare se manca in altri punti del testo.
VOTO FINALE 13
Alla luce di quanto esposto vince la prova del racconto lungo:
CAMELOT e si aggiudica l'ORO!
Fotofinish per assegnare la medaglia d'argento: Brave4Art e Botswana terminano la prova con ugual punteggio. Ma la fotografia scattata sul traguardo è nitida! La squadra dei Brave4Art ha pubblicato il racconto per prima rispetto al suo avversario e si aggiundica l'ARGENTO.
After Wor(l)d - Camelot: ORO
L'albero della vita - Brave4Art: ARGENTO
Bambino senza nome - Botswana: BRONZO
Per una classifica generale che alla fine della V prova vede:
1) CAMELOT: 3 ori, 1 bronzo
2) BRAVE4ART: 2 ori, 3 argenti, 1 bronzo
3) ANTARTIDE: 1 oro, 1 argento, 1 bronzo
4) BOTSWANA: 1 argento, 1 bronzo
5) THE ISLA e TASMANIA: 1 bronzo
Ancora tutto è possibile! Riuscirà Camelot a conservare la testa della classifica? Oppure Brave4Art metterà a segno l'ultimo e decisinìvo sorpasso?
A più tardi con il podio della sesta prova IL VIDEO e la classifica FINALE della I OLIMPIADE BraviAutori.
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Re: Olimpiadi - Il podio del racconto lungo
Grazie.
Sempre per via del postare per ultimi: SNIFF!!!
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Re: Olimpiadi - Il podio del racconto lungo
Secondo me la colpa è di Ser...Licetti ha scritto:Botswana: 1 argento e 1 bronzo
Grazie.
Sempre per via del postare per ultimi: SNIFF!!!
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Re: Olimpiadi - Il podio del racconto lungo
No non faccio la spia. È un gioco di squadra.
Volevo solo rammentare che siamo 4 in classifica generale con un argento nell'articolo e il bronzo appena assegnato con il racconto lungo.
Dai, sbrigati con gli altri risultati che fremiato tutti qui.
Attorno a me stanno tutti saltellando e non so ancora bene il perchè.
- Alessandro Napolitano
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Re: Olimpiadi - Il podio del racconto lungo
Uhm, non ci penso proprio. Oggi, domenica, giornata dedicata alle gite fuori porta, nessuno (o quasi) è passato da queste pagine. E io tutta questa SUSPANCE per chi l'ho messa in piedi?
NO, NO, NO!
io, all'unanimità , posticipo a domani sera il podio finale!
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Re: Olimpiadi - Il podio del racconto lungo
E' stato un piacere leggervi tutti!
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Re: Olimpiadi - Il podio del racconto lungo
Riguardo ai suggerimenti, in effetti il termine "pitturazione" non compare su tutti i dizionari. Comunque ho controllato adesso sulla Treccani online e mi riporta:
pitturazióne s. f. [der. di pitturare]. – L’operazione di pitturare, e l’effetto che se ne ottiene; tinteggiatura, verniciatura: p. mimetica di una nave. Nelle costruzioni, ciclo di pitturazione, il complesso delle operazioni necessarie per ottenere una tinteggiatura a regola d’arte, consistenti generalm. nell’applicazione di uno strato di fondo (antiruggine per le superfici metalliche), di due strati di collegamento e di due o più strati di copertura.
Re: Olimpiadi - Il podio del racconto lungo
Comuque volevo spiegare come è stato che il racconto si è ritrovato con tanti errori e delle sviste. Se ricordate è stato il primo che è stato postato. Allora calcolate che io ero in vacanza e ho passato alcuni dei pomeriggi a scrivere l'ultima parte che era di mia competenza, cui non avevo avuto modo di dedicarmi prima.
L'ho fatto di corsa (proprio gli ultimi giorni sul filo del rasoio) proprio perchè stava per scadere il tempo e dovevo mandarlo alle altre ragazze per farglielo vedere (quindi io non ho avuto il tempo di rivederlo). Dovete calcolare che non avevo un buon programma di scrittura sul computer (con abiword per mandarlo alle ragazze sono impazzita!) e che per collegarmi e spedirlo ci ho impiegato non so quante ore perchè non c'era campo e non riuscivo ad entrare su internet. Stessa cosa anche per dire alle ragazze di controllarmi certe cose che secondo me non andavano. Quindi non sono riuscita a parlare con loro. Loro hanno ricontrollato tutto di corsa (io non ho potuto nemmeno vederlo sempre perchè non riuscivo a connettermi) e lo hanno messo on line. Poco dopo voi avete prorogato di un mese la scadenza per inserire la storia.
Ora se avessimo avuto quel mese in più, sicuro il racconto avrebbe potuto essere revisionato e riscritto molto ma molto meglio.
Quindi io mi sento in dovere di dire (aldilà del punteggio ottenuto) alle mie amiche della Tasmania, che per le condizioni in cui abbiamo lavorato, siamo state proprio, non dico brave, ma bravissime.
Ecco era una cosa che sentivo di dire pubblicamente alle ragazze, perchè comunque è andata, per me noi siamo state una gran bella squadra!
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antologia di racconti, testi teatrali brevi e sceneggiature di cortometraggi di carattere umoristico e satirico che raccontano la permanenza in casa legata alla pandemia del Covid-19
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