Descrizione: da definire...
Incipit: Quando penetro nel profondo del mio io, mi rendo conto che il mio corpo, il mio cervello e la mia mente…
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Ok entro a gamba tesa, l'uomo è solo espressione di se stesso di tutto ciò che può comprendere ed esprimere. Dio, Tutto, l'Anima non ci appartiene come individui, né come umanità in toto. L'Anima, l'Essenza, Dio alberga fuori di noi, ed è una presenza di cui noi possiamo solo percepirne il tocco e averne quindi "intuizione", ma non possiamo in nessun modo, né dentro né fuori di noi avere o trovarne risposta. Noi avendo comprensione sia di noi stessi, sia di quello che ci circonda, siamo a nostro modo l'espressione incarnata di Dio, l'opera d'arte di Dio stesso, ma tutto questo solo dentro i nostri limiti umani. Noi possiamo creare dal nostro stesso pensiero o farlo rimanere tale, possiamo percepire e comandare la nostra stessa materia e quella che ci circonda quasi completamente. Quindi noi siamo semplicemente espressione dell'Anima e di questo Tutto dove, come tutto il resto del creato, ne siamo immersi, circondati, ma noi soli però ne abbiamo anche intuizione. L'errore è cercare risposte a cui non possiamo accedere, essendo come detto Tutto o l'Anima non dentro di noi, ma fuori dal nostro comprendere, capire, esprimere. Quindi dopo aver cercato in ogni modo di avere o trovare risposte dentro di noi, possiamo solo accettare serenamente questo dato di fatto, dobbiamo andare oltre la nostra stessa sete di sapere, quindi in qualche modo contro la nostra stessa natura, ma solo accettando i nostri limiti, potremmo trovare poi serenità nel scoprire ed evolvere la nostra grandezza in quello che ci è invece dato possibile fare e a cui possiamo invece trovare e dare una risposta, capire, esprimere. Basterebbe concentrarci su questo, invece di volerci spingere dove sappiamo già di non potere arrivare. In 250.000 anni di storia non siamo mai stati capaci di accettare questo semplice dato di fatto. Questo perché lo si vive e percepisce sempre come la nostra condanna, come un' ingiustizia, ma non lo è. È solo il nostro innato e sconfinato egoismo che ci porta a credere e pensare questo.
Anche se sapessimo cosa cambierebbe, sappiamo per certo che moriremo, che questo corpo e tutto il nostro stesso conoscere e comprendere in quello che è stata la vita di ognuno, un giorno cesserà di essere. Quindi cosa cambierebbe in fondo sapere, cambierebbe solo che se avessimo prova e quindi non solo intuizione, sia che sia, di ritornare cioè ad essere in Tutto, quindi essere già risposta o semplicemente cessare di essere in niente, accetteremmo questo inesorabile dato di fatto con meno paura e più sicurezza, ma pienamente consci quindi del nostro stesso limite, cioè la nostra morte, il nostro destino. Tradotto è solo sapendo che il nostro io lo accetterebbe per quello che è. Questo è solo egoismo dettato dall'insicurezza e dalla paura. Quando nasciamo abbiamo perfettamente senso di essere senza conoscere o sapere niente, solo quello che percepiamo. Siamo già la risposta a noi stessi della nostra esistenza. Quello che cambia crescendo è che sviluppiamo l'io che ci porta a chiedercene poi il senso, ma il senso è sempre lo stesso di prima, lo stesso che non avevamo nessun bisogno di conoscere o comprendere. Se smettessimo solo per una volta di essere e crederci solo noi capaci e per questo obbligati a doverci dare una risposta, capiremmo che tutto ha perfettamente senso così come già è, senza bisogno né del nostro giudizio, né della nostra comprensione.
Dio è Tutto: va bene.
L'Anima è Essenza: va bene.
L'Essenza è parte di Tutto : va bene ma non è il Tutto. Essere parte non è essere tutto!
Dio alberga fuori di noi ? Siamo noi che alberghiamo in Dio. Noi non siamo Dio.
Come ho appena specificato, ( rileggi bene) l'Essenza (Anima) è la vita, l'energia che alberga in noi : senza di essa (la vita) siamo morti, siamo solo materia inerte che si corrompe e trasforma in altra materia. Come fai a dire che la vita è fuori di noi? Lo dici perché è fuori dal nostro comprendere? Sappiamo per l'intuizione che ci caratterizza che l'essere, anima, vita è l'energia spirituale che definisce il nostro esistere come individui.
Quindi, dalla tua parola "Quindi" in poi, non prendo in considerazione…
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Il discorso dal mio punto di vista parte si da Tutto, dove tutto è Tutto. Poi nascendo ognuno di noi, rimanendo immersi, circondati, insieme al creato stesso in questo Tutto, si crea però da questo, in questo Tutto, un nostro stesso spazio limitato di essere, come una bolla nell'infinito mare, un cerchio in un infinito foglio (lo immagino così) dove noi ci possiamo esprimere per e in quello che siamo, la nostra vita. Quando essa cessa questo spazio si dissolve, si annulla quindi sia il limite umano di comprensione che delimitava il nostro spazio vitale (il perimetro di questo cerchio) sia il nostro essere racchiuso (l'area, noi, la nostra vita), scoppia questa bolla e torniamo a essere mare, Essenza, Tutto.
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Immagina quando si crea una bolla, è nell'acqua (Anima, Tutto), il perimetro della bolla è a contatto ed è esso stesso al contempo acqua e limite della bolla (limite umano/intuizione), ma dentro la bolla c'è aria (noi, la nostra vita) non acqua, cioè due elementi divisi, ma in contatto tra loro anche se non diretto. La bolla scoppia, torniamo Acqua.
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Capisci adesso, ha senso porsi queste domande solo in funzione di arrivare poi a queste stesse intuizioni, ma poi una volta arrivati a comprendere e intuire questo, che serve sapere? Per sapere adesso quanto è grande o profondo l'infinito foglio o mare?
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Anche se forse sarebbe più calzante un esempio di bolla di sapone, ecco, immagina :
Una bambina (impersonifica un concetto di volontà di Tutto)
Soffia una bolla di sapone.
L'aria circostante è sempre Tutto.
L'acqua della bolla è il nostro limite.
L'aria nella bolla siamo noi la nostra vita.
L'aria nella bolla non è a contatto con l'aria di Tutto, ne è immersa, circondata, ma anche divisa dal proprio limite/circonferenza.
La bolla scoppia torna a essere aria di Tutto.
Vedi nel nostro essere bolla "consapevole", dentro il nostro limite, siamo si divisi, ma comunque a contatto.
Siamo l' espressione d' arte o volontà di Tutto.
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Questo spiega perché siamo composti degli stessi atomi e via dicendo dell'universo stesso, nel nostro caso però questo soffio, questa energia (non è spirito, altrimenti capiremmo perché essendo composti della stessa essenza di Tutto avremmo già le risposte) divenuta materia, a sua volta diventata vita, si è evoluta di un grado in più divenendo essa stessa forma, creazione e attuazione di pensiero. Sia che si tratti quindi di evoluzione "darwiniana" che di volontà diretta di Tutto, il risultato è sempre lo stesso. Cioè a priori della causa scatenante saremo diventati o siamo sempre stati, pur dentro il nostro limite di materia (divenuta pensiero fino a intuizione), l'opera d'arte o espressione di volontà più vicina al proprio essere da parte di Tutto.
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